Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: kerryjackson95    04/01/2014    3 recensioni
La piccola Susie era una dolce, intelligente e bella come tutti i bambini; sua madre era drogata e suo padre chiuso in un manicomio; Anna, sua sorella maggiore, era l'unica che l'amasse e si prendesse cura di lei, ma un brutto giorno morì investita da un camion mentre stava andando al mercato. Susie fu mandata dal nonno che si ubriacava e la violentò per due anni. Nei momenti di sconforto Susie saliva nella sua stanza per ascoltare il suo carrilon. Un giorno il nonno uscì di casa lasciandola in balia di se stessa, al suo ritorno trovò Susie morta in una pozza di sangue, in fondo alle scale: non si seppe mai chi la uccise, le sue ceneri furono buttate nel fiume perchè al nonno non interessavano. Perchè Susie fece questa fine atroce? Perchè nessuno arrivò in tempo a salvarla. Ma se qualcuno l'avesse salvata? Chi meglio di Michael? Susie è solo una de tanti bambini che hanno sofferto ingiustamente, ecco perchè penso sia importante regalarle almeno con la fantasia un finale più dolce e una storia un po' meno dura: perchè Susie ha visto cose che nessun bambino dovrebbe mai vedere.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Michael Jackson, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Michael fece una piroetta…  saltò, Moonwalk e si fermò spalancando le braccia e alzò la testa chiudendo gli occhi e ascoltando le grida del pubblico. Il suo viso color caramello era imperlato di sudore,  prese il microfono e disse: “I love you! I love my fans, I love my fans!”
Il pubblico andò in delirio. Michael si avviò dietro le quinte, un bodyguard lo raggiunse porgendogli una bottiglia di succo alla pera e disse: “Presto Mike! Salta sulla tua Limousine e va a casa, noi sistemiamo tutto raccogliamo i tuoi vestiti e te li portiamo. Ti conviene andartene al più presto, tra cinque minuti i tuoi fans avranno riempito il backstage.”
Uff… com’era stressante dover sempre correre, non avere mai un attimo di tranquillità.
Sospirando bevve il suo succo di pera, mentre la sua truccatrice lo aiutò ad indossare una mantella nera lunga fino ai piedi e gli consigliò:
“Avvolgitela anche intorno alla testa, cerca di coprirti il viso.” E lo aiutò a sistemarsela.
Michael seguì un bodyguard che dopo averlo preso sottobraccio lo condusse dietro al backstage; fuori c’era parcheggiata la sua limousine nera coi vetri specchiati. Il bodyguard aprì la porta a Michael, entrò in Limousine e poi dopo aver salutato l’autista disse: “Bob, portami a casa!”
I primi fans s’iniziarono ad accalcare nel luogo dove la Limousine era parcheggiata fino a qualche minuto prima…
 
  
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