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Autore: fulmineo    26/12/2013    1 recensioni
Dopo aver perduto la sua amata Skylar, Nina non vuole più saperne dell'amore, tante sono le delusione che ha causato al suo povero cuore. Ma qualcuno è pronto a farle battere di nuovo il cuore, mentre qualcun'altro dovrà fare chiarezza nei propri sentimenti.
Nina/Rachel, Nina/OC, Hicks/Dany, Bill/Jinny e accenni di Nina/Skylar.
Genere: Azione, Erotico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash, Crack Pairing
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate
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Il mattino seguente, Jennifer si svegliò alle otto e un quarto e, scesa in cucina, trovò Nina già intenta a fare colazione e proprio la mora s'accorse di lei, alzando lo sguardo dai suoi pancakes "Buongiorno. Hai dormito bene?"

"Ciao! Ho dormito benissimo, il tuo letto è molto comodo. E' da molto che non dormo così bene!"

"Mi fa piacere. Senti, io devo andare al lavoro, ma tu puoi rimanere qui e fare come se fossi a casa tua."

"Ok, come vuoi!" Disse la ragazza, avvicinandosi a Nina ed arrossendo "A che ora finisci?"

"Alle sette e mezza. Perchè?"

"P-Perchè volevo venire a prenderti ed invitarti a cena. Sai, per ringraziarti."

Nina la fissò e sorrise appena "D'accordo, come vuoi. Dovrai venire in taxi, l'auto serve a me! Questo è l'indirizzo."

La mora scrisse il tutto su un foglietto di carta e lo consegnò alla biondina, che poi s'avvicinò ulteriormente a Nina "Ehm... S-So che pensi ancora alla tua ragazza, ma potrei d-darti un bacio?"

Nina rimase semplicemente a fissare la ragazza che, un po' titubante, le posò le mani sulle spalle e le rubò un bacio molto tenero sulle labbra "Grazie." Disse soltanto la mora, prima di lasciare a Jennifer il doppione delle chiavi di casa, andandosene.

Dopo una ventina di minuti, causa assenza di traffico, Nina arrivò in ufficio ed entrò in ascensore assieme a Rachel che, avendola vista arrivare, le teneva aperta la porta "Ciao, buongiorno!"

"Ciao. Grazie per avermi tenuto aperto la porta."

"Figurati!" Disse la castana, felice per chissà cosa "Sai... Stasera John conoscerà i miei genitori a cena."

Per tutta risposta, Nina scese al secondo piano, approfittando della fermata dell'ascensore a quel piano, chiamata dall'Agente Speciale Direttore dell'Unità Tattica Nathan Clay, uomo di colore ed ex collega di Bill ai tempi dell'FBI "Ultimamente ho paura di incrociare la sua strada!"

"Già." Disse soltanto Rachel, che ci era rimasta evidentemente male, visto che quella era la prima volta, da quando conosceva Nina, che la mora non le rispondeva e se ne andava. Infatti, di solito, Nina ascoltava sempre i suoi discorsi sui ragazzi, così come quando le raccontava di quanto terribili fossero i suoi pretendenti, che la madre sceglieva apposta per lei.

Una volta arrivati al terzo piano, Rachel andò nel suo ufficio e notò Nina nel suo che guardava fuori dalla finestra, mentre Clay andò da Rosen "Lee, dobbiamo parlare di Parish. Pare che abbia rubato degli elementi per costruire un generatore."

"Cosa se ne farebbe di un generatore?"

"Lo scopriremo. Comunque, credo che gli manchi ancora una batteria per terminare il tutto!"

"Esatto, Nathan, ma non manca una batteria qualunque. Questi componenti possono essere collegati solo ad una batteria al plutonio!"

"Ed in città ne sta proprio arrivando una partita!" Disse Clay e Rosen uscì con lui dal suo ufficio per andare da Gary.

"Gary, ho bisogno di un favore."

"Dica, Dottor Rosen. Sto lavorando, perciò mi dica cosa devo fare."

"Certo, Gary. Ascoltami bene, dovresti trovare tutti i magazzini abbandonati ed isolati nei quali potrebbero portare un carico di batterie al plutonio!"

Il ragazzo autistico allora utilizzò subito il suo potere e, navigando in rete, trovò subito ciò che stava cercando "Mi perdoni, Agente Clay, ma è stato necessario violare un sito del Governo, ma ho trovato l'indirizzo. Al porto, Molo Sedici, magazzino trentanove."

"Bravissimo, Gary!" Fece Rosen ed anche Clay lo ringraziò, poi i due andarono a chiamare Bill, Hicks, Rachel, Dany e Clay pensò a chiamare John affinchè mettesse insieme una squadra d'assalto. Ma Rosen notò Nina in ufficio e Kat innanzi alla sua porta.

"Oh, Dottor Rosen! Ha bisogno di me? Stavo andando da Nina a parlare un po'."

"Si. A quanto pare Parish ha in mente di costruire un generatore alimentato da una batteria al plutonio."

Kat fece per rispondere, ma Nina uscì dal suo ufficio "Sul serio?"

"Si, Clay ne è certo. Infatti si è verificato un nuovo furto la scorsa notte ed ora manca solo una batteria al plutonio per completare il tutto!"

"E-Era un progetto di Skylar." Disse Nina, con gli occhi lucidi.

Rosen la fissò, sapendo quanto era difficile per lei fronteggiare qualcosa che riguardava Skylar e le si avvicinò "Te la senti di venire con noi? Potrai distruggere un'invenzione di Skylar ed onorarne la memoria, evitando che Parish lo usi per scopi malvagi."

Nina annuì col capo e salì in auto con Bill e Rosen stesso, snobbando completamente Rachel, che la guardava, sperando che magari salisse in auto con lei, Hicks e Dany, visto che John era con Clay e gli uomini della squadra dell'Unità Tattica.

Una volta arrivati al porto, i nostri raggiunsero il Molo indicato da Gary, che era in contatto con tutti loro tramite le auricolari affinchè potesse eventualmente dirigerli verso ciò o chi stavano cercando e subito trovarono due degli Alphas più potenti al servizio di Parish, ovvero l'Uomo di Fuoco Cornell Scipio e Jeff Kowalka, detto Dumpy, un'Alpha dal potere simile a quello di Bill.

Ma Rosen aveva trovato Parish ed erano faccia a faccia "Sei arrivato troppo tardi, Lee."

"Non direi, Stanton! Possiamo ancora fermarti."

"No, perchè il generatore è appena stato terminato. Spiacente!" Disse il perfido uomo, con un ghigno malvagio dipinto sul viso.

Rosen sgranò gli occhi e Nina avanzò con tutta la calma di cui disponeva e Scipio le si parò davanti "NINA!!" Gridarono insieme Cameron, Bill e Kat, pronti ad andare a salvarla, ma la mora aveva tutto sotto controllo "Lasciami passare."

Parish rimase a fissare il suo alleato manipolato da Nina. Nina Theroux, un'Alpha che aveva tante volte provato a convincere a cambiare bandiera, scontrandosi ogni volta contro la sua ferma volontà "Sicura di non volerti unire alla mia causa?" Chiese il perfido uomo, ma Nina non rispose e, quando Dumpy le andò incontro con intenzioni tutt'altro che pacifiche, Bill le si parò davanti e la salvò.

"Perchè non te la prendi con me, bestione?"

"Si, credo che sarà più divertente!"

"Il generatore è al piano superiore, terza porta da sinistra!" Gridò Rachel "Nina sta andando al punto giusto."

Rachel, poi, tornò a fissare Nina, non capendo come potesse la mora sapere il punto in cui si trovava il generatore "Ehi, fermatela! Buoni a nulla, muovetevi!" Gridò Parish, notando che nessuno dei suoi cercava di fermare Nina.

"Ci penso io a te." Disse una ragazza di colore, sui vent'anni, completamente vestita di nero, mentre toglieva i guanti e Hicks, così come Dany, sgranò gli occhi. Loro sapevano chi era quella ragazza.

"Nina, attenta! Quella è Agnes Walker e può scavare nella tua mente toccandoti."

Ma era troppo tardi. Infatti Agnes aveva già posato le mani sul viso di Nina ma, anzichè essere la nostra Alpha a gridare di dolore, fu Agnes a lanciare urla terrificanti e lasciò subito Nina "Q-Quanto dolore!"

Nella stanza, Nina si trovò faccia a faccia con un'Alpha che mai aveva visto, ma che teneva tra le mani il generatore "Posalo delicatamente sul tavolo e sparisci." Disse, utilizzando il suo potere e l'uomo obbedì.

Quando fu sola, chiuse la porta a chiave e si sedette sulla sola sedia presente nella stanza, pronta a rendere inoffensivo il congegno "Nina, apri!" La chiamò Kat, dall'esterno della stanza.

"No, è una cosa che devo fare da sola."

Ma ci pensò Bill a buttare giù la porta, visto che Parish ed i suoi tirapiedi avevano battuto in ritirata, col leader che disse ai nostri che ormai era troppo tardi "Ci riuscirai, Nina? Ci riuscirai davvero?"

Nina chiuse gli occhi e prese un respiro profondo "Aiutami, Skylar. Guida le mie mani."

  
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