Videogiochi > Mario Bros
Segui la storia  |       
Autore: Dama delle Comete    01/01/2014    3 recensioni
Molti anni erano passati.
Era partita con una navicella a forma di fungo e una missione.
Poi era diventata principessa e lui era stato dimenticato.
Ma ora era il momento di rivelarsi e raccontare la sua storia.
Attenzione: storia incompiuta!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luigi, Mario, Nuovo personaggio, Peach, Rosalinda
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
How to find a brother
 
Capitolo 2
 
 
 
 
 
Quando vidi da lontano uno sciame di navi volanti dall’aspetto minaccioso, non potei fare a meno di spaventarmi un bel po’: l’ultima volta che le avevo viste, quel tiranno mi aveva rubato tutte le Megastelle necessarie all’Osservatorio per muoversi. Stranamente, però, le imbarcazioni si stavano allontanando da Regno dei Funghi, il che significava che poteva trattarsi dell’ennesimo rapimento!
Dopo aver fatto atterrare l’Osservatorio, con un breve voletto scesi sull’erba morbida del giardino, che non sentivo sotto i piedi da un bel po’.
Una principessa in rosa mi venne incontro con aria ansiosa, e vidi che sulla terrazzina del castello era apparecchiato per un the.
- Rose! Che bello vederti! - esclamò evidentemente sollevata.
- Salve! Spero di non averti schiacciato qualche fiore - aggiunsi con mezzo sorriso, contenta di vederla sana e salva.
- Non è importante - cominciò a borbottare lei - Piuttosto, devi aiutarmi! Bowser ha rapito Mario e Luigi, e ha intenzione di tornare a prendere anche me!
Ci dirigemmo verso il castello, mentre mi raccontava con foga l’accaduto.
Alla fine avevo ragione, pensai, era un altro rapimento... Ma perché il Re dei Koopa si ostinava a sequestrare le persone come se niente fosse? Doveva aver saltato qualche lezione di buone maniere.
- Ti prego, dammi una mano! Da sola non ce la posso fare a salvarli e non voglio mettere in pericolo i toad! Con la tua magia risolveremo tutto in un battibaleno! - cercò di convincermi mentre ci accomodavamo in un salottino.
- Ti aiuterò, anche se sono venuta qui proprio per chiedere il tuo aiuto - risi.
- Che è successo? Racconta.
- Oggi mi è arrivata una strana lettera: sembra che sia stata scritta da mio fratello. Credo sia veramente lui, perché sa molte cose. Però è stata scritta due anni fa, e lui mi chiede di recarmi in un luogo per incontrarlo, come faccio? - spiegai tutto d’un fiato.
- Ma... è ancora vivo? Com’è possibile? - balbettò solamente lei.
Mi strinsi nelle spalle.
- Me lo sono chiesto anch’io. Ma ora non pensiamo a questo: dobbiamo salvare i nostri amici.
 
˜
 
Uscimmo di corsa, dopo aver preso qualche provvista, Funghi 1-up e Fiori di Fuoco. Mastro Toad, preoccupatissimo, ci raccomandò di stare attente.
Peach mi condusse velocemente verso un tubo sfavillante alla luce del sole.
La guardai e annuii: ero pronta.
Lei si raccolse i capelli in una coda di cavallo e salì sul bordo, prima di buttarcisi dentro con un saltello. Feci lo stesso, assicurandomi che non mi sfuggisse di mano lo zainetto con il necessario e stringendo la bacchetta.
Quando rividi la luce, eravamo a una decina di metri da un imponente castello di pietra scura. Il caldo era atroce e la lava bollente non aiutava di certo.
- Andiamo - disse Peach deglutendo. Sapevo che non aveva molti bei ricordi di quell’edificio così massiccio.
Le strinsi la mano e ci avvicinammo al portone.
La principessa del Regno dei Funghi alzò una mano tremante chiusa a pugno e fece un respiro profondo, raccogliendo il coraggio. Esitò un momento, poi un altro.
Vederla così impaurita mi fece arrabbiare: quell’orribile mostro non aveva il diritto di terrorizzare la mia amica!
Così alzai io un braccio e martellai il portone.
- Siamo la principessa Peach e la principessa Rosalinda. Pretendiamo di entrare! E subito! - gridai, sperando che non mi bombardassero solo per aver lasciato perdere il bon-ton.
Con mia sorpresa, il portone si aprì cigolando e trascinai dentro Peach, soddisfatta. Quando ci volevano un po’ di autorità e fermezza, bastava chiamarmi.
Non pensai la stessa cosa quando mi ritrovai a un centimetro di distanza dal muso ringhiante e schiumante di rabbia di un certo Koopa inferocito.
 
˜

Se non svenni, fu grazie al mio residuo di sangue freddo.
Il mostro fece un passo indietro e riuscii a distinguere il suo corpo possente; Peach gemette e io gli puntai la bacchetta addosso.
- Tu! Non permetterti di farci del male o... - cominciai cercando di sembrare minacciosa.
- Calma, calma! - mi interruppe qualcuno alle spalle di Bowser, che non aveva ancora detto una parola - Per favore, non distruggetelo! Sua Malignità mi ucciderebbe!
Un Magikoopa spuntò a fianco del re e si affrettò a premere un pulsante su un telecomando che teneva tra gli artigli.
- Kamek! - esclamò la mia amica, mentre io osservavo l’automa fare dietrofront e sparire da qualche parte - Dov’è Bowser? E perché non ci hanno ancora catturate?
- Catturate? Non capisco... Sua Scorbuticità è impegnato con i suoi doveri di sovrano, comunque - replicò lui confuso.
Stava mentendo?
- Non scherzare, Kamek! Il tuo re è arrivato poco fa nel mio castello e ha rapito Mario e Luigi! - sbottò Peach.
Lui esitò, poi con mille scuse corse al piano di sopra a controllare. Tornò tutto trafelato e ci guardò incredulo.
- Raccontatemi tutto.
Dopo una breve spiegazione, cominciò a camminare avanti e indietro.
- Uhm, è strano: Sua Malvagità non partirebbe mai in missione senza almeno avvisarmi... Comunque - disse poi rivolgendosi a noi - Lui non è qui, per adesso. Non saprei come aiutarvi.
Sapevo che Kamek era un individuo piuttosto neutrale, ma gli stava a cuore la principessa Peach, e fu grazie a quei pensieri che mi arrischiai a fare una domanda.
- Potremmo controllare se nel suo ufficio c’è qualche indizio?
Lui mi guardò con una punta di sospetto.
- D’accordo, ma badate che mi accorgerò se manca qualcosa. La stanza è di sopra, terza a sinistra. Avvertirò i servitori della vostra presenza.
Esclamammo un “grazie” e ci dirigemmo verso le scale.
L’ufficio era piuttosto piccolo, ma bastava per contenere una scrivania, una poltrona enorme e qualche piccolo archivio. Io e Peach lo setacciammo in cerca di un indizio, ma il re era piuttosto ordinato, stranamente; quindi non trovammo scartoffie di piani per rapimenti utili alla nostra ricerca.
Mentre lei finiva di esaminare i cassetti della scrivania, presi in mano una spessa cornice che conteneva una foto sbiadita dagli anni: Bowser e Peach che ridevano davanti a una torta con dei cuccioli di koopa intorno.
- Era il mio compleanno. Raramente mi è capitato di vivere dei bei momenti qui - disse malinconica Peach, che mi aveva notata - La presenza dei Bowserotti aiuta, certo. Ma c’è qualcosa in quell’ammasso si scaglie gialle che mi fa ridere.
- Dove sono, a proposito?
- In giro per i regni nei loro piccoli castelli, credo.
Pensierosa, feci scorrere le dita sulla cornice, fino a quando sentii una fessura sul retro. La girai e vidi che formava un rettangolo lungo tutto il perimetro del legno scuro; aiutandomi con le unghie (per Bowser doveva essere più facile, con quegli artigli affilati) tirai e la cornice si aprì rivelando uno spazio sufficiente per contenere un libretto sgualcito.
- Che cos’è? - mormorò lei.
Aprii il libriccino e lessi una lista di piani d’attacco per il Regno dei Funghi, completi di data prevista per lo scontro e mappe. Corsi a leggere l’ultima pagina scritta, e lo avvicinai a Peach, affinché potesse vedere anche lei.
 
Piano n. 217:
2 marzo.
Partenza ore nove, senza avvertire Kamek (motivi nel piano n. 195). Raduno di sette navi.
Arrivo al Regno dei Funghi ore nove e un quarto. Minaccia e spiegazione di metà piano alla principessa.
Ritorno ore nove e mezza, direzione Pianura Rocciosa, Reggia Verde.
Ritorno al Regno dei Funghi ore 15.
Altre azioni da decidersi.
 
In mezzo alle strane annotazioni riuscii a distinguere con chiarezza solo quelle parole “Pianura Rocciosa, Reggia Verde”, le quali mi ricordavano qualcosa... La lettera, giusto!
“Ti chiedo di presentarti il 4 marzo nel villaggio della Pianura Rocciosa, al confine del Regno dei Funghi”... Coincidenza?
- Questo non è più o meno il posto di cui mi hai parlato? - ricordò Peach.
Annuii. - Dici che... potrei dare un’occhiata, già che ci siamo?
- Credo di sì. Allora che si fa, partiamo?
- Certo.
 
˜

Kamek ci osservò salire sul tubo, con una strana espressione.
- Fate attenzione. Quel posto è pericoloso - bofonchiò.
Peach fece un gesto di saluto e si buttò nel tubo verde, a tutta velocità verso una terra poco conosciuta. Notai che il Magikoopa mi continuava a guardare in modo bizzarro.
- Qualcosa non va? - chiesi.
- No, solo... state veramente attente, laggiù. Stano succedendo strane cose... Ma questo saprà spiegartelo meglio la tua amica. Sarà molto rischioso, soprattutto per lei.
Lo guardai perplessa. - Perché? È solo un luogo come tanti.
- No - mormorò lui scuotendo la testa incappucciata - Là i pochissimi abitanti odiano con tutto il cuore la famiglia reale, Peach compresa. Tienila d’occhio.
- Se sono così poche persone non avremo tanti problemi - replicai.
- Vedremo - mormorò solamente - Vedremo.
E con quella parola non molto beneaugurante mi congedò.
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’autrice
Primo capitolo dell’anno! :3
Ho cercato di farlo più lunghetto del solito, spero che non sia troppo pesante o confusionario! >.<
Cosa sta succedendo di strano nella Pianura Rocciosa? Peach verrà attaccata?
Rosie riuscirà a scoprire qualcosa su suo fratello? Troveranno Bowser e i suoi amici?
Ci vediamo al prossimo capitolooo!! :D
 
Dama delle Comete
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Mario Bros / Vai alla pagina dell'autore: Dama delle Comete