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Autore: MeikoBuzolic    03/01/2014    1 recensioni
"Il viaggio durò a lungo. L’altoparlante comunicò «Stiamo per arrivare all’aeroporto di Mystic Falls».
L’atterraggio fu brusco, mi mossi in difficoltà nel piccolo corridoio, scesi, mettendomi le mani alle orecchie per il rumore degli aerei vicini che decollavano. Dopo diversi minuti, arrivarono le mie valige, le misi nel carrello, e seguì i cartelli di uscita. La porta scorrevole si aprì..."
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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11.
La forte luce del sole entrava dalla mia finestra, mugulai, mi corprii con le coperte.
Allungai le mani, poi le gambe e l'altro lato del leto era vuoto - bastardo! Ha lasciato la finestra aperta! - sospirai, decisi di alzarmi.
Mi sedetti e infilai le pantofole, mentre il mo sguardo guardava il vuoto, e mi diressi in bagno. 
Scesi le scale, trascinando i piedi, e mi diressi in cucina.
Accanto alla macchinetta del caffè trovai un bigliettino:
"Tesoro, oggi non ci sarò per tutto il pomeriggio, ci vediamo a cena.
                                                                                               - Nonna!"
Spostai il bigliettino e accesi la televisione su un canale musicale, e presi una tazza di cereali e all'interno ci versai del latte e del caffe, e lo mangiai con molta calma.
Spensi la televione, e salii in camera mia per lavarmi.
Uscii dalla doccia e presi il cellulare tra le mani:

Da: Caitlyn
Ti va di venire da me? (:
- Cai

Andai ad asciugare i miei capelli, e il cellulare vibrò:

Da: Bonnie
Okay, vengo tra 10 minui. Finisco di pranzare.
A dopo,
- Bon

Sorrisi, ero felice di vederla, erano passati diversi giorni che non ci si vedeva. Era la mia unica amica, l'unica a riuscire a capirmi, e volevo parlare con lei della mia scelta.

Bonnie entrò.
«Da quanto tempo!» esclamia abbracciandola.
«Eh già!» lei ricambiò la mia stretta.
«Dove vuoi accomodarti?» chiesi, allargando le braccia per indicare la dimora.
«In giardino. Adoro il tuo giardino» sorrise.
Ci accomodammo nelle poltroncine.
«Come va con Matt?» domandò lei.
Accesi una sigaretta.
«Diciamo male...» mi morsi il labbro inferiore.
Lei mi guardò dubbiosa «Lui mi aveva detto che era tutto okay» sostenne.
Respirai profondamente «Male per me. Ieri mi sono vista con Kol Mikaelson» dichiaiai.
Lei spalancò gli occhi «Caitlyn! Non puoi stare con lui! Lui ti usa solo per quello che sei. Non gli interessa nient'altro che il potere a quella famiglia» disse preoccupata.
«Ti prego non dirmi cosa devo fare. Per ora a me sembra una cosa giusta, parlando egoisticamente. Infatti ho intenzione di parlarne con Matt» spiegai le mie intenzioni.
Lei sospirò «Perchè noi streghe siamo così cocciute» sospirò come rassegnata. «Continuerò a esserti amica, ma non contare su di me se ti propone qualcosa».
«Qualcosa? Del tipo?» domandai incuriosita.
«Del tipo: voler uccidere la mia migliore amica Elena perchè è una Doppelgänger, a Klaus serve il suo sangue per creare il suo esercito di ibridi. Ma l'unica complicazione e che Elena è un vampiro, e ora sta cercando la cura per poi dargliela, ma la cura è siggilata con un incantesimo, e a parte me, ci sei pure tu che sei una strega» raccontò in un fianto.
Rimasi senza parole «Cosa? Kol non mi chiederebbe mai una cosa simile, se lo facesse io non l'aiuterei» tirai su il naso.
«Non sai di cosa sono capaci gli Originali» avvisò.
«E loro non sanno di cosa sono capace io» alzai un sopraciglio, sorrisi.
Bonnie rise.
«Beh! non parliamone. Posso offrirti qualcosa?» chiesi.
«Sì! Non innamorarti di un vampiro» impose.
«Al cuore non si comanda, e poi non ne voglio più parlare» ripetei.
Passammo il pomeriggio tra chiacchiere e risate, e poi se ne andò.

Era quasi l'orario di cena, e la nonna non arrivava. Fino a quando;
«Tesoro sono arrivata!» disse la voce familiare.
«Nonna, dove sei stata?» domandai, le diedi un bacio sulla guancia.
«Stavo organizzando Miss Mystic Falls» sorrise «Tu parteciperai, vero?» disse quasi ordinandomelo.
«Nonna, ma che cos'è?» domandai, e mi sedetti sullo sgabello della penisola, mentre lei preparava la cena.
Appoggiava una fetta di carne sulla padella calda «E' la festa dove gli abitanti votano la ragazza più bella di Mystic Falls» spiegò.
«Nonna non ti offendere, ma no! Se io dovessi vincere vuol dire che io sono più bella di un altra ragazza» disse difendendo i miei principi.
«Sì» rispose semplicemente mia nonna.
«No, nonna. Ogni donna è bella, quindi trovo odiosi questi concorsi di belezza, perchè ogniuno è bellissimo così com'è» spiegai.
«Non sapevo che la pensavi in questo modo» disse dispiaciuta.
«Scusa nonna, non volevo ferirti. Ma non tollero certe cose» mi scusai.
Lei sorrise «Beh! Non è la fine del mondo» prese il piatto con la carne e l'insalata e me lo porse davanti.

Dopo cena andai in camera mia.
Presi un libro di scuola e cercai di studiare, e mi appoggiai a letto. Lessi, ma non ci capì niente.
Il cellulare iniziò a vibrare, e lo presi tra le mani.

Da: Matt
Ti va di vederci?
-Matt

Sorrisi - che dolce - ma al tempo stesso mi si strinse il cuore - è l'ora che lui sappia - cercai di scrivere, ma le mie mani non si muovevano, non voleva farlo strare male, lui aveva sofferto come me.
Improvvisamente sentii un ticchettio nella porta finestra, sussultai.
Intravidi un' ombra dall'altra parte. 
Presi il grande il libro di storia con la mano destra e mi avvicinai alla finestra, e poi sospirai.
Aprii la portafinestra «Kol che ci fai qui?» domandai, mentre appoggiai una mano al petto.
«Sono venuto a trovarti» rispose, poi guardò il libro tra le mie mani. «Cosa volevi fare con quel libro» sorrise.
Alzai l libro, per mostrarglielo «Questo non è un semplice libro, questa è un arma contro i vampiri» feci gesto di lanciarglielo.
Con una mano afferrò il mio esile polso, con l'altra afferrò i miei fianchi e mi baciò. Mi cadde il libro tra le mani, sorrisi mentre le mie labbra sfioravano le sue dolcemente.
La mia mano destra si appoggiò dietro il suo collo, e lui con la sua mano accarezzò la mia guancia, e scese fino al mio seno e si fermò a miei finchi, mi strinse forte a se.
Sentii la testa girare, il cuore battere all'impazzata e continuavo a baciarlo, le nostre lingue si sfiorarono e si muovevano armoniosamente, l'una alla ricerca dell'altra.
Si sentii la porta aprirsi.
Allontanai Kol con una spinta, ma davanti a me, non si trovava mia nonna, ma Matt.
 




Angolo Autrice:
Scusate il ritardo,
ma in questo periodo come avete potuto notare
mi sono concentrata più su altre FF.
Scusate.
Grazie per aver letto le mie FF, ve ne sono grata.



 
   
 
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