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Autore: Pandora2000    18/01/2014    1 recensioni
Fabio e Sofia si amano ancora più di prima se possibile, ma qualcosa, o meglio qualcuno cercherà ancora di dividerli, vorrebbero semplicemente stare l'uno accanto all'altro per sempre, ma per colpa di un viziato malavitoso non possono stare tranquilli. Ma non ci sarà lui per sempre, ci saranno molte vicende, molte sorprese! Leggete e scoprirete siori e siore!
Genere: Azione, Fluff, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fabio, Nuovo personaggio, Sofia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Io lo ammazzo quello!- disse Fabio mentre Sofia cercava di trattenerlo come meglio poteva -Fabio, sta male, non lo vedi?!- Sof non era veramente preoccupata, ma almeno doveva provare a calmare le acque. Non poteva credere che fosse successo veramente. Pensava che sarebbe riuscita a proteggersi, invece se nob ci fosse stato Fabio... Oh, quanto lo amava; ormai sembrava che entrambi si fossero indispensabili per sopravvivere. Quando riuscì a calmare Fabio, guardarono al ragazzo disteso per terra; Fabio l'aveva conciato proprio per bene: aveva sicuramente il naso rotto, un labbro sanguinante e ematomi dappertutto: sembrava una coperta patchwork. -Guardate in che stato sono! Vi farò causa! I miei sono straricchi, al contrario di voi poveracci.- sputò Salvo. Fabio Stava per ributtarsi su quel verme quando Sofia lo trattené per la spalla - CHI DIAVOLO È LUI!?- urlò con la voce quasi isterica. -Io... non lo conosco, giuro! Viene dall'orfanotrofio; mi è saltato addosso senza che io ne capissi niente! Se non ci fossi stato tu, io…io…- e scoppiò in un pianto disperato, sulla soglia dell’isteria. Fabio si rese conto che non era veramente arrabbiato con lei, come poteva esserlo? L’aveva sgridata perché aveva cercato troppe volte di placare la sua furia. Salvo giaceva semi-incosciente a terra, mentre Sofia, che si era appena calmata avvolta nelle braccia di Fabio, lo guardava con disprezzo. In effetti, se Salvo gli avesse fatto causa, probabilmente l’avrebbe vinta: se i danni fossero stati minori, sarebbe stata difesa personale, ma erano esorbitanti: anche quando Salvo non si difendeva più Fabio aveva infierito finché non era stata Sofia a marginare i danni della situazione. E poi erano due contro uno: alla corte avrebbe potuto raccontare che il falso. No, non potevano permettergli di fargli causa; le alternative erano o ucciderlo, ma non se ne parlava nemmeno, anzi, non di aver baciato Sofia; ma non quella che ricordava, una più bella, più matura. Ricordando a pena la strada di casa si avviò per un sentiero sterrato; dovevano essere almeno le nove; moriva di fame e aveva molta sete. Entrò di soppiatto dalla porta di servizio e si infilò in camera sua silenzioso come un fantasma. Chiamò Giacomo, il proprietario del capanno dove aveva trascorso la serata e gli chiese di coprirgli le spalle se i suoi gli avessero chiesto dove aveva passato la notte: ufficialmente aveva dormito da Giacomo, ufficiosamente non lo sapeva. Si era risvegliato sulle rive del Lago senza sapere come ci era arrivato. *Sofia* Non sentendosi di tornare a casa, Sofia convinse Fabio ad andare al loro laghetto. Lì, tra le braccia di Fabio e all’ombra di un salice che incorniciava il loro lago, si sentiva al sicuro. Chiese scusa a Fabio almeno dieci volte, quando a lui non importava, anzi, non sapeva nemmeno perché lo stesse facendo. -Scusa ancora, Fabio.- disse piangendo con la faccia nell’incavo del collo, poi alzò gli occhi, che inondati dalle lacrime sembravano smeraldi affondati in un fiume, e aggiunse –lo sai che nel mio cuore ci sei solo tu? Vero?- -Oh Sof! Sei la creatura più bella e innocente che abbia mai visto. Come puoi scusarti, quando niente di quello che è successo è colpa tua?- -Ma… io credevo che tu fossi arrabbiato!- -Arrabbiato? E per cosa? Forse con me stesso, per non essere stato abbastanza attento a te. Sono consapevole di avere la ragazza più bella del mondo, è ovvio che tutti ti saltino addosso! Eppure ti ho lasciata andare in giro da sola, quindi è colpa mia!- -Oh, no, Fabio- disse lei arrossendo mentre le sue lacrime si affievolivano –smettila, il ragionamento che hai fatto è veramente assurdo- -Assurdo? E perché? Non è forse vero che io ho la più bella?- -No, non è vero per niente. Io non sono niente in confronto a Lidja.- disse con il massimo della sincerità e della naturalezza; era come se stesse commentando il tempo. -Sono punti di vista, e si dà il caso che io morirei per sostenerli- ribatté piccato. Ebbero da discutere a lungo su questo fatto. Sof era la solita disfattista e Fabio aveva la testa dura: era uno scozzo finito senza né vinti ne vincitori. Passarono una mattinata tranquilla finché i loro stomaci cominciarono a brontolare e si avviarono per la strada di casa. *Lidja* Aveva passato quasi tutto il pomeriggio in un hotel con il suo fidanzato, Ewan McAllister, chitarrista che adorava dedicarle canzoni (a volte anche scritte da lui), aveva una voce stupenda e ogni volta che cantava per lei era come se si innamorasse nuovamente. Riusciva a entrarle dentro. Anche solo qualche accordo strimpellato dalle sue lunghe dita riusciva a provocarle un’emozione. Ed era proprio per questo che quel giorno gli aveva fatto dono della sua verginità. Anche se era il primo ragazzo del quale si era innamorata, ne avevano passate tante insieme, ormai si conoscevano da quasi tre anni, aveva intorno ai 19 anni e soprattutto lo amava. Non era stata il massimo da come veniva descritto il coito, ne era stato tremendo come lo raccontavano tutte. Le era stato abbastanza indifferente, ma lui aveva fatto di tutto per renderglielo speciale. Era stato dolce: l’aveva portata a fare un giro in carrozza in un parco, poi all’Hotel Serenity, quattro stelle, avevano pranzato, bevuto un po’ di champagne e poi… beh, era successo; naturalmente erano stati attenti ed erano tornati a casa presto, tutto secondo i piani: non vedeva l’ora di raccontarlo a Sofia. *Sofia* Erano arrivati a casa, ma non c’era nessuno, probabilmente erano tutti divisi a coppie, come nell’arca di Noè: Karl e Chloe, Ewan e Lidja, Thomas e Gillian (probabilmente a fare la spesa) e il prof. era fuori per lavoro. Constatato che non c’era nessuno “campo libero” si dissero, e cominciarono un po’ a limonare sul divano. Così quando Ewan e Lidja varcarono la soglia li trovarono in una posizione abbastanza compromettente, per farla breve: se li avesse trovati così il prof, avrebbe rispedito Fabio nel suo istituto. La prima cosa che videro fu una maglietta dei NightWish buttata per terra a caso, poi alzarono lo sguardo e sul divano a isola rosso c’era Fabio senza maglia che pomiciava con Sofia, tenendole le mani nei capelli. Erano talmente assorti che non si accorsero della loro presenza –Em, scusate, volete che ripassiamo dopo?- chiese Lidja. -Uff!- sospirò scocciata Sofia, proprio ora che si stavano divertendo! FINE CAPITOLO. Ciau ragazze! Spero che vi sia piaciuto, lasciate una recensione plz ♥ Scorsa sul prossimo capitolo: -Non posso credere che tu l'abbia fatto- disse. Ma quello che pensò fu : e forse ora Fabio vorrà provare lo stesso da me
  
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