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Autore: SameGioeCa1D    06/01/2014    10 recensioni
A causa di una scintilla, provocata dall’esplosione di una console, il quadernetto con la storia scritta da Catherine va in fiamme.
Come per magia, al suo risveglio, la ragazza scopre di trovarsi all’interno del suo romanzo. Ad accompagnarla nella sua avventura ci saranno il fratello Niall e il migliore amico Harry. Riusciranno i tre a tornare nella loro realtà e a liberarsi dalla prigionia del mondo di carta?
STORIA SOSPESA
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La signora Cooper posa il giornale sul tavolo, interrompendo la lettura e, preoccupata per l'urlo di Niall, si alza da tavola, decisa più che mai a raggiungere la camera di mio fratello per accertarsi che vada tutto bene.
Se il biondo vedesse il personaggio del mio libro, nel più tragico dei casi, potrebbe avere un infarto e morire sul colpo. Non posso permettere che questo accada.
"Lucy, vado io!", esclamo, mettendomi davanti alla donna.
Lei inarca un sopracciglio.
"Tesoro, da quando mi chiami per nome?", domanda.
"I- io", balbetto.
Devo trovare una scusa alla svelta.
"Mi piace il tuo nome", affermo.
Lei sorride.
"Ora, mamma, siediti. Penso io a Niall".
La castana annuisce e torna a sedersi al suo posto.
Lucas si siede accanto a lei, in attesa che il signor Cooper finisca di cucinare i pancake.
Lontana dagli sguardi dei tre, inizio a correre verso il piano di sopra. Trovo la stanza di mio fratello ascoltando da dove provengono le urla.
Apro la porta e, dopo essere entrata, la richiudo alle mie spalle.
Niall salta giù dal letto e mi abbraccia.
"Christine, meno male che sei qui. Dove siamo finiti? Questa non è la mia camera!", esclama.
"Siamo nella mia storia", dico, semplicemente.
Il biondo si irrigidisce.
Si allontana da me e, con gli occhi strabuzzati, balbetta un "C- cosa?"
Annuisco e lui, sconvolto e pallido come un lenzuolo, si siede sul letto.
"Scherzi?", chiede.
Scuoto il capo in segno di negazione.
"Come è potuto accadere?", continua a domandarmi.
"Non lo so nemmeno io".
"Come hai fatto a capire che siamo nella tua storia?"
"Beh, hai presente i signori Cooper? I personaggi a cui ho affibbiato il ruolo di nostri genitori nel racconto.",  spiego.
Lui annuisce.
"Sono al piano di sotto a fare colazione", dico.
Niall si frega le mani contro volto.
"Oh, con loro c'è il nostro fratellino, Lucas", aggiungo.
"Maledizione...", mormora lui.
Mi siedo accanto a lui e gli circondo le spalle con un braccio.
Appena si è un po' ripreso, scendiamo giù per raggiungere il resto della 'famiglia'.
"Piccolo della mamma, stai bene?", domanda la signora Cooper.
Mio fratello, non riuscendo a proferire parola, fa cenno di 'si' con la testa e si siede di fronte a Lucas.
Il signor Cooper, Dylan Cooper, porta a tavola i pancake, ne mette uno nel piatto di ciascuno di noi e si siede a capotavola.
Prendo posto accanto a Niall ed inizio a mangiare.
Beh, ora che ci penso, solo io e mio fratello dovremmo essere in questa situazione. Non ho inserito i miei genitori nella storia, non ho inserito amici... Un momento, Harry! Come ho potuto dimenticarmi di lui?!
"-
Harry, sparisci. Se mi guardi non riesco a scrivere.- tento di scacciarlo via con una mano .
-Vado via, ma ad una condizione - dice.
-Quale?- domando io, con fare curioso.
-Devi fare di me un personaggio del tuo racconto- risponde.
-Perché dovrei?- chiedo, accennando una risata.
-Perché voglio stare sempre con la mia migliore amica, anche nelle storie.- sentenzia, abbracciandomi forte.
-Si, va bene, sarai un personaggio. Ora però, vai via.- affermo, allontanandolo da me."

Il flashback termina. Poso la forchetta nel piatto e mi pulisco la bocca con un tovagliolo.
"Vado a fare una chiamata, torno subito", dico, alzandomi da tavola e correndo velocemente nella mia camera.
Frugo fra i cassetti nel disperato tentativo di trovare il mio cellulare. Un iPhone4s, i miei veri genitori  non volevano regalarmelo, così, ho pensato di farne avere uno al mio personaggio.
Lo trovo fra le lenzuola. Lo accendo subito, intenzionata a chiamare Harry.
Devo spiegargli la situazione prima che possa urlare contro i suoi 'genitori' e combinare qualche guaio.
Apro la rubrica e, dopo tanti nomi sconosciuti, risalta ai miei occhi quello del mio migliore amico.
Faccio partire la chiamata e, dopo qualche istante, il riccio mi risponde.
"Chris!", urla.
"Harry, va tutto bene, non preoccuparti", cerco di tranquillizzarlo.
"Non è vero che va tutto bene! Sono nascosto in una stanza che non conosco ed una sconosciuta, che dice di essere mia madre, sta bussando alla porta!", continua ad urlare il mio amico, in preda al panico.
"Non so come sia potuto accadere, ma siamo finiti nella mia storia", affermo.
Qualche istante di silenzio.
"Harry? Harry?!", lo chiamo.
"Scherzi?", domanda.
"No, sono seria", rispondo.
"I tuoi genitori si chiamano Mark e Sophia. Ah, hai anche un fratellino ed una sorellina più piccoli che si chiamano Ally e Duncan", aggiungo.
"Santo cielo...", mormora.
"Andrà tutto bene, ora ci incontreremo e troveremo insieme una soluzione", cerco di rassicurarlo.
"Ci incontreremo?! Non conosciamo questa città, paese o qualsiasi cosa sia!", sbotta il riccio.
"Fuori dalla tua finestra dovrebbe vedersi un parco. Ho scritto nel racconto che quello è il nostro punto di ritrovo. Dista poco da casa mia. Vai lì, ora mi preparo e ti raggiungo".
"Va bene, mi fido di te. A dopo", mi saluta, riattaccando.
Poso il telefono sul letto e raggiungo gli altri in cucina.
"Io e Niall usciamo, ci aspetta Harry", informo tutti.
"Da quando Niall passa del tempo con voi?", domanda, curioso, Dylan.
"Oh, beh, è da tanto che non vede Harry. Ho pensato di farli incontrare", dico.
L'uomo, convinto, sorride ed annuisce.
Il biondo, ancora un po' intontito, si alza dal suo posto e viene verso di me.
Saliamo al piano di sopra e, dopo esserci preparati, riscendiamo per uscire.
"Stai meglio?", chiedo a mio fratello, una volta fuori di casa.
"Si, un po'. I pancake erano buoni", commenta.
Passiamo davanti ad un'edicola ed io mi soffermo a leggere la data stampata sui giornali.
24 Novembre.
Beh, nel mondo reale è 29 Dicembre, solo un mese e poco più di differenza.
Cinque minuti di cammino ed arriviamo al parco.
Harry, stretto in una giacca grigia, è seduto ad una panchina.
Alza la testa, sentendo le foglie schiacciate dal mio passo.
Dopo essersi messo in piedi, velocemente, viene verso me e mio fratello.
Saluta Niall con un cenno della mano e mi stringe la mano. I suoi guanti, a contatto con la mia pelle, mi infondono calore.
"Beh, ora che siamo tutti insieme, possiamo trovare una soluzione", afferma il biondo.
Annuiamo.
"Quello è un chiosco?", chiede, poco dopo.
"Si, fratellone, nella storia non manca nulla".
"Vado a prendere da bere, torno subito", ci informa, estraendo qualche moneta dalla tasca ed allontanandosi.
Il riccio, colto da un moto di affetto improvviso, mi abbraccia.
Ricambio la stretta e poso la testa sulla sua spalla.
"Sei più tranquillo?", domando.
"Non tanto", risponde.
"Se può consolarti, anche io sono spaventata".
"L'unica cosa che mi consola è il fatto che, anche in questo mondo di carta, siamo insieme".

Spazio autrice:
Allora, prima di tutto ringrazio chi ha letto l'altro capitolo e ha messo la storia fra le preferite, ricordate e seguite.
Un grazie speciale alle 16 persone che hanno anche lasciato una recensione. Grazie mille.
Bene, spero che il primo capitolo vi piaccia.
Vado a finire i compiti, a presto :-)
Su Twitter, per qualsiasi domanda, sono: @peacenlou
P.s.
Questo
me lo dimentico sempre... La protagonista è Debby Ryan perché boh, mi piace.

  
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