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Autore: Hermit_    13/01/2014    4 recensioni
-Cosa vuoi esattamente?- Chiese il signor Swan,ancora terrorizzato di fronte a Edward che sghignazzò impercettibilmente.
-Tua figlia.- 

Bella non è una ragazza normale,è speciale.Ha dei poteri soprannaturali molto utili ad una banda di Vampiri.
Il signor Swan ,nonchè padre di Bella ,dopo un contratto con questi vampiri è costretto a cedere la propria figlia nelle mani dei Vampiri,capitanati da Edward Cullen.
Cosa nascerà tra i due esseri immortali? Sarà l'inizio di una grande storia d'amore ?
...
REVISIONATO FINO CAPITOLO 3
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Due parole prima di leggere: Grazie mille a tutti! Ho tanti preferiti e seguiti ma sopratutto tante visite, ne sono contenta.Scusatemi di non aver risposto alle recensioni prima,ma il tempo scarseggia. Comunque,in questo capitolo grandi progressi!.... no,scherzavo :P Hahaha,bando alle chance,spero che il capitolo vi piaccia e che l'attesa verrà premiata come si deve. Dopo di questo,buona lettura <3








             LOVE CONTRACT


                             Capitolo secondo


-Mi sa che Edward vuole farti cenare insieme alla mia famiglia,anche se non ho capito ancora bene il perchè.- Alice scrollò le spalle mentre cercava nell'armadio qualcosa di adatto da poter prestare a Bella.
-Probabilmente per far vedere che è riuscito a prendermi,per far vedere che è più forte del padre.- Rispose lei amareggiata,facendo una smorfia con le labbra.
Alice la raggiunse subito e si accomodò vicino a lei.-Oh,no,Bella. Non dire così,Edward non farebbe mai una cosa del genere ,forse perchè ancora non lo conosci bene ma lui ...tiene molto alla sua famiglia,a suo padre anche.Gli voleva un sacco di bene.-
-Non mi sembra un tipo granchè affettuoso.- Non dopo tutto quello che era successo,riflettè la ragazza.
-Ah,comunque... ho intenzione di andare in città per cercarti qualche vestito,perchè non abbiamo le giuste misure.Quindi non ti dispiace venire con me,vero?-
-Dav...Davvero mi portate in città? Non avete paura che scappi?-
-Bella anche se volessi non riusciresti a scappare,noi siamo più veloci di te e poi i tuoi poteri non hanno effetto su di me.- Spiegò semplicemente Alice.
-Ok,ma quindi...andiamo ..proprio in città?-
Alice si rianimò in un attimo e scattò in piedi afferrando le mani di Bella,tutta entusiasta: -Sìì! Esatto!è da tanto che non esco fuori in città!Sarà bellissimo!-
Tra varie chiacchere e programmazioni giunsero alla macchina,Alice l'accarezzò manco fosse un animale da casa ed entrò dentro. Così fece Bella e si ritrovarono insieme a percorrere la stradina di quel lungo bosco,che era veramente grande,da sott'intendere.
-Dove preferisci fare compere? A Seattle o a Port Angeles?-
-Oh,ehm...io non me ne intendo.Decidi tu.-Sorrise imbarazzata Bella. La sorella di Edward si stava rivelando davvero simpatica,al contrario del fratello... -Ok,allora si va a ...Port Angeles! Tieniti pronta!Faremo un giro lungo!-
-Sì,okay. Anche se ancora non capisco...-
-Non ti devi preoccupare,Edward sa quello che fa.- Sorrise Alice girando ad una curva e fissando lo specchietto di lato per vedere le macchine di dietro.
-Lo so però.... tu sai chi parteciperà a questa cena?-
-Sì,dunque- Si fermò ad un semaforo e contò sulle dita un numero ignoto con sguardo pensieroso. Poi rivolse un altra occhiata alla strada premendo l'accelleratore per partire,e si rivolse a Bella:-Facendo i conti siamo ....Io. Edward. Nostra madre,non so se l'hai conosciuta,poi Rosalie,altra sorella e infine Emmett. Rosalie ed Emmett sono fidanzati, stanno così bene insieme. Quindi alla fine siamo in pochi,ah eee..mi sono scordata di dirti che ovviamente ci saranno alcuni umani,ma non ti preoccupare,saranno in un tavolo....a parte. Saremo in pochi a meno che non vengano anche i Volturi-
-I...Volturi? Chi sono?-
-Oh ehm,sono soltanto dei vampiri. Nulla di cui preoccuparsi!-
-...Certo-
Alice accostò la macchina e velocemente scesero dal veicolo,prima di imboccare nuove stradine piene di negozi.


Avevano passato tutto il pomeriggio a cercare nuovi vestiti,e infondo Bella doveva ammettere di essersi divertita parecchio insieme ad Alice. Stessa cosa valeva per lei, anche se erano esauste ed estremamente stremate da tutti quegli acquisti.
-Appena arriviamo a casa non mi muoverò dalla vasca per almeno qauttro ore,ci puoi scommettere.- Sorrise Alice facendo smorfie di dolore provenienti dai suoi piedi fasciati da delle scarpe evidentemente scomode.
-Io invece credo non avrò il coraggio di farmi vedere in giro con quelle robe che abbiamo comprato.-
-Come?Perchè no? Ti stavano divinamente!- In una casa piena di vampiri affascinanti in tutti i sensi,a partire da Alice dubitava fortemente che lei potesse essere anche solo lontanamente carina,ma sorvolò.
Si incamminarono verso la macchina e salirono,appogiandosi stanche sui sedili.Era ormai tardi e il cielo si scuriva man mano.
Ad accoglierle appena varcata porta di casa fu una ragazza bionda,magra e...insomma,come tutti i vampiri presenti in quella casa: bellissima. C'era poco da fare,aveva un fisichetto niente male e quel viso così solare anche se serio.
-Ma dove cavolo eri Alice?!Ti rendi conto dell'ora?!- La sgridò quella appena vide Alice,poi passò Bella e la ragazza posò i suoi occhioni color caffè su di lei. -Lei è quella ragazza coi poteri?-
-Sì,si chiama Bella,Bella lei è Rose,mia sorella.Quella di cui ti parlavo prima,più precisamente Rosalie.-
-Ah,ehm.. piacere Rosalie.- La sua sembrò più una domanda,gli occhi intimidatori della bionda la mettevano in soggezione...
-Piacere mio.-La liquidò quella ragazza,poi si rivolse a Alice: -Allora? Dovete muovervi siete in ritardissimo!-
-Sì,sì,lo sappiamo.Su andiamo Bella a vestirci.Vieni con noi ,Rose?-
-Vi raggiungero più tardi a tavola,ho altre faccende da sbrigare,se non vi dispiace.-
-No,tranquilla.Ci vediamo più tardi.-
Entrate nella stanza della sorella di Edward,Alice scusandosi andò in bagno e successivamente aiutò Bella a cambiarsi e,quanto meno a farle avere un aspetto presentabile per quella sorta di cena di famiglia....
Alice tirò fuori da una busta due paia di decolletè ,abbinate a ciascuno dei vestiti delle ragazze. Bella si affrettò a mettere quel tacco dodici ai piedi e con una smorfia si sporse a vedere come stava .
-Pronta?- Le chiese gentilmente Alice.
La verità era che no,non era pronta per niente,perchè la dovevano far partecipare ad una cena di famiglia Cullen?Non se la sentiva per niente.
-Certo. Prontissima!- Rispose invece.
Arrivarono insieme nell'atrio e quando Alice stava per spingere la porta venne fermata da Bella,deglutì :-Io devo andare un attimo in bagno,tanto so dov'è la cucina,vi raggiungo subito.-
-O...ok,ma fai presto.-
-Certo.-Le rispose Bella e cambiando traiettoria si rifugiò in quel bagno completamente isolato.
Non se la sentiva di dover vedere quella famiglia,era tutto così strano per lei.Chissà se suo padre l'aveva cercata almeno una volta o se aveva invece festeggiato la sua scomparsa....
Per altri attrettanti minuti rimase lì dentro assorta nel silenzio più completo,col solo rumore della borsettina che saltava da ginocchio a ginocchio. Un rumore la spaventò facendola quasi mancare il respiro,qualcuno stava bussando alla portadel bagno. Probabilmente si erano resi conto che mancava da parecchio tempo.
Il bussare si fece sempre più pesante e fu allora che Bella udì quella voce,quella voce che non si aspettava di sentire.
-Bella aprimi per favore,so che sei là dentro.-
Raggruppando tutto il suo coraggio si fiondò alla porta cercando di non pensare al battito del suo cuore leggermente velocizzato.-Ciao.-
Probabilmente quella parola non era adatta,perchè Edward la guardò di traverso accigliandosi. -Non sei più venuta,sicura di star bene?- Dopo una radiografia veloce la tornò a guardare negli occhi,attendendo una risposta.
La ragazza,con un sospiro lo sorpassò e si incamminò più avanti nell'atrio,poi sentì Edward farsi più vicino.
-Ehi,si può sapere che hai?-
-Niente!-Sbottò infastidita.-Smettila di chiedermelo!- Seguì un silenzio imbarazzante e solo quando giunsero davanti alla porta del salotto, Bella si fermò.
-Perchè devo mangiare insieme a voi?-
-Preferivi che ti portassi il cibo freddo in camera e che mangiassi da sola?-
-Bè...-
-Ecco,lascia stare. Non devi per forza parlare lì dentro,non hai motivo di essere nervosa. Adesso entriamo,il cibo si è già raffreddato secondo me.-
Bella lo seguì titubante dentro quell'enorme sala e infine sospirò. -Okay.- Il suo era stato solo un sussurro,ma tutti si girarono a guardala immediatamente. Non seppe se era per la voce o per essere entrata improvvisamente lì ma tutti la tartassarono di domande come non era mai stata abituata. Subito la raggiunse una signora che sembrava più vecchiotta ma che aveva l'aspetto giovanile: Esme Cullen, e mano a mano riuscì a riconoscere tutte le persone di cui le aveva parlato Alice in macchina e arrivata di fronte al ragazzo bruno e alto si fermò.
-Tu sei quella che stava cercando di scappare,se non sbaglio.- Le disse con un sorriso splendente in faccia. Era moro,e anche troppo grosso di muscolatura.
Bella sorrise imbarazzata e abbassò lo sguardo a terra.
E quindi era quello l'Emmett che stava con Rosalie. Bella coppia,pensò Bella.
Vennero interroti nuovamente da Esme ,che la invitò a sedersi. -Grazie- Rispose e si accomodò vicino a lei. Anche Edward successivamente si sedette di fianco a Bella e addentò qualche stuzzichino di tanto in tanto.
-Alice mi aveva detto che c'erano anche dei certi...volturi- Domandò interrogativa a bassa voce ad Edward.
Lui le rispose con una sguardo. -Altri vampiri.- Poi si strinse nelle spalle e ritornò a fissare la tavola.
-C'è una cosa che non capisco.... perchè ci sono gli umani all'altro tavolo?-
Edward si girò a guardarla come se lei dovesse capire tutto con una sola occhiata e la fissò complice. Rimasero alcuni minuti in assoluto silenzio.Silenzio da tomba a guardarsi in continuazione.
-No!- Si alzò dal tavolo facendo voltare tutti dalla sua parte ed Edward sospirò,capendo che lei aveva compreso tutto.
Bella li fissò seria e stravolta. -Non potete- Ripetè stavolta quasi in un sussurro. Guardò Edward un ultima volta,fissò gli altri tavoli vicino a loro e risaettò su di lui. Abbassò lo sguardo arrabbiata e stringendo i pugni corse via.
-Scusatemi.- furuno le ultime cose che disse ,prima di sparire.
Girò l'angolo della porta e si accucciò a terra al buio,prendosi i capelli fra le mani.
-Ehi.- Il suo fu un sussurro appena udibile ma che Bella sentì chiaramente. Si alzò velocemente da terra e lo guardò furiosa.
-Che vuoi?- Sibilò a denti stretti.
-Senti... non ho deciso io di essere un vampiro. è inutile che ti arrabbi!-
-Non fai niente per cambiare le cose !-
-E che dovrei fare? Sentiamo! Non dovrei più nutrirmi? bella soluzione eh! Complimenti!-
-Io non ho detto quello!Ma...cioè...come fate? Non vi sentite in colpa? Non vi sentite male? Eh?- Si pentì quasi subito di quella domanda: Edward si era rabbuiato a aveva due pozze nere al posto degli occhi.
-No.- Rispose ,invece. In un morsa d'acciaio afferrò la mano di Bella che aveva cercato di nuovo di schiaffeggiarlo,ma sta volta fece intempo a fermarla.-Voi vi sentite in colpa a mangiare la carne di qualsiasi animale morto? No,non vedo perchè dovrei esserlo io.-
-Certe cose non potete proprio capirle. Noi umani abbiamo un' anima al contrario di voi esseri spregievoli- L'aveva detto con così tanto disprezzo che quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Edward la strattonò verso di sè dal braccio che ancora aveva nella mano e si ritrovarono a pochi millimetri di distanza.Si fissaronò per qualche secondo,quasi con sfida per chi li avesse visti la prima volta.
Edward si catapultò sulle sue labbra in affanno,premendo forte labbra contro labbra,ma quel gesto durò poco; subito cercò la sua lingua con frenesia.Come un assettato di acqua,o meglio...un assetato di sangue.Un assetato di Bella.
Bella,dal canto suo,aveva risposto subito al bacio,sentendo le labbra di Edward così morbide e calde,così diverse da tutto. Così nuove ma allo stesso tempo così famigliari. Si allontanarono qualche secondo per la frenesia e si fissarono intensamente. Bella si rese conto di aver aggrappato le sue mani alla camicia del ragazzo ,così le tolse immediatamente quasi scottata e imbarazzata.
-Ero un essere spregievole anche quando ti baciavo?- Le domandò lui ancora scosso.
-Ovviamente.- Lei non era da meno ancora tutta intontita,vedendo il cipiglio di Edward alzarsi sempre di più.
-Ah sì? E allora perchè hai risposto subito al bacio?-
-Non ho risposto subito al bacio!- Si difese guardandolo male. -Solo...è stato che mi hai presa alla sprovvista!-
Alzò lo sguardo su Edward ed aprì la bocca oltreggiata. -è inutile che ti ridi in quel modo! Ho ricambiato solo per pietà!-
-è troppo ovvio quello che stai dicendo.- Commentò lui quasi con ironia,anzi... con ironia!
-Me ne torno in stanza,se permetti.- Non gli diede il tempo di rispondere che camminò subito verso il corridoio,ma notò comunque un ombra di sorriso su quelle labbra che aveva appena avuto il piacere di baciare.
Improvvisamente decise di voltarsi,con il cuore in gola. -Che farai con quella gente?-
-Per un giorno sopravvivrò.-
Bella strabuzzò gli occhi di poco,colma di felicità.Quasi lo abbracciò per l'euforia. -G..grazie.-
-Guarda che mica lo faccio per te.- Ribattè lui accigliandosi subito,ma lo sguardo di Bella era di pura felicità e gioia.Non l'aveva mai vista così. -Almeno capirai che anche noi ce l'abbiamo quella che tu chiami anima...Ho sentito il discorso con Alice,volevo davvero bene a mio padre che tu ci creda o meno.-
Bella si girò a fissarlo per qualche secondo come per analizzare la sua espressione,poi deglutì. -In realtà non ho mai pensato che non volessi bene a tuo padre,ma ..io stessa non so nemmeno cosa significhi voler davvero bene a qualcuno. Scusami davvero se ho detto quelle cose,non ti conosco e...-
-Non hai mai voluto bene a nessuno?- La interruppe lui quasi incuriosito.
-Voler bene a qualcuno cosa significa esattamente? Tante persone dicono di voler bene, e finiscono per tradire o per dimenticare..-
-Bè,avrai qualche amica o ..qualcuno di cui ti fidi veramente in città-
Lo guardò accennando un sorriso. -No,non mi fido di nessuno.- Poi accellerò il passo lasciandolo basito e si diresse da sola in quella stanza.
Chiuse la porta alle sue spalle e respirò profondamente. Non poteva credere a quello che aveva fatto,l'aveva baciato e poi si era confidata con lui!
Sulle sue labbra c'era ancora il sapore fresco di Edward, tutta colpa sua se era stata presa dal bacio! Era troppo bravo con la lingua,benchè non c'entrasse niente!
Si toccò le labbra ancora per qualche secondo,poi dandosi della stupida da sola si incamminò verso il bagno. Luogo per lo sfogo,o almeno per lei...




   
 
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