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Autore: intoAlcohol    30/12/2013    2 recensioni
Non ho mai smesso di amarla.
Lei era il mio tutto.
E me la sono lasciata scappare.
Ora, sto per sposarmi,
con una ragazza.. che non amo.
Con una ragazza che non amerò mai.
Ma se Lei dovesse tornare nella mia vita,
Sarò pronto per dirle..
che non ho mai smesso di amarla.
Genere: Drammatico, Generale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caitlin, Justin Bieber, Ryan Butler, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutte :) 
Eccomi qui con il secondo capitolo, grazie per chi ha letto il primo e lo ha recensito.
Due recensioni, sono poche ma mi hanno fatto tanto contenta
Grazie mille!
Adesso, buona lettura. tanto amore.

Sharley

[Snowball fights and old friends]

*JUSTIN*

Sentii  qualcuno sedersi accanto a me. Mi voltai e vidi Jessica, seduta lì con un sorriso sul volto.
Mise le mani davanti al fuoco e le strofinò insieme. Era strano vederla così cresciuta, come immaginai lo fosse per lei vedere me. Le sue unghie erano perfettamente curate, erano lunghe ma ben tenute.
Aveva quel tipo di mani che ti fanno venire voglia di incastrarle tra le tue, per quanto siano morbide e perfette.
 Era tardi e tutti gli altri erano andati a letto. Pensavo di essere l'unico sveglio, ma a quanto pare, anche Jessica era notturna.

- Sei cresciuto così tanto. -mormorò, voltandosi verso di me. Alzai le sopracciglia e lei sorrise.
- Io? Tu di più Jessie. -
- Jessie ... - ripeté il soprannome e abbassò lo sguardo a terra. – E’ da tanto che qualcuno non mi chiamava così. -
- E 'ancora un soprannome di famiglia, giusto? -

Lei annuì.

– Allora  manteniamolo. -
- Okay - sorrise e si voltò verso il fuoco.

- Ora, Jessie, dimmi perché sei diventata molto più bella di prima. -
- Dai, smettila.-
- Sono serio, mi ricordo che sei sempre stata bella, ma ora.. ora sei stupenda. -
- Beh ... grazie. Ma devo dire che la crescita è stata buona anche per te. -
- Oh, davvero? -
- sei un modello nato. – scherzò.
- A proposito, cosa è successo alla tua carriera da modella? -
- Oh, ho smesso. -
- Perché? -
- Per vari motivi, tra cui il lavoro. Sono un’insegnate adesso.  - lei sorrise tra la luce fioca.
- Così ti piace insegnare.. -

- Sì, è stupendo . Anche se alcuni ragazzi a scuola cercando di flirtare, ma è okay. Matt riceve abbastanza soldi dai suoi genitori e lavora anche lui come professore, non abbiamo preoccupazioni economiche quindi.. stiamo bene in ogni modo – scherzò facendomi ridacchiare.
- Non sai quando verrà qui? -
- Uh , trascorrerà domani con i suoi genitori ma la mattina successiva si alzerà presto e verrà qui .-
- Non vedo l'ora di incontrarlo, ne parlano come un bravo ragazzo - mentii . Personalmente, avrei voluto che stessero insieme solo per convenienza, come avevo fatto io Riley, invece loro sembravano amarsi, amarsi per davvero.
- Che ora è? - Chiese, interrompendo i miei pensieri . Tirai fuori dalla tasca il cellulare e lessi l’ora, era un quarto a mezzanotte. Jessica sospirò e si alzò in piedi , allungando la mano per aiutarmi ad alzare. La afferrai, vedendola come la prima ed ultima occasione  per stringere la sua mano.

Andò in cucina con il suo bicchiere, che era ancora mezzo pieno di vino. Lo svuotò nel lavandino e lo pose con attenzione nella lavastoviglie. Mi ricordai di quando lei era solo un’ adolescente pigra come me, mai avremmo messo i piatti nella lavastoviglie, troppa fatica.
Salimmo le scale per raggiungere le nostre camere da letto e lei mi diede la buonanotte baciandomi sulla guancia come vecchi amici.
Se solo fossimo più di questo.

*JESSICA*

Mi svegliai più tardi del solito la mattina dopo, erano circa le nove. Sorrisi appena guardai fuori dalla finestra la grande quantità di neve accumulata fuori. C'erano bambini impegnati a fare pupazzi di neve, a lanciarsela o semplicemente a godersela.
Ripensai a quando ero più piccola e la neve significava niente scuola e trascorrevo giorni interi a giocare fuori fino a farmi diventare il nasino rosso e le guance arrossate. Mia madre mi avrebbe versato una tazza di cioccolata calda mentre guardavamo un film con una coperta avvolta intorno al mio corpo così forte tanto da non riuscire più a muovermi. Mi mancava tutto questo.
Lentamente mi alzai dal letto e andai in bagno, grande e lussuoso. A volte non ci penso che Justin è famoso e mi domando come ha fatto Pattie ad acquistare una casa del genere.
Oggi i miei capelli non erano tanto male, ma decisi comunque di legarli in una coda alta lasciando la frangetta di lato, senza preoccuparmi del trucco.
Lentamente scesi le scale per andare a fare colazione, ancora in pigiama: pantaloni rosa in un design colorato e una canottiera grigia, sopra una felpa del medesimo colore.
Justin era seduto in cucina con Riley, che stava applicando lo smalto rosso sulle sue unghie. La sua fronte era tutta arricciata e sembrava che stesse per esplodere da un momento all’altro.

- Giorno. -
Riley alzò lo sguardo e improvvisamente un sorriso luminoso comparì sul suo volto. Mi tese il pennelletto dello smalto che grondava di smalto rosso . La guardai confusa .

- Vieni, devi farmi la mano destra, io non riesco a metterlo da sola. -
Non avevo davvero voglia di dipingerle le sue unghie a quest’ora, ma dopo tutto lei era la ragazza di Justin e dovevo almeno provare ad essere gentile con lei.
Afferrai  il pennello e in fretta, ma con attenzione, dipinsi ogni unghia.
Quando finii Riley tenne la mano davanti a lei osservandola e sorrise compiaciuta.

- Grazie! – Si alzò di scatto e si diresse al piano di sopra con le unghie ancora non asciugate. La guardai con un sorriso divertito mentre Justin sospirò e scosse la testa verso di lei.

- Grazie per averla sopporta, può essere un vero e proprio tormento. – spiegò Justin riferendosi alla ragazza.

- Non sembra che vuoi sposarla, che succede? -

- Giuri di non dirlo a nessuno? -

Mi avvicinai con la sedia a lui e incrociai le braccia pronto ad ascoltarlo. - Certo ...  -

- Il direttore della mia casa discografica è suo padre e lui pretende che la sposi. Se non lo faccio perdo il lavoro . -

- Ma è ingiusto e sbagliato, sei libero di sposare chi vuoi! -

- Glie l’ho spiegato, ma non mi ascolta. -

Gli accarezzai il braccio. - Non ti preoccupare, cercherò di aiutarti a uscire anche da questa situazione. -

Aprì la bocca per dire qualcosa, ma fu interrotto da un rumore causato da qualcosa che colpì la finestra della cucina. Mi alzai di scatto mentre Justin andò a controllare. Si mise a ridere.

- Sono solo Jazzy e Jaxon . Stanno giocando a palle di neve. -
 I miei occhi si illuminarono a quelle parole e lui mi guardò capendo le mie intenzioni.

- Andiamo!- Lo presi per il braccio e corsi verso l’ingresso afferrando al volo un cappellino color crema, una sciarpa e il cappotto.
Uscimmo nel guardino coperto di neve e Jeremy, che era fuori con i bambini ci sorrise.

Ad un tratto sentii una palla di neve colpire la mia schiena e mi voltai vedendo il piccolo Jaxon ridere.
Presi una manciata di neve e glie la tirai indietro.

Justin si avvicinò mettendo un braccio intorno a me. Gli sorrisi e mi coccolai al suo fianco.

- Stai lontano dalla mia fidanzata! - urlò Jaxon a Justin e decidemmo di staccarci per non far arrabbiare il fratellino che aveva sempre avuto una simpatia particolare per me.

Continuammo a giocare tutti insieme quando un clacson attirò la nostra attenzione.

- Ryan! Chaz ! Christian ! – urlai, correndo verso di loro.
Scesero dalla macchina e abbracciai Ryan. Sorrisi e lui mi prese il viso tra le mani studiandomi bene.  

- Come ti sei fatta bella! - Esclamò lui mentre sentii qualcun altro abbracciarmi da dietro. Mi voltai verso Christian e rimasi a bocca aperta. Era diventato più alto di me!

- Christian! Amico, sei sexy. - dissi abbracciandolo per poi passare a Chaz .

-Ehi , non c'è affetto anche per me? – chiese la ragazza con i capelli castani.
Mi ci volle qualche secondo per rendermi conto che si trattava di Caitlin, la sorella di Christian.
- Caitlin, non ti avevo riconosciuto, cristo. – La abbracciai, riempiendola di complimenti.

Mi presentò anche il ragazzo affianco a lei che sarebbe stato presto suo marito. L'anello era così bello, ero gelosa .
Riley apparse sulla porta e sorrise a Justin, che involontariamente la fulminò con lo sguardo. Sembrava incazzato con lei, anche se non aveva fatto niente. Sospirò e Justin finse un sorriso.
Mia madre, Erin e Pattie appena videro dalla finestra i ragazzi, naturalmente, corsero fuori. Mamma è proprio quel tipo di persona che ama avere gente intorno a lei, più siamo meglio è. Mi ritrovai a desiderare la presenza di Matt qui, ma sapevo che avrei dovuto aspettare, alla fine sarebbe venuto.

-Io propongo di uscire stasera  - disse Pattie e tutti noi la guardammo come se fosse pazza. Lanciò un’occhiata a suo figlio e aggiunse – sorpresa di Justin -
Alla fine ci convinse.
Entrai in casa e sostituii il pigiama con un paio di jeans stretti  e scarpe con il tacco grigio.
Il mio telefono squillò e guardai lo schermo dell’ iPhone.Una chiamata da Matt, accettai mentre iniziai a scendere le scale.
- Pronto? -
- Ehi piccola, sono io. -  
-  Amore, come stai dai tuoi?-  chiesi sedendomi sugli scalini.

- Bene, ma mi manchi. -
- Beh.. mi manchi anche tu. -
- Sarò lì domani mattina, me ne vado presto così arriverò lì verso le otto. -

- Non c'è bisogno di alzarsi così presto , dovresti alzarti alle cinque per essere qui alle otto... -
- Ne vale la pena . -
 Sorrisi a quelle parole.
- Okay, la decisione è tua. A domani , ciao amore. -

- Ciao -
Riattaccai e infilai il telefono in tasca. Erano tutti in salotto, così mi unii a loro. Mi sedetti sulle ginocchia di Christian scherzosamente, ma per qualche motivo non riuscii a rimanere seduta lì per più di mezz'ora (chi vuole capire, capisca)
 
Con tutti questi vecchi amici, potevo già scommettere che sarebbe stato un Natale molto interessante. 
  
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