“Carlotta!Evelin!Bianca!Ma si può sapere che dovete fare?E’ da un’ora che vi aspetto!Dai!”
Così tuonava la voce di Azzurra nel corridoio.
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Lei era la precisa del gruppo,quella ragazza che scoppiava in lacrime se le si strappava un capello,molto pignola,che perdeva la pazienza, ma tutto sommato una ragazza buona, col cuore leggero, a cui proprio non si poteva voler del male, avrebbe dato la vita per tutti a cui voleva bene, ma in particolare a noi tre.
Evelin era la tipica ragazza ‘’attillata’’, la più bella, la più alla moda e la più curata. All’apparenza poteva sembrare vanitosa e antipatica,ma in realtà anche lei era una buona ragazza. Una di quelle a cui serve conoscerti bene prima di potersi fidare ciecamente di te.
E credetemi, una volta inquadrata bene, ve ne innamorereste tutti!
Bianca invece,bè bianca era la tipica innocente del gruppo, a cui potevi dare mille schiaffi ma non si sarebbe mai arrabbiata con te, una persona che non volterà mai la faccia a nessuno,nemmeno al più spietato traditore. La si può pugnalare alle spalle,ma lei, come una mamma, crederà sempre in te!
E poi ci sono io, Carlotta. Una ragazza semplice, chiacchierona, a cui la scuola non interessa proprio per niente! Ma ero costretta ad andare, ed infatti ero l’ultima della classe quasi, mi vergogno a dirlo!Cosa mi sono persa!
Tutte e quattro eravamo di Milano, ci conoscevamo dall’asilo, e a causa di una scommessa persa con Evelin, ci eravamo trasferite in un alloggio per gli studi a Roma.
Evelin aveva fatto questa scommessa dicendo che  a Roma i ragazzi erano più belli e c’era maggiore possibilità di fidanzarci.
Ecco forse questo era l’aspetto caratteriale di Evelin che mi infastidiva maggiormente. Noi altre tre non eravamo come lei, non pensavamo solo ai ragazzi, c’era altro, il nuoto, l’equitazione, anche il solo stare insieme tra di noi…insomma, i fidanzati non ci interessavano, ma a lei si.
Nonostante questo eravamo inseparabili,nessuno ci poteva dividere,nessuno si poteva permettere.
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“Eccoci,abbiamo fatto! Mamma mia però quanto sei polemica Azzurra mia! E calmati no?” questa fu la risposta di Evelin.
Io e Bianca invece ci limitammo ad annuire.
“Bene,siamo apposto. Possiamo andare” così concluse Azzurra, senza aspettarsi risposta da nessuno.
Ci incamminammo tutte e quattro verso il parco locale, che noi comunemente chiamavamo ‘’luogo dei sogni’’ (perché in estate la sera era pieno di lucciole, un po’ sinonimo di sogni)…il luogo dei sogni,nessuna di noi si sarebbe mai aspettata che ben presto quel posto sarebbe diventato un autentico sogno, e non un semplice luogo.


ANGOLO DELL'AUTRICE:
Ciao ragazze e ragazzi!:)
Come vedete ho aggiornato presto,spero che questo capitolo,anche se non dice nulla di concreto,vi piacerà.
Vi ho voluto fornire un po' di informazioni per conoscere meglio i personaggi,detto questo spero che vi piaccia!:P
Lasciate una piccola recensione please:)
In questo modo,potrò aggiornare ogni giorno!❤
email: veronicamarcelli@hotmail.it

Veronica_Dreamer_2000