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Autore: Andy Grim    18/05/2008    3 recensioni
Mi ero ripromesso di non pubblicare questa storia finché non ne avessi ultimato la pubblicazione su MANGANET... ma leggendo la recensione di Kitthex sulla mia one-shot "Le dimissioni di Asuka Junior" (ispirata a questa stessa serie) è scattato qualcosa che mi ha spinto ad esaudire il suo desiderio di leggere qualcos'altro di mio e dunque rieccomi qui! Può darsi che Kitthex non bramasse affatto di leggere un secondo racconto su Saint Tail e ancora meno una storia come questa! Ho già pubblicato su EFP un lavoro analogo basato su Lamù e non so se abbia incontrato molto successo (ho avuto solo 12 recensioni abbastanza lusinghiere, ma un numero di letture in calando nella sequenza dei capitoli). Per carità, il lettore è giudice e mi rendo anche conto che si tratta di un genere forse troppo originale (ho infatti già deciso di NON pubblicare altre demenzialità di questo tipo)! Chi preferisse qualcosa di più "normale", può entrare nella sezione su Candy Candy e leggersi "Un compagno per Flanny Hamilton". Per ora non vi è altro, ma spero, nel prossimo futuro, di potervi offrire altre opere (le idee non mi mancano, lo sbuzzo un po' di più)! Riguardo alla storia qui presente, si propone di illustrare le lotte interne del co-protagonista di KST nella sua perpetua caccia alla coduta ladruncola di Seika, nonché le continue schermaglie amorose con le rivali in amore di quest'ultima. Ai lettori che fossero contemporaneamente dei fan di Uruseiatsura e di Kaitou Saint Tail potrebbe interessare il confronto diretto fra le equipes organiche di due esemplari umani (Ataru Moroboshi e Alan Daiki Asuka) che più diversi di così non avrebbero potuto essere. Buon divertimento... o almeno me lo auguro!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4: Verificare l’Ipotesi Zero

Capitolo 4: Verificare l’Ipotesi Zero

 

Q

uesta volta il silenzio perdurò per cinque buoni minuti…

Lew Harper (A1) aveva appoggiato il mento ai pugni chiusi e manteneva lo sguardo fisso su quei due maledetti diagrammi. James Watson (Cerebrale) lo osservava a braccia incrociate e ad occhi socchiusi, con lo sguardo più acuto della punta di uno spillo. Phil Marlowe (Neuro) si fissava la punta dei piedi con le mani giunte sul grembo. Gus Chandler (Sensitiva) lo osservava a sua volta, preoccupato, mentre Sam Spade (Genetica) e Rip Kirby (Motoria) meditavano con espressione impassibile.

Alla fine, il Coordinatore dell’organismo si riscosse e parlò: “Bene, signori… oltre a ringraziare tutto il personale della Sensitiva e della Neurologica per l’ottimo lavoro svolto nelle analisi, ritengo si debba, giunti a questo punto, stabilire una corretta linea di condotta! Ci aspettano tempi sicuramente difficili… nei quali dovremo prendere decisioni fondamentali… forse complicate…” qui A1 fissò Watson “…sicuramente dolorose…!” e qui fissò Marlowe “Tuttavia, dobbiamo essere tutti ben consapevoli che l’integrità morale e fisica del ragazzo che ci è stato affidato, dipenderà da come lo guideremo nel compiere le mosse più giuste!”

“Con tutto il rispetto, signore” intervenne Watson, che non poteva più trattenersi “non capisco cos’altro sia rimasto da valutare: la mossa più giusta da compiere è quella di arrestare immediatamente quella subdola simulatrice doppiogiochista!”

Harper lo guardò con espressione pacata, ma assolutamente ferma: “Questa è la mossa più giusta secondo la sua personale valutazione, Watson! Tuttavia, la linea di condotta da far adottare ad Alan Asuka, è quella che emergerà dalla decisione che questo Consiglio prenderà all’unanimità… o, almeno, alla netta maggioranza. Così come prescrive il regolamento biologico!”

“Benissimo” rispose il capo della Cerebrale “allora convochiamo anche Wolfe, Tracy e Parker e procediamo subito alla messa ai voti!”

“Ma cosa vuoi mettere ai voti, Watson…?” ribatté Marlowe, che scuoteva la testa già da un po’ “Per prima cosa dobbiamo ponderare una o più opzioni possibili… e stabilire poi quale seguire!”

“L’opzione ragionevole, in questo momento” tornò a intervenire Harper “è una soltanto: verificare l’Ipotesi Zero!”

Tutti vennero percorsi da un subitaneo fremito. L’Ipotesi Zero… quella basata sulla possibilità che Lisa Haneoka, deliziosa studentessa di quattordici anni, “tormento” scolastico (e non solo) di Asuka Jr., potesse in realtà rivelarsi essere Seya, la “misteriosa ladra Saint Tail”, intrigante rivale notturna del più giovane detective del mondo!

“In altre parole…” continuò, timidamente, Marlowe “…dobbiamo accertare, in maniera inequivocabile, se Lisa Haneoka e Seya siano effettivamente la medesima persona! Giusto…?”

“Esattamente, Marlowe: ogni dubbio dev’essere spazzato via: solo allora saremo in grado di decidere cosa fare!” rispose Harper.

“Ma come, signore…??!” esplose nuovamente Watson “Mi può dire perché dobbiamo perdere altro tempo? Cosa dobbiamo verificare, ancora? E questi…??” concluse afferrando i diagrammi incriminati e sventolandoli davanti agli altri.

Chandler replicò: “Quelli sono solo dati elettrici, James: nonostante la loro eloquenza impressionante, lasciano pur sempre il tempo che trovano!”

“Proprio così” replicò il capo della Neuro “quei dati non mi bastano per preparare Asuka Jr. all’idea di essere stato ingannato! O peggio…” si interruppe per asciugarsi la fronte sudata “…manipolato da quella ragazza! Mi occorre una conferma visiva!”

“Infatti” intervenne ancora Chandler “e, per avere una conferma di tal genere, non c’è che un sistema, purtroppo: avere quella donna nelle nostre mani!”

A questo punto, mentre Sam Spade, capo della Genetica, meditava sul perché di quel purtroppo, Watson volse lo sguardo verso un altro partecipante all’assemblea, che continuava a rimanere placido come se la questione non lo riguardasse affatto: “Ehi, Kirby: credo che il nostro collega stia parlando di te…!”

Il capo della sezione Motoria (detta anche Muscolare), quella insomma che concretizzava tutte le azioni meccaniche dell’organismo (compresi gli inseguimenti notturni finora intrapresi, invano, contro la ladra Saint Tail) si riscosse all’improvviso e balbetto: “Sì… beh, ecco… effettivamente, sino ad ora non abbiamo avuto successo nelle nostre azioni di inseguimento! Malauguratamente ci troviamo di fronte a un target molto agile e veloce… e la quantità di calorie - relativamente bassa - che ci concede la sezione Metabolica, non aiuta…! Anche la tenuta indossata dal nostro amico non è certamente molto adatta, allo scopo: capirete che, correre in giacca e cravatta dietro una ragazza in tutù… beh, non consente prestazioni fisiche particolarmente rapide…!”

“Stai suggerendo che dovremmo correre in canottiera e pantaloncini, Kirby…?” chiese Chandler.

“Ci mancherebbe altro: ne andrebbe della nostra dignità! Quest’organismo si chiama Alan Asuka… non Ataru Moroboshi!” intervenne Marlowe, con foga.

“La dignità ce la siamo già giocata facendoci fregare in questo modo da quell’imbrogliona” osservò Watson “e sarebbe il caso di considerare che quelli di Moroboshi ci sono riusciti ad acciuffare quella Lamù… salvando l’intero pianeta!”

“Non ci sono riusciti battendola in velocità, ma bensì strappandole il reggiseno di dosso. Mica possiamo usare lo stesso sistema, io credo…!!” disse ancora il capo della Neuro.

“E perché no?” ribatté Spade, capo della Genetica “Forse otterremmo qualcosa…!”

“Sì, un calcione nelle palle… ecco cosa otterrebbe la tua sezione, Spade! E la mia otterrebbe il disprezzo della Neuro di Haneoka… sempre ammesso che sia lei!”

“E se non fosse lei?” chiese Chandler “Che ci importerebbe, dopotutto, di ottenere il disprezzo di una ladra…?”

“A lui importerebbe… e come!” replicò Marlowe, con veemenza “Asuka Jr. la ama, quella ladra! E non credo che, se anche si accertasse che si tratta di Haneoka, le cose cambierebbero! No: sarebbe idiota passare da una situazione di credito morale, a una situazione di debito morale…!”

“Al diavolo, Marlowe: non lo capisci che sono i tuoi sciocchi scrupoli a impedirci di vincere questa maledetta partita…?” gridò Watson, esasperato “La Cerebrale ha sempre lavorato col massimo impegno per fare di Asuka Jr. il ragazzo speciale  che tutti ammirano… e non ti consentirò di continuare a fargli fare delle figure da emerito pirla…!”

“Ed io non ti consentirò di farlo diventare un individuo cinico e opportunista, modello Sergio Mantano! Sono stato chiaro…?”

“Certo: tu preferisci il modello Matthew Isman, detto anche il detective da strapazzo! Perché tu e quello sfigato di James Madison non vi scambiate i ruoli? Potrebbe essere interessante!”

Per inciso, il nominato Madison era il capo della Neuro nell’organismo di Matthew Isman, il detective impegnato nella caccia alle tre “colleghe” di Seya, ovvero le componenti della Banda Occhi di Gatto…!

Prima che Marlowe potesse ribattere, quattro forti colpi richiamarono all’ordine i due indisciplinati capi-sezione.

“Ora basta, signori, silenzio…!!! Scambiandoci accuse non arriveremo da nessuna parte! Forse, fino ad ora, è stato proprio questo il nostro errore: la mancanza del gioco di squadra. Ma le cose devono cambiare… e cambieranno!”

Il tono duro e deciso di Lew Harper azzittì i due litiganti e impose la massima attenzione a tutto il Consiglio Organico. La consapevolezza generale riteneva che le prossime parole pronunciate da A1 sarebbero state della massima importanza. Il Coordinatore mise infatti una mano sul fianco e si portò l’altra alla bocca; tossicchiò un paio di volte e proseguì: “Dunque… ritengo che Kirby abbia ragione: le energie che gli concediamo per le azioni di inseguimento non sono sufficienti… d’altra parte, non possiamo concentrarci nella caccia notturna alla codina, trascurando scuola e tutto il resto! E nemmeno possiamo impiegare una tenuta… diciamo così… leggera! Concordo infatti con Marlowe che sarebbe alquanto inopportuno: quella ladra ci prenderebbe in giro più di quanto non faccia già ora…!”

“E allora, signore” saltò su il solito Watson che non riusciva a star zitto che per brevissimi istanti “a questo punto, che si fa…?”

“A questo punto” rispose A1 con lo sguardo che, spostandosi dal capo della Cerebrale a quello della Genetica, mutava aspetto dal severo al divertito “ci conviene probabilmente ascoltare il suggerimento del signor Spade!”

Gli altri sgranarono gli occhi e Marlowe gridò, scandalizzato: “VUOLE STRAPPARLE DI DOSSO IL TUTÙ…??!!”

“Certo, come dicevo io” approvò il capo della Genetica “se riusciamo a farlo… anche solo parzialmente… lei proverà un tale imbarazzo, da non riuscire più a scappare!”

“SCORDATELO…!!! Non esiste proprio: Asuka Jr. è un gentleman!  Tu sei pazzo, Spade… e anche un porco!!”

“…e anche un idiota” aggiunse Watson “come diavolo pensi sia possibile strapparle il costume, se non siamo mai riusciti nemmeno a toccarla…?”

“Ma io…”

“Signori… signori, per favore” intervenne nuovamente Harper “mi avete completamente frainteso! Quello che intendevo dire era che le parole del signor Spade mi hanno convinto che la strada per acciuffare la ladra Saint Tail deve passare obbligatoriamente attraverso un completo cambio di strategia!”

I presenti si guardarono l’un l’altro. Poi Watson domandò: “Vale a dire, signore…?”

“Vale a dire… che il nostro scopo non dovrà più essere raggiunto per mezzo di una caccia notturna, ma attraverso la scoperta della sua identità… o meglio - in base a ciò che fondatamente sospettiamo - attraverso l’accertamento della sua identità!”

I vari capi-sezione tornarono a mostrare la loro perplessità e Harper ritenne di dover essere più preciso.

“Mi spiegherò meglio, signori” disse loro, sorridendo “finora abbiamo agito senza considerare l’ipotesi che Lisa e Seya fossero la medesima persona…! Bene: d’ora in avanti agiremo invece basandoci sull’assunto che lo siano a tutti gli effetti… e intendo dire, con questo, che opereremo esattamente allo scopo di smascherare la compagna di classe di Asuka Junior!”

A parte Watson, che non si curava certo di nascondere la sua soddisfazione, gli altri membri del Consiglio Organico continuavano a guardarsi con evidente preoccupazione… e Marlowe, manco a dirlo, protestò: “Ma… ma se ci fossimo sbagliati… se quelle due non fossero, in realtà, la stessa persona… Alan farà una figuaraccia…!”

“No, Marlowe” lo rassicurò il Coordinatore “questo non succederà, perché agiremo in modo tale che, se Lisa Haneoka risulterà innocente, non saprà mai ciò che stavamo facendo. Glielo garantisco!”

Watson saltò su ancora una volta: “E se… se alla fine scopriremo che io… che noi… insomma, che l’Ipotesi Zero è realtà… che faremo, con lei…?”

Tutti puntarono nuovamente gli occhi su A1, ma questi rispose con tutta calma: “Non è ancora il momento di pensarci… se mai questo momento arriverà! Un passo alla volta, Watson!”

Detto ciò, il Coordinatore richiamò nel suo ufficio i tre membri mancanti del Consiglio Organico: il capo della sezione Metabolica Blackie Wolfe, il capo della sezione Cardiaca Dick Tracy e il capo della sezione Immunitaria Eddie Parker. Come prescriveva il regolamento biologico, infatti, le decisioni fondamentali nella condotta di vita dell’organismo dovevano prendersi alla presenza di tutti i membri del consiglio stesso.

Dopo avere brevemente riassunto la situazione ai nuovi arrivati, Lew Harper mise la decisione ai voti.

“Allora, signori: chi vota a favore della verifica dell’Ipotesi Zero…?”

Watson, Chandler, Kirby, Spade e Marlowe (quest’ultimo dopo un po’ di esitazione) alzarono la mano destra.

“Chi vota contro…?”

Nessuno ripeté il gesto.

“Chi si astiene…?”

Wolfe, Tracy e Parker alzarono la mano a loro volta.

“Dunque… 5 a favore… 6 col sottoscritto… e 3 astenuti. La mozione è approvata con 6 voti su 6!”

 

  
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