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Autore: MyDreamOned    10/01/2014    1 recensioni
Charlotte Browand.
16 anni.
Nata a Manchester.
Era decisa a cambiare anche se cambiare è sempre dannatamente difficile, soprattutto se si ha l'impressione di essere soli contro il mondo, ma lei non aveva paura, sapeva che quel posto ormai era solo fonte di dolore, era stato un anno veramente complicato.
Sapeva cosa lasciava ma non ciò che avrebbe trovato.
Dopo la tempesta arriva davvero l'arcobaleno?
Sarà abbastanza forte per dare ascolto al suo cuore che la stava costringendo ad amare di nuovo?
....
'Io posso amarti davvero' mi disse lui con quegli occhi che parevano sinceri.
'Non credo nel lieto fine Zayn, non più'
'Quella sottospecie di uomo ti ha fatta soffrire e allora? Vuoi davvero morire sola perché quando avevi
sedici anni un cretino ti ha lasciata? No, tu tornerai ad amare, tornerai a credere ai tuoi sentimenti, e quel giorno è oggi, dammi l'okay e tra qualche mese non ricorderai più neanche il suo nome'.
Forse aveva ragione, ma il mio cuore mi aveva già fottuto una volta.
Toccava solo a me decidere se credere a quella vocina che da settimane mi ripeteva 'tu lo ami, dalla prima volta in cui l'hai visto'.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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' Non voglio farti soffrire, fidati è meglio così, non è colpa tua.. ' 

Mi rimbombarono in testa le sue ultime parole, le sue ultime bugie, quelle parole di qualche mese prima, esattamente quel giorno cambiai, due anni, due anni con lui e poi? Poi improvvisamente tutto finì troppo velocemente, troppo bruscamente. 
Insomma a sedici anni dovrei essere felice insieme a un ragazzo di cui mi dimenticherò tra qualche mese, invece no ero come sempre troppo attaccata ai sentimenti, ho smesso di godermi la vita ancora prima di incominciare a viverla per davvero. 
Poche cose vere mi rimanevano ormai, la mia famiglia ovviamente e, la mia splendida migliore amica. 
Avevo tanti amici si, ma insomma di questi tempi trovare degli amici veri non è semplice. 
Serena Pith, si il nome dell'unica ragazza che c'è sempre stata per me è proprio questo, Serena Pith è la mia migliore amica dall'età di undici anni. 
Ero con lei quel giorno, avvolta nei miei soliti e taglienti pensieri mentre la sua voce faceva di sottofondo alla mia mente, credo che stesse parlando di una qualche festa a cui eravamo state invitate, mi limitai ad accennare qualche 'wow' e qualche 'ah si?' Poi mi girai verso di lei e la osservai attentamente, capelli castani lunghi e lucenti, occhi color castagna, quegli occhi diventavano neri appena qualcuno la faceva arrabbiare, neri si, neri corvino. Mi soffermai poi sul suo fisico perfetto, pancia piatta, fianchi pronunciati, gambe 'formose', non era la tipica modella di bikini, ma dio se era meravigliosa. 
Quando mi staccai dai miei pensieri decisa a prestarle attenzione era toppo tardi, ormai eravamo sotto casa mia, e io dovevo rientrare. 
'Credo che tu non mi abbia minimamente ascoltata' disse all'entrata del vialetto che conduceva alla mia villetta. 
'Cosa dici Sere, ho capito tutto, festa pazzesca, piena di ragazzi carini in un locale troppo wow, io non ci vengo sappilo e bla bla bla' 
'Non hai capito carina, tu ci vieni eccome' replicò. 
'No Mamma, per sta volta passo'
'È possibile che da quando quello stronzo ti ha lasciata tu non sai più cosa sia la parola 'divertimento'?' 
'Ascoltami tesoro, non sono in vena, la mia mente si sovrapporrebbe anche alla musica, non mi divertirei comunque' 
'Arrivo da te alla nove' 
'Ti ho detto di no smettila di insistere' 
'Dormo da te stanotte, vengo a passare la serata con te, so che hai bisogno di me e poi dobbiamo parlare so che ultimamente c'è qualcosa che non mi dici' 
L'abbracciai forte tanto da farle male, ringraziai il cielo per aver fatto si che io la conoscessi. 
'Ci vediamo alle nove allora' 
'Ciao amore' mi rispose lei. 
Entrai in casa dopo averle lasciato uno schiocco sulla guancia. 
Camminai su per le scale fino in camera mia, aprii il bagno e mi soffermai nel vedere una ragazza davanti a me, riflessa nello specchio, era alta, aveva un fisico decisamente slanciato e proporzionato, si okay era la regina delle curve, seno prorompente e fianchi molto pronunciati, non era perfetta, ma io sapevo che si accettava per quella che era. 
Aveva due grandi occhi azzurri e dei capelli rossi fuoco le arrivavano alle spalle, ci aveva messo dodici ore suddivisi in due giorni, dal parrucchiere, per arrivare a quel colore. La guardai bene, era carina dopotutto, niente da invidiare a una tipica ragazza inglese. Conoscevo bene quella giovane donna, si, ero io. 
Mi piacevo forse, nel senso che non ero malaccio. 
Fuori sembravo così felice, nessuno guardandomi avrebbe mai capito quanto stessi morendo dentro, lui aveva lasciato un buco nel mio cuore, nella mia anima, per cosa poi? Per una squallida biondina molto 'disponibile'. 
Non volevo pensarci più avrei passato una bella serata in compagnia dell'unica ragazza capace di farmi sopravvivere, la mia migliore amica, le avrei parlato del 'progetto' che da qualche tempo occupava il mio cervello. 
Decisi di scendere per controllare che la cena fosse pronta, morivo di fame. 
'Hey Mamma' la salutai appena vidi, lei, la donna più bella che il mondo avesse mai creato stava lì ai fornelli con i suoi meravigliosi occhi castani e i suoi mossi capelli color nocciola. 
'Sei tornata? Non si saluta più?' rispose lei. 
'Scusa, ero completamente in un altro mondo' 
'Come sempre amore, è quasi pronto, vai a lavarti le mani' 
Mi incamminai verso il bagno e in salotto vidi Georgia e Stephany le mie sorelle maggiori. Se non devo invidiare niente alle tipiche ragazze inglesi beh loro sono escluse, loro non hanno niente di 'tipico' loro farebbero invidia perfino alle modelle di Victoria Secret's. 
Geo aveva diciotto anni. Indossava una maglietta nera e degli shorts di jeans strappati, che coprivano le sue lunghe gambe fino a un po' più che sotto al sedere, 'perfetta è dir poco' pensai io mentre salutandola la osservai, i suoi lunghi capelli biondi erano avvolti in una coda che le arrivava sulle spalle, i suoi occhi erano puntati sulla televisione, mi dedicò uno sguardo solo per ammiccare un 'ciao tesoro'. 
Stephany invece era una neo ventenne, salutai anche lei e i suoi occhi caramello ci girarono in mia direzione, 'a sei tornata' mi disse sorridendomi e io feci un semplice 'si' con la testa, stava guardando un qualcosa probabilmente una rivista e i suoi lunghi capelli ramati le scendevano sulla schiena, il suo corpo impeccabile era piazzato con le gambe sotto al tavolo e il busto dritto, aveva una lunga maglietta militare a coprire la sua prorompente sesta taglia di seno fino ad arrivarle poco sopra al ginocchio. 
Guardai entrambe e dissi 'la cena è pronta' poi mi diressi verso il bagno, mi lavai le mani seguita dalle mie 'spettacolari' sorelle, le amavo si anche se ogni giorno le guardavo con uno sguardo pieno di invidia le amavo, non hanno nessuna colpa se mamma e papà hanno abbassato lo standard di bellezza proprio quando toccava a me. 
A proposito di papà, lo vidi entrare proprio in quel momento, con la sua immancabile giacca e la sua quarta figlia, la cravatta, lo salutai e mi sedetti a tavola come fece a ruota tutta la famiglia, non potevo assolutamente lamentarmi, loro non sono mai stati il problema. 
Non sapevo come parlargli del mio futuro, di ciò che volevo per me, di ciò che ero quasi certa di volere con tutta me stessa, una cosa è certa, l'avrei detto prima a Serena. 
La cena fu normale, la solita, scansai le domande invadenti dei miei e ascoltai le mie sorelle parlare del fidanzato probabilmente, o che ne so, non le stavo veramente ascoltando. 
Mi alzai dopo aver finito di 'non mangiare niente' e dissi 'alle nove arriva la Sere' fecero un 'okay' generale e io tornai in camera mia. 
Si fecero le nove, Serena arrivò, salimmo su e appena entrate nella mia spaziosa stanza ci sedemmo sul letto e lei sputò subito fuori quello che probabilmente voleva dirmi da un po', 'dimmi che cos'hai'
'Voglio partire' le dissi.  [...] #SpazioAutrice Ciao a tutte, è un piacere conoscervi e se siete arrivate fin qui forse l'inizio della mia storia vi è piaciuto almeno un pò, dai solo un tantino magari si. Lo spero. Comunque io sono Carlotta, sono iscritta da parecchio a EFP ma sono sempre stata una 'lettrice' ora ho avuto un'idea che non mi è sembrata uno schifo totale allora ve la propongo. Sono solita scrivere davvero tanto quindi i capitoli dureranno abbastanza, i prossimi due sono già pronti, aspetterò qualche vostro piccolo pensiero per vedere se questa storia vi dice qualcosa oppure no. Ringrazio tutti in anticipo. Soprattutto te, che stai leggendo anche le mie come sempre troppe parole. Un bacione, Otta xx
  
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