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Autore: Sofia_Dreamer    28/01/2014    0 recensioni
Sofia, una ragazza di 17 anni, italiana, si ritrova in Inghilterra, a Londra, per una vacanza-studio di un anno, per imparare la lingua.
Adesso sarà tutto nuovo per lei. Nuova famiglia, nuovi amici, nuova scuola.
Ma cos'altro ha in servo per lei Londra?
Forse, l'amore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il mio battito cardiaco accelerava ogni passo che facevo, e le mie braccia stentavano a tenere tutti i bagagli.
Una delle due bambine che stava cercando di prendere il cartellino con il mio nome si girò verso di me, e si bloccò a fissarmi. Le ammiccai un piccolo sorriso, per poi arrivare direttamente di fronte alla famiglia.
“Oh…salve, ha bisogno di qualcosa?” chiesa la mamma, ovviamente ignara del fatto che io ero la ragazza che aspettavano.
“Mamma, ma cosa dici!” disse la piccola a cui avevo sorriso prima “Tu sei Sofia, vero?”
Sorrisi, e prima che rispondessi le due gemelline erano avvinghiate a me e mi stringevano forte, facendomi quasi perdere l’equilibro, e facendomi cadere dalle mani i bagagli.
“Oh mio Dio! Mi dispiace tanto non averlo capito subito. Vieni qui.” Disse la donna allargando le braccia, e tutta la famiglia mi strinse in un abbraccio caloroso.
Mi sentivo bene, accolta, e mi sentivo a casa.
“La mamma fa sempre questo tipo di gaf.” Ridacchiò la ragazza bionda.
“Oh, ma non vi dovete preoccupare. Anzi, è stato un ‘benvenuto’ bellissimo.” Dissi sorridendo.
“Penso che ci dovremmo presentare.” Disse sorridendo il padre.
Annuì.
“Io sono Alexander Cooper e…”
“Oh caro! Puoi anche dire solo Alexander o Alex.” Disse la moglie, poi si rivolse a me e continuò “Scusalo, è sempre molto professionale in tutto ciò che fa. E comunque io sono Emma.” Sorrise.
“E’ davvero un piacere conoscervi.” Dissi.
“Il piacere è nostro!” disse Alexander.
“Io sono Josh!” sorrise il ragazzo moro, sicuramente il più grande.
“Io sono Cindy, e passerai probabilmente la maggior parte del tuo tempo con me! Abbiamo la stessa età, e spero anche gli stessi gusti.” ridacchiò la ragazza bionda.
A dirla tutta, sembrava una bambola. Si avvicinava moltissimo ad alcuni criteri di perfezione, e a prima vista può sembrare anche una di quelle ragazze snob e viziate.
“Oh, beh, mi fa piacere che ci sia qualcuno della mia età, o che ci si avvicini. Avrò qualcuno con cui condividere le cose.” Risi, e Cindy con me.
“Invece loro sono le piccoline di casa.” Disse Emma, indicando le gemelle, che mi guardavano.
“Io sono Hanna!” disse una.
“E io Lucy!”
Erano identiche, e distinguerle sarebbe stato davvero un’impresa.
“Penso che sia ora di tornare a casa” disse Alexander “Io e Josh ti diamo una mano con i bagagli.”
“Grazie mille.” Sorrisi e presi la mia borsa e il beauty.
Usciti fuori, ci dirigemmo subito al grande fuoristrada della famiglia. Era una macchina grande e blu, di quelle a sette posti e con un bagagliaio enorme, e tirai un sospiro di sollievo quando tutti i miei bagagli ci entrarono.
“Cindy, Sofia, voi ai due posti dietro, okay?”
“Si, papà.”


“Allora, Sofia, com’è stato il viaggio?” chiese Emma durante il tragitto.
“Uhm, tranquillo. Ha fatto qualche minuto di ritardo, e l’atterraggio non è stato uno dei migliori, ma sono riuscita a riposare.”
“Oh, bene. Eri mai stata a Londra?” Chiese Alexander.
“Si, ci sono stata due volte. Una volta quando avevo 14 anni, con mio padre e la sua compagna, un’altra al mio sedicesimo compleanno, e venne anche la mia migliore amica. Ma di sicuro un anno qui sarà completamente diverso da una settimana.”
“Come si chiama la tua migliore amica?” chiese Lucy, o Hanna. Insomma, una delle due.
“Si chiama Luisa.” Sorrisi
“Ci parli di lei?” chiese l’altra gemellina.
“Oh, beh…Luisa è una ragazza d’oro. Ci tengo molto a lei, e penso che mi mancherà molto.
Ci siamo conosciute in  prima media, che per voi corrisponde al sesto anno di scuola. Inizialmente non eravamo così legate, ma ora siamo come sorelle. Le voglio molto bene ed è una persona importantissima per me.”
“Oh come per Cindy sono Daisy e Jessy!” esclamò Lucy.
“Si, Hanna.” Rispose Cindy.
Oh, fantastico. Non le distinguerò mai.
Nell’auto calò un silenzio imbarazzante, e mi voltai per guardare fuori dal finestrino.
Lo scenario era stupendo. La campagna inglese mi ha sempre affascinata, e le piccole case che a tratti si vedono sono bellissime, e, vedendole solo nei film, è una bella sensazione avercele di fronte.
“Ehm, Sofia?” disse incerta Cindy.
Mi girai verso di lei e aggrottai le sopracciglia, come per chiederle ‘cosa c’è?’
“Che musica ti piace?”
“Oh, in realtà non ho dei gusti ben precisi. Ascolto un po’ di tutto. Tu?”
“Lei adora i The Script.” Intervenne Josh, con una piccola punta di disgusto nel pronunciare il nome della band.
“Anche a me piacciono molto.” Risposi, con un sorriso.
“Davvero? Ti va di ascoltarli?” Cindy mi porse una cuffietta che aveva attaccato al suo iPod, e io la presi gentilmente e la infilai nel mio orecchio.
Partì ‘For the first time’.
Questa canzone aveva un significato particolare per me. Era la prima canzone della band che ascoltai, e mi calmava, e lo fa tutt’ora, nei momenti più tristi. La sua melodia, il ritornello, le parole.
Si susseguirono diverse canzoni della stessa band, fino a quando, nel bel mezzo di ‘Nothing’, la macchina si bloccò di fronte ad una casa. La loro, anzi, la nostra, casa.
“Io e papà porteremo i tuoi bagagli, tu entra a vedere la casa. Vai tranquilla.” Disse Josh, ammiccando un sorriso.
Entrai nella grande casa con Emma, Cindy e le piccole gemelle.
La casa era grande e aveva due piani.
Nell’ingresso c’era un appendiabiti e una cassapanca.
“Allora tesoro, adesso io e Cindy ti mostriamo la casa.”
“Certo.” Sorrisi.
Ci incamminammo verso il salotto.
La stanza era grande e spaziosa. Due divani messi ad angolo si notavano subito, e di fronte la TV sulla parete, e sotto un tavolino con tutte le foto.
Mentre Emma parlava, mi piegai a prendere una foto.
Erano al mare, tutta la famiglia, e sorridevano. Erano felici, per davvero.
Si percepiva da qualunque elemento di quella foto. Il sorriso di Cindy, che teneva per mano Hanna.
Lucy al lato opposto in braccio a Josh, ed Emma e Alex al centro, in una stretta calorosa.
Era davvero una bella famiglia. Appariva così semplice, felice, senza problemi. Mi sarebbe piaciuto avere anche per me una famiglia così: felice e senza problemi.
Riposi la foto, e seguì Emma e Cindy nella stanza di fronte, la cucina. Mi ero persa una parte del salotto, ma poco importava. Avrei vissuto un anno intero qui dentro. Ancora non ci credo.
La cucina è di normale grandezza, e al centro un isola riempie lo spazio.
Salimmo le scale e c’è la zona notte.
“Allora, qui c’è la camera mia e di Alex” disse Emma, indicando la prima porta, chiusa.
“Qui c’è un bagno, ma noi lo facciamo usare agli ospiti, questo.”
Annuì, e proseguimmo più avanti.
“Questa è la stanza di Hanna e Lucy. E questa di fianco è quella di Josh.”
“Questo è un bagno, e finalmente la vostra stanza!” disse Emma, aprendo una porta.
“Wow!” fu l’unica parola che uscì dalla mia bocca.
Era enorme. Due letti ad una piazza e mezzo imponevano nella stanza, distanziati da un comodino con un lume sopra.
Di fronte questi letti c’era una scrivania, con un PC poggiatovi sopra, e delle fotografie di Cindy.
Da un lato della stanza c’era una finestra, alla parete opposta, invece, era appeso un quadro raffigurante New York, e una bacheca con tantissime foto di Cindy e le sue amiche, e tanti post-it.
“Ti piace?” sorrise Cindy.
“Dio, è  bellissima.” Dissi girando su me stessa per osservare tutto a fondo.
“Sono contenta che ti piaccia. Io e la mamma abbiamo modificato qualcosa, ad esempio abbiamo aggiunto quel divanetto vicino la finestra, prima del tuo arrivo, almeno ci sarebbero stati più posti per sedersi, o cose varie.”
“E’ tutto davvero fantastico, e la casa è pazzesca. Non ho davvero parole.”
“Tesoro, non dire così. Il meglio deve ancora venire.” Disse Emma, e ci fece strada di uscire.
Camminammo lungo il corridoio, verso la porta messa alla fine di quest’ultimo.
“Pronta?” disse Cindy, sorridendomi.
Annuì, ed Emma aprì la porta.
Entrai e di fronte a me trovai il paradiso. Migliaia e migliaia dei libri, su milioni di scaffali, che andavano intorno a tutte le pareti, e il centro della stanza era riempito da poltroncine e puff, dove leggere.
“Se non mi trovate, beh, sappiate che sono qui.” Dissi scherzosamente, e mi avvicinai ad uno scaffale.
Sentì Emma e Cindy ridere, e avvicinarsi a me.
“Sono felice che ti piaccia, è la mia stanza preferita.” Disse Cindy.
“Oh, anche la mia.” Risi, e le due  si unirono a me.
“Uhm, ragazze?” ci interruppe Alexander.
“Si, caro?”
“Abbiamo portato le valige di Sofia nella camera. Che ne dite di pranzare? E’ quasi l’una, e prima mangiamo, prima possiamo uscire.”
“Oh, va bene.” Disse Emma “Ragazze, io vado a preparare, voi sistemate le cose di Sofia. Vi chiamiamo quando è pronto!”
Entrate in camera, Cindy chiuse la porta dietro di se, e mi aiutò a mettere qualche maglietta nel cassetto.
“Sono davvero felice che tu sia qui.”
“Oh, grazie mille.” Le sorrisi.
“No, sul serio. Non sapevo cosa aspettarmi da questa italiana. Magari qualcuno che era vanitosa e snob, qualcuno che avrei odiato, qualcuno che mi avrebbe presa in giro, qualcuno che avrebbe potuto mandare all’aria i sistemi della famiglia, e ad essere sincera, avevo paura. Ma quando ti ho vista, oh, è stato un sollievo. Da i tuoi occhi si legge che sei buona, e diamine, sei anche bellissima, Sofi.”
Quelle parole furono, per me, qualcosa che non so spiegare.
Spiegano tutto loro, quello che ha detto, quello che mi ha resa un po’ più forte. Diamine, nessuno mi aveva mai detto cosa più bella, eppure erano tipo tre ore che ci conoscevamo.
“Grazie di tutto. Voglio solo essere felice, e tu probabilmente dai la conferma che qui posso esserlo.”






CHIEDO UMILMENTE PERDONO PER LA MIA ASSENZA. :c
Ci sono state le vacanze di Natale, ed ho avuto una brutta febbre, e in tutto questo Internet non è andato per una settimana. E oggi, dato che ha ricominciato ad adare, eccomi qui. 
Spero sempre che il capitolo vi piaccia, e mi piacerebbe davvero se recensiate. Boh, mi farebbe un sacco piacere vedere cosa ne pensate. <3
Ah, una piiiiiiccola domandina... per caso qualcuno di voi sa come si mettono le foto prima dei capitoli? Io ci ho porvato qualche volta, ma non me le mette. 
Mi sento inguaiataaaaaa. HAHAHAHA :c 

Beh, allora, ci sentiamo con il capitolo 4 la prossima domenica, questa non potrò aggiornare perchè sarò in montagna. 
Mi scuso per il disguido.. :c 


Bye, Sofi. xx <3




 
  
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