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Autore: CUORE_FRA_CUORE    14/01/2014    1 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa sarebbe successo se Rachel non avesse accettato di diventare oracolo?
Bhe,io si e ho provato a immaginarlo.
Questa storia parla di Annabeth e Percy che,ormai sposati e con figli,vengono richiamati da Chirone perchè l'Oracolo di Delfi sta morendo e quindi sono costretti a tornare dopo anni al campo per risolvere il problema.
Questa è la mia prima storia e quindi,incrociando le dita, spero vivamente che vi piaccia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV PERCY



-Questa volta ti prendo!!-urlai verso mio figlio Charles.



Eravamo sdraiati sul letto mio e di sua madre e giocavamo a fare “la lotta”.



Lui cominciò a ridere e a dimenarsi-Non credo proprio papà-e con un gesto della mano mi rovesciò addosso il contenuto del bicchiere che Annabeth aveva lasciato sul comodino.



Beh, essendo mio figlio, aveva ereditato qualche mio potere.



Così mi ritrovai con la faccia bagnata.



-Vieni qui piccola peste-dissi.



Ma, proprio quando l'avevo preso e avevo cominciato a fargli il solletico, sentii un urlo provenire dal piano di sotto -Percy, corri!!!-



Così cominciai a scendere i gradini due a due con i miei quattro figli alle calcagna. Si avete letto bene, ho quettro figli:il più piccolo è Charles,poi c'è sua sorella Silena e i miei due primogeniti Luke e Zoe.



Arrivato in cucina vidi Annabeth che fissava incredula davanti a se.



Guardai nella sua direzione e non credetti più ai miai occhi, erano secoli che non ne vedevo uno...



-Cos'è?-chiese mia figlia Zoe.



Mi girai a guardarla.



Aveva indosso il pigiama e i copelli castani tutti scompigliati.



Probabilmente dormiva ancora come suo solito.



-E' un messaggio-iride-le risposi.



Nel momento stesso in cui pronunciai queste parole, dalla nebbia apparve un viso che conoscevo molto bene.



-Chirone!!-esclamai.



-Percy, Annabeth è un piacere rivedervi-ci salutò lui.



Da quando eravamo andati via dal campo, Chirone non ci aveva mai cercato, quindi mi chiesi cosa fosse successo di così grave.



Stavo per dare voce ai miei pensieri ma Annabeth fu più veloce di me.



-Chirone cosa è successo??-chiese.



Lui ci guardò con lo sguardo che gli avevo visto usare gia milioni di altre volte per dare una brutta notizia, e fidatevi, di brutte notizie ne aveva date quel centauro.



-Ragazzi, non vi disturberei se non fosse una cosa seria, ma non so a chi altro rivolgermi-disse.



-Non c'è problema, dicci tutto-lo incitai



-Dovete venire subito al campo, l'Oracolo di Delfi sta morendo-



 



 



Prima di interrompere il messaggio assicurammo a Chirone che saremmo arrivati il prima possibile e poi rimanemmo tutti per un po' in silensio. L' Oracolo di Delfi, l'idea che un giorno potesse morire non mi aveva mai minimamente sfiorato, eppure sapevo benissimo che una volta giunta la sua ora sarebbero stati guai, perchè senza qulla mummia non ci sarebbero state più profezie e quindi neanche più imprese.



Il primo a parlare fui io- Annabeth-dissi.



Lei alzò i suoi meravigliosi occhi grigi su di me-Se Chirone ci vuole dovremmo sbrigarci-



-Certo, ma come faremo con i bambini?-mi chiese. Ci pensai un po' su.



-Li porteremo da mia madre, a lei non dispiacerà-proposi io.



Lei annui ma prima che potessi dire altro Luke disse-Io e Zoe veniamo con voi-



Avevo anche pensato a questa opzione, ma avevo paura che Zoe non potesse entrare nel campo.



Infatti, mentre tutti i suoi fratelli avevano qualche controllo sull' acqua e sapevano maneggiare una spada, lei riusciva solo a vedere attraverso la foschia quindi era, diciamo, umana.



Continuai a riflettere per un po' ma alla fine decisi che tutti e quattro non sarebbero mai entrati nel piccolo appartamento di mia madre .



-Ok, mettete le vostre cose in uno zaino fra un ora partiamo-



Stranamente ne Silena ne Charles se ne uscirono con frasi del tipo:-Ormai siamo grandi, vogliamo venire anche noi!!-



 



Un' ora più tardi eravamo davanti alla porta di mia madre.



Suonai il campanello e poco dopo la porta si aprì mostrando il viso di mia madre che appena ci vide si allargò in un sorriso.



-Nonna!!-urlarono Silena e Charles e corsero ad abbracciarla.



Quando le piccole pesti si staccarono da lei la abbracciammo anche io, Annabeth, Zoe e Luke.



-Paul vieni a vedere chi c'è-disse lei.



A queste parole Paul fece capolino dal soggiorno.



-Ragazzi, che ci fate qui, a cosa servono quegli zaini?-disse notando che tutti noi portavamo uno zaino sulle spalle. A quel punto mia madre si accorse di questo piccolo dettaglio e mi chiese- Percy cosa succede??-



Io le raccontai tutta la storia e le chiesi se poteva tenere Silena e Charles.



-Torneremo il prima possibile- la rassicurai.



Lei annui poco convinta, sapeva per esperienza che era tutto ipotetico quando si trattava di me.



-Luke e Zoe vengono con voi??-chiese.



-Si, qui dentro non entrerebbero tutti e quattro e poi è un occasione per fargli vedere il campo-dissi.



Così la salutammo e uscimmo dal suo appartamento.



Non ero più abituato a vedere quello sguardo preoccupato negli occhi di mia madre, forse pensava che la fase “imprese eroiche” fosse finita.



Camminammo per un po' tra le strade di Manatthan.



Era una bella giornata di sole perfetta per andare al parco o fare una scampagnata, non certo per salvare una mummia rinsecchita.



Giunti in una strada più isolata mio figlio mi chiese-Papà, ora che si fa??-



-Chiamiamo un vecchio amico-dissi mettendomi due dita in bocca e emettendo un fischio acuto.

  
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