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Autore: _KimNui_    27/01/2014    0 recensioni
Kyungsoo non si voltò neanche verso quella voce calda come i granelli di sabbia che scivolavano sui suoi piedi, semplicemente si voltò verso il mare, quella distesa blu che aveva sempre trasmesso una sensazione di tranquillità e lanciò quell’ oggetto a lui insignificante tra le mani dell’ oceano. Accanto a lui il ragazzo sorrise come per ringraziarlo di quel gesto. E lì, in quel momento, nell’ incrociare quegli occhi la sua prima scelta fu fatta.. "le lacrime non avrebbero mai superato quel confine formato da quegli occhi" Improvvisamente la sua passeggiata non fu più solitaria, e forse anche la sua vita. Affianco a lui? Jongin.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: D.O., D.O., Kai, Kai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I messaggi che iniziò a ricevere diventarono minacce.

Era rimasto soltanto l'ombra di quei regali, soltanto il riflesso di quei messaggi che aveva amato, che avevano risollevato quelle giornate troppo pesanti per poterle superare da solo... Era rimasto solo il ricordo di quei giorni, ora sommersi dalla paura e dall'ansia, da sentimenti che oscuravano il suo mondo...il loro mondo... Jongin non ritrovava più quella luce negli occhi che aveva illuminato la sua vita, vedeva soltanto due specchi scuri che riflettevano soltanto il vuoto al suo interno…

I messaggi continuavano,  erano ovunque nel corso della giornata, non capiva da dove provenissero e attorno a lui si era creato un muro invalicabile che neanche l'amore di Jongin era abbastanza forte da poterlo sovrastare.

L'unica frase che riusciva a scalfire leggermente quello specchio del suo mondo era una frase entrata nella routine della loro vita. Jongin gliela sussurrava sempre
-io sarò sempre qui con te, ti proteggerò da qualsiasi cosa ti voglia portare via da me-

... Il bicchiere davanti ai miei occhi mi costrinse a fare una pausa, a smettere per un po' di raccontare quella storia, ma forse non erano soltanto loro ad obbligarmi anche il mio cuore voleva riprendere a battere. Quella frase pesava troppo sul cuore e le lacrime avrebbero voluto scendere...Poi con un respiro profondo continuai...

...Le giornate le trascorreva tra le braccia di Jongin, la paura stava sovrastando tutto, e quella temuta malattia si era fatta avanti, aveva aperto le porte per uscire per peggiorare lo stato d'animo di entrambi.. Il suo nome: depressione...

...Ed ecco di nuovo quella voce che interruppe quel fiume di parole.-Signorino Kim Jongin questa storia la sappiamo. Le abbiamo chiesto la sua visione riguardante questa faccenda..- ero finito nuovamente a raccontare il tuo modo di vedere  e non la mia  vita anche se il destino ha voluto che si intrecciassero, ma non potevo mentire, perchè loro la conoscevano, erano a conoscenza dei nostri momenti, erano a conoscenza della verità... Ma non potevo raccontare la mia vita, a nessuno poteva interessare la mia vita fatta tra medici e farmaci, fatta dalla paura di ogni tuo gesto... Perchè la mia vita è girata attorno alla tua fino a pochi giorni fa...

La mia vita non è iniziata in quel giorno d'estate, è iniziata mesi prima quando ho incontrato i suoi occhi per il corridoio dell'università. Era successo come nei film, mi ero innamorato di lui fin dal primo istante e non avevo resistito a intrecciare le nostre vite. Ma poi il suo sguardo aveva iniziato a mutare, alle volte facevo difficoltà a riconoscere quegli occhi che amavo tanto. Erano diventati spenti, vuoti. Mi ero sempre vantato di essere un ragazzo forte pronto a superare ogni ostacolo che la vita mi avrebbe dato, ma davanti a quei due specchi.. Non seppi più cosa dire, cosa fare, ero vuoto immerso nel nulla. Kyungsoo aveva iniziato a vivere in un modo diverso, in un mondo da tutti sconosciuto, un mondo privato della realtà.

Da lì iniziò la corsa, quel viaggio infinito a cui mancava una destinazione, un viaggio tra dottori e ospedali.  Una malattia rara dicevano, ma ancora senza un nome, le pastiglie erano tante ne perdevo il conto ogni giorno, ma ero disposto a tutto per te, ti amavo e starti accanto era l'unica cosa che m'importava. Poi due parole che avrebbero dovuto illuminare tutto, fare breccia in quel mondo oscuro e migliorare la nostra vita, ma non erano servite a niente se non a rinfacciare la realtà. Non c'era più nulla di Kyungsoo c'era soltanto... Come la chiamano i dottori quella malattia?? Personalità multipla, personalità bipolare, schizzofrenia... Non capivo nulla di quello che i medici mi dicevano ad ogni incontro per me erano parole che avevano soltanto un significato: stavo perdendo la persona che più amavo al mondo...

...Io vivevo nella cruda realtà..tu in un mondo fatto di finzione al confine con la realtà..

Quei giorni li ricordavo perfettamente, erano incisi nella mia mente, scalfiti dalla paura, ma anche dall'amore. All'inizio sembrava un gioco, alle volte il buio nel tuoi occhi veniva frantumato da una luce e ritornava il tuo sorriso, ma man mano che quel sorriso compariva sul tuo volto mi rendevo conto che non eri tu, non eri il ragazzo di cui ero innamorato. Diventavi un’ altra persona, un persona sconosciuta ai miei occhi... D.O. ...Lui era una parte di te che si era stufata di tutto, era lui a lasciare quei messaggi, a crearti quella confusione nella tua mente che ti aveva fatto dimenticare il mio amore nei tuoi confronti.

Ti aveva creato un mondo attorno a te, una vita inesistente, ma qualsiasi cosa io dicevo tu non te ne rendevi conto, per te c'eri tu e c'era lui due persone diverse, due corpi lontani..ma non erano nulla di tutto ciò... erano soltanto due facce di un stessa medaglia, ma tu non riuscivi più a distinguerlo.

Ogni volta che lui si agiva si creava un vuoto nella tua mente, non ricordavi le tue mani scrivere quei messaggi, non ricordavi che era proprio il tuo corpo a lasciare quei fogli..non ricordavi nulla... alle volte neanche me...

Mi fecero uscire diversi minuti dopo, quando finalmente riuscì a raccontare tutti quei mesi passati.  Ora sono qui a raccontarti tutto questo. A raccontarti come la mia vita è diventato il mio incubo peggiore, ma anche il sogno più bello. Dopotutto con te accanto cosa potevo chiedere di più.

Ora che ci ripenso mi ricordo bene quel giorno, ti avevo promesso che ti avrei protetto da qualsiasi cosa che voleva portarti via da me, ma non ci sono riuscito. La malattia dentro di te non faceva che crescere, le tue paure ti avevano distrutto la verità che ti circondava, avevano creato un specchio davanti alle tue finzioni mostrandoti soltanto esse.

Devo smetterla di pensare al passato.

 I fiori che oggi ti ho portato sono veramente belli, spero che tu da lassù possa vederli, ricordano tanto l'azzurro del mare. Volevo portarti delle rose, il tuo fiore preferito, ma mi ricordano troppo il rosso di quel giorno. Quel giorno in cui hai deciso che i limiti erano stati sorpassati, quel giorno in cui hai deciso che forse la fine era la cosa migliore. Mi ricordo ancora i tuoi occhi spenti e quel rosso che aumentava. Alla fine sei stato tu a salvare me, ma sopratutto sei stato tu a salvarti da te stesso, io non ho potuto fare nulla. Le lacrime stanno scendendo come ogni giorno ormai, tra le mani ho una conchiglia come quella volta al mare..ricordi?? Già a quel tempo la tua mente era distorta, su quella conchiglia che tu hai lanciato tre le onde del mare c'era scalfito il suo nome: ‘’D.O.’’, perchè a quel tempo lui era l'ostacolo da dimenticare, mentre ora su questa piccola conchiglia c’è scritto il tuo nome, il tuo bellissimo nome Kyungsoo.
Ora non ho la forza di dimenticarti.

Sei stato tutto per me il Sole, la Luna, le stelle, il vento… eri tutto per me. Eri la voglia di alzarmi dal letto alla mattina, di superare la giornata che si preannunciava faticosa, eri la fonte del mio sorriso, eri il sole che illuminava il mio viso, il vento che mi scompigliava i capelli...eri tutto...ora sei solo il ricordo più bello, il sogno più atteso...

 Ti amo Do Kyungsoo
   
 
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