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Autore: Kotoko_chan    12/01/2014    4 recensioni
Nel manga abbiamo sempre letto cos'è accaduto a Takano-san dopo che Onodera è scappato via, quindi il divorzio dei suoi genitori, la depressione, la relazione con Yokozawa ecc... Ma di Onodera oltre a una presunta relazione con An-chan e il suo lavoro nelle pubblicazioni Onodera, non sappiamo nient'altro. Per cui mi sono concentrata su questo. Cosa farà Ritsu con l'arrivo di amici del passato? E come si evolverà la relazione con Takano?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Masamune Takano, Nuovo personaggio, Ritsu Onodera, Shouta Kisa, Takafumi Yokozawa | Coppie: Takano/Onodera
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Spalle al muro

Marukawa.
Isaka-san e il suo chiacchiericcio incessante.
I rimproveri di Yokozawa.
Ed erano solo le 9 del mattino.
Onodera si accasciò sulla sedia appoggiando la testa dolorante sulla scrivania. La bevuta di ieri e l'agguato di Jake non l'aiutavano ad andare avanti. Per non parlare di Takano che lo osservava irritato dalla sua scrivania. Lo stava evitando accuratamente per non dargli spiegazioni sulla serata perché non sapeva ancora cosa dirgli. 
La mattinata proseguì così, tra i tentativi invani di Takano di parlargli e le fughe di Onodera. All'ora di pranzo prese un panino al volo e si andò a rifugiare in una delle sale riunioni della Marukawa per pensare con tranquillità su come comportarsi con Takano. 
Doveva parlargli di Jake? Di ciò che era successo ieri sera? Come l'avrebbe presa?
"Ma cosa importa! Non stiamo insieme! Non gli dico nulla" pensò risoluto, ma avvertì una forte fitta al cuore.
Dopo il pranzo riprese a lavorare irritato e man mano che passava il tempo il suo malumore aumentò raggiungendo picchi elevati. Alla fine della giornata indossò il cappotto salutando a stento i suoi colleghi correndo verso gli ascensori. Ne voleva approfittare perché Takano era stato chiamato per una riunione di emergenza circa un'ora prima. Ma per sua sfortuna agli ascensori trovò Takano e Yokozawa discutere animatamente. Si nascose velocemente per evitarli ma le voci lo raggiungevano chiaramente e l'argomento di discussione era lui.
"Smettila di stargli dietro! Ieri ti ha mollato per i suoi presunti amici senza rispondere al telefono e oggi ti ha ignorato. Quando capirai che non ti ama? Quando capirai che sono quello giusto per te?" 
"No! Non è per quello!" pensò Onodera agitato. 
"Basta! Non voglio ascoltarti!" esclamò Takano.
"Fai quello che vuoi! Ma poi non venire da me" Yokozawa con quelle parole prese l'ascensore lasciando lì un Takano con lo sguardo perso nel vuoto.
"Devo andarmene" pensò con rimorso mentre calde lacrime gli solcavano il viso. 
"Ri-chan! Cosa fai qui? Non eri andato vi... ehi ma cosa ti succede?" Kisa era appena apparso con un fascio di documenti tra le mani.
"Niente" e scappò via giù per le scale.
"Kisa! Cos'è successo?" chiese Takano agitato.
"Ho trovato qui Ri-chan... era sconvolto e stava piangendo. Cosa sta succedendo?" aggiunse preoccupato.
"Non lo so, ma stai tranquillo, avrà avuto una giornata pesante" disse sorridendo. Un falso sorriso che gli pesava sul cuore.
Andò verso la sua scrivania, depositò una cartellina e si mise il cappotto correndo verso l'uscita. Quando arrivò in strada di Onodera non c'era più traccia ma sapeva che si sarebbe rifugiato a casa.

                                                    ***

"Anf... anf... anf..." Ritsu aveva raggiunto il portone di casa con un gran fiatone. Sapeva di avere alle calcagna Takano ma si tranquillizzò un pò perché sarebbe arrivato tra circa mezz'ora visto che non aveva preso il suo treno.
Prese l'ascensore accasciandosi contro e chiudendo gli occhi. Era confuso, molto confuso. Soffriva quando Takano assumeva quell'espressione e aveva solo voglia di cancellarla a suon di baci...
"Cosa penso???" esclamò mentre il campanello dell'ascensore lo avvisò di essere arrivato al piano.
Ecco... ancora sentimenti contrastanti. Negava sempre di non amarlo ma poi ci ripensava inevitabilmente. Erano come due poli opposti di una calamita, destinati a stare insieme senza via di fuga.
Si asciugò con rabbia le lacrime che avevano ripreso a scendere sul viso, arrancando verso la porta d'ingresso di casa, ma trovò una spiacevole sorpresa.
"Jake!" 
"Ritsu... sei arrivato finalmente" disse. Era vestito in modo impeccabile, come un direttore di banca e aveva posato la valigetta sul pavimento. L'unica cosa che in quel momento lo rendeva lo Jake di sempre erano i suoi capelli spettinati.
"Ehm... forse è meglio che vai. Sono stanco" mormorò Ritsu in allerta.
"Come faccio ad andarmene se stai piangendo? Cos'è successo?" chiese dolcemente.
"Nulla!" prese le chiavi di casa e si diresse con passo svelto alla porta.
Jake prese un fazzoletto e lo porse a Ritsu che lo ignorò. Irritato lo girò con forza verso di sé e con delicatezza gli asciugò le lacrime, ma senza fazzoletto. Usò le sue labbra per raccoglierle una dopo l'altra mentre Ritsu tremava.
"Lasciami" disse impaurito.
"Sssh non ti faccio nulla... so che ti piace".
"No!"
"Stavamo insieme in America! Abbiamo avuto una relazione!" esclamò irritato stringendo più forte i polsi.
"Non è vero!" disse cercando di svincolare ma la stretta iniziava a fargli male.
"Ah si? E tu come definisci due persone che fanno l'amore innumerevoli volte???" 
"E' una relazione fisica! Sesso senza amore! E poi è stato solo una volta!" cercò disperatamente di liberarsi ma lui con una mano strinse entrambi i polsi sulla sua testa mentre con l'altra scese verso la cerniera dei suoi pantaloni.
"Una volta? Ti devo ricordare proprio tutto??" iniziò a baciarlo con avidità sulla bocca. 
"Nnnoo" gemette lui di dolore.
"Quella volta a casa mia! In albergo! Nei bagni al cinema! In macchina! Devo continuare??" chiese afferrandogli il membro iniziando a masturbarlo.
"La-scia-mi! Io non ti voglio!"
Lui si fermò e lo guardò negli occhi.
"E allora chi vuoi? Il tuo Senpai?? Quel Takano lì? Quel tipo insignificante? Non ti ha mai amato e neanche tu lo ami!" riprese a baciarlo ma questa volta sul collo stringendo di più il suo membro.
"No.. non ti permet-to di par... parlare così di Taka.. Takano-san! Lui mi ama e... anch'io lo amo!" disse singhiozzando.
"Mmm... mi sembra che Ritsu ti abbia appena detto che non sei tu quello che vuole".
Una voce maschile li fece sobbalzare entrambi facendo fermare quella tortura. 
"Cos..." provò a dire Jake ma non riuscì a finire la frase perché fu colpito da un pugno dritto sul naso. Per il colpo subito cadde a terra liberando così Ritsu.
"Takano-san!" esclamò tremante. 
"Onodera entra in casa!" disse lanciandogli le sue chiavi.
Lui non se lo fece ripetere e con passo tremante aprì la porta.
Intanto Jake si era alzato.
"Bastardo!" urlò sputando sangue. 
Stava per reagire ma alcune porte si aprirono e i condomini si affacciarono per capire cosa stava succedendo.
"Una rissa?" chiese una ragazzina guardando la mamma.
"Chiamiamo la polizia!" esclamò un signore.
Jake li fissò truci e poi scappò via.
Takano con sforzo sorrise ai suoi vicini dicendo che era tutto a posto. Rientrarono poco dopo confabulando lasciandoli così soli.
Onodera non era riuscito ad inoltrarsi in casa e si era seduto a terra nell'ingresso. Le lacrime non scendevano più ma il tremore non cessava. 
Takano chiuse la porta e lo prese in braccio trasportandolo sul divano. Lo stava per lasciare ma lui si ancorò a lui come se fosse la sua unica salvezza riprendendo a piangere.

Ciao gente! Un capitolo cupo ma anche un pò misterioso... Jake dice una cosa e Onodera un'altra, però almeno finalmente ha ammesso che ama Takano! Era anche ora! Su questo punto ho preferito accelerare perché nel manga la tirano troppo per le lunghe -.-" Bene spero che vi sia piaciuto ;) Alla prossima =D
   
 
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