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Autore: dearjdols    20/01/2014    2 recensioni
Niall abbassò lo sguardo sui piedi scalzi e decise.
Il giorno avrebbe preso l'aereo per andare alle audizioni a Dublino con la madre.
Si issò in piedi pronto per correre giù per le scale e comunicarlo alla madre, ma prima di chiudere la porta sussurrò solo un
"Grazie, Harry Styles."
**
"Credo di amarti, Harry." confessò con voce spezzata.
Si guardarono negli occhi per qualche secondo. Verde nell'azzurro. Pozze d'amore liquide.
I loro respiri si infrangevano delicatamente, uno sul viso dell'altro.
E così il riccio lo baciò, disperante d'amore.
**
"Non ti lascio morire, Niall! Quanto è vero Dio, non ti lascio morire!"
Sferrò un calcio al muro, mentre le lacrime percorrevano i suoi zigomi.
NARRY ALL THE WAY, EHY!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GB                                                                   Yellow.

                                                                 Charapter one.
        
                                                      "The truth is I got lost without you."               
   

"Niall..." No.
"Niall, dai." No. Una carezza sulla guancia. 
"NIALL!" ed in un nano secondo la mia faccia si ritovò a salutare il pavimento. Ora lo picchio.     
      
Era quasi la fine di marzo e stavamo registrando il nuovo album "Midnight Memories", mentre continuavamo a spostarci nelle arene di tutto il mondo, finendo il Take me home tour.
"Liam, che vuoi?" sussurrai ancora sul pavimento, mentre mi rannicchiavo su me stesso, infreddolito. Odiavo essere svegliato, poi in quel modo rischiava la flagellazione. Maledetto Payno.
"Devi finire di registrare Half a heart... ah, adoro quella canzone." sospirò con i calssici occhi sognanti.
"Dimmi quale non ti piace, che facciamo prima..." dissi alzandomi, e dirigendomi verso il bagno per lavarmi i denti.
"Che ore sono?" chiesi mentre mettevo il dentifricio sulle spazzole, ancora mezzo assonnato.
"Primo, quello è lo spazzolino di Lux. Secondo, le due e venti di mattina." mi stroppicciai meglio gli occhi e osservai bene lo spazzolino. Rosa con i brillantini e una dolcissima scritta stropicciata che diceva "Lux". Poggiai lo spazzolino e presi il mio. Le due e venti di mattina, cazzo. Spero che almeno quando uscirà il film le fan lo apprezzeranno. Posai lo spazzolino e mi diressi verso il comodino.  Lo aprì.
"Che ci facevi in piedi?" chiesi, mentre si sedeva su una sedia. 
Spostai i calzini e finalmente trovai quello che cercavo.
"Era il mio turno di registrazione e visto che ora è il tuo, mi hanno mandato a chiamarti." Aprì il pacchetto, presi una sigaretta e l'accesi.
"Paul ti uccide se ti vede."  si passò una mano tra i capelli, sapendo che non me ne importasse niente.
"Fanculo Paul..." sussurrai mentre mi infilavo un paio di pantaloni della tuta.
"Niall..." iniziò con la sua ramanzina, ma lo troncai all'inizio.
"Con chi vado?" Speravo di essero solo, perchè con quel tipo di canzone l'ultima persona con cui vorrei essere andato era...
"Harry." feci un profondo tiro prima di rilasciare il tutto dal naso e poggiarmi alla parete.
Harry, Harry Styles. Non c'è molto da dire... beh, in realtà sì, ma non so da dove iniziare, nè finire. Sono  innamorato di lui dalla prima volta che l'ho visto in tv, credo. Perchè mentre cantavo So sick, l'unica cosa a cui riscivo a pensare era la sua testa riccia, le sue fossette e la sua voce. Perchè amo quando mi abbraccia quando sono nervoso. Perchè amo come riesce a gestire i miei sbalzi d'umore, rispetto ai ragazzi. Perchè amo il fatto che quando ride o mi guarda anche solo pochi secondi, sono incantato. E' il mio tabù, il mio enigma. E' l'esplosioni di colori sul mio foglio bianco. E' il paradiso sulla terra. Forse puoi capirmi? Non so.
Perchè amare Harry è come sdraiarsi sulla strada durante un acquazzone e aspettare di ammalarsi. Come cercare di trovare un qualcosa di logico nella pazzia. Come un suicidio per cui morirei ogni giorno. E credo non sia normale amare una persona così tanto.
E ovviamente Liam lo sa, come il resto della band, tranne lui. Ho sempre così tanta paura che possa scoppiare a ridere se glielo dicessi, scompigliandomi i capelli e sussurrandomi di smetterla di fare certe scommesse con Louis. 
"Niall, lo so che potrà essere difficile dire quelle parole con Harry davanti ma..."
"Stai tranquillo, Liam. Ce l'ho fatta con More than this e ci riesco ogni sera con Little things; ce la posso fare anche con questa." lo fermai di nuovo. Venne ad abbracciarmi. Lo strinsi forte.
Liam aveva imparato a scoprirmi lentamente; conosceva ogni mia sfaccettatura. Era inutile fingere che andasse tutto bene. Sapeva che provavo a fare il ""duro"", ma che non faceva per me. Sapeva che ero debole come un pungo di sabbia al vento.
"Vuoi che ti accompagni, Nì?" chiese genitlmente, sapendo che sicuramente sarei crollato. Scossi la testa...dovevo affrontare la cosa.
Misi una maglietta a maniche corte, gettai la sigaretta nella tazza del gabinetto e mi avviai verso "lo studio di registrazione" improvvisato con due materassi e alcune tende. Entrai piano, notando che non c'era nessuno. Mi sedetti su una sedia, aspettando che qualcuno si facesse vivo.
Dopo un paio di minuti, mi alzai e impreda al nervosismo incominciai a fare avanti e indietro per la stanza, ripetendo mentalmente le parole della canzone. Forse se stringevo un altro po' i pungi, le unghie sarebbero penetrate nei palmi. 
All'improvviso mi sentì toccare la spalla e sobbalzai. Sentì una piccola risata e subito dopo vidi un sorriso da contorcersi lo stomaco.  Harry era arrivato.
"Buongiorno, biondo." disse sorridente, abbracciandomi. Chiusi gli occhi e ispirai segretamente un po' del suo profumo dalla maglia. Avrei potuto morirci in quel modo.
"Ciao." dissi solo abbassando lo sguardo e arrossendo un po', senza farmi vedere.
"Come stai?" chiese, sistemandosi sulla sedia.
"Benissimo, tu?" Bugia numero uno. Alzò lo sguardo. La mia mente incominciò a sbarellare, come una bussola imbrogliata da una calamita. Era bello come il sole.
"Bene... sì, bene." bisbigliò con la sua solita voce roca, così profonda da cospargermi di brividi. Ma la sua faccia diceva tutta un'altra cosa, così agì di getto.
Mi avvicinai piano e strinsi le braccia intorno al suo collo; dopo un po' sentì le sue intorno al mio petto e il suo corpo scosso dai sighiozzi.
 Non penso ci sia cosa peggiore. Avrei voluto averli io i suoi dolori, avrei voluto io piangere le sue sofferenze. 
 Gli passai una mano tra i ricci, accarezzandoli piano.
"Hazza...?" tremò la mia voce. 
"Stai zitto." singhiozzò mentre mi stringeva più forte.
Di solito non era mai così initmo con me, il che mi fece sentire ancora più impotente. 
"Non... non piangere, ti prego." gli sussurrai piano, mentre asciugavo le piccole lacrime. 
Sorrise lievemente e tirò su col naso.
"Hai mai provato quella sensazione di smarrimento, confusione? Tipo quando, mentre sogni senti quel vuoto, come se stessi per cadere e allora ti svegli col cuore che ti sta per spaccare la gabbia toracica?"
Annuì tristemente.
"Moltiplicalo per cento." abbassai la testa, torturandomi le mani.
"Che posso fare? Che posso fare per non farti stare così? Vuoi che ti porto da mangiare? Vuoi bere? Vuoi che ti lascio solo? Vuoi prendermi a parolacce? Fallo."
"Niall mi fai scoppiare la testa se conti..." iniziò massaggiandosi le tempie.
"La smetto, giuro." sussurrai, abbracciandolo. La mia voce tradì una nota di esasperatezza.
Pianse di nuovo e ancora più forte; misi le mani nei capelli. Mi guardai intorno: ero nel panico. Squadrai la stanza quando notai una chitarra appesa al muro. Corsi a prenderla mentre sentivo ancora i singhiozzi di Harry. Forzai i chiodi e riuscì a staccarla, così lo raggiunsi veloce e mi misi con la gambe incorciate, seduto sul pavimento. Mi guardava leggermente stranito e le lacrime non smettevano ancora di disperdersi veloci sui suoi zigomi.
L'accordai un attimo e incominciai a suonare Little birddi Ed Sheeran, sapendo che era la sua preferita. Mentre le mie mani si muovevano veloci sulle corde, incominciai a cantare.
 Più la canzona andava avanti e più sorrideva, cosa che mi riempì di gioia. Sorrisi a mia volta e intonai con gli occhi incastrati ai suoi:

"But if I kiss you, will your mouth read this truth? 
 Darling how I miss you, strawberries taste how lips do..."

Rise piano e inziò a cantare con me; saremmo potuti scomparire in quella stanza, in quel momento.
Se mi avesse amato di serate gliene avrei fatte finchè le mie mani non si sarebbero sgretolate sulle corde; lo avrei fatto sentire perfetto, se solo... mi avesse amato.
Passarono quei tre minuti e finì di suonare la canzone.
Stava per parlare quando Buddie, l'uomo che dirigeva tutte le attrezzature, irruppe nella stanza.
"Buongiorno ragazzi, scusate il ritardo ma ha chiamato mia moglie e sapete com'è quando suc...Niall! Che diamine?!"  disse - (urlò) -  riferendosi alla chitarra.
"M-mi dispiace, io..." boccheggiai.
"Non importa! Vai dentro che dobbiamo cominciare, siamo nel più massimo ritardo!" risi.
 Era sempre quella la sua frase, "nel più massimo ritardo!"; non si poteva sentire. Con suo accento scozzese, poi.
"Okay!" sogghignai.
Mi alzai e in fretta riposai la chiatarra alla parete, ma prima di entrare nella cabina chiesi
"Uhm, possiamo spegnere le luci? Giusto per creare l'atmosfera." Bugia numero due. Volevo spegnere le luci in caso fossi scoppiato a piangere.
"Vado." Disse solamente Harry. In quel momento, se è possibile, lo amai più che mai.
Entrai, sistemando bene le cuffie e concentrandomi più che altro sull'intonazione. Prima che si spegnessero le luci, diedi il via a Buddie e ricevetti due pollici alzati e un sorriso da Harry. La mano incominciò a tremare.
Appena partì la musica, le gambe stavano quasi per cedere e avrei potuto piangere anche in quel momento. Presi un bel respiro, chiusi gli occhi e cominciai.
"Thought I tried to get to out of my head..." prima lacrima. "...the truth is I got lost without you." seconda lacrima. "...and since then I've been waking up to, only half of blue sky..." ormai le lacrime viaggiavano libere sulle mie guance, mentre il mio pensiero fisso era Harry, i suoi occhi verdi, il suo sorriso e i suoi ricci. "...candid there, but not quite. I'm walking around with just one shoe..." presi tutto il coraggio che avevo e cantai l'ultima strofa. "...I'm half a heart without you." e mentre le note degli strumenti e la voce già registrata di Zayn con i suoi "without you, oh without you!" mi riempivano le orecchie,  mi asciugai le lacrime velocemente. Volevo andere via. Volatilizzarmi. La musica mi aveva sempre riparato; fin da piccolo, era stata sempre una valvola di sfogo, ma in questo momento, mi stava uccidendo.
Harry riaccese le luci e quando alzai la testa per salutare tutti con un "ciao" generale, mi senti contro il suo petto profumato. 
Mi avrebbe ucciso, lo sentivo.
"Grazie di tutto, Niall. Ti voglio tanto bene." E io ti amo. Sorrisi timadamente e mi avviai verso l'uscita.
Avrei voluto piangere ancora e ancora, fino a prosciugare tutti i liquidi presenti nel mio corpo. Amavo quel ragazzo più di qualsiasi cosa, e lui mi vedeva come un "ti voglio tanto bene".
Avevo bisogno di Liam, in quel preciso istante. Avevo bisogno di parlargli, sfogarmi. Credevo si annoiasse ogni volta a sentire le mie storie, ma non sapevo che altro fare.
"Ehi, Horaaan!" mi gridò dalla fine del bus.
"Paaayno!" urlai a mia volta.
"Vuoi abbassare la voce? Ti sentiranno tutti!" rispose quattro volte più forte.
"Testa di minchia, stai gridando quanto me!" 
Ricevetti un grazioso dito medio e un gesto che mi incitava a venire verso di lui.
"ORA CI SFONDIAMO SU GTA!"
Risi, raggiungendolo. 
Oh, Lord.

*

"I'm half a heart without you." ed ecco la fine della canzone. Era difficile non cantarla, evitando di pensare a quegli occhi ghiaccio, a quelle lentiggini, a quei capelli biondi che profumavano sempre di miele. Non facevo altro che pensare al gesto che aveva fatto, non sapendo che era proprio per lui che piangevo. Niall Horan. 
Non so quando e non so come, ma quel piccolo irlandese era riuscito a prendermi il cuore. Non so descrivere come mi faccia sentire. Forse è il massimo grado di felicità che una persona possa provare, la verità è che credo sia amore. Perchè quando cerca di non arrossire quando lo abbraccio, mi fa sentire in pace col mondo. Ogni volta che mi bisbiglia cose deficienti solo per farmi ridere, credo di ridere solo per farlo contento, perchè non so, ma ci tengo così dannatamente alla sua felicità. Niall è la piccola utopia in cui mi posso nascondere. Niall è quella persona che si isola dal mondo, e si abbandona alla nota sbagliata che a lui pice tanto. Perchè il mio Niall è un sussurro in un mondo di urli. Perchè il mio Niall è una di quelle persone che se dice che sta bene, prega che tutti gli credano. E' il raggio di sole che perfora le nuvole. E' tutto e niente, senza di lui. Non riesco a immaginare di svegliarmi la mattina e non trovarlo in cucina che si smangiucchia l'undicesima merendina. 
Oppure non sentire quando si chiude nello stanzino e si mette a suonare per un'ora buona la chitarra, dimenticando tutto. Non riesco a immaginarmi di vivere senza la sua voce delicata. Quando poi, stava registrando il suo assolo, avevo chiuso gli occhi, godendomi i brividi lungo le braccia. Credo di non farcela più. Ho davvero bisogno di lui. 
Non l'ho mai detto a nessuno, neanche a Louis, non so perchè.

"Arrivederci Buddie!" salutai con una mano alzata.
"Ciao, Harry! Ricordati domani dobbiamo registrare You&I!" Questa è proprio una via crucis.
"Porta il biondo e Zayn!" Ce l'hai con me, dillo.
"Non ti preoccupare. A domani." dissi solo, andandomene definitivamente.
 Ho un sonno pazzesco. Prima vado a svegliare Lou, che è il suo turno.
Mi incamminai verso la cabina di Lou quando sentì Liam e Niall.

"Non sai quanto sto male."
"Dovresti dirglielo, Niall. Non puoi più andare avanti così; sopporti da tre anni."
"Ho paura, Liam."
"Ricorda sempre: la paura è una scelta. Tu scegli di avere paura, non hai paura. 
Io ti dico solo: buttati. Sii coraggioso.
"
"Grazie Payno."

Mi venne un forte nodo alla gola. Perchè Niall stava male? E perchè non me l'aveva detto?
"Haz...?" Mi girai, Louis si era svegliato da solo. Menomale. Sorrisi.
Aveva tutti i capelli sparati in aria e la maglia stropicciata.
"Quei coglioni mi hanno svegliato. Stanno giocando a GTA, eh? Fai che non li becco, sennò li faccio esplodere come talebani.  Gli hai messo pepe al culo?
Ma che ore sono per stare già in piedi?"
Risi. Solito umorismo mattutino.
"Boo, ti dovevi alzare comunque perchè Buddie ti aspetta in sala di registrazione; sono quasi le tre del mattino e devi finire Half a Heart. Sono già in piedi perchè hanno finito."
"Uhm." sbadigliò e mi guardò con gli occhi mezzi socchiusi. Poi si avvicinò e mi battè una mano sulla palla.
"Tu non stai bene. Cos'è successo?" Louis mi conosceva meglio di tutti e me lo leggeva in faccia che stavo male.
"Lou, tu vai. Quando torni parliamo." Dissi solo mentre abbassavo gli occhi.
"Sicuro?"
"Sicuro." sforzai un sorriso e lo vidi andarsene e passo di lumaca.
"Fai schifo a mentire."
E' vero. Faccio davvero schifo a mentire. Non ci riesco proprio. E' più forte di me.
"Lo so." risi.
Mi avviai verso la sala della tv per vedere cosa facevano quei due. Avrei scoperto di più... dovevo.
Mi avvicinai piano,  Liam continuava a chiedere ad un tipo che ore erano, mentre lo colpiva ripetutamente. La risata di Niall riempì la stanza. Sorrisi istantaneamente.
Finsi uno sbadiglio e mi andai a sedere vicino a lui, tutto spaparanzato.
"Buongiorno Lee yum." dissi prendendo il mio cellullare.
"Giorno, riccio." biascicò tutto preoccupato a rubare una macchina, mentre Niall correva verso di lui.
"Biondo" salutai sussurrando, in modo che solo lui sentisse. Sorrise lievemente.
"Harry..." ricambiò regalandomi un sguardo rapido con quei suoi due occhioni ghiccio. Stesi il braccio sulla spalliera del divano, giocando con la manica della sua maglia.
"E pensare che oggi c'è lo spettacolo a Dublino e poi due settimane di pausa. Mi mancherete." disse solo Liam.
"Oh, Payno, basta sentimentalismi." rise Niall, mentre si accaniva contro i tasti del joystic. 
"Quello che voleva dire è che mancherai anche a noi." lo coressi, notando l'espressione offesa di Lee. Il biondo poggiò la testa sulla mia spalla mentre continuava a muovere le dita veloci. Il mio cuore prese a palpitare dall'agitazione. Come dovevo comportarmi?
Non la presi troppo sul serio, continuando a scorrere la cronologia di twitter, come se non fosse niente.
Poi la suoneria di Liam riempì la stanza.
"Oh, è Sophia. Un attimo. " mise 'pausa' poi si alzò e se ne andò, lasciando me e Niall soli.
Aveva acora la testa sulla mia spalla e si era rannicchiato su se stesso. Era adorabile.
"Ehy..." quei due oceani che aveva al posto degli occhi, mi smarrirono per qualche secondo.
"Io ti volevo solo ringraziare per prima." dissi tutto d'un botto, imbarazzato.
"L'importante è che stai bene." fece spallucce, sorridendo. Quella frase si disperse nella mia mente come un eco.
Lo vidi rabbrividire.
"Hai freddo?" annuì, chiudendo gli occhi, così mi alzai un attimo, presi una coperta e gliela poggiai sopra. Poi mi avviai verso l'uscita.

"
Io ti dico solo: buttati. Sii coraggioso." le parole di Liam tornarono in dietro come una molla.
Niall James Horan, tira fuori le palle. Cazzo.
Dì qualcosa, DI' QUALCOSA!
"Harry? Non... non andare via. Vieni qui." lo fermai, sperando che non se ne fosse andato e di non aver parlato al vuoto.

 
Sorrisi felice e con il cuore a mille, ritornai in indietro, imbucandomi sul divano, stringendolo al mio petto. Posai le labbra sulla sua testa bionda e chiusi gli occhi. Non potevo stare meglio di così.

Vorrei potermi addormentare così sempre. Mi venne istintivamente voglia di piangere contro il suo petto profumato, ma repressi il tutto, chiudendo gli occhi e abbandonandomi alle braccia di Morfeo... e le sue. Sentii il calore inondarmi le guance.
Ti amo, Harry.


Dopo neanche due minuti, lo sentì russare sulla mia spalla. Sorrisi.
Ancora assonnato si sistemò sul mio petto alzando il viso, rimandendo a pochissimi centimetri distanza dal mio. Sorrisi e gli passai il pollice sulle labbra. Erano morbide, piccole e rosse come il sangue. Perfette.
Avvicinai piano la testa solo per godermi il suo respiro sulla faccia. Chiusi gli occhi e feci scontrare delicatamente i nostri nasi in modo che non si svegliasse. Una piccola lacrima scese sulla mia guancia, immaginando un amore tra me e Niall. Uno di quelli belli da far male; fatti di baci, carezze, mani intrecciate...semplice amore.
Seconda lacrima.
Poggiai la testa sopra la sua, dimenticando quei pensieri.
Ti amo, Niall.



Spazio autrice. lalala.
Allora, si scopre che si amano. Bene.
Si incomicia con un paio di lacrime, che poi saranno tutte ricopensate, don't worry.
Che dire? Grazie alle mie Narrys e grazie alle lettici silenziose. Spero che la storia piaccia.
Anche perchè forse più avanti qualcuno mi odierà. AHAHAH
Vabbè ora vi lascio, big loooove. *w*
   
 
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