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Autore: Yukari Elric 1412    21/01/2014    1 recensioni
Lara era pronta per il grande passo, presto avrebbe sposato Edward Sinclair, uomo biondo con occhi azzurri e tanto fascino, che decise di finanziare i viaggi della giovane archeologa quando la conobbe ad un pranzo di gala e s’innamorò perdutamente di lei.
Lara accettò di fidanzarsi con lui inizialmente per avere la possibilità di viaggiare ancora, purtroppo nonostante lei fosse di ottima famiglia, quello non era un ottimo periodo per i risparmi, così avrebbe potuto continuare le sue avventure in giro per il mondo, che per lei era la priorità assoluta.
Ma frequentandolo, col tempo iniziò anche lei ad amarlo.
Un giorno Miss Croft torna Venezia per una nuova missione che ha a che fare con il suo passato, il pugnale di Xian, sua vecchia “conquista”.
E proprio in questo viaggio conoscerà un uomo diverso da chiunque altro, forte e potente, che deciderà di aiutarla a compiere la sua nuova missione.
Ma Lara presto, tra dure battaglie contro demoni potenti e il passato che è tornato, si accorgerà che qualcosa dentro sé sta cambiando.
Il matrimonio con Edward forsè andrà a monte?
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lara Croft, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3 – Incantesimo a mezzanotte

 
La villa dello zio di Edward era incantevole, e il ballo, tenuto nella sala principale a piano terra della villa, era meraviglioso, c’erano maschere e travestimenti di ogni tipo, dalle più classiche come Arlecchino o Pulcinella, alle più stravaganti ed originali…
Lara era affascinata da tutto ciò, ma con i suoi occhi castani cercava gli occhi azzurri di Dante.
Sentiva di volerlo vedere anche se dopo si sentiva in quel modo strano, sperava di vederlo, ma sapeva che lui non sarebbe mai passato dal ballo…
 
Per lei era tutto assurdo, all’inizio lo odiava perché l’aveva trattata da ragazzina, e poi all’improvviso qualcosa dentro lei era cambiato, non capiva bene in quale preciso attimo fosse potuto succedere, ma ora non riusciva più ad odiarlo…
Ma si sentiva confusa, non capiva se tutto ciò potesse essere amore o no.
Il ballo proseguiva, arrivarono le 23:30 e la serata era ancora nel pieno della festa.
Lara cercava sempre Dante tra la gente, nonostante fosse con Edward, ma lui non c’era…
In più l’archeologa temeva sempre un attacco dei demoni, e con se sotto il vestito, ovviamente, portava le sue due pistole, tra l’elastico delle calze, e per maggior sicurezza portò con sé le Uzis che erano tra le più potenti.
 
All’improvviso lei udì il rumore di un vetro che si rompeva, il suono sembrava provenire da una stanza del primo piano…
Lei disse a Edward che doveva andare al ballo, ma mentì per non farlo preoccupare, salì le scale per andare al primo piano, perlustrò alcune camere ma non trovò nulla.
Alla fine entrò nell’ultima camera di quel piano, e vide una sagoma maschile in penombra d’avanti una finestra rotta, con un lungo mantello e un cappello a cilindro, sembrava tenesse una rosa in mano.
 
Lara pensava fosse uno scherzo, dato che sembrava un famoso personaggio della saga di Sailor Moon, ma per prudenza impugnò le Uzis e le puntò addosso a “Milord”.
«Non muoverti… ho due pistole e non ho paura di usarle!»
«Anch’ìo avrei due pistole, ho anche una grossa spada, Miss Croft.»
 
Quella voce, Lara l’avrebbe riconosciuta tra mille, era quella di Dante!
 Dante?!? Che ci fai qui? E come hai fatto a riconoscermi?»
«Mi sono imbucato, anche con quella maschera e quel bel vestito ti riconoscerei tra migliaia di altre donne, e conoscendoti sapevo che saresti venuta a controllare sentendo il rumore dei vetri rotti.»
«Sei folle!»
«Sì, forse!»
«Io devo tornare da Edward…»
Lara disse quella frase, ma non la pensava davvero, lei voleva rimanere con Dante, ma non poteva.
 
Tornò alla sala del ballo, lasciando Dante da solo.
Si fecero le 23:45 e si cominciarono a sentire spari in lontananza, dal giardino della villa…
La folla era nel panico totale, Lara si precipitò in giardino per vedere cosa stesse succedendo.
Vide tantissimi demoni combattere contro una persona sola, Dante.
Lei corse subito per raggiungerlo e aiutarlo, prese le pistole e iniziò a sparare, facendo fuori qualche demone, l’albino concluse l’opera spazzando il resto dell’orda di demoni con la sua spada.
«Me la sarei cavata benissimo da solo, vai a divertirti con il tuo fidanzatino!»
« Stupido! Non hai visto quanti erano?»  
«Ti ricordo che sono un Devil Hunter…»
All’improvviso un demone più grosso di tutti gli altri sbucò dietro Dante, e lo ferì perforandogli il petto.
Il Devil Hunter sputò sangue e cadde a terra…
Lara era scioccata, non riusciva a credere ai suoi occhi, in preda alla collera con le lacrime agli occhi cominciò a sparare senza tregua, ma i colpi non facevano nulla al demone.
Con agilità riuscendo a non farsi colpire lei raccolse le pistole di Dante che gli caddero quando fù colpito al petto.
Iniziò a sparare con quelle, riducendo il demone in un colabrodo e lo uccise.
 
Si recò da Dante, a terra senza dare segni di vita, c’era solo lei al suo fianco, circondati da laghi di sangue e le carcasse dei Demoni, Lara era in lacrime non riuscendo a credere a ciò che accadde all’albino.
«Dante… Ti prego… Non lasciarmi da sola, io… Io ho bisogno di te… Ti prego… Dante! Non puoi morire! Ti prego… Non posso continuare questa missione senza di te… Alzati… Apri gli occhi… Dante… non puoi andartene proprio ora, proprio ora che iniziavo ad accettare il fatto che ho bisogno di te…  ora che io ho capito…. Ho capito… Che… Mi sono innamorata… Di te…»
Le parole di Lara furono pronunciate durante un suo pianto straziante e disperato.
Ammettendo ciò che provava davvero. Ormai l’aveva capito.
 
«Sciocchina… Io non posso morire così facilmente…»
Dante aprì gli occhi, si aggrappò a lei trascinandola vicino a sé e sotto un chiaro di luna piena, esattamente a mezzanotte, le loro labbra si sfiorarono e lui la baciò.
Era un bacio passionale e dolce allo stesso momento, un bacio di vero amore che lei non si aspettava mai di ricevere proprio da lui, e non poteva credere che lui fosse ancora vivo e la stesse baciando, le sembrava quasi di sognare.
Eppure era tutto vero, nonostante gli fosse stato perforato il petto, lui era ancora vivo…
 
«Dante… Com’è possibile che tu sia ancora vivo?»
«Vedi Lara, ora ti confiderò un segreto… Sono metà demone e metà essere umano. Mio padre era un demone, il grande Sparda, mentre mia madre era una donna umana, nonostante fossero diversi, si sono amati profondamente, e dal loro rapporto sono nato io.»
«Non avrei mai pensato una cosa del genere…»
«Ora che hai scoperto la mia vera natura non ti farò schifo, vero?!»
«Stupido! Non penserai sul serio mai che tu possa farmi schifo perché per metà sei un demone? Non hai capito nulla di me allora!»
«Hahahaha! Vieni con me!»
Dante si alzò e afferò Lara da un braccio, portandosela via…
«Aspetta… Dove mi stai portando?»
«Tra poco vedrai!»
 
I due uscirono dal giardino della villa, per le strade veneziane Dante camminava portando Lara con sé tenendosela per mano, lei non sapendo dove lui la stesse conducendo, lo seguiva senza pensarci due volte…
La gente guardava Lara camminare per le strade con quel meraviglioso vestito, anche se un po’ rovinato dopo il duro combattimento.
Dante si fermò d’avanti l’ingresso di un Hotel…
«Eccoci arrivati!»
«Un Hotel?»
«No… Questo è un rifugio per principesse evase! Dato che stasera sembri una principessa!»
«Ha Ha… Dai seriamente, perché siamo venuti in questo Hotel?»
«Perché stanotte tu sarai la mia principessa, e devo averti con me!»
Lara arrossì, anche se non era proprio da lei, ma quelle parole gli facevano quell’effetto.
 
I due salirono nella stanza dove alloggiava Dante…
«Lara. vorrei che tu dormissi con me questa notte…»
«Siamo in due allora!»
Dante si avvicinò a lei, la strinse un po’ a se, e iniziò a baciarla ancora…
Lui aprì la lampo del suo vestito, facendoglielo scivolare addosso, restando in biancheria intima, poi la prese in braccio e la portò a letto.
Lui si tolse l’abito, l’unica cosa che desiderava adesso era poter fare sua Lara.
Si avvicinò di nuovo alle sue labbra per baciarla, e durante quel bacio dolce ma intenso, tentò di toglierle il reggiseno, ma lei lo fermò…
«Dante… Scusami, io non sono ancora pronta, sta succedendo tutto troppo in fretta...»
«Allora ti aspetterò…»
Dante ci rimase male, ma lei aveva ragione, stava correndo troppo, si distese al suo fianco, abbracciati pian piano si addormentarono insieme, tra dolci sguardi e piccoli teneri baci…
Ma questo amore, sarà destinato a durare? O a Morire sul nascere?
  
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