Fumetti/Cartoni americani > Pucca
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Autore: Sophie Robin Kendrick    19/01/2014    1 recensioni
Pucca vince 2 biglietti per il resort, dove li ci sono casa, alberghi. Puoi praticare ogni tipo di sport e ci sono tutti i negozi possibili
:)
per 4 giorni relax, relax e ancora relax
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Garu, Pucca
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Garu si destò dal sonno, con Pucca ancora tra le sue braccia. Si stiracchiò e si allontanò da lei. Gettò un occhiata all'orologio e si accorse che erano le 8.
Tra meno di un'ora sarebbero sbarcati e ancora non erano pronti. Per un ninja la puntualità era tutto.
Vestendosi andò a comprare la colazione. ALmeno cercava di svegliarla tentandola con la Brioche.
Tornato in camera cercò di svegiarla, ma lei si accoccolò di più tra le coperte. Garu si sedette sul letto  e le posò un bacio sulle labbra. Lei gli circondò la schiena con le braccia e si ritrovò disteso nel letto.
Lei era appoggiata a lui, e faceva versi come per dire "ancora 5 minuti". Lui sorrise e le diede un bacio per poi prenderla in braccio e farla sedere nel letto. All'inizio si oppose, ma poi aprendo gli occhi Afferrò la colazione che Garu le porgeva e la mangiò assonnata.
Corse in bagno prima che lo facesse Garu, lasciandogli un bacio sulla guancia.
Lui ne approffitò per vestirsi, e poi si scambiarono i ruoli.
Una volta pronti, lasciarono le valigie al fattorino, che stava passando di camera a camera per prenderli.
Salirono sul ponte, Pucca rimase estasiata, mancavano ancora 45 minuti per l'attracco, ma già si vedevano i colori e i palazzi dell'isola. Corse verso il parapetto ed era tanta l'allegria che stava per cadere giù, se Garu non l'avesse presa per la vita. Lei sorrise e si appoggiò delicatamente alla sua spalla. La gonna del suo vestito ballava nel vento, e la stessa cosa facevano i suoi capelli, lasciati sciolti.
Era scresciuta molto, ed era diventata bellissima. Di una bellezza tale che anche Ring Ring se la sarebbe sognata. Ed era sua.
Allungò una mano, spostò il viso verso di lui e la baciò. E pensare che quando aveva 12 anni scappava da lei, adesso non ne può fare a meno. Si staccarono sentendo l'autoparlante, annunciare che erano arrivati a destinazione, e che presto sarebbero scesi. Infatti mentre erano impegnati l'isola si era avvicinata, o meglio la nave si era avvicinata e adesso alcuni marinai, stavano già proveddendo ad ormeggiare la nave. Pucca gli sorrise e lo prese per mano, insieme si incamminarono verso le scale, finalmente attaccate alla nave, per permettere ai passeggeri di scendere. 

Una volta messo piede sull'isola gli accolsero alcune ragazze vestiti con dei kimono, che gli porsero le chiavi della casa e i solo bagagli, le ragazze si allontanarono lanciando sguardi e sorrisi a Garu, che ingenuamente rispose con un piccolo saluto della mano
Pucca gli lasciò la mano, e indignata si allontanò da lui per cercare la casa. Inutile dire che furono inutili gli sforzi per spiegare a Pucca che il suo gesto era solo di cortesia e non perchè ci stesse provando. 
Lei gli concesse un sorriso sono quando, con adeguate informazioni riuscirono a trovare la casa ed a entrare. La casa era in stile occidentale, aveva una cucina, un salotto e delle scale che conducevano al bagno e alla stanza letto. Anche se era un po piccolina a loro andava bene. Si sistemarono e uscirono per andare a fare un bagno alle terme. Con i costumi già messi sotto i vestiti,  fecero un giro per la sezione dell'isola dedicata alla spa.
Scelsero le terme comuni, e si separarono per andare a cambiarsi. 
Pucca si mise il costume celeste che aveva comprato il giorno prima con Ching, aveva la valigia piena di cosa nuove e belle che avrebbe fatto vedere a Garu a poco a poco. Il suo era un Bikini  con il sopra a top. 
Entrò nelle terme, ed entrò in acqua, era bella calda. Si sedette in un angolo aspettando Garu, nel frattempo si rilassò appoggiando completamente al bordo della vasca.

Garu si svestì posando la maglietta e i pantaloni in un minuscolo scompartimento, gettò un'occhiata agli altri scompartimenti e vide che c'erano altri 3 ragazzi, forse da soli o forse no, sperava in compagnia con le loro ragazza anche se un presentimento negativo iniziava a farsi spazio in lui. 
Cominciò ad avvicinarsi alla porta che dava alle terme, fino a quando un piccolo gridolino e una voce maschile gli entrò nel cervello.
"Ehi pupa, sei sola? che ne dici di spassartela con noi. Ci sentiamo molto soli." 
Aprì di scatto la porta e quello che vide lo fece arrabbaire. Un ragazzo con i capelli neri teneva Pucca per un braccio e con l'altra mano le aveva tappato la bocca. Non ci penso 2 secondi che già il moro si trovava un occhio nero. I suoi compari lo aiutarono a rialzarsi, e scapparono per la troppa forza e la velocità del Ninja.
Garu li vide chiudere la porta di fretta e si voltò verso Pucca, che si stringeva le braccia nel petto e con il viso calato pieno di lacrime.
Quella vista la fece apparire ancora più gracile e indifesa di quanto fosse.
Garu si mise accanto a lei, appoggiato al bordo e la fece sedere tra le sue gambe abbracciandola e coccolandosela un pò. 
Una volta calmata le diede dei piccoli baci sulla nuca, che si spostarono sulle labbra. Non andò oltre, anche se era arrivato in tempo da un probabile abuso e lei stesse bene fisicamente, ancora era troppo scossa per coccole più accennate.
Rimasero per un po li, o almeno così sembrò a Garu. Pucca si mosse tra le sue braccia, il che fece in modo di sposare l'attenzione a lei, che gli indicava la sua pancia sorridendo. Complese quello che voleva dire. La pancia di Garu aveva cominciato a brontolare e ben presto anche quella della ragazza, che scatenò le risa di entrambi.
Si misero d'accordo per uscire. Pucca non sarebbe uscita dallo spogliatoio fino a quando Garu non avrebbe bussato alla porta. Aspettando che pucca entrasse nello spogliatoio femminile, corse verso il suo e si cambiò asciungandosi il più presto possibile.
Andò a prendere Pucca bussando come le aveva fatto vedere prima. 2 Tocchi veloci e un lento dopo 3 secondi.
La ragazza ne uscì e andarono a un ristorante vicino.

Ritornarono il pomeriggio tardi a casa, avevano fatto un altro giro tra i negozi e Garu un negozio di antiquato dove aveva trovato una vecchia Katana, che lo incuriosiva. Però non volendo far aspettare Pucca, uscì dal negozio senza di essa e proseguirono il loro giro.
Decisero che avrebbero mangiato direttamente a casa, visto che Pucca aveva fatto la spesa sulle cose utili e essenziali che non avevano a casa.
Erano le 8 quando si mise ai fornelli per preparare la cena, sushi per celebrare l'inizio della breve vacanza.
Ci mise poco e chiamò Garu che si avvicinò con il pigiama da notte messo. Lei accennò a un sorriso e si sedettero insieme a mangiare accendendo la tv e guardarla in religioso silenzio.
Si andarono a coricare dopo aver sparecchiato e lavato i denti. rigorosamente l'uno tra le braccia dell'altro

Ok forse è un pochino stucchevole, ma spero che piaccia molto, il primo giorno è già andato ne mancano altri 3 per finire chissa cosa succederà
   
 
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