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Autore: angelstodie    01/01/2014    3 recensioni
Raccolta di one-shots sulla coppia del momento: Olicity. Tutto ciò che mi circonda è sempre fonte di ispirazione per un breve racconto sulla coppia. Oliver e Felicity... Felicity e Oliver. Cercherò di farvi vivere e vedere la coppia attraverso i miei occhi e, con un po' di fortuna e fantasia, ci riuscirò! Enjoy!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Felicity's point of view

Era tempo di una bella ubriacata. Oliver, per cui avevo una cotta stratosferica ormai innegabile, mi aveva invitato al Verdant, senza sapere che avevo accettato solo perchè era stato lui a invitarmi. L'invito era probabilmente solo di convenienza perchè una volta dentro rimasi da sola su un divanetto sorseggiando un super alcolico mentre guardavo le coppiette ballare. Mi alzai, forse per la 5^ volta, per prendere l'ennesimo drink. Stavo aspettando tranquillamente il barman quando sento una mano calda passarmi sui fianchi. Stavo già pensando al peggio quando, nel girarmi, vedo il viso di Oliver, che mi sorrideva dolcemente.

- Questo lo offre la casa.

Mi dice nell'orecchio per farsi sentire nonostante la musica altissima. Con un gesto ordina al barman di fare due drink per noi.

- Come va la serata?

Mi parlò ancora nell'orecchio. Il suo respiro mi faceva venire i brividi su tutto il corpo. In più ero già brilla e tutte le mie emozioni erano amplificate. In poche parole quella sera lo amavo 100 volte di più del solito. Mi avvicinai al suo orecchio.

- Mi stavo annoiando finchè non sei arrivato tu, l'eroe della mia vita..

Dissi questa frase imbarazzante con una facilità incredibile. Gli effetti dell'alcool sono incalcolabili. Gli sorrisi una volta staccata da lui, e poi mi resi conto di quello che avevo detto.

- Volevo dire.. cioè, intendo.. il Vigilante..

Lui sorrise come tutte le volte che dicevo qualcosa di imbarazzante. Un sorriso così tenero che non potei fare altro che fissargli le labbra.

- Sicura che va tutto bene?

Mi chiese ancora nell'orecchio mentre la sua mano mi teneva per un fianco. Non risposi perchè arrivarono i drink, con un certo ritardo, e mi dedicai a quello. Oliver sorseggiò appena il suo mentre io cominciai a berlo come se fosse acqua e io stessi morendo di sete. Volevo solo dimenticare quella pessima serata insieme alle pessime figure.

- Ehi ehi!

Oliver prese il mio drink per appoggiarlo sul bancone.

- Piano!

Mi stava rimproverando? Chi si credeva di essere, mio padre? In circostanza diverse avrei apprezzato le sue attenzioni, ma adesso proprio no. Ripresi il drink in mano e mi avvicinai al suo orecchio.

- Mi lasci sola per quasi tutta la serata e poi vieni da me per farmi la predica?!

Ero proprio scocciata.

- Lasciami in pace, e la prossima volta risparmiati di invitarmi alle tue feste da ricconi.

Mi allontanai da lui con in mano il mio drink senza vedere le sua espressione per dirigermi in bagno. Non mi interessava sapere cosa pensava delle mie parole. Finii il drink in un altro unico sorso. Lasciai il bicchiere su un mobiletto per poi andare in bagno. Non mi sentivo affatto bene. Le cose cominciavano a muoversi da sole e io avevo bisogno di andare a casa a dormire. Non riuscivo più a camminare dritta. Decisi di non andare in bagno, ma di uscire e chiamare un taxi. Dovetti attraversare la pista affollatissima per uscire da quel posto. Ricevetti qualche spintone e ne diedi anche io.

- Ehi biondina

Un uomo decisamente più alto di me, che portavo i tacchi, mi fermò con il braccio.

- Dove stai andando?

Non sapevo cosa dire, nè cosa fare. Ero ubriaca, la mia testa stava esplodendo e riuscivo solo a pensare a Oliver.

- Sta andando a casa con me.

Una voce forte dietro di me fece allontanare l'uomo, che ci fece passare. Quella voce la conoscevo bene, ma ricevetti la conferma quando mi girai per guardarlo: era Oliver, e il suo viso non era di quelli più rilassati e contenti della sala.

- O..Oliver..

Sussurrai più a me stessa che a lui. Mi prese per mano guardandomi di sfuggita prima di passare davanti a me e farsi strada tra la folla. Era davvero il mio eroe.

- Adesso ti porto a casa.

Disse con un tono che non ammetteva repliche. Il suo braccio forte mi teneva stretta per il fianco. Abbassai lo sguardo per la vergogna. Cosa mi stava succedendo? Io non mi comportavo mai in quel modo.. L'autista arrivò subito e Oliver mi fece salire per prima. Una volta che fu dentro anche lui, lo guardai.

- Mi dispiace, Oliver..

Ero sull'orlo del pianto.

- Ehi..

Mi disse strappando via una lacrima dalla mia guancia.

- Non preoccuparti, adesso ti porto a casa.

- Sei davvero il mio eroe.

L'alcool mi dava ancora coraggio. Oliver mi sorrise dolcemente continuando ad accarezzarmi una guancia.

- Per te io ci sarò sempre.

- Non volevo dire quelle cose prima..

- Lo so, Felicity. Sei ubriaca.

- Sei così bello..

Mi ero ancora incantata davanti ai suoi occhi azzurri, solo che questa volta i miei pensieri avevano preso vita. Oliver rise di gusto.

- Mi piaci quando sei ubriaca

Disse scherzoso. Io diventai rossa come un pomodoro e distolsi lo sguardo per guardare fuori dal finestrino. Eravamo arrivati. Oliver fu gentilissimo e mi accompagnò fino alla porta.

- Mi raccomando, dormi e non cacciarti nei guai adesso che me ne vado.

Gli sorrisi.

- Oliver

I suoi occhi erano fissi nei miei.

- Resta per stanotte, ti prego.. non voglio restare da sola..

Ero veramente senza freni alla lingua quella sera.

- Felicity, non mi sembra il caso...

Abbassai lo sguardo delusa.

- Non farò l'amore con te se sei ubriaca.

Diventai di nuovo rossa in volto. Aveva frainteso.

- Oliver non voglio fare l'amore con te... cioè sì, vorrei..

Mi resi conto dopo di quello che avevo detto. Lui rise di nuovo.

- 3...2...1...

Respirai a fondo.

- Voglio che tu dorma con me, non voglio fare l'amore, è solo che non mi va di stare da sola.

Lo guardai negli occhi e lui fece altrettanto. Non riuscivo a distogliere lo sguardo dal suo. In quel momento mi stava facendo innamorare una seconda volta, ancora di più se fosse stato possibile amarlo più di quanto non l'amassi già.

- Posso restare con te stanotte.

Disse sorridente. E io gli sorrisi a mia volta. Aprii la porta e lo lasciai entrare.

- Fai come se fossi a casa tua..

Dissi gentilmente mentre andavo in camera mia.

Mi spogliai e indossai il mio pigiama che consisteva in una maglietta enorme che era di mio padre.. Sciolsi i capelli arruffati e mi tolsi tutti i braccialetti.

- Felicity, io di solito dormo a torso nudo... so che a te non dispiacerà affatto, vero?

- OLIVER!!!

Riusciva ancora a fare dell'ironia, questo voleva dire che non era in imbarazzo per fortuna.

- Comunque tranquillo, va bene così..

Aveva ragione lui, ancora. Ormai sapeva tutto su quello che provavo per lui, e se non mi aveva allontanata adesso, voleva dire che a me ci teneva molto, moltissimo, e forse avremmo avuto una possibilità, un giorno..

- Posso?

- Sì

Oliver entrò in camera mia solo con i pantaloni e Dio solo sa cosa non gli avrei fatto in quel momento. Probabilmente diventai di nuovo rossa come un pomodoro perchè lui mi sorrise dolcemente.

- Torno subito

Andai (lentamente e barcollando) un attimo al bagno. Sciacquai via quel poco di trucco che avevo per poi tornare nella camera da letto.

- Vieni qui, dai..

Oliver era già nel mio letto. Il mio sogno si era finalmente avverato: avere Oliver Queen nel mio letto, nudo... bhè, seminudo. Andai anche io sotto le coperte, avevo molto sonno.

- Hai un buon profumo, Felicity..

Disse Oliver mentre con un braccio mi cingeva la vita. Non vide il leggero rossore sulle mie guance perchè gli davo le spalle.

- Gr..grazie.. Buonanotte Oliver e grazie ancora.. grazie di tutto.

- Basta scuse e ringraziamenti Felicity.. non servono, davvero.. e poi faccio nuove esperienze questa notte, sono a letto con una ragazza vestita..

Risi di gusto. Ma allora ero la sua prima volta, in questo senso?

- Buonanotte, Oliver

Ero troppo stanca per proseguire la chiaccherata, anche se avrei voluto...

- Buonanotte, Felicity.







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Magari avessi passato un capodanno come questa nottata di Felicity, peccato che la somiglianza tra la mia nottata e la sua è una sola: la sbronza. Di Stephen Amell neanche l'ombra. TwT
Ripeto che tutte le OS sono indipendenti, sconnesse tra loro.
Lasciate una recensione, mi fa piacere sapere cosa ne pensate e se avete idee per altre OS sarò felicissima di prenderle in considerazione.
Buon anno nuovo, guys!
Bye
 
   
 
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