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Autore: Sakura_____    26/12/2013    3 recensioni
Dopo un' anno esatto dalla festa di Doncaster in cui Niki e Louis si erano conosciuti, lui deve partire per raggiungere i suoi genitori e toccherà a Stefan e Marika convincere lei a partecipare lo stesso a quella festa.
Perché nessuno vuole che Niki rimanga a casa la vigilia di Natale, ma lei non vuole uscire e ricordare che, dopo un' anno, Louis non c'è.
{Continuo di 'Tu sei, davvero, il più bel regalo di Natale'.}
Buon Compleanno Tommo e Buon Natale a tutti ❤
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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tsdipbrdnII- parte seconda
Tu sei, davvero, il più bel regalo di Natale II
- Ed hai colorato la mia vita.

Capitolo secondo.





Durante tutto il tempo che sono rimasta in macchina le parole di Marika mi risuonavano in mente prepotenti, non potevo evitare di pensare a ciò che mi aveva detto e avevo paura.
Paura che la mia amica potesse avere ragione, che in realtà Louis aveva la possibilità di rimandare la partenza e passare il Natale con me; quindi tutte le mie paranoie erano tornate a galla, le immagini di Lou con altre ragazze, la mia insicurezza, il mio non sentirmi mai all'altezza.
"Non facevamo prima se giravi a destra?" chiede Marika a Stefan. Quest'anno è stata scelta la casa della rappresentante delle cheerleader, una tipa bionda e super ricca, il classico prototipo dei film americani, stile barbie. Al contario lei non se la tira troppo, ma le piace comunque vantarsi della sua ricchezza e del suo bellissimo ragazzo.
La mia amica discute ancora con quel poveretto di Stefan sul fatto che ora impiegheremo più tempo per arrivare, io sono lontana da loro, chiusa nei miei pensieri.
Guardo fuori dal finestrino e vedo scorrere veloci mille lucine fisse o ad intermittenza, case addobbate come castelli, eppure io non avverto lo spirito natalizio quest'anno; vuoi per la mancanza di Louis o vuoi a causa mia, ma non sento la stessa gioia degli altri anni e la cosa mi dispiace profondamente.
Il vetro si appanna con il mio respiro, provo a pulirlo con la mano; quando la macchina rallenta, guardo davanti a me e scorgo chiaramente la luminosità della villa.
"Visto che siamo arrivati lo stesso!" si altera Stefan, rivolgendosi a Marika, li guardo entrambi visto che mi sono persa la litigata, non capisco molto, quindi tolgo la cintura e mi rinfilo il cappotto, stringendolo bene in vita.
Apro lo sportello e sbuffo mentre sento ancora quei due battibeccare "Perchè litigate e non vi mettete insieme? Voi ne avete la possibilità!" urlo loro, riavvolgendomi la sciarpa ed entrando.
Forse li avrò lasciati sbigottiti li fuori, però proprio non sopporto tutta questa situazione, sono stufa e so anche che non è da me avere quegli scatti d'ira; il fatto è che loro due si piacciono, perchè continuano a discutere allora?
Ma la verità è che mi manca Louis, che sono stata una stupida a venire e che in questo momento gente che nemmeno conosco mi saluta e mi abbraccia.
Una mia compagna di classe, secchiona in letteratura, mi mostra dove posare la giacca e io la seguo. Voltandomi dietro intravedo Stefan e Marika entrare, ma sono già sulle scale per poter guardare bene cosa succede. Posato il cappotto, scendo giù, prendo qualcosa da bere e corro a sedermi sul divano, tirando un pò la gonna. Accanto a me sono seduti altri ragazzi, che noto solo ora, questi mi guardano e uno di loro mi saluta. E' un compagno di squadra di Stefan, io accenno un sorriso e gli faccio un segno di saluto con il capo, anche perchè è impossibile farsi capire tra la musica ed il chiasso che c'è qui dentro. Prendo il telefono e controllo Whatsapp, Louis mi ha mandato parecchi messaggi, due sempre di auguri, uno in cui mi mostra la foto di un monumento che ha visitato oggi e gli altri in cui mi chiede cosa faccio, come sto. L'ultimo solo non ha faccine aggiunte e dice 'Mi manchi.', mi si spezza il respiro e devo poggiare il bicchiere per non rovesciarlo, mi maledico per non avergli detto di essere venuta alla festa e mi alzo dal divanetto per andare a riprendermi la giacca.
In questo momento sarei anche disposta a prendere il primo aereo e raggiungerlo, tuttavia un suo altro messaggio mi blocca.
'Esprimi un desiderio'
Il mio cuore perde un battito, scrivo velocemente cosa intende dire e lui mi spiega che stasera potrà realizzare ogni mio sogno, gli rispondo che vorrei stare con lui, anche per strada, sotto il freddo, senza nessun regalo, a festeggiare il nostro primo anno insieme; le mie mani tremano e tremo anche io mentre scrivo tutte le cose che mi sono tenuta dentro fino ad allora, ma devo dirgli la verità perchè so di non aver fatto nulla di male, quindi non è necessario che rimanga un segreto.
Lou mi scrive che lo avvererà e dentro di me spero ardentemente che arrivi proprio ora ad abbracciarmi. Corro su per le scale, urtando qualche malcapitato, cerco con una furia pazzesca il mio cappotto, anche a luce spenta. Afferratolo al volo mi precipito a scendere e noto che la padrona di casa ha avvolto delle ghirlande persino attono al passami; arrivata al piano di sotto butto un occhio in giro per cercare Marika e Stefan e dir loro che andrò via.
Li vedo entrare in una stanza che suppongo sia la cucina, perciò mi faccio largo tra la folla e come se mi fossi svegliata solo ora, comincio ad osservare i luccichii degli abiti aderenti, le centinaia di persone che ci sono qui dentro, i bicchieri pieni di punch e non so quante altre cose vedo prima di arrivare ad una minima distanza dalla porta da cui sono entrati i miei amici.
Provo a chiamarli, invano, dato il fracasso e quando vado per entrare, mi accorgo che Stefan è appoggiato al fornello e Marika gli è davanti, lui le tiene fermo il polso, entrambi stanno in silenzio eppure si guardano di sottecchi. Prima ancora di farmi vedere riesco a nascondermi dietro un gruppetto di ragazzi e ragazze e a fuggire da li. Forse stanno finalmente chiarendo, perciò io non voglio rovinare tutto.
Mi allontano un pò, per quanto mi è possibile, termino di infilarmi il cappotto e do un'occhiata al telefono. Ho una chiamata persa: Lou. Ragiono sui mille motivi per cui avrebbe dovuto chiamarmi, tuttavia non ne trovo uno adatto. Sa benissimo che odio parlare al telefono, nonostante tremi di paura ogni volta che gli parlo, preferisco comunque farlo a voce e poi ci eravamo messi d'accordo per sentirci in web-cam a mezzanotte preciso. Così avrei potuto anche vederlo!
La tensione sale e subito mi viene da pensare che sia successo qualcosa, ma vengo nuovamente bloccata da un'altra chiamata in arrivo. Accetto la chiamata e avvicino il telefono all'orecchio "Pronto?"
"Niki" mi dice la voce dall'altra parte "Lou" lo riconosco, Dio solo sa quanto mi sia mancata la sua voce nelle ultime ore.
"Hai deciso il desiderio?" continua lui "Si, te l'ho anche scritto nei messaggi.." gli rispondo "Volevo confermare che fos...... -evi dirmi!"
Non sono riuscita a sentire cosa mi stava dicendo a causa della musica alta "Aspetta Lou!" gli faccio mentre cerco con gli occhi un posto più riparato e libero per poterlo sentire: il piano di sopra. Salgo di corsa e provo a vedere se è ancora in linea "Ci sei?"
"Certo, ora mi senti?"
"Sisi!"
"Dicevo: sei sicura del desiderio?"
"Sicurissima!" gli confermo con un coraggio che non pensavo di avere "Ora ti metti a fare il genio della lampada?"
"Hai mai sentito parlare della magia del Natale?" mi chiede, io rispondo con un debole 'mh'
"Bhè solo per stasera io realizzerò il tuo desiderio perciò.." Louis viene interrotto da un boato e delle risa provenienti da sotto "..ma dove sei?"
"Ecco Lou, ascolta, so che avrei dovuto dirtelo prima. Sono venuta alla festa di Natale a casa di Lucy..." sento uno strano rumore provenire dall'altra parte del telefono "Louis?" chiedo, ma deve essere caduta la linea perchè non sento più nulla.
Dannazione! Per quale motivo stasera tutto sembra essermi contro? Sbuffo tra me e me e, osservando il telefono, vedo che c'è pochissimo segnale. Bene, ora devo anche uscire fuori! Scendo di nuovo le scale, se mi fossi messa di buona volontà per fare un pò di sport penso che non sarei comunque riuscita a fare tutte questi gradini.
Voglio solo parlare col mio ragazzo, è chiedere troppo? Non vedo in giro nè Marika nè Stefan, in cuor mio ho fiducia che le cose tra di loro si siano aggiustate e che quella mia sfuriata di prima sia servita, almeno, a qualcosa. A suon di gomitate mi faccio spazio tra la folla, prendo il telefono e, appurato che ora il segnale c'è, richiamo Louis. Il telefono squilla un paio di volte, subito dopo sento la sua voce "Niki"
"Lou ti stavo dicendo che sono venuta alla festa organizzata da Lucy con Marika e Stefan, giusto perchè loro hanno un tantinello insistito per portarmi, non so perchè non te l'abbia detto prima, infondo non ho fatto nulla di male...o si, perchè.." schivo - quasi fossi una ginnasta - un bicchiere di punch che stava per finirmi addosso "..sarei dovuta rimanere a casa, ma quei  due hanno pensato di non lasciarmi deprimere da sola con il gelato alla nocciola" accenno una risata, giusto per sdrammatizzare e finalmente raggiungo la porta per scappare da qui. Tutta questa musica alta non fa per me, così come queste serate del 'darsi alla pazza gioia', odio questo casino e odio ancor di più non riuscire bene a sentire Lou.
"Lo so" mi risponde calmo lui, io apro la maniglia e il mondo sembra riprendere colore.
Avete presente quando rimanere quasi sospesi a mezz'aria per la felicità, vi viene da piangere e avete la pelle d'oca?
Louis è qui davanti a me, che mi sorride come solo lui sa fare, il telefono appoggiato ancora all'orecchio. Non so che dire, le corde vocali sono paralizzate e anche se mi sforzo di parlare, non riesco. Ma non ho bisogno di niente ora che le sue braccia mi stringono di nuovo.
Mi viene quasi da piangere mentre affondo le dita nella sua giacca. Mio Dio, è così bello che potrei morire, sono così felice che il mio cuore potrebbe scoppiare.
"Sei qui!"
"Sono qui"
Non so se la porta dietro di me si sia richiusa, se Marika e Stefan abbiamo chiarito, se mia mamma sia in pensiero per me, se dalla festa si senta un' orrenda musica che quasi rompe i vetri, se passi da antipatica perchè me ne sono andata, se nel mondo ci siano persone che soffrono.
Non mi importa.
Perchè ora voglio essere egoista, per una sola volta, e pensare solo a me e a Louis. Lui si stacca da me e il freddo torna ad impossessarsi del mio corpo, mi guarda come fossi un raggio di sole in mezzo al tornado, io sto sorridendo al tal punto che mi fanno male le guance. Non sono sicura di riuscire a contenere tanta felicità!
"Ciao!" mi dice lui e io gli butto le braccia al collo, ridendo come una bambina piccola. Che si fottano le mie insicurezze, il mio ragazzo è qui con me non con quelle bionde in minigonna che avevo immaginato, ha deciso di tornare da me!
"Oddio!" riesco a dire "Non ci credo!!" e mi stacco io questa volta. "Come hai fatto a tornare?"
"Ho preso il primo volo disponibile, non ti dico cosa ho dovuto fare per far partire quell'aereo la vigilia di Natale, anche con pochissimi passeggeri" mi spiega.
Mi tiene le mani mentre mi racconta tutto ciò, trema un pò, ha i capelli scompigliati e, a causa del freddo, quando parla si formano nuvolette bianche. Indossa un cappotto pensante, abbottonato in fretta e furia ed hai i pantaloni umidi  segno che ha camminato parecchio per venire qui; è una visione talmente bella che non riesco a non piangere, benchè voglia trattenermi.
Sapere che ha fatto tutto questo per me mi lusinga. Louis smette di raccontare e mi lascia le mani solo per asciugare le due lacrime che sono scese via prepotenti, mi sorride "Non piangere" mi dice "Non piango perchè sono triste" gli spiego e lui capisce al volo, continuando a tenere le mani sul mio viso. Tiro su col naso, ormai congelato, fregandomene di apparire trasandata o infantile.
"Auguri, amore." e mi bacia. Finalmente.
Le sue labbra non potrebbero bastarmi mai e poi mai, sono come una potente droga che anestetizza dal dolore, sono fredde adesso eppure le amo lo stesso. Mi passa un braccio attorno alla vita per avvicinarmi a lui, scendo un solo gradino dopo la porta e mi ritrovo contro di lui, stretta a lui; forse dovrei darmi un pizzicotto perchè ancora non riesco a credere che sia qui con me.
Ad un tratto dalla casa escono due ragazzi e noi siamo costretti a separarci, non appena mi accorgo che ci hanno visto mi vergogno da morire e vado a nascondermi dietro il braccio di Louis; lui li saluta e assicuratosi che siano andati via mi riattira a sè con forza, senza farmi male, facendomi appoggiare al muro di schiena e riprendendo a baciarmi.
"Lou!" gli sussurro io, vedendo la sua impazienza "Mi sei mancata troppo!" risponde, riprendendo da dove lo avevo interrotto.
"Come sapevi che sarei venuta?" chiedo "Marika"; ora ho capito: ecco perchè hanno insistito affinchè venissi!
"Non sei arrabbiato allora?" continuo io "Si, e anche tanto", la sua risposta mi agita; Lou mi si avvicina e a pochi centimetri dalla labbra mi sussurra "La tua amica non mi ha detto che saresti venuta in mezzo a tutti questi ragazzi con quella gonna troppo corta!" e marca di proposito la parola 'troppo'. Io guardo istintivamente giù e faccio per rispondergli che non è troppo corta, quando rialzo il viso lui ride "Scemo, lo hai detto apposta!" lo picchio per finta, ma lui mi blocca i polsi e se li stringe al petto.
In questo modo posso sentire il battito accellerato del suo cuore "No, è vero, sono geloso" mi chiarisce serio.
"Io non avrei fatto nulla e lo sai" rispondo, ricevendo una sua occhiata sincera. Mi abbraccia ancora e mi dice che vuole stare tutta la notte così per poi aggiungere che, tuttavia, preferirebbe rientrare a casa o rischia di morire congelato.
Io annuisco e lui mi prende la mano "Mi spiace solo che ora dovrai fare la strada a piedi, non ho fatto in tempo a prendere la macchina" spiega "Non fa niente, ora non sento più freddo" dico, rafforzando la presa nella sua mano.
Louis sorride ed insieme torniamo a casa mia, perchè è la più vicina, come l'anno scorso. Per tutto il tragitto non dico nulla, mi concedo il lusso di guardarlo ogni tanto, e per circa venti minuti buoni sentiamo solo il rumore delle nostre scarpe che calpestano la neve e dei nostri respiri.
I miei sono in salotto davanti al caminetto, io li saluto, loro danno il bentornato a Louis e poi entrambi saliamo in camera.
"Brr" fa lui, cercando di scaldarsi le mani con il fiato, io mi tolgo il cappotto e controllo che il riscaldamento sia acceso anche in camera mia, poi prendo una coperta e gliel'avvolgo attorno non prima che lui si sia tolto la giacca. Lou sembra stare meglio ora, almeno non mi sento più in colpa per averlo fatto camminare sotto questo gelo. Gli dico che vado un attimo in bagno e lui si siede sul letto, quando torno mi fa segno di raggiungerlo e alza un braccio per farmi stare accanto a lui e coprire anche me. Seguo i suoi ordini  alla lettera e rimango attaccata a lui sotto la coperta,  beandomi del suo profumo.
Lou non si muove e io rimango ad osservarlo, da troppo tempo le sue braccia non erano attorno a me quindi avevo tutta l'intenzione di riprendermi il tempo perduto. Improvvisamente Louis mi alza un pò, facendomi sedere sulle sue gambe, per poi darmi un piccolo e veloce bacio. Gli sorrido e ci baciamo, finalmente insieme.
Sul comodino il mio cellulare mi avvisa dell'arrivo di un messaggio, Lou non mi fa scendere allora io lo supplico, baciandolo piano, e dicendogli "Faccio subito!", solo ora mi lascia andare senza tuttavia farmi allontanare troppo da lui. Da quando è diventato così possessivo?
Il messaggio è di Marika che mi dice di divertirmi con una faccina divertita e mi racconta che Stefan ora la sta riportando a casa e che hanno parlato e pure qualcos'altro, infine mi manda gli auguri di Natale anche da parte del mio amico. Sorrido divertita a pensarli insieme e sollevata per non aver litigato con loro, dopo quella piccola sfuriata, così mi decido a risponderle quanto il mio ragazzo mi prende il cellulare dalle mani e alla mia faccia sconvolta, risponde "Eh no! Ora non aspetto più!" e mi fa stendere sul letto, posizionandosi come quella volta in cui mi aveva detto di dover partire.
Mi perdo nei suoi occhi chiari, a Marika risponderò più tardi, intanto "Non te li ho ancora fatti: auguri di buon compleanno e di primo anniversario anche a te, Lou!" dico.
"Grazie, amore" risponde, altro bacio e altro abbraccio. "Non sono riuscito a prenderti un regalo decente però Niki, mi dispiace, scusa" continua lui rattristandosi.
I bracciali con il simbolo dell'infinito che ho preso per entrambi glieli darò più tardi "Non preoccuparti, tu mi hai già fatto un regalo proprio adesso" gli chiarisco "Anche tu lo hai fatto a me, amandomi, il più bello di tutta la mai vita!" risponde.
"Ti amo" gli sussurro io stavolta, diventando bordeaux, tirandomi a lui e rannicchiandomi tra le sue braccia, Louis copre entrambi con la coperta e mi ripete che anche lui mi ama "E hai colorato la mia vita" aggiungo sorridendo, ricevendo un suo bacio sulla fronte.
E io che pensavo di passare il Natale più brutto della mia vita!





La mattina dopo ho il cellulare pieno di auguri, l'albero accerchiato da regali e il cuore colmo di felicità. Consegno il regalo a Louis che mi ringrazia, quasi stritolandomi in un abbraccio, mentre mio padre lo guarda con un pò di normale astio e trascorriamo entrambi il Natale a casa mia, tra pranzo, film natalizi e tanto amore. Anche quest'anno nessuno dei due ha ricevuto enormi regali, perchè ne abbiamo trovato uno molto più grande ed infinito l'uno nell'altra.
















Ah! Alla fine mentre Stefan riaccompagnava a casa Marika, ha trovato il coraggio di dichiararsi, ma è toccato comunque a lei farsi avanti e baciarlo! Ora stanno insieme, litigano ancora, se non più di prima e possiamo finalmente uscire in quattro!















Fine.





Appunti dell'autrice:

Eccomi qui, con un pò ritardo, ad aggiornare! Questo capitolo è stato un parto però ho amato moltissimo scriverlo, sono troppo affezionata a questa storia e spero di essere riuscita a non affrettare troppo le cose nella narrazione, di aver dato giusto spazio ai vari momenti e di essere riuscita ad inserire anche gli altri due personaggi, Stefan e Marika!
Magari per l'anno prossimo scriverò anche la terza parte *-* Le idee già ci sono e forse sarà anche più lunga!
Spero di ricevere vostri commenti, intanto ringrazio tutti quelli che hanno letto e che vorranno recensire *_^

Alla prossima e buone feste a tutti,
Sakura_____
   
 
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