Capitolo 4: Verificare l’Ipotesi Zero
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uesta
volta il silenzio perdurò per cinque buoni minuti…
Lew Harper (A1) aveva appoggiato il mento ai pugni chiusi e
manteneva lo sguardo fisso su quei due maledetti diagrammi. James
Watson (Cerebrale) lo osservava a braccia incrociate e ad occhi socchiusi, con
lo sguardo più acuto della punta di uno spillo. Phil Marlowe (Neuro) si fissava la punta dei piedi con le mani
giunte sul grembo. Gus Chandler
(Sensitiva) lo osservava a sua volta, preoccupato, mentre Sam
Spade (Genetica) e Rip Kirby
(Motoria) meditavano con espressione impassibile.
Alla
fine, il Coordinatore dell’organismo si riscosse e parlò: “Bene, signori… oltre
a ringraziare tutto il personale della Sensitiva e della Neurologica per
l’ottimo lavoro svolto nelle analisi, ritengo si debba, giunti a questo punto,
stabilire una corretta linea di condotta! Ci aspettano tempi sicuramente difficili…
nei quali dovremo prendere decisioni fondamentali… forse complicate…” qui A1
fissò Watson “…sicuramente dolorose…!” e qui fissò Marlowe
“Tuttavia, dobbiamo essere tutti ben consapevoli che l’integrità morale e
fisica del ragazzo che ci è stato affidato, dipenderà da come lo guideremo nel
compiere le mosse più giuste!”
“Con
tutto il rispetto, signore” intervenne Watson, che non poteva più trattenersi
“non capisco cos’altro sia rimasto da valutare: la mossa più giusta da compiere
è quella di arrestare immediatamente
quella subdola simulatrice doppiogiochista!”
Harper lo
guardò con espressione pacata, ma assolutamente ferma: “Questa è la mossa più
giusta secondo la sua personale
valutazione, Watson! Tuttavia, la linea di condotta da far adottare ad Alan Asuka, è quella che emergerà
dalla decisione che questo Consiglio prenderà all’unanimità… o, almeno, alla
netta maggioranza. Così come prescrive il regolamento biologico!”
“Benissimo”
rispose il capo della Cerebrale “allora convochiamo anche Wolfe,
Tracy e Parker e procediamo
subito alla messa ai voti!”
“Ma
cosa vuoi mettere ai voti, Watson…?”
ribatté Marlowe, che scuoteva la testa già da un po’
“Per prima cosa dobbiamo ponderare una o più opzioni possibili… e stabilire poi quale seguire!”
“L’opzione
ragionevole, in questo momento” tornò a intervenire Harper
“è una soltanto: verificare l’Ipotesi
Zero!”
Tutti
vennero percorsi da un subitaneo fremito. L’Ipotesi
Zero… quella basata sulla possibilità che Lisa Haneoka,
deliziosa studentessa di quattordici anni, “tormento” scolastico (e non solo) di
Asuka Jr., potesse in realtà rivelarsi essere Seya, la “misteriosa ladra Saint Tail”,
intrigante rivale notturna del più giovane detective del mondo!
“In
altre parole…” continuò, timidamente, Marlowe “…dobbiamo
accertare, in maniera inequivocabile, se Lisa Haneoka
e Seya siano effettivamente la medesima persona!
Giusto…?”
“Esattamente,
Marlowe: ogni dubbio dev’essere
spazzato via: solo allora saremo in grado di decidere cosa fare!” rispose Harper.
“Ma
come, signore…??!” esplose nuovamente Watson “Mi può dire perché dobbiamo
perdere altro tempo? Cosa dobbiamo verificare, ancora? E questi…??” concluse
afferrando i diagrammi incriminati e sventolandoli davanti agli altri.
Chandler
replicò: “Quelli sono solo dati elettrici, James:
nonostante la loro eloquenza impressionante, lasciano pur sempre il tempo che
trovano!”
“Proprio
così” replicò il capo della Neuro “quei dati non mi bastano per preparare Asuka Jr. all’idea di essere stato ingannato! O peggio…” si
interruppe per asciugarsi la fronte sudata “…manipolato da quella ragazza! Mi
occorre una conferma visiva!”
“Infatti”
intervenne ancora Chandler “e, per avere una conferma
di tal genere, non c’è che un sistema, purtroppo: avere quella donna nelle
nostre mani!”
A
questo punto, mentre Sam Spade, capo della Genetica,
meditava sul perché di quel purtroppo,
Watson volse lo sguardo verso un altro partecipante all’assemblea, che
continuava a rimanere placido come se la questione non lo riguardasse affatto:
“Ehi, Kirby: credo che il nostro collega stia
parlando di te…!”
Il
capo della sezione Motoria (detta anche Muscolare),
quella insomma che concretizzava tutte le azioni meccaniche dell’organismo (compresi
gli inseguimenti notturni finora intrapresi, invano, contro la ladra Saint Tail) si riscosse all’improvviso e balbetto: “Sì… beh,
ecco… effettivamente, sino ad ora non abbiamo avuto successo nelle nostre
azioni di inseguimento! Malauguratamente ci troviamo di fronte a un target molto agile e veloce… e la
quantità di calorie - relativamente bassa - che ci concede la sezione Metabolica,
non aiuta…! Anche la tenuta indossata dal nostro amico non è certamente molto
adatta, allo scopo: capirete che, correre in giacca e cravatta dietro una
ragazza in tutù… beh, non consente prestazioni fisiche particolarmente
rapide…!”
“Stai
suggerendo che dovremmo correre in canottiera e pantaloncini, Kirby…?” chiese Chandler.
“Ci
mancherebbe altro: ne andrebbe della nostra dignità! Quest’organismo
si chiama Alan Asuka… non Ataru Moroboshi!” intervenne Marlowe, con foga.
“La
dignità ce la siamo già giocata facendoci fregare in questo modo da
quell’imbrogliona” osservò Watson “e sarebbe il caso di considerare che quelli
di Moroboshi ci sono riusciti ad acciuffare quella Lamù… salvando l’intero pianeta!”
“Non
ci sono riusciti battendola in velocità, ma bensì strappandole il reggiseno di
dosso. Mica possiamo usare lo stesso sistema, io credo…!!” disse ancora il capo
della Neuro.
“E
perché no?” ribatté Spade, capo della Genetica “Forse otterremmo qualcosa…!”
“Sì,
un calcione nelle palle… ecco cosa otterrebbe la tua sezione, Spade! E la mia
otterrebbe il disprezzo della Neuro di Haneoka… sempre
ammesso che sia lei!”
“E
se non fosse lei?” chiese Chandler “Che ci
importerebbe, dopotutto, di ottenere il disprezzo di una ladra…?”
“A
lui importerebbe… e come!” replicò Marlowe, con veemenza “Asuka Jr. la ama,
quella ladra! E non credo che, se anche si accertasse che si tratta di Haneoka, le cose cambierebbero! No: sarebbe idiota passare
da una situazione di credito morale, a
una situazione di debito morale…!”
“Al
diavolo, Marlowe: non lo capisci che sono i tuoi
sciocchi scrupoli a impedirci di vincere questa maledetta partita…?” gridò
Watson, esasperato “
“Ed
io non ti consentirò di farlo diventare un individuo cinico e opportunista,
modello Sergio Mantano! Sono stato chiaro…?”
“Certo:
tu preferisci il modello Matthew Isman,
detto anche il detective da strapazzo! Perché tu e quello sfigato di
James Madison non vi scambiate i ruoli? Potrebbe
essere interessante!”
Per
inciso, il nominato Madison era il capo della Neuro nell’organismo di Matthew Isman, il detective
impegnato nella caccia alle tre “colleghe” di Seya,
ovvero le componenti della Banda Occhi di
Gatto…!
Prima
che Marlowe potesse ribattere, quattro forti colpi
richiamarono all’ordine i due indisciplinati capi-sezione.
“Ora
basta, signori, silenzio…!!! Scambiandoci accuse non arriveremo da nessuna
parte! Forse, fino ad ora, è stato proprio questo il nostro errore: la mancanza
del gioco di squadra. Ma le cose devono
cambiare… e cambieranno!”
Il
tono duro e deciso di Lew Harper
azzittì i due litiganti e impose la massima attenzione a tutto il Consiglio
Organico. La consapevolezza generale riteneva che le prossime parole
pronunciate da A1 sarebbero state della massima importanza. Il Coordinatore mise
infatti una mano sul fianco e si portò l’altra alla bocca; tossicchiò un paio
di volte e proseguì: “Dunque… ritengo che Kirby abbia
ragione: le energie che gli concediamo per le azioni di inseguimento non sono
sufficienti… d’altra parte, non possiamo concentrarci nella caccia notturna
alla codina, trascurando scuola e tutto
il resto! E nemmeno possiamo impiegare una tenuta… diciamo così… leggera!
Concordo infatti con Marlowe che sarebbe alquanto
inopportuno: quella ladra ci prenderebbe in giro più di quanto non faccia già
ora…!”
“E
allora, signore” saltò su il solito Watson che non riusciva a star zitto che
per brevissimi istanti “a questo punto, che si fa…?”
“A
questo punto” rispose A1 con lo sguardo che, spostandosi dal capo della
Cerebrale a quello della Genetica, mutava aspetto dal severo al divertito “ci
conviene probabilmente ascoltare il suggerimento del signor Spade!”
Gli
altri sgranarono gli occhi e Marlowe gridò,
scandalizzato: “VUOLE STRAPPARLE DI DOSSO IL TUTÙ…??!!”
“Certo,
come dicevo io” approvò il capo della Genetica “se riusciamo a farlo… anche
solo parzialmente… lei proverà un tale imbarazzo, da non riuscire più a
scappare!”
“SCORDATELO…!!!
Non esiste proprio: Asuka Jr. è un gentleman! Tu sei pazzo, Spade… e anche un porco!!”
“…e
anche un idiota” aggiunse Watson “come diavolo pensi sia possibile strapparle
il costume, se non siamo mai riusciti nemmeno a toccarla…?”
“Ma
io…”
“Signori…
signori, per favore” intervenne nuovamente Harper “mi
avete completamente frainteso! Quello che intendevo dire era che le parole del
signor Spade mi hanno convinto che la strada per acciuffare la ladra Saint Tail deve passare obbligatoriamente attraverso un completo
cambio di strategia!”
I
presenti si guardarono l’un l’altro. Poi Watson domandò: “Vale a dire,
signore…?”
“Vale
a dire… che il nostro scopo non dovrà più essere raggiunto per mezzo di una
caccia notturna, ma attraverso la scoperta della sua identità… o meglio - in
base a ciò che fondatamente sospettiamo - attraverso l’accertamento della sua identità!”
I
vari capi-sezione tornarono a mostrare la loro perplessità e Harper ritenne di dover essere più preciso.
“Mi
spiegherò meglio, signori” disse loro, sorridendo “finora abbiamo agito senza
considerare l’ipotesi che Lisa e Seya fossero la
medesima persona…! Bene: d’ora in avanti agiremo invece basandoci sull’assunto
che lo siano a tutti gli effetti… e
intendo dire, con questo, che opereremo esattamente allo scopo di smascherare
la compagna di classe di Asuka Junior!”
A
parte Watson, che non si curava certo di nascondere la sua soddisfazione, gli
altri membri del Consiglio Organico continuavano a guardarsi con evidente
preoccupazione… e Marlowe, manco a dirlo, protestò:
“Ma… ma se ci fossimo sbagliati… se quelle due non fossero, in realtà, la
stessa persona… Alan farà una figuaraccia…!”
“No,
Marlowe” lo rassicurò il Coordinatore “questo non
succederà, perché agiremo in modo tale che, se Lisa Haneoka
risulterà innocente, non saprà mai ciò che stavamo facendo. Glielo garantisco!”
Watson
saltò su ancora una volta: “E se… se alla fine scopriremo che io… che noi…
insomma, che l’Ipotesi Zero è realtà…
che faremo, con lei…?”
Tutti
puntarono nuovamente gli occhi su A1, ma questi rispose con tutta calma: “Non è
ancora il momento di pensarci… se mai questo momento arriverà! Un passo alla
volta, Watson!”
Detto
ciò, il Coordinatore richiamò nel suo ufficio i tre membri mancanti del
Consiglio Organico: il capo della sezione Metabolica Blackie
Wolfe, il capo della sezione Cardiaca Dick Tracy e il capo della
sezione Immunitaria Eddie Parker.
Come prescriveva il regolamento biologico, infatti, le decisioni fondamentali
nella condotta di vita dell’organismo dovevano prendersi alla presenza di tutti
i membri del consiglio stesso.
Dopo
avere brevemente riassunto la situazione ai nuovi arrivati, Lew
Harper mise la decisione ai voti.
“Allora,
signori: chi vota a favore della verifica dell’Ipotesi Zero…?”
Watson,
Chandler, Kirby, Spade e Marlowe (quest’ultimo dopo un po’
di esitazione) alzarono la mano destra.
“Chi
vota contro…?”
Nessuno
ripeté il gesto.
“Chi
si astiene…?”
Wolfe, Tracy e Parker alzarono la mano a
loro volta.
“Dunque…