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Autore: _redsky_    28/12/2013    2 recensioni
"Baltimora. Eccoci quì. Papà posa la sua mano sulla spalla della mamma, e mamma posa la sua mano sulla mia; mi giro un attimo a guardare la gente che passa, sperando che qualcuno mi trattenga lì, continuando ugualmente a camminare, ed una volta che mamma mi tira per un braccio, eccomi catapultato sull'aereo. Beh, buon viaggio."
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alex Gaskarth
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiedevo se ovunque esiste il Thè delle 17, come quì, in Inghilterra, perchè a me quest'idea piacerebbe da impazzire. Chissà se le nonne vivono tutte in case ben ordinate e stanno sempre con la gonna scura e lunga fino alla caviglia e ti versano sempre il latte in quel thè impedendoti, quindi, di spruzzare sopra il limone, perchè questo lo eviterei di sicuro, anche se mi è costato parecchio dare un arrivederci alla mia. S
to partendo, lascio l'Inghilterra, e tutto questo mi dispiace, mi fa paura l'idea di un mondo che non sia casa mia.
Mamma ha trovato lavoro in America, e beh, la vita quì non è per niente facile, quindi il trasfiremento era da fare, non poteva sprecare questa opportunità, ma solo il fatto di andare così lontano mi mette i brividi. Ho anche dovuto lasciare tutta la mia roba in giro, perchè troppi bagagli sono appunto troppi per viaggiare, e mi dispiace dover abbandonare tutte le cose a cui tengo, compresa la chitarra, che mai più riavrò, perchè prima di potermela permettere di nuovo, ci vorrà un bel pò di tempo.
Ho pianto guardandola per l'ultima volta, perchè è stata la mia prima vera migliore amica. 
Lascerò questo clima per trovarne uno nuovo, lascerò questa scuola per trovarne una nuova, lascerò questo posto, ma niente sarà uguale.
Questo viaggio mi cambierà la vita; e non lo dico perchè ho solo 16 anni e quindi tutto potrebbe succedere, ma lo dico perchè mi fido del mio sesto senso.


Sto odiando con tutto me stesso la voce della signorina che chiama i voli, perchè ogni volta sembra il mio turno, e mi sale l'ansia, potrei scoppiare a piangere istericamente. Ma in tutti i modi fù, tranne che così.
Baltimora. Eccoci quì.
Papà posa la sua mano sulla spalla della mamma, e mamma posa la sua mano sulla mia; mi giro un attimo a guardare la gente che passa, sperando che qualcuno mi trattenga lì, continuando ugualmente a camminare, ed una volta che mamma mi tira per un braccio, eccomi catapultato sull'aereo. Beh, buon viaggio.

-Posso?- chiedo al ragazzo accanto a me che sta ascoltando il CD                                                                         
-Si certo- Mi porge una cuffietta
Bella questa canzone, davvero tanto, ma forse un pò troppo da mal di testa, ho bisogno di dormire.
-Ho cambiato idea, mi sa che mi metterò a dormire- dico imbarazzo                                                                              
-Va bene- lui scrolla le spalle                                                                                                                                                       
-Grazie comunque-                                                                                                                                                                         -Figurati!-

Appogiando la testa nello schianale e voltandomi verso il finestrino cerco di trattenere le lacrime, non sono per niente convinto di tutto questo e, per l'ennesima volta, ho paura. Viaggiamo sull'oceano, immagino freddo, di un Dicembre insolito, mentre cala il tramonto e la gente lo rovina con i flesh delle foto. Spero davvero che tutto vada per il verso giusto, anche se non so esattamente in che cosa consiste questo verso giusto di cui tutti parlano. Allora spero sol che qualsiasi cosa trovi lì mi renda felice almeno un pò, perchè è da un pò di tempo che non riesco a sorridere sinceramente, forse boh, sono troppo incazzato con il mondo, anche se i vari psicologi la chiamano Apatia: non provare niente. E forse è vero, ma a volta, la tristezza, quella sì, la sento e come, e anche la solitudine, perchè se non fosse per i miei film mentali che mi fanno compagnia, beh, resterei fottuto.

-Alex tutto bene?- mia mamma, dalla fila davanti disturba il silenzio                                                        
-Si, ma adesso dormo un pò, ho davvero sonno.

Si può smettere di pensare per almeno un attimo?
  
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