Fanfic su artisti musicali > MBLAQ
Segui la storia  |       
Autore: shasti9x    03/02/2014    2 recensioni
Sposata con Lee Joon, un marito combina guai ma che amo più di qualunque altra cosa al mondo.
La mia amica Shailene è sposata con Seungho e quei due sono simili da far paura. G.O, Mir e Thunder entreranno in scena aumentando decisamente i momenti di spensieratezza, di "disagio" e di forte amicizia tra i personaggi.
Una storia leggera, comica e divertente, ma con con degli attimi pieni di sentimento, di lacrime, di angoscia e di grande amore.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cheondung, G.O., Lee Joon, Mir, Seungho
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non saprei dire da quanto tempo sono ferma a guardare il vuoto, è come se avessi perso ogni concezione del tempo. Una sensazione di vuoto è propagata dentro di me e si fa sempre più fitta. Mi rende incapace di percepire ciò che ho intorno. Mi sento il cuore debole, piatto. Come se si fosse già arreso, come se si stesse tirando indietro. Come se si fosse già rassegnato.
L’unica cosa che posso percepire in questo momento sono i passi nervosi di Shailene. Ormai è da un po’ che sta facendo avanti indietro, non aspetta altro che il ritorno di Joon per addossare a lui tutta la sua rabbia. Cosa che dovrei fare io, ma non mi sento assolutamente in grado. Mi sento priva di forze.
Quando Shai è tornata dalla cucina con la limonata calda in mano e mi ha vista a terra con lo sguardo assente, si è precipitata di corsa verso di me, preoccupata che avessi avuto un malore. Mi chiedeva cosa avessi, cosa mi fosse successo, ma non rispondevo. Ha notato così il cellulare tra le mie mani e prendendomelo, ha visto il contenuto. E’ rimasta spiazzata anche lei, la cosa l’ha sconvolta tantissimo. Non credeva a ciò che vedeva. Continuava a guardare la foto e commentarla. “Non è possibile.. non può essere vero. Perché mai Joon lo avrebbe mai fatto? La foto è sicuramente vecchia. Però.. però è il taglio di capelli che ha attualmente.. diamine. Quel bastardo.. cosa cazzo gli è saltato in mente? Non è possibile.. non posso credere che ha fatto questo, non ancora con quella stronza”
Lei parlava ed esprimeva la sua rabbia, al contrario io ero ancora immobile e senza vita.
Nella foto, Joon tiene Yurim imprigionata al muro ed è chinato su di lei.
Shailene mi ha aiutata a sedermi sul divano e intanto continuava a parlare, a cercare di consolarmi, a fare delle supposizioni. Magari era solo un fotomontaggio, magari era solo uno scherzo.. o magari era davvero una foto vecchia.
Io non pensavo a niente di tutto ciò. Non pensavo proprio a niente. Non ero ancora in grado.
I suoi passi nervosi ancora non sono cessati. Continua ad andare avanti ed indietro per il salotto, a sedersi per poi rialzarsi. Guardare ancora quella foto, lasciare qualche commento e poi tornare a camminare. Sta aspettando che torni, per chiedergli personalmente spiegazioni.
“Ma dove cazzo è finito? Non dovrebbe essere già di ritorno? Si è già fatto buio”.
Poco dopo, sentiamo una chiavi infilarsi nella serratura e qualcuno entrare. Deve essere arrivato. E con lui il gelo.
In questo momento Shailene è seduta accanto a me e sta guardando fisso verso la porta.
-          Sono a casa!- sento la sua voce.
Un colpo al cuore.
Quando entra e ci vede in salotto, ci sorride venendoci incontro.
-          Ehi ciao ragazze, siete qui allora-
Silenzio.
Nessuna delle due risponde. Lui nota che qualcosa che non va, infatti la sua espressione cambia leggermente. Si avvicina ancora stranito.
-          Che.. che c’è?- e poi guardandomi – Amore? Che succede, stai bene?-
Shailene scuote la testa guardando in basso.
-          Hai ancora il coraggio di chiamarla “amore”? – dice d’un tratto.
Lo sguardo di Joon su di me si sposta immediatamente su Shailene. E’ stato colto di sorpresa.
-          Cosa?-
Lei non gli risponde. Sbuffa e scuote ancora la testa con rabbia.
-          A cosa ti stai riferendo?- insiste lui.
Lei alza di scatto lo sguardo.
-          A cosa mi sto riferendo? Ti rendi conto di ciò che hai fatto?- la sua voce si fa sempre più pungente.
Sull’espressione di lui non fa altro che dipingersi la confusione.
-          Ti prego.. spiegati meglio-
-          Spiegarmi meglio?- si alza di incazzata – Non sai davvero a cosa mi riferisco??-
Alza il cellulare e gli mostra la foto. Lui la guarda attentamente cercando di capire, ma appena nota il contenuto, sgrana gli occhi incredulo.
-          Chi l’ha scattata questa? Chi ve l’ha inviata?-
Shailene sogghigna.
-          L’unica cosa che ti viene da chiedere in questo momento è chi l’ha scattata? Ti rendi conto di ciò che hai fatto? Ti rendi conto in che stato è lei ora? Ti rendi conto che sono quasi due ore che sta lì immobile senza reagire?-
Joon mi guarda e cerca di nuovo i miei occhi, ma la mia espressione persa nel vuoto non gli permette di incontrarli.
-          Ti prego. Fammi spiegare- dice sussurrando. Sembra lo stia dicendo a me.
-          Spiegarti?- interviene Shai – Cosa vuoi dire a proposito?-
-          E’ tutto un malinteso. V-voglio.. datemi la possibilità di spiegarmi, non chiedo altro-
Lei sbuffa di nuovo.
-          Non c’è niente da spiegare. La foto parla chiaro. E non permetterò più che tu le faccia del male. Lei adesso verrà con me- fa per dirigersi verso la stanza per prendermi i vestiti.
-          SHAILENE-
Joon la ferma tirandola per il braccio. Lei lo guarda negli occhi con sguardo pungente e aria di sfida.
-          Ti prego- sussurra di nuovo lui, implorandola con gli occhi – Ti prego, lasciami solo un attimo. Non chiedo di più.. un attimo solo-
Rimane un po’ a guardarlo negli occhi. Il tempo sembra farsi di nuovo infinito, il silenzio e l’aria di tensione ritornano a regnare. Sono sicura che in questo momento lei stia valutando se dargli o meno questa possibilità. Sta valutando se io ho bisogno di sentire cosa ha da dire, sta valutando se c’è ancora sincerità in quegli occhi.
Infinte strattona il braccio liberandosi.
-          Vado a farmi un giretto- conclude.
Si avvicina verso l’appendiabiti e prende il cappotto e la sciarpa. Senza aggiungere altro, apre la porta ed esce lasciandoci soli.
Joon torna a posare il suo sguardo su di me. Si avvicina lentamente e si inginocchia di fronte a me, di modo da avere i miei occhi al livello dei suoi. Quegli occhi che non hanno ancora preso vita. Quegli occhi che non trovano nemmeno le forze di piangere. Quegli occhi che non hanno ancora la forza di guardarlo.
Mi prende la mano e la stringe per un po’ senza dire nulla. Sento chiaramente che sta cercando di regolare il suo respiro e di trovare le parole giuste.
-          Non avrei mai voluto che tu lo venissi a sapere in questo modo- dice infine.
In questo esatto istante comincio a sentire una fiamma ardere nel mio cuore fino a farmi male. Le mani cominciano a tremare. Non ho idea di cosa possa significare quella sua frase. Sapere cosa? C’è quindi qualcosa da sapere?
Notando la mia “leggera” agitazione, mi stringe ancora di più la mano.
-          So che ti starai chiedendo se quella foto è vecchia.. se è un fotomontaggio o semplicemente non raffigura noi-
Fa una pausa
-           Questo non è un fotomontaggio.. E non è neanche una foto vecchia. Questa foto risale ad oggi.  Ed è anche vero che nella foto ci siamo io e Yurim-
Un altro colpo immenso al cuore. Quel cuore che sta bruciando, che a questo punto dovrebbe essere crollato sciogliendosi in cenere ardente.
-          Ma c’è una cosa che devi sapere.. non so nemmeno come spiegarla, sembrerà così.. poco credibile e banale. Ma ti prego, mi devi credere-
I suoi occhi mi stanno implorando.
Non notando alcuna reazione da parte mia, continua.
-          Questa è una foto scattata sul set di oggi.. il regista ha previsto una scena in cui Oh Young [nb. nome protagonista di Joon nel film] si dimostra talmente arrogante e pieno di sé che cerca di ottenere ciò che vuole come e quando vuole. Ed è questo quindi il motivo per cui si trova ad “attaccare” in quel modo la truccatrice, interpretata da Yurim. Cerca di baciarla con forza e contro la sua volontà, ma lei lo spinge e con uno schiaffo si allontana di corsa da lui-
Fa una pausa e attraverso la sua stretta, riesco a percepire il leggero tremolio della sua mano. Sembra essere frustrato, come se le sue parole non stessero rendendo l’idea.
-          E’ questo il punto. Quel bacio nemmeno c’è stato. La foto fa credere il contrario, ma quel bacio non c’è stato. Non l’ho proprio sfiorata. Mi chiedo chi sia stato a scattare questa foto da quell’angolazione, facendo sembrare che invece c’è stato.. – scuote la testa nervoso con il respiro che comincia ad accelerare – Non ho davvero idea di chi possa aver fatto questa cosa.. con quale scopo, con quale obiettivo-
Torna di nuovo a guardarmi.
-          Ti starai chiedendo perché non te lo abbia detto prima, perché non ti abbia avvisata dicendoci invece che in questi giorni non erano previste scene con lei. Il fatto sta che nemmeno io lo sapevo. Questa scena non era nemmeno nel copione, non sapevo nemmeno che ci sarebbe stata anche lei oggi. Ad un tratto è saltata in mente al regista questa scena e ci ha detto di metterla in atto. Sarebbe stata la prima cosa che ti avrei detto appena sarei tornato a casa, ma vedere che tu l’hai già saputo in un altro modo facendoti stare in questa situazione, io..- gli si spezza la voce – Io davvero.. mi sento incapace di giustificarmi in questo momento.. non sento nessuna efficacia nelle mie parole.. sento come se.. come se stessi cercando inutilmente di spiegare la versione dei fatti, come se mi stessi attaccando alle soliste e stupide scuse.. ma-
Viene interrotto dai miei occhi che finalmente guardano i suoi. Seppur immobile, sembra ancora più agitato. Mi guarda con quell’espressione silenziosamente disperata, non sa cosa altro aggiungere. Non sa cosa sto pensando in questo momento, non sa quali siano i pensieri che ora mi girano in mente. Senza rendersene conto, mi tira leggermente a sé abbracciandomi delicatamente. E’ some se stesse cercando di capire se lo avrei respinto, se lo avessi allontanato da me. Quando invece sente le mie braccia che si stringono debolmente attorno a lui, la sua stretta si fa più decisa. E’ come se con quel gesto lui abbia capito che ancora una volta io gli abbia dato fiducia.
-          Ricordalo sempre.. io ti amo-
Quelle parole mi danno ancora quella scossa al cuore che sono solita ricevere quando me le dice. Riesce a trasmettere tutto il suo amore in sole due parole. Senza rendermene conto, anche la mia stretta si fa più forte. E quando lui sente questo, mi abbraccia ancora di più.
-          Ti prego.. dimmi qualcosa.. voglio sentire la tua voce.. questo tuo silenzio mi uccide- sussurra.
Con le dita afferro leggermente una sua ciocca di capelli e la strofino fra di esse.
-          Mm.. hai fame?-
-          Ma c-cosa??-
Questa mia frase inaspettata lo fa scoppiare letteralmente a ridere e staccandosi dall’abbraccio batte le mani.
Notando il leggero sorriso sul mio viso, si ferma ad osservarlo come incantato, con quel suo dolcissimo sorriso sghembo. Si avvicina di nuovo a me e mi prende il viso guardandomi intensamente negli occhi, ma subito si accende sul suo volto la perplessità. Mi posa il palmo della mano sulla guancia e lo tiene per qualche secondo. Mi guarda preoccupato e si avvicina a posare la sua guancia sulla mia. Ritorna a guardarmi negli occhi.
-          Amore.. sei bollente. Santo cielo, ma ti è venuta la febbre?-
Mi poso anche io la mano sulla guancia, ma non noto una grande differenza di temperatura.
-          Ti ho causato tutto ciò?- la disperazione è nei suoi occhi mentre continua a posare la sua mano sulla mia fronte e sul mio collo per controllare.
-          No Joon non è colpa tua.. s-sono stata in giardino in pigiama questa mattina- dico con debolezza e tossisco.
-          In pigiama in giardino? Ma sei impazzita? Perché lo hai fatto?-
E’ meglio non raccontargli la storia della cavalletta. Non è il caso, mi riproverebbe di più non trovandolo un motivo valido.
-          E’ meglio se ti porto a letto.. forza, andiamo- si alza e mi prende la mano.
Nell’esatto istante in cui mi metto in piedi, mi sento la testa girare e comincio a vedere a fatica. La debolezza si impossessa di me. Joon nota il mio stato e si trova ad afferrarmi appena in tempo, prima che cadessi a terra perdendo completamente i sensi.
 
 
 
Quando apro gli occhi, mi trovo sul letto sotto le coperte con le lampadine accese sui comodini. Con lo sguardo scruto attorno a me e mi trovo sola. Come sono finita qui? Cosa è successo? Non ne ho la più pallida idea.
Solo quando comincio a forzare la mia mente riesco a ricordare l’accaduto. L’ultima volta ero in salotto con Joon che mi teneva per mano per potarmi in stanza. Poi.. poi non ricordo nulla. Buio.
Sul comodino alla mia sinistra noto una scodella con dell’acqua dentro ed accanto un panno bianco. In questo esatto istante, la porta della stanza si apre. Entra Joon di spalle con in mano un vassoio. Con attenzione, si chiude la porta alle spalle con il piede.
Quando si gira e mi trova a fissarlo, si ferma.
-          Ehi, ti sei svegliata?- dice dolcemente e sorride.
Si avvicina al letto e posa il vassoio sul comodino. Noto che c’è un’altra scodella con dentro acqua e ghiaccio ed un altro panno pulito.
Si siede accanto a me e mi posa la mano sulla fronte.
-          Meno male, un pochino si è abbassata. Ancora però è alta. Vediamo un po’-
Sembra stia parlando tra sé e sé. Prende il termometro e lo agita leggermente. Mi dice di aprire la bocca e me lo mette tenendolo fermo per qualche secondo. Ritorna a controllarlo.
-          38.9- sospira – Prima era 39.5.. vedi di prendere questa-
Si gira e mi prepara una pastiglia con un bicchiere d’acqua.
-          So che non troverai le forze di mangiare chissà cosa per ora.. quindi prendi questa pastiglia, si può prendere a stomaco vuoto. Ti farà sentire molto meglio, me l’han sempre raccomandata i medici. Così domani mattina potrai mangiare qualcosa di buono, finalmente-
Mi aiuta alzare la testa e con delicatezza mi fa prendere la pastiglia, aspettando con pazienza che io beva l’acqua necessaria a mandarla giù. Mi asciuga le labbra e mi guarda con un leggero sorriso pieno di amore. Mi accarezza i capelli e continua a guardarmi negli occhi, sembra essere più tranquillo nel vedere che pian piano sto migliorando. Ha l’aria alquanto stanca, ma sorride. Con la coda dell’occhio, lancio un’occhiata all’orologio sull’altro comodino.
Le 3.15. Santo cielo. 
-          Joon.. sei rimasto sveglio tutto questo tempo per prenderti cura di me?- dico con debolezza.
Sorride.
-          Non potevo lasciarti così- mi accarezza dolcemente la fronte.
-          Ma.. ma non hai neanche cenato! Sei tornato stanchissimo dal lavoro, come farai per domani?-
-          Sssh- mi posa la mano sulle labbra – Non ti preoccupare, è tutto a posto. Resterò al tuo fianco finché non ti riprenderai completamente-
-          E con il lavoro?-
-          Mi sono preso una pausa-
-          Ma Joon..-
-          Niente Joon. Ora pensa a riposare e basta-
Mi sto letteralmente perdendo in quel suo sorriso. In quel suo modo di fare, nel prendersi cura di me. Si gira per preparare il panno da mettermi sulla fronte, ma lo fermo prendendogli la mano.
Si gira e mi guarda perplesso.
-          Cosa c’è amore?-
Gliela stringo forte e lo tiro leggermente a me. Quando nota cosa voglio fare, sorride e si avvicina chinandosi a me e posando la sua testa sul mio petto. Lo avvolgo con le mie braccia e gli accarezzo la schiena.
-          Riposa un attimo- sussurro.
Sento il suo sorriso allargarsi.
-          Così però rischio di addormentarmi- ridacchia.
-          E così sia- rido anche io.
-          Allora aspetta un attimo, meglio non rischiare-
Si alza velocemente ed immerge il panno nell’acqua ghiacciata e dopo averlo strizzato, me lo poggia sulla fronte.
-          Aaaah- strillo per il contatto gelato.
-          Un attimo solo, ho quasi finito-
Prende anche l’altro panno e gli riserva lo stesso trattamento. Toglie le coperte e mi alza la maglietta.
-          Ehi, che vuoi fare?-
-          Sssh-
Recupera il panno e senza avvisare, me lo stende sulla pancia.
-          AAAAAAAAAAH MA CHE FAI-
Mi metto ad urlare cercando di togliermelo di dosso, ma mi ferma ridendo abbassandomi la maglietta. Ritorna ancora a posare la sua testa sul mio petto per tenermi ancora più ferma e copre entrambi con la coperta.
-          Ora cerca di dormire- sussurra-
-          Toglimi quella roba, non ce la faccio- piagnucolo.
Lui si limita a ridere e a stringermi ancora più forte.
 
 
4 giorni dopo
 
-          Allora facciamo un chilo di pasticcini?- chiede la commessa.
-          Sì grazie e magari mi prepari anche quella torta là in fondo-
-          Quella al cioccolato?-
-          Esatto- sorrido.
Dire che mi ameranno per questi dolcetti è dire poco. Soprattutto per la torta, sembra essere squisita. A Shailene poi piacerà da morire. Di Seungho non mi pongo il problema, tanto lui mangia tutto.
Mentre la pasticcera mi prepara le cose, mi guardo intorno osservando le altre meraviglie presenti. E’ la pasticceria più famosa di tutta Seoul e i suoi dolci sono richiestissimi per il loro ottimo gusto.
E’ arrivato finalmente giovedì e oggi ci incontriamo di nuovo tutti per pranzare da Shailene e Seungho. Mi sono svegliata presto per avviarmi un po’ prima a casa loro per aiutarli un po’.
Joon è partito per il lavoro e ci raggiungerà direttamente là. Ha ripreso ad andarci da ieri, non mi ha lasciata finché non sono guarita completamente. Mi è stato accanto in maniera incredibile, prendendosi cura di me a 360°.
Mi ha detto che quel giorno in cui mi sono sentita male, Shailene è successivamente tornata a casa e si è preoccupata tantissimo dopo aver saputo quello che mi era successo, credeva che Joon mi avesse fatto qualcosa. Lui però le ha spiegato la situazione, chiarendole anche la storia di quella foto. Lei si è tranquillizzata scusandosi per essere stata così tanto dura con lui, ma lui ha sorriso. Sapeva che lo faceva per il mio bene.
-          Ecco signora, i dolci da lei richiesti sono pronti- la commessa interrompe i miei pensieri.
Dopo aver pagato e preso i sacchetti, mi dirigo verso la macchina, pronta a trascorrere un’altra meravigliosa giornata.
 
 
---------------- TO BE CONTINUED ------------------------
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > MBLAQ / Vai alla pagina dell'autore: shasti9x