Questa è una one shot completamente diversa dalle altre. Purtroppo non sono capace
di scrivere storie comuni, quelle che piacciono a tutti dalla prima parola del testo.
Io scrivo di getto. E adesso nella mia mente dovevo scrivere una one shot così. Una one shot misteriosa.
Criptata. Spero che la appreziate lo stesso. Un bacio a tutti, a chi piacerà, a chi la odierà, persino anche a chi
non recensirà. Pazienza. La mia Olicity è così. Ciao. TWITTER
- Felicity, tutto ok?
- Tutto bene, stavo per andare a farmi una doccia.
- Sembravi strana oggi, a lavoro.. Sicura che vada tutto bene?
- Certo.
- Non ti credo.
- Perchè, Oliver? Perchè non ho detto nessuna frase senza senso?
- In un certo senso.. sì.
- Non mi conosci Oliver. Ti ho detto che va tutto bene.
- Ti conosco abbastanza invece, ma tu, Felicity, tu non ti lasci conoscere fino in fondo.
- Cosa vuoi esattamente, Oliver? Sono le 22 e vorrei lavarmi.
- Ti puoi lavare dopo che mi avrai detto cosa ti sta succedendo.
- Non sono affari tuoi.
- Lo sono invece!
- Oliver...
- Felicity. Perchè non lasci che ti aiuti?
- Cosa vorresti fare? Sgozzare la tua fidanzatina Rochev e scampare la condanna grazie ai tuoi super-avvocati?
- Cosa... di cosa stai parlando?
- Vuoi che te lo spieghi? Ci tieni proprio?
- Certo, Felicity. Parlami.
- Dovresti decisamente andare da quella cagna vogliosa adesso, e lasciarmi in pace.
- Pensi davvero che sceglierei lei invece che te?
- Bhè, lei te la scopi. Perchè dovresti scegliere me?
- Sto venendo da te.
- Non ci pensare nemmeno. Vai da lei, Oliver.
- Felicity, lo so che non ti piace Isobel ma... è successo e basta. E' stata solo una notte. Posso venire da te?
- No che non puoi. Cosa vorresti venire qua a fare? Sono occupata.
- A fare cosa?
- Vorrei farmi una doccia.
- Felicity...
- Oliver ma cosa vuoi?
- Te.
- Non è vero, tu vuoi lei.
- Lei è solamente lavoro.
- Non posso fidarmi di te.
- Non è vero. Tu non vuoi fidarti di me.
- Come potrei fidarmi di uno che si scopa ogni cosa che respiri e si muova?
- Non fare la santarellina.
- Scusami?
- E Barry?
- Barry aveva bisogno di me e io ci sono sempre per gli amici. Io sono una persona su cui si può contare. E Barry non ti ha mai accusato di indossare gonne troppo corte. Non ti ha mai fulminato con gli occhi. Non mi ha mai baciata davanti a te. Non mi ha mai portato in ufficio per scoparmi come fa lei con te, Oliver. E' diverso.
- Io...
- Ti devo proprio spiegare tutto?
- Felicity...
- No, fammi finire. Non puoi averci entrambe. Non potrò mai essere tua amica, Oliver. Lo so io, lo sai tu, lo sa Digg, lo sanno tutti.
- Allora non lo sarai.
- Non sei costretto a farlo se non vuoi, Oliver. Ti aiuterò comunque con le tue missioni.
- Non riusciresti a starmi vicino sapendo che mi scopo un'altra, senza starci male, Felicity.
- Ah, infierisci anche.
- No, Felicity. Sono realistico. E ti sto dicendo che voglio te.
- Ma non dirmi cazzate, Oliver!
- Come posso provartelo?
- Semplicemente non puoi. Sei un donnaiolo, Oliver, è questa la tua natura, non puoi cambiare.
- Ti sbagli di grosso. Io sono già cambiato.
- Ah, sì? E quando?
- Quando ti ho incontrata.
- Che frase scontata.
- Almeno è sincera. E non voglio che tu soffra. Anche questa è sincera.
- Non so se posso fidarmi di te.
- Dammi una possibilità.
- Non voglio uscirne distrutta. Il mio cuore non reggerebbe.
- Felicity, non ti farei mai del male. E non lascerò che nessuno ti offenda più.
- Non ho bisogno che tu mi protegga.
- Ma io voglio farlo. Lascia che ti protegga.
- E come?
- La Rochev. Considerala un problema risolto.
- Oliver... tu dovr..
- Mi dipsiace di non essermi accorto prima che ti stesse con il fiato sul collo.
- E' gelosa. Lo sarei anche io.
- Già lo sei.
- Non è vero.
- Questa la nostra prima litigata per telefono? Carina...
- Oliver, smettila, non c'è nessun noi.
- Lo so, ma una possibilità me la merito.
- Magari non te la meriti.
- Allora la pretendo.
- Perchè insisti così tanto?
- Non posso permettermi di perderti. Tu sei.. sei troppo importante.
- ...
- ...
- Oliver, hanno appena suonato il camp...
- Lo so. Sono io. Il portone era aperto. Sto salendo le scale.
- Ti avevo detto di non venire.
- Lo so.
- Sei insopportabile.
- Anche questo è vero.
- E impaziente.
- Sono quasi arrivato.
- Appunto... arrivo.
- Grazie Felicity.
- Per cosa esattamente?
- Per tutto. E mi dispiace.
- Per cosa?
- Per tutto.
- Sei perdonato, lo sai? Lo eri già da tempo.
- Lo sapevo, ma non potevo darti per scontata. Ti avrei persa per sempre.
- Non mi perderai mai, nonostante tutto, ci sarò sempre.
- Anche io ci sarò sempre per te, Felicity.
- E' bello sentirselo dire.
- Aprimi. Sono alla porta.
- Sei già nel mio cuore.