CAPITOLO
2
Erano circa le dieci quando mi svegliai. Non
volevo alzarmi, quindi rimasi sdraiata sul letto ad osservare il soffitto fino
a quando mi iniziò a brontolare la pancia. Avevo bisogno di cibo. Misi un paio
di shorts neri da corsa e una maglietta a mezze maniche con vari colori e
lasciai i capelli sciolti per poi uscire dalla stanza. Percorsi tutto il
corridoio, scesi le scale e quando arrivai al piano terra alzai lo sguardo
sulla vetrata notando il riflesso di una sagoma di una persona. Sembrava un ragazzo.
Mi girai ma niente, sulle scale non c'era niente oltre che al restò negli
scatoloni. Sarà stata una mia impressione. Quando fui definitivamente in
cucina, notai sul frigorifero un bigliettino con su scritto: 'hei tesoro, io e
papà siamo andati in agenzia per firmare delle carte per la casa, torneremo nel
tardo pomeriggio. Se hai fame in frigo c'è un piatto di pasta, attenta a non
dar fuoco alla casa!'
Sorrisi rileggendo le ultime parole. Forse non era
l'ora più adatta per mangiare la pasta ma io avevo fame quindi, la scaldai e la
mangiai. Oggi volevo fare solo una cosa. Esplorare questa casa. Cercai una
torcia nella stanza dei miei e quando la trovai mi diressi in cantina. Era
buia, forse troppo ma contando che dall' anno scorso nessuno era più venuto a
vivere qua, era anche accettabile. Puntai la luce sulle scale per guardare che
non fossero guaste ma sembravano ok. Poggiai il piede destro sulla parte
centrale della trave. Scricchiolò. Era in legno. Sempre con maniera arrivai
alla fine dove iniziai a puntare la torcia a destra e manca fino a trovare una
cordicella che faceva da interruttore, proprio sopra la mia testa. La
tirai verso il basso facendo cadere una quantità esagerata di polvere. Una
piccola luce, al centro della stanza si accese rivelando una stanza enorme con
degli oggetti qua e là. Spensi la torcia ed iniziai a rovistare tra gli
oggetti. A colpire la mia attenzione però, fu una scatola più o meno grande
quanto una scatola da scarpe, sopra ad una credenza. Alzai le braccia e mi misi
un punta di piedi riuscendo a prenderla per poi soffiare sul coperchio
togliendo così la polvere. L'avrei aperta in camera mia più tardi. Tornai al
piano terra dove sentii dei rumori provenire dal piano superiore. I ladri.
Presi un coltello dalla cucina per poi salire le scale cercando di non far
rumore. Proveniva dalla mia stanza. Mi ci recai e quando aprii la porta non
trovai niente ma soltanto la finestra spalancata. La chiusi e poggiai il
coltello sul comodino per poi sedermi nel letto a gambe incrociate e prendere
la scatola. La aprii e dentro ci trovai cinque foto. Foto di cinque ragazzi.
Nella prima c'era un ragazzo alto, magro, moro e notai anche una voglia sul suo
collo. Nella seconda invece era raffigurato un ragazzo moro, alto con un ciuffo
alto e una sigaretta in bocca. La poggiai sul letto vicino alla prima e presi
le tre rimanenti. Tre ragazzi diversi. Uno riccio, un castano e uno biondo.
Poggiai anche queste sul letto e notai che come sfondo, in ognuna di esse, era
rappresentata questa casa. Guardai di nuovo all'interno della scatola e ci
trovai delle pagine di giornale tutte risalenti a pochi anni prima. Dal 2010 al
2013. Presi la prima e lessi: 'TROVATO MORTO, UCCISO DA UN PROIETTILE ZAYN
MALIK. OMICIDIO O SUICIDIO?'
Nella seconda trovai: 'TROVATO MORTO LIAM PAYNE
PER VIOLENZA SUBITA DAL PADRE.'
Nella terza: ' TROVATI UCCISI HARRY STYLES E LOUIS
TOMLINSON PER OVERDOSE.'
E nell' ultima, quella che mi colpì maggiormente: 'TROVATO
MORTO IN UNA POZZA DI SANGUE NIALL HORAN, SI ERA AUTOLESIONATO.'
-oh mio dio-
Sussurrai più a me stessa. Erano morti tutti
dentro questa casa. Adesso capisco il perché del prezzo conveniente della casa.
Adesso avevo seriamente paura. Paura di questa casa. Dovevo assolutamente
calmarmi. Mi alzai e aprii il cassetto dell'intimo e sotto ci trovai il
pacchetto di sigarette nascosto il giorno prima. Presi l'accendino e accesi la
cicca. Iniziai a fumarla fino a finirla quando qualcuno entrò nella mia stanza.
Sobbalzai.
-Ma che diav..Zayn?-
-Che c'è Liam?-
-Voi..tu..Liam..Zayn..sparo....oddio-
Dissi queste parole senza accorgermene fin quando
tutti e due si girarono nella mia direzione. Poi il buio totale.
****
-E se l'abbiamo uccisa?-
-No, impossibile. Ci sarebbe il suo fantasma.-
Ma di cosa stanno parlando.. oh merda! Collegai le
foto,i giornali, il fatto dei due ragazzi nella mia stanza e che i miei non
fossero in casa per poi aprire gli occhi e trovare cinque ragazzi fissarmi.
-Vi prego non fatemi del male.-
Li implorai portando le gambe al petto.
-No bambolina. Adesso ti uccideremo e mangeremo i
tuoi intesti... ahia. Ma che ho fatto? -
Il ragazzo con il ciuffo iniziò a parlare e a dire
queste cose fin quando il ragazzo con la voglia non lo colpì alla nuca con uno
schiaffo. Inutile dire che avevo lo sguardo impaurito fisso nel vuoto.
-Così la spaventi genio!-
-Come ti chiami?-
Mi chiese il riccio fissandomi. Portai lo sguardo
su di lui.
-A..Amy-
Dissi titubante. Vidi il ragazzo castano sedersi
sul letto per poi poggiare una mano sulla mia spalla. Indietreggiai. Avevo
paura. Molta, troppa.
-Allora Amy, noi non vogliamo farti del male. Ne a
te ne alla tua famiglia. Vogliamo essere tuoi amici.-
-Cosa vi fa pensare che io vi creda?-
-Bhe, sappiamo cos'è il dolore.-
Vidi Zayn alzarsi la maglietta per poi mostrarmi
il foro di uno sparo. Oh santo dio. Mi passai le mani sul volto per poi
chiudere gli occhi e strofinarmeli. Ero sconvolta. Non solo per questo ma anche
per il fatto di avere qualcuno che volesse essermi amico. Non era mai
successo prima d'ora.
-Mi dispiace ragazzi-
Loro annuirono. Ero davvero dispiaciuta, insomma
avranno avuto si e no la mia età. Però non mi era ancora chiara una cosa.
-Zayn, perché sei entrato in camera mia?-
-Ho sentito profumo di sigarette e volevo
fregartene una. Sai, è dal 2010 che non ne fumo una.-
Allora lui era morto prima degli altri.
-Ah, prendi pure. Basta che non lasci mozziconi in
giro, i miei non lo sanno.-
-Allora Amy, quanti anni hai?-
Mi chiese il biondino. Aveva degli occhi stupendi
e anche l'apparecchio ai denti.
-Diciassette.-
-Come mee!-
Esclamò il riccio. Si ma da quanto? Sorrisi
all'idea di avere conosciuto qualcuno della mia stessa età.
-Scusate ma ho bisogno di una doccia per chiarirmi
un po' le idee. Dove vi posso trovare dopo?'-
-certo tranquilla, dove vuoi tu.-
-grazie-
In un batter d'occhio scomparvero nel nulla.
Sembravano simpatici ma quello che più mi incuriosiva era la storia di Niall.
Aprii la finestra per far uscire la puzza di fumo dalla stanza per poi prendere
l'intimo dal cassetto e dirigermi nel bagno adiacente alla camera. Ne avevo
bisogno. Dovevo pensare. Aprii l'acqua calda e la feci scorrere fino a riempire
l'intera vasca. Mi spogliai e mi immersi nell'acqua calda, quasi bollente.
Portai la testa all'indietro fino a metterla tutta sotto e chiusi gli occhi che
qualche secondo dopo aprì. Ero davvero confusa.
ADHCUSVDCKBSDVAJSBVASDHBJSD OK BASTA.
Ciaoo , come state? io è da sabato scorso che non vado a scuola yaaay.
Tornando alla storia, spero vi sia piaciuta e che recensiate.
Se avete dubbi, domande o preoblemi potete contttarmi su twitter (schiacciate la parola twitter lol)
e vi risponderò c:
Bhè che dire? io qui ho finito di rompere le palle oculari(?)
un bacio GioGio xx
PS: RECENSIRE NON FA MALE A NESSUNO E NON PROVOCA DANNI CELEBRALI ALMENO CHE GIA' NON NE ABBIATE.