Fanfic su artisti musicali > Austin Mahone
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Autore: mahoneismylife    31/12/2013    3 recensioni
-smettila, Austin. Adesso sono cosi. Quello succedeva cinque anni fa quando i miei genitori erano vivi, quando mio fratello era il mio migliore amico e non si era trasferito a Londra perché aveva paura di me, quando eravamo amici e non mi picchiavi, quando mi adoravano tutti, quando non mi tagliavo. Austin io SONO una storia triste!-
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Vivere senza volerlo forse non è il miglior modo per farlo. Mi chiedo perché non sono morta io al posto,al posto dei miei genitori.- 
Austin la guarda ed é sconvolto. Come può una ragazza cosi piccola contenere cosi tanto dolore? Sa chi é da una vita ormai ma solo ora si rende conto di quanta sofferenza ci sia nei suoi occhi. 
-Questo é il mio mondo.-
Gli dice Carly dopo quella piccola riflessione, aveva permesso ad Austin di conoscere qualcosa che nessuno conosceva:il suo dolore e non era qualcosa di astratto, quello era concreto. In quella stanza si sentiva la sofferenza, il dolore. C'era un microfono per terra, fili da per tutto. E sangue, tanto sangue. C'era una batteria, una chitarra e tante lamette. Le pareti una volta dovevano essere bianche una volta, adesso, alla vista di Austin,sono  rosse dalle macchie procurate dal dolore di quella piccola e innocente ragazzina accanto a lui. C'erano foto, in alcune c'era anche Austin da piccolo: in una erano abbracciati e sorridevano "mi mancano quei tempi" pensa il ragazzo; Carly è li, a guardare la sua reazione. Sangue, sangue, solo sangue. Nota un altra foto: Carly piangere, rannicchiata per terra, dolorante e Austin è li, che la guarda senza fare nulla, anzi compiaciuto. Un altra ancora:un ponte come sfondo e i suoi genitori sorridenti in primo piano. Quelle sono le foto in cui c'é piu sangue versato sopra. C'e un poster attaccato alla parete: New York, anche questo pieno di sangue. 
-Per favore, di qualcosa!- 
Austin vorrebbe ma non cela fa,non ha paura, e' solo preoccupato. Tanto. Carly non può continuare a fare cosi o morirà. Austin prende la chitarra che era li, in mezzo a tutto quel sangue. 
-Che stai facendo?- 
Gli chiede la ragazza, quasi si è pentita di avergli fatto vedere tutto questo. Nel frattempo Austin si siede senza fare molto caso a tutto il sangue che ricopre il pavimento, dice a Carly di andare vicino a lui cosi anche lei si siede. 
-Voglio cantarti una canzone. E' fatta proprio per te, ascoltala. Per favore.- 
Inizia a cantare: 
Made a wrong turn
Once or twice
Dug my way out
Blood and fire
Bad decisions
That’s alright
Welcome to my silly life
Mistreated, misplaced, missundaztood
Miss “no way it’s all good”
It didn’t slow me down


A Carly inizia a scendere qualche lacrima perché sa che quelle cose sono vere, più che vere. Poi ascolta la voce del ragazzo che gli sta a pochi centrimetri, la ricorda benissimo ma è meraviglioso per lei poterla risentire, molto calma oltre tutto. Austin mantiene un contatto visivo con lei.
 
Mistaken
Always second guessing
Underestimated
Look, I’m still around…
Pretty, pretty please
Don’t you ever, ever feel
Like your less than
Fuckin’ perfect
Pretty, pretty please
If you ever, ever feel
Like your nothing
You’re fuckin’ perfect to me
You’re so mean
When you talk
About yourself
You are wrong
Change the voices
In your head
Make them like you
Instead
So complicated
Look how big you’ll make it
Filled with so much hatred
Such a tired game
It’s enough
I’ve done all i can think of
Chased down all my demons
see you same
Pretty, pretty please
Don’t you ever, ever feel
Like your less than
Fuckin’ perfect
Pretty, pretty please
If you ever, ever feel
Like your nothing
You’re fuckin’ perfect to me
The world stares while i swallow the fear
The only thing i should be drinking is an ice cold beer
So cool in lying and I tried tried
But we try too hard, it’s a waste of my time
Done looking for the critics, cuz they’re everywhere
They don’t like my genes, they don’t get my hair
Stringe ourselves and we do it all the time
Why do we do that?
Why do I do that?
Why do I do that?
Ooh, pretty pretty pretty,
Pretty pretty please don’t you ever ever feel
Like you’re less then, fuckin’ perfect
Pretty pretty please if you ever ever feel
Like you’re nothing you’re fuckin’ perfect, to me
You’re perfect
You’re perfect
Pretty, pretty please don’t you ever ever feel like you’re less then, fucking perfect
Pretty, pretty please if you ever ever feel like you’re nothing you’re fucking perfect to me

Carly gli sorride e sembra che si sia tirata davvero su, almeno un po’. Austin invece sembra un po’ distante ma non per colpa sua, è che sta pensando a come poterla far tirare su del tutto. Sembra strano ma forse non c’è nessuno più di lui che vuole risentire la sua voce, in quel momento gli torna in mente un ricordo:
*fashback*
-Austin, oggi si canta! Niente scuse!-
La piccola Carly dai capelli biondi è euforica per la giornata che passerà con Austin per cantare, adorava quando lo facevano.
-sono pronto. Andiamo!-
Il piccolo Austin si presenta vicino alla bambina e la prende per mano
-siiii!- grida la bambina –si va al palco!-
*fine flashback*
Ad Austin quasi non gli scende una lacrima per quel semplice e dolce ricordo, poi però si ricompone e sorride a Carly, ancora un po’ scossa.
-ti aiuterò. Telo prometto. Tornerai a cantare e questa stanza non esisterà più. E' una promessa.- 
-chi sei tu? Cosa ne hai fatto del vero Austin?-
Carly fa una breve risata, forse per smettere di piangere. Sorride anche Austin ma poi torna serio, vuole davvero rivedere quella Carly sorridente che conosceva tanto tempo fa. 
-Carly, non sto scherzando. E' una cosa seria, voglio davvero aiutarti,voglio che torni a sorridere!- 
-Austin tu non mi conosci, non puoi continuare a far finta che t'importi qualcosa. Non voglio la tua pietà, ti senti in colpa perché sai che anche tu hai contribuito a tutto questo- Carly indica tutto il sangue li dentro- non voglio il tuo aiuto.- 
-Non provo nessuna pietà per te e poi tu mi hai chiesto di essere aiutata e si, io ti conosco.- 
-E' stato un errore chiederti aiuto, tu mi conoscevi, non mi conosci più.- 
-Non ti permetterò di farti male. Ora che lo so. - 
-Perche solo ora? perché mi hai quasi uccisa qualche mese fa e ora mi stai dicendo di volermi aiutare? Perché? Io non ti capisco.- 
-vieni con me in posto?-
 
Dopo un ora Austin riesce a convincere Carly e la porta in un posto speciale. 
-ti piace New York?- 
Gli chiede Austin mentre camminavano verso una meta ignota dopo essere scesi dall’auto di Carter –secondo cognome di Austin--.
Carly annuisce mentre si guarda i piedi, si sente adisagio. 
-mi ricordo, sai? Adoravi Broadway!- 
Gli dice sorridendo, Carly alza lo sguardo e lo guarda 
-Al momento non so se arriverò al prossimo anno perciò non penso a New York e al mio futuro.- 
Rimane ancora una volta sconvolto, proprio non sa come rimetterla in sesto. È completamente ossessionato da questo suo modo di ... Esprimersi così strano. 
-siamo quasi arrivati.- 
Le sorride Austin. 
-un magazzino mezzo incendiato?- 
Non sembra che Carly sia molto entusiasta dalla vista. 
-sssh, dovremmo entrare prima.- 
Austin apre l'enorme porta facendo un rumore incredibile, Carly si copre le orecchie per il frastuono. Entrati li Austin la prende per mano e la tira per tutto il magazzino malconcio
-sai che anch'io possiedo due gambe per camminare? Non c'è assoluto bisogno che tu mi-- 
Si fermano davanti ad un grandissimo giardino e Carly non riesce più a parlare, la vista è stupenda. C'è il tramonto e si vede il bellissimo mare di Miami da li sopra; si vedono le persone minuscole che camminano per la città, il poco verde e i palazzi. 
-ma è ... Bellissimo qui!-
Carly è affascinata, Austin invece la guarda e sorride.
-ho notato una cosa,sai-
-cosa?-
Carly non si gira a guardarlo perché è troppo impegnata con il panorama 
-stai parlando un po' di più, è un buon inizio!-
Nella sua voce c'è un tono di speranza, di allegria. Carly si gira e gli sorride, poi torna ad osservare quei colori: è un miscuglio tra azzurro, rosso, arancio e verde ed è affascinante. 
-ti piace qui,eh?-
Annuisce, è qualcosa di strepitoso qui sopra. 
-volevano distruggere questo posto quando l'hanno incendiato ma io ho cercato di prenderlo, vengo sempre qui a pensare.- 
Carly si gira un attimo a guardarlo, credeva che non pensasse mai Austin Mahone. 
-quanti anni avevi quando hai scoperto questo posto?-
-in realtà era di mio padre, lo conosco da sempre. Poi lui è morto e volevano distruggerlo.-
-ci porti tutte qui sopra?-
-no, non c'ho mai portato nessuno.-
Cala il silenzio tra i due e si siedono sui bordi del piccolo balconcino. 
-quale dei due è il vero Austin?-
Gli chiede lei dopo un po’. Austin la guarda un po’ spiazzato dalla domanda.
-in che senso scusa?-
-nel senso che io conosco due Austin: uno dolce, carino, protettivo e poi c’è l'altro: stronzo, bastardo e menefreghista. Qual è quello vero?-
Austin ci pensa un po’, non sa cosa deve rispondere, non c'aveva mai pensato.
-non lo so, non so esattamente qual è il vero me. Quando sto con te non riesco a fare lo stronzo però io sono così e ... questo mi confonde!-
-beh, io preferisco abituarmi a quello vero che illudermi con quello finto.-
Le parole di bocca gli sono uscite quasi senza pensarci e un po' si pente, sa che l'Austin stronzo non è neanche minimamente paragonabile a quello con cui sta parlando ora. 
-vuoi sapere cosa farebbe il mio me stronzo?- 
Gli chiede lui, Carly però si gira a guardarlo questa volta. 
-in questo momento io ti avrei sbattuta al muro, avrei iniziato a baciati il collo e a lasciati succhiotti, poi ti avrei spogliata,sbattuta e lasciata a terra.- 
Carly si spaventa non solo per quello che le ha detto ma anche per il tono di voce che ha usato. Austin la guarda preoccupato e scuote la testa.
-ehi, tranquilla. Non lo farei mai, non con te.-
Le massaggia il braccio, su e giù.
-lo stai facendo ancora.-
-cosa?-
-sei due persone in contemporanea, quando hai detto quelle cose eri serio. Mi guardavi negli occhi ed eri freddo. Ora mi stai guardando negli occhi e mi stai dicendo che non lo faresti mai a me, il problema è che c'eri quasi riuscito!-
-Non e' colpa mia, cazzo. A volte non so che mi prende. Non volevo arrivare a quello che ho fatto e lo sai. Scusami. - 
-Come faccio a fidarmi di te se non so neanche chi sei,eh?- 
Gridano entrambi, non riuscirebbero a fare altro in questo momento. 
-Allora vieni con me. –
Carly lo guarda in modo strano,bravo a cambiare argomento il ragazzo,no?
-non guardarmi cosi, voglio farti vedere una cosa. Dai!-
Austin la tira su e la trascina al piano di sopra del magazzino. "Chissà cos'ha li sopra" si chiede la ragazza. Arrivano in qualcosa che potrebbe somigliare ad una camera armonizzata con un sacco di strumenti. Chitarre elettriche, classiche, acustiche, pianoforti, microfoni sparsi in giro sul piedistallo, due batterie e questo per Carly era un vero e proprio paradiso. Austin prende una chitarra classica e si siede su uno sgabello mentre Carly si siede al seggiolino del pianoforte. 
-hai detto di non conoscermi perciò volevo cantarti una canzone. L'ho scritta io perciò.. -
-vuoi muoverti?-
gli chiede Carly interrompendo il grandioso discorso di Austin. Inizia a suonare:
I’m, I’m good at wasting time
I think lyrics need to rhyme
And you’re not asking
But I’m trying to grow a mustache
I eat cheese, but only on pizza, please
And sometimes on a homemade quesadilla
Otherwise it smells like feet to me
And I, I really like it when the moon looks like a toenail
And I love you when you say my name
If you wanna know
Here it goes
Gonna tell you this
The part of me that’ll show if you’re close
Gonna let you see everything
But remember that you asked for it
I’ll try to do my best to impress
But it’s easier to let you take a guess at the rest
But you wanna hear what lives in my brain
My heart, will you ask for it, for your perusing?
At times confusing, slightly amusing
Introducing me
Doo doo, doo doo doo doo to
Doo doo, doo doo doo doo to
La la la la
La la la la la la la la, da
I never trust a dog to watch my food
And I like to use to the word “dude”
As a noun, or an adverb, or an adjective
And I’ve never really been into cars
I like really cool guitars and superheroes
And checks with lots of zeros on ‘em
I love the sound of violins
And making someone smile
If you wanna know
Here it goes
Gonna tell you this
The part of me that’ll show if you’re close
Gonna let you see everything
But remember that you asked for it
I’ll try to do my best to impress
But it’s easier to let you take a guess at the rest
But you wanna hear what lives in my brain
My heart, will you ask for it, for your perusing?
At times confusing, possibly amusing
Introducing me
Well, you probably know more than you ever wanted to
So be careful when you ask next time
So if you wanna know
Here it goes
Gonna tell you this
The part of me that’ll show if you’re close
Gonna let you see everything
But remember that you asked for it
I’ll try to do my best to impress
But it’s easier to let you take a guess at the rest
But you wanna hear what lives in my brain
My heart, will you ask for it, for your perusing?
At times confusing, hopefully amusing
Introducing me
Doo doo, doo doo doo doo to
Doo doo, doo doo doo doo to
Doo doo doo doo
Introducing me



Carly ha sorriso tutto il tempo e Austin ne era felice, sembrava avessero trovato una miniera di caramelle. 
-Ora ti conosco- 
sorride ancora lei, Austin la guarda contento. 
-Sei bellissima quando sorridi!- 
Arrossisce e continua a sorridere. 
-Grazie.- 
Ecco poi che cala il silenzio mentre Carly fissava quel pianoforte e stava morendo dalla voglia di suonarlo ma non poteva. Non doveva. 
-Posso vederli?- 
Chiede Austin dopo un po’ di tempo, Carly lo guarda con aria interrogativa. 
-Cosa?- 
-I tagli.- 
Si irrigidisce, non li aveva mai fatti vedere a nessuno, i suoi tagli. Sono tanti. 
-Solo quelli alle braccia.- 
-ne hai davvero cosi tanti?- 
Annuisce e poi si toglie la giacca per rimanere con la maglia a maniche corte sotto. Una vista orribile. Austin rimane senza parole, incredibile quante cose sta scoprendo di lei in un solo pomeriggio. "perfect" questo e' quello che c'e' inciso sul braccio destro di quella piccola creature alla sua sinistra. Al braccio sinistro, invece, ci sono tagli con lettere, ci sono quasi tutte.
-Carly, e'... Non puoi continuare cosi!-
-Per favore, Austin. Non deve saperlo nessuno, nessuno deve saperlo.- 
-Certo che non lo dirò a nessuno. Come potrei?- 
-Grazie.-
 
Austin riaccompagna a casa la piccola Carly. Hanno scoperto troppe cose l'uno dell'altra oggi. 
-Grazie, Austin.- 
Carly sta per scendere dall'auto ma Austin la ferma, più delicatamente possibile per paura di farle male. 
-Mi servirebbe il tuo numero.- 
-Numero? che devi farci con il mio numero?- 
-Nulla, se ho voglia di sapere dove sei, cosa fai, voglio chiamarti, che ne so. Voglio il tuo numero,okay?- 
-Dammi qui il telefono. - 
Gli dice sbuffando. Non avrebbe voluto darglielo il numero ma... Austin ottiene sempre ciò che vuole! Il ragazzo gli porge il telefono e Carly digita il numero. 
-Ciao Mahone, grazie per il passaggio e per... Il resto.-
Sbatte la portiera e apre la porta di casa  salendo direttamente in camera, come se in casa non ci fosse nessuno. Si guarda intorno e ripensa a questa giornata, torna nel suo nascondiglio e si siede sul pianoforte, inizia a fissarlo pensando ad Austin …
 
 
 
Questi sono i link delle canzoni, non sono cantate da Austin ma erano adeguate al momento perciò se volete sapere quali sono o ascoltarle eccole:
Pink- Fuckin’ Perfect http://www.youtube.com/watch?v=ocDlOD1Hw9k
Nick Jonas- Introducing me http://www.youtube.com/watch?v=Qt11Lg4MJ9I
 
CONTINUO A 5 RECENSIONI, AUGURI DI BUON ANNO NUOVO :*
  
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