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Autore: Lucash99    31/12/2013    1 recensioni
Erano passati circa tre mesi da quel giorno speciale nel quale i ragazzi avevano salvato la loro amicizia finita sull'orlo di un precipizio, tutto era tornato alla normalità nel gruppo, che si era poi diviso durante le vacanze estive per ritrovarsi successivamente all'inizio dell'anno scolastico, Neiv non aveva più ripensato a quelle voci nella sua testa e si era lasciato quell'istante di malessere alle spalle, anche se in quel periodo non ne aveva compreso il significato. Dalla parte opposta c'era Dortmund, impegnato in tribunale per difendersi dalle accuse di corruzione, l'esito del processo era atteso impazientemente dai giovani giocatori di Cuballs di tutto il mondo, sarebbe stato un gran sollievo quello di sapere che colui che aveva cercato di bruciare Giv non avrebbe più messo piede ad alcun torneo.
Dopo 6 mesi arriva il continuo di "Cuballs", mi impegnerò al massimo con l'intento di soddisfarvi, emozionarvi e divertirvi anche in questa seconda storia della serie, buona lettura!
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuballs'
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Buongiorno cari lettori, con questo capitolo chiudiamo il 2013, spero sia da voi gradito, detto questo non mi resta che augurarvi buona lettura e soprattutto buon anno nuovo!

Il “Cuballs International Tournament” stava per avere inizio, i due primi sfidanti erano pronti ad accendere da subito la competizione, nel frattempo nelle vicinanze degli spalti Oster organizzava il tifo. Il campionato si suddivideva così: durante la giornata d'apertura si sarebbe svolta una metà degli ottavi di finale, i quali si sarebbero poi conclusi precisamente un mese dopo, nei mesi di novembre e dicembre si sarebbe chiusa la seconda fase, a febbraio e marzo si tornava sul campo per disputare le semifinali e l'ultimo giorno del quinto mese dell'anno era quello predisposto per proclamare il vincitore, l'unico in grado di sbaragliare l'intera concorrenza.

Giv notò una massa di persone tra il pubblico con tra le mani svariati striscioni e cartelloni:

«Oster, mi sapresti dire chi sono questi... tifosi?»

«Certo che lo so, é il fan club composto dai ragazzi e dalle ragazze della nostra classe, sono qui per incitarci.»
Dopo questa risposta il giovane rimase allibito:

«So che non dipende da te, ma... se ne sentiva il bisogno?»

L'altra lo corresse:

«È qui che ti sbagli, sono stata proprio io ad invitarli, é stata una bella iniziativa, vero?»

Lui, al contrario dell'amica, non gradiva molto il supporto di tanta gente:

«Ehm, certamente, però se devo esprimere un mio parere personale... credo che proverò imbarazzo quando durante la mia gara mostreranno le mie gigantografie e inneggeranno al mio nome.»

Oster però fece comprendere al compagno che ci teneva moltissimo:

«Vedrai che ti farà soltanto del bene essere supportato da loro, mi conosci bene e conosci bene anche il mio carattere, adoro sentirmi al centro dell'attenzione, sarò dieci volte più motivata durante il mio match, sono intraprendente, non ci posso fare nulla.»

Mentre i due discutevano cominciava ufficialmente il “Cuballs International Tournament”:

«Muoviti casualmente nell'arena di gioco!»

La strategia era chiara, stava cercando di confondere l'avversaria nella stessa maniera con la quale, circa un centinaio di giorni prima, aveva messo alle strette Giv, ma Mino non si faceva cogliere impreparata e immediatamente trovò la contromossa giusta da usare in quella situazione:

«Immobilizzala!»

Saber non era sicuramente uno sprovveduto e senza lasciare tempo alla controparte per elaborare un'efficace sequenza di tecniche lanciò il nuovo ordine:

«Fai comparire spine sul contorno del contenitore della battaglia!»

I muri del “contenitore della battaglia”, vale a dire il gigantesco cubo nel quale le Cuballs si sfidavano, venne disseminato di acuminate sporgenze, letali per qualunque dei due protagonisti l'avesse sfiorate; la ragazzina cominciava a temere ancor di più il suo rivale, ma nonostante ciò non demordeva:

«Ricopri tutte le punte di gelatina!»

Nessuno dei due aveva intenzione di lasciare nulla al caso, il tasso strategico era alto e il livello della lotta altrettanto, la quantità di abilità conosciute da entrambi era elevatissima e loro riuscivano ad utilizzarle nella combinazione migliore, erano da elogiare indipendentemente dall'esito ultimo.

“Accidenti, adesso non avrò più modo di sconfiggerla scaraventandola sulle pareti, oppure sì...”

«Trasformati in sfera e spingila in direzione retta!»

«Non ti servirà, le tue spine adesso sono innocue.»

Saber la sorprese:

«Questo lo credi tu! Devi sapere che il metallo delle quali sono composte é riscaldato e la sostanza che hai applicato alle estremità é quasi completamente sciolta.»

Il cubo si schiantò e cadde a terra, la bambina uscì sconfitta, ma dopo un'egregia prestazione, l'ingegno e la velocità di ragionamento del robusto maschio gli avevano permesso per l'ennesima volta di trionfare, e in questa occasione nessun fattore esterno aveva agito a suo discapito; benchè avesse avuto stupendamente successo l'adolescente fece dinanzi all'intera platea le sue congratulazioni all'altra partecipante, regalandogli un bellissimo momento di gloria che difficilmente avrebbe dimenticato, avendo dato all'esordio molto filo da torcere ad un campione già affermato da anni.

Dunque era giunto il momento di assistere allo scontro di Giv: Laysa era abbastanza tranquilla, il suo sfidante invece era alquanto teso, sapeva di non poter fallire anche in quella occasione, era carico e contemporaneamente impaurito dal possibile risultato negativo, ma doveva provarci, doveva concentrare tutte le sue energie nervose nel disegnare un buon piano d'attacco, tutto dipendeva esclusivamente da lui e da nessun'altro, il suo destino era nelle sue mani, la sua Cuball era nelle sue mani, il suo destino era racchiuso nella sua Cuball.

Oster annunciò al fan club di intonare i cori dedicati a Giv e quest'ultimo udendo i canti pronunciò:

«Ah... voglio morire.»

Gord, dato il suo cambiamento, rimase sconvolto dalle ultime parole dell'amico e volle metterlo in allarme:

«Non ripeterlo continuamente, sai che certe volte i desideri si avverano.»
L'altro prima di scendere in campo sussurrò a Zadi:

«Inizio a credere che forse lo preferivo prima.»

Lei osservò invece il lato positivo della faccenda:

«Bah, non che fosse un granché di genialità... quantomeno adesso sembra più colto, non pensi?»

«In realtà non mi convince nessuna delle due versioni, però... se tu affermi che la seconda custodisce alcune parvenze umane, va bene.»

Chiusa questa parentesi piuttosto futile si poteva dare il via alla gara, Laysa contro Giv, era l'ora della verità!

  
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