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Autore: VengenzIsMyLife    10/01/2014    4 recensioni
Ci si può ammalare d'amore? Ci si può autodistruggere per delle persone che non si meritano tutto questo? Beh, lei c'è riuscita. E' riuscita ad avvelenarsi di quell'amore che frantuma persino le ossa. Veen, però, tiene il dolore tutto dentro di se. Quel dolore che la sgretola e la fa marcire dentro il buio. Quel dolore che sembra non avere via d'uscita.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2°- Poor Heart


(Novembre)
Io e Johnny siamo diventati ottimi amici. A volte porta me e Sarah alle prove del gruppo. I ragazzi sono fantastici, ci fanno ridere un sacco. L'unico che se ne sta in disparte è sempre Zacky. Non so che problema abbia, infatti lo saluto e mi metto abbastanza lontana da lui per poterlo osservare in silenzio. Non sono ancora riuscita a leggerlo. Sembra avere un cazzo di scudo impenetrabile. 
Stasera è il compleanno di Johnny, io e Sarah siamo state inviate e siamo nel bel mezzo dei preparativi. 
-Veen, devi prestarmi il mascara!-
-È dentro il beauty, Sarah!- 
Il mio tel si mette a vibrare -Pronto?-
-Veen, sono Benny-
Benny, ecco l'altra mia migliore amica. È partita per la Svizzera subito dopo il diploma per far visita ai suoi e ha trovato l'amore. Così è rimasta. 
-Benny, finalmente. Sei sparita!-
Sarah corre e si siede accanto a me sul letto
Metto il vivavoce.
-Lo so, scusami. Mi farò perdonare, promesso. Sono a Los Angeles, penso di arrivare fra un paio di ore-
-Va bene. Noi stasera siamo a casa Seward per il compleanno di cresta blu. Se vuoi ci raggiungi li-
-Dovete spiegarmi un sacco di cose. A dopo- riaggancia.
Indosso dei leggins con le croci e una maglietta abbastanza larga da arrivarmi quasi alle ginocchia. Infilo i miei anfibi e prendo la tracolla.
-Io sono pronta-
-Anche io, possiamo andare-
Usciamo di casa nel freddo di novembre. Avrei dovuto mettere il giubbino. Arrivati a casa Seward, la musica mi riempie il cervello. Guardo Sarah sorridere radiosa. Sarà la miglior serata di sempre.
-Io vado a ballare!- urla Sarah allontanandosi.
Mi guardo intorno e vedo Johnny -Hey, auguri!- lo abbraccio. 
Lui ringrazia e mi stringe.
Gli porgo un pacchetto incartato -È per te!-
-Non dovevi, stupida! Grazie comunque. Ma Sarah?-
-Si è buttata in pista- rido.
Johnny ride -Scusa, devo salutare degli amici. Divertiti!- si allontana. 
Decido di uscire in giardino per fumare. Accendo la mia marlboro e mi siedo su un muretto.
-Hai da accen...- gli muoiono le parole in bocca. 
Alzo lo sguardo e incontro gli occhi di Zacky. Ed ecco di nuovo quella scossa.
-Si, tieni- gli porgo l'accendino.
Lui lo prende e si accende la sua sigaretta, mi torna l'accendino e fa per andarsene.
-Aspetta- lo tiro dal braccio e lo sento sussultare. -Ti ho fatto male?-
Lui mi guarda. Non dice una parola. Mi sta mettendo ansia. Abbasso lo sguardo e lascio il suo braccio. 
-No. Non mi hai fatto male-
-Mi spieghi perché sei sempre così freddo e distaccato?-
-Non devo rispondere delle mie azioni con te- va via, lasciandomi da sola come un lampione in piazza di notte.
Scuoto la testa ed entro.
-Veen!- Jimmy mi abbraccia sorridente. 
-Ciao, James!- ricambio l'abbraccio per poi scioglierlo velocemente. 
-Come stai?-
-Benissimo. E tu?-
-Da favola. Ho ballato con Sarah, ci sa fare!-
Rido -Si, è davvero brava-
-Che ne dici di bere un po?-
-Ci sto!-
Jimmy mi porge un bicchiere di vodka al melone. È buonissima. Non avevo mai assaggiato niente di tanto buono e alcolico allo stesso tempo. 
-Cazzo se è forte!-
Jimmy ride -Non è niente male-
-Veen!- 
Sento una voce familiare che non sentivo da tempo. Mi giro e vedo Benny sorridere e avvicinarsi.
-Benny- le butto le braccia al collo e la stringo a me.
-Ciao, piccola- 
-Ti odio!-
Benny ride -Mi sei mancata anche tu-
-Benny White, quanto tempo- sorride Jimmy.
-James- lo saluta.
-Vado a chiamare Sarah- mi allontano e mi guardo intorno nella speranza di trovarla. 
-Matt, hai visto Sarah?- 
-Ciao, Veen. Si, l'ho vista con Brian salire di sopra-
Oh cazzo! Ringrazio Matt e corro di sopra, aprendo le porte con furia.
-Sarah!- 
Niente. Le stanze sono vuote. Voglio uccidere quel puttaniere di Brian. Che odio!
-Sarah!- continuo a cercarla.
-Sono qua- esce dal bagno seguita da Brian.
-Ciao, Veen- sorride Il puttaniere.
-Brian-
Brian bacia la fronte a Sarah e scende.
-È arrivata Benny- dico fredda.
-Fantastico- fa per superarmi.
-Ti ha fatto male?-
Si blocca -No.- poi scende.
Sospiro e scivolo lungo la parete e mi siedo. Non posso permettere a quel puttaniere di usarla. Non deve farle del male. 
-Serve aiuto?- qualcuno si siede accanto a me.
Giro la testa. Zacky.
-No, sto bene. Mi stavo solo rilassando-
-Non riesco a vedere se stai bene o male-
Mi pietrifico.
-Di solito riesco a capire le persone che mentono, ma con te non ci riesco-
-Davvero?- non so che dire.
-Già.-
-Mi dispiace-
-Sarah sta male. Non capisco perché Brian debba fare il puttaniere. Lei non è come le altre troiette che si porta a letto. Perché c'è stata?-
Perché stravede per lui. -Non lo so, sarà ubriaca-
-Non lo è. Sarà cotta di lui-
Sospiro.
-Mi dispiace per essere stato tanto freddo. È che mi sento una merda perché non riesco a vedere come ti senti-
-Arrivo alla sera stanca senza aver fatto niente. Mi sento troppo a pezzi per dormire e mi metto a leggere. Ho continuamente gli occhi stanchi per aver visto troppo in giro per la città. Ho la testa pesante, troppi pensieri ingarbugliati.-
-Sei messa davvero male-
-Dici?-
-Penso che hai pianto talmente tanto per tutto questo, che non hai più lacrime. E questo è davvero grave-
Eccolo li. Uno sconosciuto che mi spiega la vita e la azzecca pure. 
-Dovresti provare a sfogarti. Non che dopo cambi qualcosa, ma ti senti più leggera. Anche se poi torna- si alza e va via. 
Rimango li, riassaporando con la mente le sue amare, ma vere, parole. Zacky Baker, il ragazzo più strano che abbia mai conosciuto. 
Scendo sotto e raggiungo Benny e Sarah che parlano allegramente.
-Io torno a casa, non sto bene-
-Ti accompagno- dice Benny. 
-No, ho bisogno di fare due passi da sola. Buonanotte- esco e respiro a pieni polmoni l'aria pulita.

Vago senza meta da circa due ore. Mi piace passeggiare in piena notte per le strade di Huntington Beach. Riesci a cogliere la vera bellezza della città. 
-Vuoi provare un po di brivido?- Jimmy accosta la macchina accanto a me.
Rido -Sono una fifona-
-Salta su- 
Salgo in macchina -Che intenzioni hai?-
-Devo far divertire una mia grande amica-
-Mi fai paura-
Jimmy ride e si ferma di fronte al centro commerciale -Arrivati-
-Jimmy, no!-
-Jimmy si!- scende.
Rimango in macchina, guardandolo.
-Scendi, dai!-
Apre lo sportello e mi tira giù. 
-Se ci beccano siamo nella merda!-
-Shh..- 
Mi porta dietro il centro commerciale e prende un mazzo di chiavi, aprendo una porta. 
-E quelle dove le hai prese?-
-Meno domande, grazie-
Sbuffo e lo seguo dentro.
-E luce fu- accende una torcia.
Rido -Idiota-
-Prendi tutto quello che vuoi, è gratis-
-Tu sei folle-
-Giusto un po- 
Jimmy si mette a prendere vestiti a caso, cappelli strani e buffi. Io mi limito a prendere un paio di anfibi borchiati e una collana con un ciondolo a forma di orilogio che si apre, dove puoi mettere due piccole foto.
-È ora di andare- 
Sentiamo dei rumori.
-Hey, che fate qua? -
Vengo abbagliata dalla luce di una torcia. Il custode!
-Scappa!- Jimmy mi tira dal braccio. 
-TORNATE QUI!-
-Porca puttana!- urlo in preda al panico
-Shh..-
Ci nascondiamo dietro un cartellone pubblicitario attaccato quasi al muro. Fortuna che siamo magri entrambi.
-NON POTETE SCAPPARE!- urla ancora il custode.
La voce è sempre più vicina a noi. Sento il cuore battere all'impazzata. Minaccia di uscire dal petto.
Stringo la mano a Jimmy che ricambia con una stretta rassicurante.
-Stavolta vi becco- è vicinissimo. Forse ci separa solo il cartellone pubblicitario. Sento le gambe molli e mi è salita la nausea.
-Vieni-. Usciamo da dietro il cartellone e ci ritroviamo fuori. Corriamo in macchina e Jimmy parte in quarta.
-TU SEI PAZZO! MI HAI FATTO RISCHIARE LA GALERA! O UN INFARTO!-
Jimmy ride -Come ti senti? -
Respiro a pieni polmoni -Bene. Più leggera-
-Perfetto-
Jimmy mi riporta a casa. Lo saluto ed entro. Mi ritrovo a ridere come una deficiente dopo non so quanto tempo.

  
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