Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: AveJackson    29/01/2014    1 recensioni
Questa storia è ambientata fra il secondo e il terzo libro della serie "Eroi dell'olimpo". Io non ho letto il marchio di Atena e non vorrei anticipare della cose QUINDI ATTENZIONE.
Un' antica divinità è risorta più potente degli dei dei giganti.
I sette eroi incontreranno la semidea più potente della storia
Genere: Avventura, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Percy Jackson: Più forte della morte

 

3-Un padre pericoloso

 
Il resto della serata, Leo la passò a ultimare il suo piano. Si era sistemato vicino alla polena della nave, vicino alla testa di Festus, eppure non era riuscito a concentrarsi sul serio, pensava ancora al modo in cui era arrivata Gea al campo, non riusciva a toglierselo dalla testa. Era stato qualche giorno dopo la loro impresa e lui si trovava nella fucina insieme ai suoi fratelli, quando verso sera sentì il suono dei corni, capì che stava succedendo qualcosa, infatti tutti si erano precipitati fuori e lui decise di seguirli. Tutti si stavano radunando all’ingresso del campo e vide qualcosa di sconcertante: c’era Gea con la maglietta insanguinata e con un vistoso taglio sul viso che correva inseguita dall’idra, chiedeva aiuto e così, Leo gli aveva lanciato una spada; e proprio mentre il sole calava, Gea aveva cominciato a brillare e con una mossa fulminea aveva ferito l’idra tanto da indurla a scappare. Dopo che aveva fatto questa incredibile impresa  Gea era svenuta e Leo con l’aiuto di Jason, l’aveva portata in braccio fino all’infermeria. Dopo quel episodio Leo sentiva che era cambiato qualcosa dentro di lui e sentiva il desiderio di proteggere Gea, vederla in quello stato lo aveva turbato parecchio. Non riuscì a pensare ad altro e arrivò Piper con l’armatura:
-Leo vieni, i Ludi stanno per cominciare.
-Arrivo, Miss Mondo.
Anche in armatura Piper era sempre bellissima anche quando era arrabbiata e questo non solo perché era la figlia di Afrodite.
-Smettila di chiamarmi così .
Insieme corsero verso il campo di battaglia. Siccome la sfida era disputata fra greci e romani, Percy era in squadra con loro, mentre Jason era con i romani. Annabeth stava raddrizzando l’armatura di Percy e borbottava in greco antico. Talia aprì in quel momento il suo scudo magico: l’egida facendo venire come sempre i brividi a Leo. Clarisse intanto stava indossando la sua armatura rosso sangue e parlava con Gea che si stava bendando la mano sinistra. Leo vide che Frank e Hazel parlottavano con Reyna e osservavano delle pergamene. Sembrava tutto normale solo che non vedeva dove fosse finito Ottaviano, forse stava sventrando uno dei suoi peluche pensò Leo e in quel momento un corno romano suonò.
Tutti i ragazzi fermarono quello che stavano facendo per correre verso il campo di battaglia, tutti i greci circondarono Percy che cominciò a parlare:
-ragazzi l’obiettivo di questa sfida è recuperare la bandiera rinchiusa nel forte romano. Ci divideremo in gruppi: Clarisse tu guiderai l’attacco insieme a Talia.
-Non chiedo di meglio!
Urlò Clarisse, Talia annuì mentre radunava le sue cacciatrici.
-Leo, tu distrarrai il nemico insieme ai tuoi fratelli.
Leo annui, era proprio quello che sperava.
-Piper, tu e un gruppo a tua scelta cercherete di entrare da una via secondaria e infine io, Annabeth e Gea cercheremo anche noi un entrata principale.
Leo guardò Gea: al chiaro di luna i suoi occhi bicolore diventavano inquietanti, vestita in armatura faceva veramente paura.
In quel momento risuonò di nuovo il corno, bisognava andare.
 
******
 
Clarisse e Talia si schierarono di fronte al forte insieme ai loro compagni.
-Forza distruggiamoli.
-Aspetta Clarisse, non è ancora il momento e poi i romani sono famosi per i loro trucchi.
-Ah va’ al tartaro Talia, è un sacco di tempo che non combatto lasciami divertire un po’! Ehi è il segnale, attacchiamo!
-Clarisse……
 
******
 
-La trappola è pronta, dobbiamo solo innescarla e i romani si prenderanno un bello spavento.
-Ok Leo, ma è necessario conciarsi così?!?
-Suvvia Jake, dopotutto è un gioco.
 
*****
 
-Piper non avrai mica intenzione di……
-Dai ragà è l’unico modo per entrare e poi ci faremo quattro risate.
-Ok……
 
*****
 
-Percy quella è la mia gamba!!!
-Scusa Annabeth…… AHIA!! GEA!!!
-Scusa, ma mi hai appena messo un piede in faccia.
-Ragazzi smettetela non dobbiamo fare rumore o ci scopriranno. Percy ho visto sulla mappa che qui affianco c’è un entrata secondaria, distrai le guardie, io e Gea cercheremo di entrare.
 
*****
 
-Hazel vedi qualcuno?
-No Frank, ma ho una bruttissima sensazione e……AHHHHH.
-COSA C’E’????
-GARDA LI’.
 
*****
 
Il piano di Leo stava funzionando alla perfezione: avevo riflesso su un enorme telo la sagoma di un dragone e con il fuoco lo aveva fatto apparire e lui insieme ai suoi fratelli si erano vestiti da dracene e altri mostri per attirare l’attenzione dei romani. Infatti avevano cominciato a lanciar loro delle frecce.
In quello stesso istante le squadre di Talia e Clarisse si erano lanciate in attacco seminando il panico.
Piper con il suo potere della lingua ammaliatrice era riuscita a penetrare nel forte seguita dai suoi compagni.
Intanto Percy, Annabeth e Gea dopo aver fatto scappare le guardie riuscirono a entrare nella sala principale e a prendere la bandiera, ma inaspettatamente si udirono tutti i corni suonare: il segnale del pericolo.
Gea era diventata a un certo punto più pallida e balbettando disse:
-No, non può essere!
Si precipitò fuori seguita da Percy e Annabeth che cercavano di capire cosa fosse successo e davanti a loro si presentò uno spettacolo terribile:
Dei mostri altri quattro metri stavano sputando fuoco bruciando le case dell’accampamento romano, tutte le truppe greche e romani stavano partendo all’attacco dei mostri e davanti a loro giacevano esamini alcuni dei loro compagni. Verso di loro corsero Leo e Jason entrambi mezzi carbonizzati e feriti:
-Percy non so come sia successo, ma sono entrati dei mostri al campo fra cui……
-L’idra!
Gea aveva un aspetto orribile eppure aveva avuto la forza di parlare:
-Finalmente ho capito come bisogna fare, lasciatemeli a me questi mostri!
-Ma……
-Salvate gli altri!
Leo si accorse di quanto fosse determinata, non l’aveva mai vista così, ma le diede una pacca sulle spalle:
-Va bene, ma cerca di rimanere viva.
Lei arrossì, ma corse all’attacco dei mostri, gli altri guardarono Leo a bocca aperta, subito dopo però corsero a radunare i superstiti.
Gea avanzo verso i mostri, non aveva più la mano fasciata e si poteva vedere chiaramente la sua cicatrice brillare.
-Ecco la figlia del cielo che viene incontro alla morte!
Sbraitò un mostro mentre l’idra si avvicinava lentamente a lei.
-LASCIATE STRARE I MIEI AMICI!
A quel punto si scatenò l’Ade: Gea urlò con tutta se stessa e sembrò che nella sua mano ci fosse un arma e in quel momento, un enorme meteorite grande quanto una casa, si riversò sui mostri schiacciandoli completamente e sollevando un polverone.
Quando la polvere ritornò a terra tutti rimasero a bocca aperta, Gea stringeva in mano una falce e intorno a lei vibrava un aurea di potere fortissima. Tutti rimasero a bocca aperta e si inginocchiarono, finché Reyna parlò con voce tremante:
-Ave a te Gea White, figlia di Urano.




 

Spazio aurice:

Eccomi di nuovo, ho finito il mio terzo capitolo e sono riuscita a farlo più lungo spero vi piaccia.

AveJackson
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: AveJackson