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Autore: easter s    23/01/2014    2 recensioni
Prendete gli Avenged Sevenfold e i My Chemical Romance. Aggiungeteci una scrittrice/presentatrice a dir poco fuori di testa e una giuria d'eccezione. Mescolate. Aggiungete un pizzico di guest star e sfide folli. Servite freddo. Ecco a voi Idiot's got Talent, ovvero il talento dove meno ve lo aspettate!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Pacchetto regalo splendidamente incartato.
Musichetta piena di suspense.
TA DAAA! Easter S sbuca fuori dal pacchetto, spargendo fiori, cuori e amori ♥
Lo so, non aggiorno da un mese (anzi, ventinove giorni). In compenso vi ho scritto un capitolo fantabolante, pieno di supergioia, delizia e letizia ♥♥♥
Leggete anche il commento in fondo, mi raccomando!
Buona lettura, pace ai vostri femori ♥
La rediviva Easter S ♥
P.S. Un grazie alla mia amata Necromance_teathre, senza la quale il capitolo non avrebbe questa brillante conclusione (e chiaramente, non sarebbe così pieno di supergioia e letizia come invece è). ♥


:-Beh, ha fatto un buon affare, Mr. Patton! La CalorPlus sarà molto felice di collaborare con lei e il suo staff di giovani attori!-
Mike si sistemò la cravatta e sorrise, stringendo la mano all’amministratore delegato della CalorPlus, pensando già alle magiche montagne di soldi che stavano per scendere nelle sue tasche bianche.
:-Noi inizieremo a girare subito, passate diciamo tra una settimana per ritirare i filmati … vedrete, non resterete delusi, ho a disposizione uno staff veramente talentuoso … -

:-Quindi dovremo recitare una pubblicità per una ditta di caloriferi?- domandò Ray.
:-Esattamente! E non fatemi fare brutta figura, Courtney vuole una nuova Jacuzzi e se non le arrivano i soldi uccide prima me e poi voi.-
:-Waaaa! Ho sempre voluto recitare in una pubblicità!- disse James con occhi sognanti.
:-Diventeremo famosi!- esclamò Zacky, entusiasta.
:-Parla per te, sfigato, io lo sono già.- a parlare era stato ovviamente Gerard.
:-Inizieremo a girare subito! Eccovi il copione … -
:-Abbandona il vecchio bove –passa a CalorPlus riscaldante?- lesse Matt. -Scusa Mike … ma dove è ambientata la pubblicità?-
:-Nella natività, ragazzi, che domande! Matt … tu sarai Maria, e Mikey sarà il tuo maritino Giuseppe!-
:-Io sarò l’arcangelo Gabriele!- disse Gerard, non sapendo se esultare o disperarsi, scegliendo la busta uno quando seppe che a Brianna e Ray erano toccate le parti dell’asinello e del bue.
:-Il re magio! Che cosa fa il re magio?- domandò Jimmy.
:- Non lo sai! Porta a Gesù Bambino tanti bei regali … -
:-Una batteria?- chiese speranzoso il batterista.
:-No! Oro, incenso e mirra … -
:-Altro che mirra, io gli porto una cassa di birra! Anzi, datemene due!-
:-Ho come l’impressione che sarà più difficile del previsto … - mormorò Mike, osservando il suo cast vagare con aria smarrita per la sala.
:-E chi lo fa Gesù?- la domanda sorse spontanea al piccolo Frank.
:-Ah, buffo che tu lo chieda! Pensateci, abbiamo l’attore perfetto, perfino della giusta statura! Chi se non Giovanni Cristo detto Gianni potrebbe interpretare … Cristo?- rise Mike.
:-Chi è Giovanni Cristo detto Gianni?- chiese Jonathan Christ detto Johnny.

:-Allora, riproviamo dall’inizio … -
:- Mike? E come la mettiamo col parto?- chiese Matt, scostandosi dalla fronte il velo bianco che gli avevano affibbiato.- perché io non ho la minima intenzione di partorire Johnny! -
:-Ma non dobbiamo mica fare vedere tutti i dettagli … -
:-Lo spero! Mi sputtano già benissimo così!- il cantante stava mettendo abbondantemente alla prova il suo innato senso di sopportazione, chiedendosi cosa avesse mai fatto di male per meritare tutto quello.
:- … lo darai alla luce e lo chiamerai Giovanni Cristo detto Gianni … -
:- Gesù Gerard, Gesù … -
:-Non c’è bisogno di arrabbiarsi! Stavo solo provando!- sbottò il cantante, agitando con forza le alucce dorate.
:-Non in quel senso … -
:-Birra! Non mirra, birra! Si saranno sbagliati nella trascrizione, è impensabile che non si porti birra a qualcuno … -
:-Abbandona il vecchio bove! Passa a CalorPlus riscaldante!-
:-Ma come possono mettere a confronto un termosifone e un bue?- chiese Ray, che nonostante il suo cognome (Toro … bue … no, eh? No .-.) si sentiva un po’ a disagio nel suo ruolo di uomo-bue.
:-Ci rinuncio, è impossibile!- pianse Mike, non riuscendo a mantenere il controllo sui suoi giovani artisti …
Cosa?!
Replay!

:-BASTA! D’ORA IN AVANTI LE UNICHE PAROLE CHE PRONUNCERETE SARANNO QUELLE DEL COPIONE!- urlò il dio supremo, e gli esseri che avevano osato farlo alterare strisciarono ai suoi divini piedi, cercando di rimediare al danno commesso. (Meglio v.v)
:-Allora, riproviamo dalla scena nella capanna, quando Gesù si accorge di avere freddo e tutti pubblicizzano CalorPlus … ai vostri posti!-
Gerard si arrampicò sul tetto della casa, Matt e Mikey si inginocchiarono vicino alla culla, Ray e Brian si stesero subito dietro. In un angolo, Jimmy, Frank e Zacky si preparavano a entrare in scena sotto forma di re magi. L’unicorno comparve vicino a Gerard, pronto a sfrecciare nel cielo come una cometa.
:-Aspettate … ci siamo persi Gesù!- disse Matt, notando che la culla ai suoi piedi era vuota.
Mike iniziò a stringere i denti.
:-Portatemi subito quel nano o giuro che … -
:-Non dire altro, oh Dio!- in un lampo tutti erano già spariti alla ricerca di Johnny.
Ma cosa era mai capitato al nostro piccolo grande amico? In realtà il nanetto si era allontanato dalla sala ancora prima che si iniziasse a girare, cercando il bagno e riuscendo a perdersi.
:-Ragazzi?- chiamava con voce esitante mentre girellava per i corridoi vuoti e bui che circondavano la sala principale.
All’improvviso, diede un calcio a un qualcosa di nero e sottile. Un quaderno? Lo raccolse e lo spolverò, portandosi automaticamente alla luce di una lampada al neon.
Si, era proprio un quaderno. Copertina nera rigida, a righe, per di più intonso! Neanche uno scarabocchio deturpava le sue candide pagine. Lo richiuse e si accorse di una piccola scritta dorata al centro della copertina. I caratteri sembravano giapponesi, ma fortunatamente poco più sotto v’era la traduzione in inglese corrente.
“Death Note”.
:- Death Note … cosa sarà mai?- si chiese Johnny, incamminandosi verso la fine del corridoio e incappando in una losca figura di aspetto bizzarro.
:-Non ti chiami Light Yagami, vero giovanotto?- domandò quella, sgranocchiando una mela.
:-No, infatti … sono Giovanni Cristo detto Gianni.- rispose cortesemente Johnny.
:-Ahah … io sono Ryuk, piacere … - la figura lo squadrò – beh, questo non sembra così intelligente … ma forse ci sarà da divertirsi lo stesso. Sai cos’hai in mano?-
:-Un quaderno?- chiese perplesso Johnny.
:-Si, ma questo è un quaderno speciale! Con questo puoi uccidere le persone!-
“Si, e i miei procioni mangiano carne umana” avrebbe voluto rispondere Johnny, ma si ricordò all’ultimo che doveva recitare in una pubblicità. Che fosse un astuto stratagemma di Mike per fargli dire la sua battuta in grande stile? Osservò la figura, sempre intenta a masticare mele, giudicò che esseri simili non potessero esistere davvero e annuì convinto, mostrandosi doverosamente impressionato.
:-Oh.- disse infatti.
:-Ahah … scrivi pure il nome di chiunque tu voglia … e quello morirà.-
:-Ok … com’era il nome della ditta che aveva detto Mike?- borbottò Cionnino –Ah, ecco!-
E in caratteri aggraziati scrisse nella prima pagina del quaderno “CalorPlus riscaldante”.
:-Certo, noi Shinigami abbiamo nomi un po’ strani, ma anche voi non scherzate … - Ryuk storse il naso.
:- Johnny? Ma dove eri finito?! Ti stiamo cercando da una vita, anzi, MIKE ti sta cercando da una vita … -
:-Ma come, non è questa la pubblicità?- domandò candidamente Cionnino.
:-Certo che no, idiota!- sbuffò Brian – vedi forse un finto presepe? Muovi quel culo, voglio finire questa cosa il prima possibile!-
:-Ma ... allora … a cosa serve questo?-
:-Te l’ho detto!- si intromise la figura- a uccidere le persone!-
:-E questo chi è?- Matt squadrò il nuovo arrivato con espressione corrucciata –Johnny, ti ho sempre raccomandato di non dare confidenza agli estranei!-
:-Bada a come parli, umano arrogante!-
:-Bada a come parli tu, strana figura ali munita che continua a mangiare mele!-
:-Ragazzi, perché non ne parliamo con calma … - mormorò Ray, innervosito.
:-Sparisci!- urlò Matt, che sembrava aver mandato allegramente a fanculo il suo rinomato self-control.
:-Frank … come si chiama tua madre?- nel mezzo della quasi rissa tra il suo cantante e lo Shinigami, Johnny si rivolse al piccolo chitarrista, con una mezza idea che gli frullava per il cervellino.
:-Hansella Tepeda.- disse Frank.
Tutti abbandonarono quello che stavano facendo e si voltarono a fissarlo.
:-Beh, che c’è? Mica tutti possiamo chiamarci Synyster Gates o Reverendo … - disse offeso Frank, fermamente convinto che Hansella Tepeda fosse un normalissimo nome da signora.
:-Tentar non nuoce … - e Johnny scrisse “Hansella Tepeda” su una pagina bianca. Una musichetta inquietante e leggermente psicopatica si diffuse nell’aria, ma nessuno la sentì perché Matt, Brian e Ryuk avevano iniziato a pestarsi, mentre Jimmy prendeva scommesse sul vincitore e Zacky, Ray, Mikey e Frank facevano il tifo. Gerard era probabilmente corso a farsi una maschera per il viso.
:-Frankie? Posso parlarti un momento?- Easter S aveva sfoderato la sua vocetta zuccherosa, che di solito utilizzava quando doveva chiedere soldi a qualcuno o doveva annunciare una brutta notizia … anche se al momento era impossibile capire quale dei due motivi fosse quello vero. –sembra che tua madre … sia morta.
:-Diventata una torta?- chiese Frank (stare troppo al telefono danneggia i timpani. Prendete nota e non dite che non vi avevo avvisate).
:-Morta. Stecchita. Apparentemente soffocata.- lo corresse Easter S, che avrebbe forse dovuto studiare un po’ di psicologia.
La mandibola di Frank cadde con un sonoro “crack”.
:-M … m … mamma? Com’è … possibile?-
:-Mah, sai che proprio non  lo so … lui ha un Death Note in mano, ti ha appena chiesto il nome di tua madre … lei è misteriosamente morta … non so, fai due più due … -
Frank la fissò con sguardo vacuo.
:-Ma è palese che è stato Johnny a provocarne, sia pure involontariamente, la morte! Siete un po’ tonti ultimamente!- e con questo gentile commento, Easter S lasciò la sala.
Johnny si era appena guadagnato il biasimo di tutti i compagni in realtà solo di Frank.
:-Io ti ammazzo, nano dei miei stivali!- ruggì il chitarrista, scagliandosi contro l’allibito Johnny, a cui non restò che mettersi a correre disperatamente per la vita.
(PLAYLIST di Idiot’s Got Talent: per la seguente scena si consiglia l’ascolto di “Run to the Hills” degli Iron Maiden, già utilizzata tra l’altro per il precedente capitolo).
:-Ehi, ragazzi! Rissa in arrivo!- urlò Jimmy, raccogliendo in fretta i proventi delle scommesse Ryuk vs. Matt/Brian e lanciandosi all’inseguimento.
:-RISSA!- urlarono anche gli altri, precipitandosi per il corridoio.
Nel frattempo, Cionnino si sentiva leggermente disperato e sconvolto, ma era troppo impegnato a correre furiosamente per i corridoi del backstage, che sembrava rimpicciolirsi e ingrandirsi a proprio piacimento. Non ricordava affatto di aver mai visto quel posto prima d’ora, e le urla isteriche di Frank erano troppo vicine.
:-Forse si sono persi anche loro in questo labirinto … - mormorò speranzoso.
:-RAGAZZI! È ANDATO DI LA’!- Papa Gates stava facendo segnalazioni al branco di bufali allegri ragazzi, con tanto di frecce lampeggianti e coni fluorescenti.
:-Pss! Johnny! Di qua!- Johnny si girò di scatto e vide Easter S fargli cenno da una stanza poco lontana. La raggiunse di corsa, per ritrovarsi in uno sgabuzzino. :-Sono in trappola!- gemette- oh, qual fato crudele!-
:-Non disperare! Entra in quell’armadio!- suggerì la ragazza donna l’essere, indicando un gigantesco armadio di noce seminascosto in un angolo. Una delle ante, da cui faceva capolino la manica di una pelliccia, era leggermente aperta. Il bassista non aveva tempo da perdere, l’armata malefica era quasi su di lui, quindi bofonchiò un ringraziamento e si fiondò nell’armadio, tirandosi dietro l’anta che sbatacchiò senza chiudersi.
:-DOV’É? DOVE?- ruggì Frank, irrompendo nella stanza insieme alla massa di curiosi.
:-Mah, non lo so proprio! Ma la stanza è piccolissima, non ci sono nascondigli tranne quell’armadio … che tra l’altro ha un’anta aperta … ti viene in mente nulla?- chiese Easter S.
Frank la fissò con sguardo vacuo.
:-Miseria se siete tonti! È andato nell’armadio, si, esatto, muovetevi a raggiungerlo che ho altro da fare!- sbottò la presentatrice, che alle volte si pentiva della scelta di dirigere dei perfetti idioti.
:-Ciurma! Con me! Non puoi sfuggirmi, nano!- e la combriccola si accalcò davanti all’enorme armadio, spingendo e incastrandosi per entrare, finché qualcuno non realizzò che probabilmente era meglio avanzare in fila indiana, o quantomeno a gruppi di due.
Nel frattempo Johnny, ignaro della calca alle sue spalle, si trovava davanti a uno scenario a dir poco straordinario (come se uno Shinigami mangiante mele fosse poco).
L’armadio era veramente immenso … sembrava quasi senza fine. Johnny avanzò al buio, con le braccia tese per non andare a sbattere contro il fondo. Il viso era solleticato dalle morbide pellicce, e le suole delle scarpe scricchiolavano sulla naftalina del fondo. Man mano che avanzava, si sentiva sempre più perplesso, ma ebbe la conferma che qualcosa di magico e strano stava accadendo solo quando sentì il viso punzecchiato da verdi aghi di pino, e quando la naftalina lasciò spazio a della morbida e bianchissima neve. Avanzò ancora, con gli occhi spalancati, e si ritrovò immerso in un incantevole paesaggio invernale. Era in mezzo a un bosco … un verde, folto, rigoglioso bosco. La neve cadeva fitta come non l’aveva mai vista davvero, silenziosa, cancellando qualsiasi altro suono, perfino i ruggiti animaleschi di Frank, che stava sicuramente per raggiungerlo. La scena era fiocamente illuminata da un lampione a gas, di quelli vecchi. Non c’era nessuno.
O forse no.
Una figuretta minuta avanzava trotterellando nella sua direzione. Era bassa quasi quanto lui, ma aveva lunghi e fluenti capelli ricci, due piccole corna sulla testa e piedi indubbiamente caprini.
Johnny iniziò a chiedersi se per caso non avesse di nuovo confuso i funghi innocui che servivano a pranzo con quelli allucinogeni che Papa Gates disseminava in giro. La figuretta lo raggiunse, e Johnny poté vedere che portava numerosi pacchetti sottobraccio, un ombrello nell’altro e una lunga sciarpa rossa attorno al collo. Appena lo vide, lanciò un urlo e fece cadere tutti i pacchetti.
:-U … un figlio di Adamo!- balbettò.
:-In realtà mio padre si chiama Gianpiero … - disse il bassista, confuso. (No, non si chiama davvero così l’illustre padre di Johnny, ma avevo briga a cercare informazioni al riguardo.)
:-No, un uomo! Un uomo vero, intendo! In carne e ossa!-
:-Perché, tu non sei forse un uomo? Ok, semmai un uomo capra, ma … -
:-Oh no!- ribatté l’omino, scuotendo la testa e la coda caprina – io sono un fauno, se permetti.-
:-Permetto, permetto … ma dove siamo, circa?- borbottò Johnny, confuso.
:-Non lo sai? A Narnia!- disse il fauno, sorridendo – quello che vedi, fino al castello di Cair Paravel laggiù … -
:-Si bene stop. Narnia. E ci sono arrivato con un armadio. Interessante. – e Johnny iniziò a retrocedere verso l’armadio- vorrei sapere dove Papa Gates si procura i funghi, è davvero strabiliante … -
.-Ma … fermo! Tu devi aiutarci!- lo pregò il fauno, con espressione smarrita.
Proprio in quel momento, i redivivi amici guidati da Frank fecero irruzione nella radura.
:-Ah ah! Ti ho preso, marrano! Ora … perirai!-
:-Frank! Ma non eravamo dentro un armadio?-
:-Una foresta!- trillò Jimmy, iniziando a saltellare in giro.
:-Ragazzi … siamo a Narnia!- annunciò il bassista, cercando di sembrare disinvolto.
:-Non importa! Pagherai per la tua colpa!-
:-Dai Frank, non fare il melodrammatico … tua madre non era poi così indispensabile … - borbottò Easter S, avvolta in una delle pellicce (sintetiche v.v) dell’armadio, tramortendo con un colpo di Stonewell il povero chitarrista, che si era lanciato su di lei a cotale sentenza.
:-Aspeeeetta!- Zacky si grattava la testa con aria confusa –Narnia non era quel posto controllato dalla strega cattiva, dove era sempre inverno … -
:-Si! Proprio così!- esclamò il fauno –la malvagia Strega Bianca tiene il paese in un inverno perenne, e … -
:-Ehi Johnny, che ne diresti di usare il tuo Death Note per ristabilire l’ordine cosmico?- chiese Easter S, che non aveva mai amato la neve, specialmente quando si infilava a tradimento sotto il collo della pelliccia che stava indossando.
:-Cos … ah! Questo!- disse Johnny, sfoderando il quaderno con espressione trionfante – si, subito! Qual è il vero nome della Strega Bianca?-
:-Noi la chiamiamo … -
:-Ma si, scrivi Strega Bianca, va bene lo stesso, via via, muoviti, qui fa freddo e voglio mangiare un plumcake.- Easter S colpì il fauno con Stonewell, accorgendosi di detestare anche gli uomini capra. Johnny scrisse “Strega Bianca” sul quaderno, e nel giro di un attimo … accadde l’inimmaginabile! La neve si sciolse, la temperatura si alzò e gli uccellini ripresero a cantare melodie colme di supergioia e letizia.
:-Il miracolo! Il figlio di Adamo ha compiuto il miracolo!- squittì il fauno, rinvenendo solo per essere spadellato di nuovo.
:-Johnny … un eroe?- Matt, Jimmy, Brian e Zacky faticavano a metabolizzare il concetto.
:-Perché con CalorPlus riscaldante, nessun inverno potrà mai buttarvi giù!- urlò all’improvviso Mike Patton, sfoggiando uno smagliante sorriso.
:-Avanti, sorridete!- bisbigliò Papa Gates da un punto non precisato. Gli altri si guardarono, alquanto perplessi, e obbedirono.
:-Stop! Buona così!- urlò allora Papa Gates, e dal folto degli alberi emerse Courtney Love con uno stuolo di tecnici, addetti alla ripresa e fotocamere.
:-Mi sono perso qualcosa … - mormorò Ray, ancora vestito da bue, mentre i tecnici iniziavano a smontare la foresta, che improvvisamente era diventata di plastica.
:-Ma daiii, è tutto per la pubblicità!- disse Mike – non pensavate davvero che vi avrei fatto recitare vestiti da buoi e asinelli … -
:-E con i soldi di questo spot Courtney avrà la sua Jacuzzi, Mike un sarto personale, Papa Gates miliardi di chitarre … e io potrò finalmente comprare il modello di Stonewell in adamantio che tanto desideravo!- Easter S, Mike, Gates Sr. e Courtney si misero a danzare in cerchio.
:-Un’altra Stonewell?- esclamarono i poveri concorrenti.

:-Allora giovani! Sentivate la mancanza di una sfida?-
Un “no“ unanime si levò per la sala del backstage.
:-Beh, noi si. E nella fattispecie, ci mancavano le eliminatorie … così nella prossima puntata avremo una sfida bella bellissima e un DOPPIA eliminatoria!- cinguettò Easter S, che ormai da giorni era inseparabile dalla sua nuova Stonewell modello adamantio.
:-Nel prossimo episodio dovrete … - un rullo di tamburi coprì per un attimo le parole di Mike – cucinare!-
:-Non cucina qualsiasi! Nella prossima puntata avremo … Idiot Shef!- esclamarono in coro i tre giudici.
I concorrenti chinarono la testa di fronte al potere supremo, consci che le proteste non li avrebbero salvati.

:-Non mi resta che una cosa da fare, prima della fine del capitolo!- disse Easter S.

NUOVA PADELLA STONEWELL: SBONG! SBONG! SBONG!

 

Eccole le eliminatorie! Vi sono mancate? A me si, specialmente da quando mi sono resa conto che senza eliminatorie non finirò MAI questa fanfic v.v
Comunque … as always, voi chi incoronereste Mastro Shef di Idiot’s Got Talent? Il piatto che i nostri cuochi dovranno preparare sarà fantabolante, ve lo prometto. xD
Leggete, recensite, votate! (non serve che lo facciate precisamente in quest’ordine, però v.v)
Addio ♥
La rediviva e più che mai spadellante Easter S ♥

  
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