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Autore: _Syn    01/01/2014    5 recensioni
Gendry/Arya AU - [...] la voce di Gendry ha fatto quella cosa strana che ogni tanto fa anche la sua: riuscire a dire qualcosa e in realtà intenderne una completamente diversa. E' così che si parlano, per non creare imbarazzi, perché sono entrambi troppo testardi per ammettere qualcosa, salvo nascondere la verità in un tono di voce diverso, in un'occhiata che sembra quasi una carezza, un brivido lungo la schiena.[...]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya Stark, Gendry Waters
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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If you know what I mean*


Non li guardi i fuochi d'artificio?”

Se fino a un momento prima i fuochi d'artificio le stavano rimbombando nello stomaco, adesso la voce di Gendry le risuona un po' più in alto e Arya si serve di mezza tonnellata di autocontrollo per non sobbalzare sul divano come un gatto spaventato.

Li sto ascoltando”, risponde. Solo dopo si concede uno sguardo rapido verso il ragazzo.

Gendry è dietro al divano, appoggiato allo schienale con le braccia incrociate e le rivolge un'espressione esasperata, sicuramente perché qualche minuto prima ha deciso di sparire dalla festa organizzata dalla sua famiglia per rintanarsi nello studio di suo padre.

Tanto vale ascoltare mio padre ruttare. Muoviti, m'lady, gennaio non arriva se tu non ti alzi da questo divano ed esci in terrazza”.

Ora è Arya quella esasperata. E siccome non vuole farsi venire il torcicollo si alza in piedi – sua madre non è lì a rimproverarla per le scarpe sui cuscini, oh Arya cosa devo fare con te – e balza sullo schienale, una gamba a destra e l'altra a sinistra. Come stare su un cavallo. Gendry pensa che le manchi solo una spada, ha anche i capelli corvini arruffati, come scompigliati dal vento.

Gennaio è arrivato da almeno un minuto”, controbatte la ragazza. Non sa perché sia così acida, non ce l'ha con lui. Anche se prima l'ha mollata nel bel mezzo della festa per giocare a freccette con Jon e Robb, ma... No, lei non se la prenderebbe mai per un motivo del genere. E poi a chi importa, sta bene lì, da sola, nello studio ordinato di suo padre.

Allora è un maleducato. Esci in terrazza e prendilo a calci”.

Me la dovrei prendere con un mese dell'anno?”

Te la prendi con tutti”.

E tu mi dici sempre di non farlo!”

Wow, è una traccia di maturità e compostezza quella che odo?”

Piantala di parlare come un idiota, è peggio che ascoltare Joffrey”.

Gendry sembra oltraggiato. Ben gli sta. Prima la molla poi viene a cercarla per prenderla in giro. No, non se l'è presa, ma la sta prendendo in giro.

Devo iniziare a chiamarti my lady sul serio”.

Deficiente. Sa cosa sta facendo. Sua madre la chiama psicologia inversa ed è una tecnica di manipolazione schifosamente efficace, anche quando sei consapevole che qualcuno la sta usando contro di te. Se poi sei Arya Stark contraddire il prossimo è come un bisogno naturale. Ha ancora quattordici anni, ha tempo per maturare.

Non sono una signora” e scende giù dal divano. “E quel maglione a collo alto ti fa sembrare un cretino snob”. Non è più acida, ci sta mettendo troppo impegno.

Sbuffa contrariata per l'espressione vittoriosa di Gendry e guarda senza troppo entusiasmo la sua mano tesa. E' una bella mano, callosa, ruvida, di uno che sembra essersi costruito anche la placenta da solo. E' sicura che se andasse a vedere, sul cordone ombelicale troverebbe le sue iniziali incise, tanto per chiarire. Sarà per questo che le piace così tanto e che sente l'entusiasmo salire, senza che possa farci niente.

Perciò alla fine acconsente, con un inchino teatrale che lo fa sorridere come il grande idiota che è, e gli prende la mano – più o meno, la sua è così piccola che in realtà scompare in quella di Gendry, e questo non le piace e, quando non le piace qualcosa, Arya deve assolutamente trovare una soluzione, anche se probabilmente finirà per richiedere tutta la sua forza e il suo coraggio. Tuttavia scopre che non gliene serve moltissimo per lasciare la mano di Gendry – che smette di sorridere per mezzo secondo – e intrecciare le loro dita (come fanno gli innamorati, le rimbomba in testa la voce di Sansa).

Hai le mani troppo grandi,” precisa velocemente Arya, quando lui si illumina in un sorriso ancora più grande – quasi saputo – e comincia a trascinarla via, verso le scale.

Per fortuna sai trovare sempre una soluzione”.

Arya arrossisce, contro ogni sua volontà, e si irrigidisce un pochino perché la voce di Gendry ha fatto quella cosa strana che ogni tanto fa anche lei: riuscire a dire qualcosa e in realtà intenderne una completamente diversa. E' così che si parlano, per non creare imbarazzi, perché sono entrambi troppo testardi per ammettere qualcosa, salvo nascondere la verità in un tono di voce diverso, in un'occhiata che sembra quasi una carezza, un brivido lungo la schiena.

I fuochi d'artificio esplodono sempre più vicini e finalmente, quando fanno il loro silenzioso ingresso in terrazza, tutti troppo impegnati ad abbracciarsi e ubriacarsi per notare le loro mani intrecciate – no, Sansa l'ha notato e sorride, mannaggia – Arya inizia a distinguerne i colori sgargianti.

Meglio, eh?”

Poco lontano Robert Baratheon rutta sonoramente e ride come se avesse sentito la battuta più esilarante della sua vita. Ha un cappellino colorato in testa che lo fa somigliare seriamente a un fuoco d'artificio. Eddard Stark si assicura che non cada giù dal terrazzo e cerca di farlo sedere su un poltrona gigante, che dovrebbe contenerlo senza provocare danni troppo ingenti, tipo spostare l'asse terrestre dopo un tonfo troppo poderoso. Arya lo ignora e, il naso all'insù, osserva la pioggia di colori dipingere il cielo nero.

Sono belli”, dice solo.

Non come le scintille che si vedono in un'officina”, fa Gendry.

Fissato,”.

Che?” le urla, per coprire l'esplosione di un fuoco d'artificio. Arya ride e scuote la testa e “niente”, mima. Gendry non sa perché lei stia ridendo ma comincia a ridere anche lui ed è come isteria di massa, come se avessero bevuto un barile di birra per uno, ma proprio non riescono a smettere, neanche quando sono praticamente piegati in due e hanno gli occhi pieni di lacrime, dimentichi dei fuochi e delle persone intorno a loro.

Quando iniziano a calmarsi, Arya ha male dappertutto e Gendry è lungo disteso per terra, le braccia aperte. Comincia a solleticarle una caviglia, come per dirle “non me ne sto da solo quaggiù, dove probabilmente ha camminato anche quel sociopatico di Joffrey, e sono troppo ubriaco di chissà che per alzarmi, perciò raggiungimi, tanto lo so che non sei schizzinosa”. Arya lo fa e, nonostante sia scomodo da morire, si sente bene. Incredibile che cinque minuti prima fosse seduta su un comodissimo divano, al caldo. Che cretinata.

Piega un capo da un lato e scopre che Gendry la sta già guardando. Gli brillano gli occhi, forse per le lacrime versate poco prima, o forse sono i fuochi d'artificio che ce la mettono tutta per coprire l'azzurro delle sue iridi, ma senza riuscirci. Loro brillano più forte.

Ha lo stomaco annodato e la gola piena di farfalle – o è il contrario? - e più ascolta i fuochi con Gendry sdraiato accanto a lei, più i rumori si attutiscono. Deve essere uno di quei momenti che ricordi per tutta la vita, che chissà come vedi dall'alto, dal punto di vista di uno spettatore sconosciuto. Si chiede come vedrà se stessa e diventa estremamente consapevole del proprio viso, che comincia ad andare a fuoco. Rabbrividisce.

Propositi per il nuovo anno?” la domanda di Gendry la salva da qualcosa che deve ancora identificare.

Buoni o cattivi?”

Non fa molta differenza con te, in qualche modo mi convincerai che la moralità della cosa è inutile se servirà, che ne so, a incollare il culo di Joffrey alla tavoletta del water”.

Arya scoppia a ridere mentre il ricordo epico delle urla isteriche di Joffrey bloccato nei bagni di casa Tyrell le torna alla mente.

Stavi per impedirmi di farlo”, dice a malapena, il fiato corto, quando finalmente riesce a calmarsi. Gendry si stringe nelle spalle.

E' Joffrey! A momenti ti faceva espellere dalla scuola per qualcosa che non avevi fatto e tu gli hai semplicemente fatto credere di volerlo ammazzare con quello sguardo omicida!”

Stavano per espellermi, non potevo spezzargli le gambe, ma rovinargli un paio di mutande sì”.

Arya fa per tirargli un calcio ma lui solleva entrambe le gambe, col risultato che lei inizia a scalciare furibonda finché non l'irritazione le passa.

Grazie per avermi vendicato, comunque”.

Grazie un cavolo, a momenti nonna Tyrell mi beccava mentre versavo colla in bagno per colpa tua”.

Io dico che lo sapeva. Ha riso più forte di tutti quella volta”.

Ci manca poco che ricomincino a ridere, ma Arya si trattiene per il bene di entrambi.

Però dubito che tu sia così innocente. Magari sotto sotto sei peggio di me”.

Al sorriso misterioso di Gendry risponde con una linguaccia.

Per dire, se mai progettassi di scambiare lo shampoo di Joffrey con della crema depilatoria chiamami”.

E' strano che tu non l'abbia già fatto,” sbuffa Gendry.

E' un lavoro a due. Dall'incidente della colla Cersei è ancora più attenta e sospettosa. Entrare nel bagno di Joffrey sarebbe un'impresa senza qualcuno che distragga i cani da guardi o Cersei in persona”.

Affronteresti Cersei in persona per vedere Joffrey calvo?” Gendry è esterrefatto, spaventato, esilarato e traumatizzato al tempo stesso. L'ultima soprattutto, perché Joffrey fa impressione già con i capelli, immaginarlo senza è troppo anche per lui.

Arya trattiene una risata che a momenti le schiaccia i polmoni.

Tu no?”

Non mi hai ancora corrotto del tutto”.

Non voglio farlo, le tue espressioni scandalizzate sono il massimo quando la noia della domenica pomeriggio sta per uccidermi”.

Ecco il tono di voce che si trasforma e si riadatta alla frase non detta. Arya lo sente ancora più distintamente di prima, forse perché non si è davvero sforzata di nasconderlo. Il viso di Gendry, a conferma della cosa, si è ammorbidito.

Si fissano in silenzio per qualche secondo, quanto basta per non rendere il momento troppo imbarazzante, e poi, come se l'avessero concordato una vita prima, tornano a guardare i fuochi d'artificio, senza ascoltarli.





Propositi per il nuovo anno:

non addormentarsi mai più nell'angolo più buio e nascosto della terrazza col tuo migliore amico perché nessuno riuscirà a vedervi e rischierete l'assideramento.

Traduzione: non addormentarsi mai più nell'angolo più buio e riparato della terrazza col tuo migliore amico diciottenne ( e grazie al cielo nessuno riuscirà a vedervi e al diavolo l'assideramento ) perché... oh be', ho troppo freddo e troppo sonno per pensare al perché.





*in questo caso usato non per impliciti contenuti maliziosi ma molto più innocenti.


Avete presente quando nel telefilm Arya dice a Gendry “I can be your family” per convincerlo a rimanere con lei e a non unirsi alla Confraternita? In un'intervista è stato rivelato che Maisie/Arya ha pronunciato quella frase pensando però “I love you”, e da lì ho cominciato a pensare che lei e Gendry ogni tanto parlino così, intendendo qualcos'altro.



  
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