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Autore: Lalla S T    14/01/2014    1 recensioni
Quando l'ho trovato nudo a casa mia.
Quando l'ha scoperto mia madre, nudo sulle scale di casa.
Quando gli ho dato i vestiti di mio fratello Jack.
Quando l'ho baciato per impedirgli di chiedere di Jack.
Quando stavamo per andare a letto insieme e si è fermato.
Quando lo sentito suonare il piano a casa mia.
Quando mi ha baciato e mi ha detto
Genere: Fantasy, Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Pag FB: Lalla S T


Capitolo 8



Pov Isabel
Mi stacco lentamente quasi timorosa..
Cole mi guarda con le labbra dischiuse, gli occhi carichi di qualcosa che non capisco bene.
E con un sospiro lascio ricadere le mie braccia lungo i fianchi.
-Dobbiamo… parlare…- dice Cole quasi con tono interrogativo
-Già, ma adesso no.- dico stanca
-E quando?- chiede irritato
-Sono stanca, mi baci mi dici delle cose così… e poi vai via mi rifiuti.- dico quasi piangendo
Lui non parla mi fissa.
-Se io adesso ti bacio mi respingi?- Ho paura
-Isabel…-
-Ti prego..-
Lui mi guarda.
-Ti prego, ti prego.-
Lo bacio.
Mio padre, mia Madre, mio fratello, il divorzio.
Tutto scompare.
Ci sono solo le sue mani e le sue labbra.
-Dai andiamo a casa – dico staccandomi. Ma non resisto e gli do bacio a stampo.
Mi bacia anche lui brevemente, poi mi volto.
Dopo pochi passi lo sento ridere e dopo mi ritrovo sul suo petto e sulle sue labbra, tese per un sorriso.
Gli occhi sono ancora carichi di quel sentimento e ora sono anche molto dolci.
Appena arriviamo a casa mia, filiamo dritti sul mio letto dove ci baciamo al impazzata.
Mi sembra di stare in un sogno, questo viene interrotto quando suonano alla porta.
Cole sbuffa.
-Dai andiamo- dico io.
-Cole, finalmente per trovati c’è ne voluto di tempo.- dice una bionda entrando.
-Chi sei?- chiede Cole confuso.
-Come non ti ricordi, Lei è Isabel? Prima di venire da te mi ha scopata Dio! È meraviglioso, mi ha promesso altri incontri ma tu lo trattieni... - dice innocente
A Cole viene un lampo sul viso. Come se gli fosse venuto in mente qualcosa.
Ma non lo lascio parlare.
-Cole non ti conosce, esci da casa mia!- dico sbattendola fuori. Mi giro verso Cole in cerca di spiegazioni.
-L’ho vista ok? E mi ha ricordato te. Appena si è girata non eri tu ho pensato “va beh tanto” ma, non ci sono riuscito e sono corso da te.-
-Quanto tempo fa?- chiedo arrabbiata.
-La prima volta che sono venuto qui- dice lui. Sembra nervoso.
-Perché sei venuto? Volevi scopare me?- sono incazzata.
-Io non lo so ho pensato solo a te volevo vederti, non mi bastava pensare a te e basta.-
E’ una frase così romantica.
Ma non va io non posso.
-Torna a Mercy Falls e…- restaci. Volevo dire, ma non riuscii. Uscii di casa piangendo.
-Isabel ti prego sta volta io… resta vieni qui- dice aprendo le braccia
-Ti sto pregando per la disperazione- dico piangendo senza girarmi.
-Io anche sono disperato, faccio avanti e indietro cerco una cura anche per me, per te, per noi. E poi volevo uccidere quel biondino. Quando mi ha detto che mi avevi mentito, ho pensato “perché mi ha mentito? Ho sicuramente sbagliato qualcosa” Isabel ti prego.-
-Non esiste nessun noi.- sono praticamente davanti al SUV
-A….- non lo faccio finire entro nel SUV e scappo via.
Qualche giorno dopo.
-Tesoro…- dice mia nonna accarezzandomi una guancia umida
-Io lo amo, ma lui…-
-Ti ama non l’hai fatto finire di parlare quello che ti ha detto… da come me l’hai descritto non è uno che lo dice a tutte.
Amore della nonna….-
-Tu dici che quella A stava per Amore?- piango disperatamente
-Va da lui, torna a Mercy Falls restaci, se vuoi. Sei grande.-
-Nonna?-
-Va subito corri.-

Pov Cole
Mi ha mandato via.
In questi giorni mi sono iniettato in vena di tutto, per una cura. E mi sono ritrovato nudo dopo l’ennesima trasformazione con dei dolori atroci alle ossa nausea e mal di testa. Nudo sul mio letto.
L’ultima volta che provo il suicidio, prendo delle pasticche quelle che tempo fa usavo per sballarmi con i NARKOTICA.
Penso a Victor. Prendo tutta la boccetta.
Sono passati tre giorni.
Strano dopo aver preso quelle pasticche non avevo dolori post trasformazione. Allora riprovai mi trasformai e tornai umano e ho preso una ventina di pasticche il sollievo è stato graduale e dopo 3 ore ero normale e per le successive 48 ore non mi sono trasformato. Sentivo un po’ sballato e caldo, ma era come quando ne prendevo due o tre da “umano”.
Ho fatto provare a Grace. Di nascosto Ringo non voleva ma lei sì e quindi l’ho aiutata. Stessi effetti sono servite qualche pasticca in più due o tre niente di eclatante.
Credo perché lei è “mutaforma” da meno tempo.
Sono qui nudo sul letto come un disperato braccia sulla testa e sguardo rivolto al soffitto.
La porta si spalanca
-Cole!-
Mi copro con un cuscino.
Isabel, dannazione.
-Un tempo non ti facevi problemi- mi dice con un sopracciglio alzato.
-Posso vestirmi mi aspetti giù e parliamo?- sono imbarazzato. Io imbarazzato?
-Se vado via, di nuovo?- mi chiede strana
Di nuovo?
-Ci impiegherò un minuto così da non cadere in tentazione.-
-Ti aspetto.- dice uscendo.

Pov Isabel
-Ci hai messo 50 secondi in realtà- gli dico appena scende.
-Meglio, dieci secondi in meno per pensare di scappare.- sorride.
E’ bello!
-Ho provato molte cure e ieri mi sono drogato e sono sulla giusta strada credo…-
-Sono contento per te e per…-
-Non lo facevo per me e sottolineo facevo perché si forse ora lo faccio, non ne voglio saperne di morire e Grace non mi piace… Mi piaci tu.-
Lo guardo.
Rabbrividisco. C’è freddo, ho lasciato il portone aperto!
Cole si trasforma e scappa via.
Esco e vado verso il bosco.
Qualcosa mi alta addosso e sento un ringhio.
Cole e un lupo bianco si fissano ringhiano e scappano via.
Sono passate ore sento dei rumori fuori è Cole, umano e nudo.
Ha una ferita sul collo.
-Stai bene?-
-Si ho freddo non è niente.-
-Entriamo così ti riscaldi e ti disinfetto.-
Siamo dentro nel salotto con il camino acceso, lui è avvolto in maglioni e coperte ed io lo sto disinfettando.
-Si chiamava Shellby c’è l’aveva con Sam, ora non so perché se la sia presa con te.-
-Mi sembra di conoscerla, non ricordo bene.-
-Brucia- si lamenta stringendomi i fianchi. Sono in mezzo alle sue gambe e lui è seduto.
Allenta la presa.
-No va bene, se provi sollievo puoi stringere.-
-Perché sei andata via? Io voglio e devo spiegarti.- Ha di nuovo quello sguardo carico
-Ho avuto paura di affezionarmi, non vengo da una situazione semplice.-
-E io non sono adatto…-
-Come fai a sapere che non sarò una delle tante?-
-Non ho mai pensato sognato desiderato una mia ex oppure sono corso da lei perché non mi bastava solo ricordarla dovevo vederla toccarla, perché io non sto con te perché hai un bel culo e delle tette grandi, beh non sei male…-
-Ehi- gli tiro uno scappellotto.
-Perché non ho pianto per nessuna di loro.- dice tornando serio
-Tu hai?- Oh mio Dio!
-Mi sono drogato, volevo morire, non curarmi, non me ne importava niente. Ho pensato di rimanere solo. Victor è morto per colpa mia ed io non sono la persona giusta. Ma mi sto innamorando e non è un amore, come dire... semplice comunque anche se non sono mai stato innamorato, lo sento.-
Io non..
Lo bacio lo stringo a me con una forza di non sapere di possedere.
E’ mio.
-Io pensavo che tu…. Non mi volessi- dice cingendomi i fianchi
-Mi sono resa conto di amarti quando vi siete trasferiti nella penisola. Vederti lì, inerme sul asfalto... ho odiato mio padre e ho lasciato il mio cuore lì con te.-
-Non ci posso credere, potevi dirmelo.-
-Non lo so, non avresti capito ero stanca.-
-Hai ragione.-
Mi bacia.
-Sono inerme, adesso mi potresti uccidere. Mi sento come una femminuccia su una nuvoletta rosa.- dice ridendo
-Non voglio ucciderti, voglio essere tua e viceversa.-
-Isabel…-
-L’hai detto tu… mi desideri e la tua pelle a contatto con la mia fa scintille – unisco le nostre mani e sento formicolare la pelle che la riveste.
-È solo un modo di amarmi una specie di dimostrazione se non vuoi spiegami perché…-
-Non è che non voglio…-
-Allora??- sono stizzita.
-Ho paura- sussurra
-Ehi, io non vado via non più non adesso.-
Mi bacia e andiamo nella sua camera da letto o quella di Beck, non importa.
Si ferma.
-Hai ancora paura?-
-Se io…-
-Forse non ti è chiaro allora te lo dico così: Ti amo!-
Mi guarda.
Lo bacio e ci uniamo ed io non credevo fosse così.
-Il mio ego è enorme- dice mordendomi il collo
-Ehi sono vergine non inesperta.-
-Sei mia.-
Mi baciò i seni ed il ventre.
Risalì su e mentre mi baciò, mi penetrò lentamente
Appena non sentii più dolore, chiuse gli occhi e stette fermo, dentro di me.
Lo vidi piangere.
-Cole?- -E’ cos
ì... tutto. Tutte queste queste emozioni e questa sensazione... mi sento come se fossi interamente in te, non voglio uscire. Sei splendida.-
Lo baciai.
Pov Cole
La mattina dopo
Muovo le gambe. Non la trovo... è andata…
Ad un certo punto, sento un grugnito.
-Dimmi- dice con voce roca
Trovo le sue gambe e le attorciglio alle mie.
-Ei sono qua!- dice lei stringendosi a me.
-E ciao anche a te- la mia erezione è sulle sue natiche.
-Sei inarrestabile?- mi dice ridendo
-E’ mattina e poi sono pur sempre un uomo! Ed io ti amo.-
-Mh tutto normale vah… vorrei solo sapere se mi abituerò a questo. Le tue braccia, i baci i “ti amo”.-
-Non ti abituare ti prego.- dice stringendomi



- Angolo autrice-
E diciamo conclusa la prima parte della storia. Vi anticipo che tra qualche capitolo le cose si sballeranno un pò incasinandosi intanto un pò di pace per sti due eh xD
Ho finito sulle note della danza purtroppo e per fortuna, dovrei aggiornare più rapidamente ma conoscendomi non createvi false speranza xD
Inoltre ci sono i pov alternati e qualche pagina in più, quindi è leggermente più lunghetto diciamo xD
Non sono di molte parole xD quindi vi auguro buona notte e vi lascio il trailer di questa FF:
trailer What never said
   
 
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