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Autore: __avatar__    17/01/2014    3 recensioni
Loki è alle prese con i suoi sette ergastoli, e il fatto che Thor passi tutto il tempo su Midgard lo irrita (chissà mai perché?)
L'aiuto di un vendicatore però riuscirà a fargli capire e ammettere quello che ha dentro
Genere: Comico, Demenziale, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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Ovviamente al loro rientro c’erano ad aspettarseli Odino con un plotone di guardie. Appena i tre apparvero, un gruppo di guardie si avvicinò, ammanettarono Loki e lo portarono via, mentre Thor si avvicinava al padre, appena sceso da Slepnir.

<< Thor. Quindi sarebbe questa la donna per cui sei stato via così a lungo? Sai che con un’umana non può andare avanti per molto.- parlò guardando Jane- Tronca questa cosa, è inutile continuare. >> disse il padre degli Dei squadrando la donna.

<< Se dovrò succederti, dovrai accettarla. O comunque, Jane sarà mia moglie successivamente all’incoronazione. E voi non potrete fare niente. Sta a me decidere con chi passare il mio futuro. >> lo sfidò il figlio

<< Futuro non molto lungo, per lei. >> Odino lo guardò male, poi si girò e tornò in sella al cavallo e galoppò verso palazzo. Appena fu lontano, Thor tirò un respiro di sollievo e si girò verso Jane.

<< E’ andata bene, direi. >> ma a quelle parole lei lo guardò come se fosse pazzo

<< Andata bene? Spero tu stia scherzando, non hai sentito quello che detto? >>

<< E’ andata bene, perché l’ultima volta che l’ho sfidato e sono andato contro le sue parole, sono stato esiliato. Oggi possiamo dire che era di buon umore. >>

<< Beh si, in effetti dovrei ringraziarlo per questo. Se non ti avesse esiliato, tu non saresti venuto da me. >> parlò quella prendendogli la mano.

<< Si..già. >> disse piano il biondo, meno convinto. Qualcun altro occupava la sua mente in quel momento.
Poi i due presero la via verso il palazzo. A mettere fine a tutte le idiozie dette in quei mesi. Infatti, non appena misero piede nel cortile molto paesani si giravano al loro passaggio, e si soffermarono soprattutto su Jane e il suo maglione taglia extra large.

Thor, stranamente, se ne accorse e con una scusa glielo fece togliere, così da far notare che NON era incinta. Non che non amasse Jane, però un figlio proprio non lo voleva in quel momento. arrivarono nel salone principale, e li trovarono Frigga intenta a parlare con delle dame, una di loro indico il figlio e la regina, girandosi, gli corse in cotro.

<< Thor! Che bello rivederti. Questa dev’essere la causa della tua mancanza da casa per così tanto tempo – disse Frigga, rivolgendo un sorriso amabile a Jane – Le presentazioni a più tardi. Loki ama dare sfogo alla sua immaginazione. >> disse, guardando il ventre piatto della ragazza, poi prese in disparte il figlio e gli disse

<< Fatti venire in mente un piano. Tuo padre vuole esiliare Loki, su Jotunheim. E sai cosa potrebbe succedergli. – parlò talmente a bassa voce, che il biondo dovette avvicinarsi ulteriormente per sentirla – Tra poco avrà inizio il processo. >> il dio non sapeva bene cosa fare, ma girandosi a guardare Jane intenta a parlare con delle domestiche gli si illuminarono i neuroni.

<< Ho avuto un’idea. Non piacerà a Padre, ma almeno terrà impegnato Loki, e qui con noi. >> o qui con me?
Salutò in fretta la madre e Jane, e si diresse alle sale dei processi. Nel tragitto molti lo fermarono per salutarlo, tra cui anche i tre guerrieri e Sif, ma li liquidò velocemente, non voleva arrivare troppo tardi. Infatti ce la fece per un soffio. Appena aprì la porta, Odino stava dicendo

<< Loki, per i tuoi crimini, e la recente fuga… >>

<< Padre. Aspettate. >> al suo ingresso i pochi presenti si girarono, ovviamente non il moro.

<< Thor, cosa ci fai qui? >>

<< E’ legge, che quando c’è un processo, siano presenti due membri della famiglia reale. E uno non vale come imputato. >> disse guardandosi introno, c’erano poche guardie, i consiglieri reali, alcuni guerrieri e ovviamente Loki in catene

<< Vedo che alcune cose le hai imparate. Hai sempre odiato i processi, perché questa volta è diverso? >>

<< Dico solo che Loki ha già avuto una pena più che degna. Sette ergastoli, non vedere la luce del sole prima che ne abbia scontati cinque. Diventerà un agnellino – parlò il biondo, avvicinandosi – E poi, ho una soluzione che andrà bene a tutti. >>

<< E sarebbe, di grazia? >>

<< Darà una mano ai preparativi. – qui Odino lo guardò con l’unico occhio sano, confuso – Del mio matrimonio con Jane. >> e si, a quella frase Loki si girò, eccome.

<< Non puoi sposarla. Non te lo permetto. >> ringhiò il padre, alzandosi dal suo trono

<< Nessuna legge mi vieta di prendere in moglie una midgardiana. E poi, tenendo qui Loki, sarà più facile controllarlo, su Jotunheim potrebbe fare delle strane amicizie. >> a quelle parole i vari consiglieri si avvicinarono ad Odino e presero a parlottare, mentre i due giovani si squadravano. Uno con un’aria omicida negl’occhi, l’altro con un’espressione da…beh la solita di Thor. Quando il chiacchiericcio finì, il moro tornò a guardare davanti a se, facendo tintinnare le catene.

<< Va bene. Con mia grande riluttanza, Loki avrà una parte nei preparativi del tuo matrimonio. Ma al primo sentore di guai, lo esilio seduta stante. Siete avvisati. – poi si rivolse alle guardie – Portatelo nella sua vecchia stanza, e controllatelo. Giorno e notte. Solo le domestiche potranno entrare o chi avrà il permesso. >> così le guardie presenti si avvicinarono a Loki, lo tirarono su, mentre passavano accanto a Thor, il moro gli lanciò uno sguardo. Sconfitto, forse?

Era stato riportato nella sua camera, aveva riacquistato un briciolo di libertà anche se le pena era rimasta. Forse aumentata di una paio di ergastoli, ma non ci fece caso. Tutto quello, a che prezzo? Dover organizzare le nozze ad un’umana repellente.
Certo la data non era ancora stata decisa, ma quelle due settimane che seguirono furono il peggio mai vissuto. Forse era meglio farsi esiliare su Jotunheim, che dover passare le giornate a scegliere i fiori, le tovaglie e tutte quelle cose raccapriccianti. E di certo ci pensò un paio di volte di farsi buttare fuori.
Ma la cosa non finì lì. Eh no, perché il principino d’orato aveva una sorpresa in serbo per Loki. E quella si presentò, o meglio quello, una mattina. Molto presto.

<< Dai cerbiatto con complessi esistenziali. Alzati. >> le tende vennero scostate, così da permettere ai raggi del sole di entrare nella stanza, e accecare un dormiente moro.

<< Per Hel, cosa ci fai qui te? >>

<< Non posso dire che è un piacere rivederti. Dato che, per colpa tua, sono stato interrotto durante un tête-à-tête romantico con Pepper, per venirti a fare da balia. >>

<< E allora Stark vattene. Non ti voglio. >> ribatté quello, tirandosi ancora più su le coperte. Che furono prontamente scostate dal miliardario.

<< Come mai, anche con miliardi di universi a separarci, se te fai una cazzata, ci devo andare di mezzo sempre io? >>

<< Sei un genio? Risponditi da solo. >> gli rispose l’altro, alzandosi per andare in bagno.

<< Beh vedi di darti una mossa. Oggi dobbiamo scegliere i centro tavola. >>
L’altro gli rispose in non molto educato e gentile, per poi sbattersi la porta del bagno alle spalle. Venti minuti più tardi ne uscì, e non trovando Stark nei paraggi pensò che forse era stata la sua immaginazione a farglielo credere. Ma la faccia dell’altro comparve dalla finestra.

<< Ah ce l’hai fatta. Hanno portato alcuni campioni. Sono sul tavolo. >> e indicò vicino al dio

<< Ma non dovrebbe esserci anche la Foster a sceglierli? >> rispose senza muoversi di un millimetro

<< No, lei e tua madre sono a fare altro. >> il dio si girò a guardare i quattro campioni. Erano tutti di fiori, molto belli. Probabilmente arrivavano direttamente dal giardino di Frigga. Loki storse la bocca, poi gli venne un’idea, e nel mentre che usciva sul balcone chiese

<< Ma esattamente cosa ci fai tu qui? >>

<< Sono stato chiamato per controllarti, e vedere che non fai casini. Tipo quello. >> disse, indicando un nuovo centrotavola.
Si, perché il dio aveva raccattato dei rami secchi, del terriccio e del fango, per poi assemblarli e fare una cosa orribile. Loki lo guardò innocente, come per dire “è più bello ed elengante”

<< Che c’è? Metti caso che qualcuno sia allergico ai fiori? Così non c’è pericolo che la gente svenga alla celebrazione. >>

<< Se non fossi un genio, e lo sono, direi che stai facendo di tutto per disintegrare il matrimonio di tuo fratello. >>

<< Non è assolutamente vero. Mi ha messo lui qui a fare queste cose tediose. Sono un maschio, non possono pretendere che scelga come una donna. >>

<< Si, ma anche io sono un uomo. E non sceglierei mai per un matrimonio delle tovaglie nere e grigie. >> Loki liquidò la cosa con un’alzata di spalle.
Dovettero scegliere anche le decorazioni per la navata e da mettere in giro per il palazzo. E la scena fu sempre uguale. Quando bussarono alla porta, ad attenderli c’era una dama in attesa delle scelte fatte. Il genio si premurò di dare le cose meno orribili. Diede il centrotavola e le altre decorazioni, ricordandosi di buttare le cose di fango, liquidò la donna e richiuse la porta.

<< Te non me la racconti giusta. – ma riuscì solo a parlare con il sedere dell’altro, dato che il moro si era steso nuovamente sul letto e gli dava le spalle- Alza il deretano magico. Sono stufo di stare chiuso qui dentro. >>

<< Ma se sei qui da neanche tre ore. >> gli ricordò l’altro

<< Si, e sono troppe. Dai usciamo. >>

<< Non posso, e non voglio. >>

<< Tu invece ti alzi, e fai una cosa normale per una volta. Hai il permesso di uscire, basta che vieni controllato. Come un bambino. >> così a forza lo tirò su e spinse fuori dalla camera.

Per un po’ gironzolarono nel palazzo. Incontrarono i tre guerrieri e Tony, una volta che se ne furono andati, si esaltò dicendo che potrebbe batterli ad occhi chiusi. Ah Iron Man!
Decisero, o meglio il genio decise, di uscire dalla reggia. Troppi si fermavano a guardare male l’altro moro, così si diressero verso il villaggio li vicino ed entrarono in una locanda. Andarono al tavolo più in disparte che ci fosse, ordinarono da bere e…rimasero muti.
Il primo a dire qualcosa fu Tony, ci aveva visto lungo. Ma l’altro non gli avrebbe mai detto niente, quindi doveva fare le domande giuste.

<< Allora sembra carino qui. Ma permettimi una domanda, sarai te il testimone? >>

<< Possiamo non parlare del matrimonio? >> esclamò quello, bevendo un generoso sorso di idromele. Odiava l’alcol, ma in quel momento era l’unica cosa decente da fare.

<< Sisi, posso capire che gestire una cosa del genere sarà affaticante. Specialmente se la sposa è della Terra. Scommetto che i vostri matrimoni non così complicati da organizzare. >> ma non ricevette risposta. Anzi, quello vuotò il calice e ne ordinò un altro.
Dopo poco, però, il dio ritrovò la parola, e sprezzante, disse

<< Un matrimonio con una midgardiana. Non era mai accaduto. >> Tony colse la palla al balzo

<< E come mai? >>

<< Voi siete inferiori. Delle nullità. Tempo quarant’anni, che per noi esseri superiori e millenari sono una bazzecola, e Thor dovrà trovarsi una nuova compagna. >> anche se disse tutto con astio, l’ultima parola fu proprio sputata fuori con rabbia

<< Grazie per avermi insultato. >>

<< E te che c’entri? Io parlavo dei midgardiani in generale. >>

<< Si dia il caso, che attualmente io sia una delle poche menti brillanti presenti su quel pianeta. >> parlò, bevendo dal suo calice

<< E questo non è insultare? >>

<< Comunque, sappi che ho intuito tutto. E ti darò una mano, se vuoi. >>

<< Cosa avresti intuito? Sarai un genio, ma questa volta hai toppato. >>

<< Ti dico solo una cosa che ho capito. Thor. Trai le tue conclusioni. >>

<< Thor. Tutto qui? Hai solo detto il nome del mio..fratello. >> aggiunse in fretta

<< Ah non mi scappa niente a me. >> Loki lo guardò truce, poi svuoto il suo calice, si alzò e uscì dalla locanda. Lasciando Tony sorridente.
Era si un genio. Niente gli sfuggiva, e neanche il dio delle malefatte riusciva a nasconderglielo.




Angolo autrice
*tiro fuori la testa da dietro l'angolo*
Si ehm eccomi, so che questa storia continua a non sembrare una Thorki, me ne rendo conto
E chiedo venia!!!
Spero vi piaccia, e se vi fa schifoe volete lancirami qualcosa...vado a cercare lo scudo di Cap!!
A presto :)

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