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Autore: Eviadiscorrendo    02/01/2014    0 recensioni
Dicono che i pesci rossi non ricordano quanto vissuto. Hanno una memoria di circa tre secondi, poi più nulla.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La signora Luna, 26/02.

Ha la faccia da persona che si chiama Mary. Certe persone il nome lo indossano; si figura, nella mia mente, come un manto di carne con la zip che le persone tirano su per diventare qualcuno. 
Ha i capelli ramati raccolti in uno chignon morbido e qualche ciocca di capelli sfugge dall'incorniciare quel viso pallido che sembra la Luna quasi piena. Gli occhi marroni sembrano i crateri lunari, lì adagiati timidamente per non spezzare i dolci lineamenti della signora Mary. La bocca è a forma di cuore, minuta, delicata, fragile. Ho quasi paura di chiederle se vuole delle buste perché, dico, questa mi crolla qui davanti come una bambola di porcellana che cade da uno scaffale molto alto. Poi mi toccherà raccoglierne i pezzi e buttarli nel cestino assieme alle carte delle merendine, gli scontrini venuti male, chewingum schifosi e via discorrendo. 
Ha comprato moltissime cose. Secondo me ha cinque figli e il marito si dà da fare per portare i soldi a casa. Anche lei ha l'aria di una che lavora, ma proprio non saprei dove. Ad un Call center? Forse in una merceria, anche se nelle mercerie secondo me ci lavorano principalmente sessantacinquenni che quando non sono in negozio si mettono a cucire e a fare tutte quelle cose che includono stare seduti su una enorme e morbida poltrona bordeaux, con una lampada all'angolo e un giornale poggiato sul bracciolo sinistro. 
Il suo colore preferito è il color vaniglia, si vede chiaramente. Lei stessa è il color vaniglia fatto persona. Non ne sono mai stata più sicura.
Mi ha chiesto ben cinque buste. Tirerà fuori il terzo braccio? Farà irruzione con un furgoncino di nome Carlo (quando si dà un nome alle cose, queste sono più reali)? 
Alla signora Mary, signora Luna, piacciono gli yogurt con i pezzetti di ananas e melone. Li conosco. Sono buonissimi, ve li consiglio. 
Il numero preferito è il sette e lo so perché quando la vedo mi sembra di osservare una creatura piegata su se stessa, più o meno come il sette. Non dico fisicamente piegata su se stessa, perché esteriormente ha una postura ottima e tutta una serie di buone qualità. 
Ah, la signora Mary Luna Sette esce con le sue cinque buste, barcollando per via del peso. Quando le porte scorrevoli si chiudono alle sue spalle mi sento un po' triste, così porto la mano sotto la cassa e, di nascosto da tutti, faccio come per salutarla. E nella mia mente, dico: Ciao signora Mary Luna Sette.
  
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