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Autore: lacoppiadifuoco    03/01/2014    1 recensioni
''Abbiamo passato due anni d'inferno, Kat. Ci siamo ingannati, traditi, fatti male. E ti ho odiato..tanto, troppo, ma solo perché troppo era l'amore che provavo nei tuoi confronti. Haymitch si sbagliava su di noi; potresti non meritarmi neanche tra quattro vite,ma io ti amerò sempre''
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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“A insegnarti come si tiene e si lascia una mano ce n’è voluto, tu bravissima a scansare, ti prendevo la mano, indicavo un’insegna e ti dicevo –Tienimela fino a lì, manca poco-. Alla fine hai cominciato a cercare la mia mano prima che io prendessi la tua”.


-POV PEETA-           

Mi sveglio in una camera che non è la mia dopo aver fatto un sogno bellissimo. Il solito di sempre. Ma questa volta non sembrava un sogno, e a testimoniarlo c’è la stanza di Katniss, col suo letto, dove ho dormito questa notte insieme a lei.
La stanza di Kat la rappresenta pienamente: Le pareti arancioni, il mio colore preferito, mi fanno illudere che fossero sempre state per me, per avermi vicino anche quando ero lontano. Sul comodino vicino al letto c'è una foto di tutta la famiglia Everdeen. Kat assomiglia così tanto a suo padre, doveva essere una bella persona. Erano felici, la maggiore di casa aveva al massimo 6 anni e nel suo sguardo era racchiusa tutta l'innocenza tipica di quell'età, non poteva sapere cosa le sarebbe capitato. Non so cosa farei per farle tornare quello sguardo, per farle dimenticare tutto il male, per proteggerla dal mondo esterno.
L'armadio non è molto grande, non è mai stata una grande appassionata di moda. Lei ama i boschi e neanche uno di quei vestiti meravigliosi, che Cinna aveva confezionato per lei un tempo, sono per andare a caccia.
La spilla della Ghiandaia Imitatrice è ancora sulla sua scrivania, come a ricordare chi era o meglio cosa rappresentava.
 Mi volto sorridente, convinto di trovarmi davanti agli occhi, come tanto tempo fa, ai tempi dei Giochi, la meravigliosa creatura che mi ha preso il cuore e come una bambina lo custodisce dolcemente.

 Però lei non c’è.

Mi innervosisco, non capisco.
Mi sento vuoto. Non pensavo che dopo pochissime ore mi sarei già sentito così alla sua assenza. In fin dei conti me lo aspettavo pure un po’, lei è fatta così.. e io non posso farci niente.
Penso a tutte le parole di ieri e a quel bacio, quel bacio che desideravo da così tanto tempo, penso alle nostre labbra che si sono incontrate in un momento così inatteso, come se fossero donate di vita propria. Penso alla felicità che ho provato fino a qualche ora fa solo per averla potuta stringere come un tempo, solo per essermi ripreso una parte della mia vita, solo per non essermi sentito più un a marionetta controllata da qualcuno per qualche ora. Perché Katniss rendeva liberi, lei era la libertà.
Ma lei ora non c'era e io mi sentivo di nuovo imprigionato, imprigionato in una vita che senza di lei non era reale, era solo una stupida recita.
Perché è andata via? Perché mi ha lasciato qui da solo? Dopo ieri, insomma.. lo sapevo.
Cavolo, lo sapevo! E io sono stato così stupido da ricascarci, da pensare che forse potevamo veramente essere qualcosa, invece lei è scappata.
Probabilmente per lei quel bacio non ha contato assolutamente nulla, lei è forte, non come me. Io mi lascio trasportare dalle emozioni, non so fingere. Lei, si vede, che sa farlo benissimo.
Abbiamo finto così tanto tempo davanti alle telecamere, come potevo pensare che fosse reale tutto quello che stava accadendo? E’ Katniss. Katniss scappa dai problemi, dalle difficoltà. O al massimo raggira il tutto, sono io quello che li risolve, con le parole. Ma adesso non c’è nessuno a cui dover parlare per risolvere la situazione, nessuna guerra da portare avanti, nessuna rivoluzione, nessun Presidente, niente.
Solo io e lei.
Io e lei: un noi.
Un noi che forse lei non voleva. 
Devo andare via da qui, tornare a casa, fare un bagno e cercare di eliminare tutta la giornata di ieri dalla mia mente, devo dimenticare. Devo decidermi a dimenticare lei.
Devo farmene una ragione : è scappata.
E’ scappata e io qui non c’entro nulla.
 Ma il punto è un altro. Non riesco a pensare ad una vita senza Katniss.
Senza il suo profumo, il suo raro sorriso, senza la sua treccia. Senza le sue notti insonne da dover , voler, calmare.
Senza sentirla così vicina. Senza le sue labbra.
Devo andare via.
 
“Ahia cazzo!” – Sento la sua voce provenire da sotto, dopo un tonfo incredibile, probabilmente di pentole. E’ in cucina. Non è scappata. Va tutto ok.  

Alzo la schiena e mi giro mettendomi a sedere sul letto.
Decido di scendere giù a controllare quanti danni ci sono già in cucina e quindi mi alzo e mi ritrovo nel lungo corridoio che divide la stanza da letto con il bagno e un’altra stanza vuota, dove probabilmente dormivano un tempo Prim e la signora Everdeen.
Mi ritrovo davanti ad un mobile in legno che ha fisso sulla parete uno specchio.
Guardo la mia immagine, ispezionando i punti più catastrofici del mio volto: devo farmi la barba, ormai ricresciuta anche se poco, e dovrei darmi una lavata alla faccia ancora fatta di sonno. I miei capelli sono completamente in aria, nell’osservarmi sbadiglio.
Mi viene da ridere pensandomi come un barbone sul ciglio della strada, solo più caldo, più amato, più felice.
Mi scordo tutto d’un tratto di questi piccoli particolari e comincio a scendere le scale, fino ad arrivare alla cucina.
E poi è un colpo, un colpo all’anima. La vedo, bella come non mai, con della farina sul viso e in particolar modo sul naso.
Si abbassa, quando suona il timer del forno, per prendere dei biscotti che, anche se stranamente, hanno un bell’aspetto.
La sento canticchiare, un motivetto che conosco.

“You are the only exception, you are the only exception, you are the only exception”  

Si gira di fretta, forse per prendere qualcosa e mi vede appoggiato alla porta intento a fissarla, incantato. Salta in aria, un po’ per lo spavento, un po’ perché era ancora convinta che dormissi.
Mi sorride.

“Mi hai fatto prendere un colpo, Peeta” – ride, quanto è bella.

L’osservo ancora un po’ e solo qualche minuto dopo mi decido a parlare, sorrido.
"Sai, è proprio sentendoti cantare che mi sono innamorato di te"

Le sue guance già sporche di farina si colorano di un leggero rossore, ricordandomi tanto una bambina che era stata scoperta dalla mamma mentre mangiava la marmellata di nascosto.

“Oh sei già sveglio, volevo portarti la colazione a letto"

"Kat perché hai fatto tutto questo? Se avevi fame potevi svegliarmi e ti avrei preparato qualcosa”-  sembra così imbarazzata.

 “In realtà.. ehm.. io volevo farti una sorpresa. Vedi, tu hai superato le tue paure, sei andato contro tutto ciò che ti avevano inculcato, mi hai amato e mi ami nonostante tutto...io volevo solo dimostrarti che sono disposta anche io a fare dei passi avanti, a farti entrare nella mia fortezza"

E quelle parole sussurrate mi fanno dimenticare tutta la paura che avevo provato quella mattina appena sveglio. La raggiungo in poche falcate e la avvolgo nelle mie braccia.
Un abbraccio che sa di mille emozioni, di parole mai dette ma capite da semplici sguardi. Un abbraccio che va oltre.
Oltre i mille problemi che potremmo incontrare, e oltre tutti quelli che abbiamo già affrontato. Insieme. E insieme saremo più forti, insieme saremo oltre.

" Ti amo, Kat"
Le dico piano all'orecchio come se le stessi confessando il mio più grande segreto. E lei mi sorride, uno di quei sorrisi che potrebbero migliorati le più buie delle giornate. So che ancora non è pronta per dirmelo e lo accetto, io so che mi ama e vederla impegnata in cucina stamattina me l'ha dimostrato.

" Dai forza preparati, dobbiamo andare a casa di Haymitch o ci prenderanno per dispersi".

 Erano quasi due giorni che non uscivamo da quella casa, ma stare con Kat rendeva tutto migliore, rendeva il tempo superfluo.
Rendeva tutto così straordinariamente perfetto.
 
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Angolo delle autrici : 

Ehilà! Questo è il terzo capitolo della nostra storia, ringraziamo le ragazze che hanno recensito il capitolo precendente sperando che questo sia di loro gradimento :) 
La canzone è dei Paramore e si chiama "The only Exception" , vi consigliamo di ascoltarla e di leggere la traduzione..è così perfetta per Katniss! 
Detto questo.. aspettiamo altre recensioni! Mi raccomando, ci teniamo :) 


P.s. ieri Giuls ha pubblicato una One shot su Peeta e Katniss, andatela a leggere per favore e diteci cosa ne pensate :) Si chiama 'L'amore è qui, davanti ai tuoi occhi'. 
Un bacio, 
lacoppiadifuoco

 
  
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