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Autore: Hope Angels    04/02/2014    2 recensioni
Tutti ti dicono che sei forte, che sei in gamba e capace di superare tutto.
Quanti di loro invece vedono che dietro che una grande forza puo' esserci un'enorme paura di non farcela. Un tremendo bisogno di un abbraccio. Una grande solitudine.. che nessono sa', se non l'unica persona a te vicina. L'unica che ti è rimasta accanto.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Non alzai nemmeno lo sguardo, conoscevo bene quella voce. Malik.
Decido di lasciar perdere, non mi va di discutere di prima mattina.. soprattutto con uno come lui. Faccio finta di niente e seguita da Joy ci dirigiamo ai nostri armadietti. Nemmeno il tempo di arrivare di fronte al mio armadietto che sento un grande e forte mano che mi afferra il braccio, mi strattona in modo che io posso girarmi.. caramello nel nero. Malik. Non si arrende mai.
“Allora, Jackson che fai non mi ascolti?”
Dice con voce da strafottente, quanto vorrei tirargli un bel ceffone per togliere da suo viso quel sorrisetto che si ritrova. Ma dato che sono terribilmente timida ed impacciata, preferisco stare zitta e subire. Sento che inizia ad innervosirsi perché stringe ancora di più a sua mano sul mio braccio, se continua così mi lascerà il segno.. ma poco importa. Penso che dovrei rispondergli, ma non riesco a far uscire nessun tipo di suono o parola dalla mia bocca.. mi sento come se mi stessero soffocando..
“Senti Malik, vedi di lasciarla!”
Dice una voce vicino a me, che riconosco sia quella di Joy. Lei rispetto a me è molto più spavalda, non ha peli sulla lingua, se pensa una cosa te la dice chiaro e tondo in faccia. Questo è uno dei motivi per cui l’adoro.
“Oh Flanders, che fai difendi la sfigata della tua amica?” Sogghigna.
Non faccio molto caso al piccolo nomignolo che mi ha affibbiato, sono molto più concentrata su Joy, dalla sua espressione capisco che potrebbe scoppiare da un momento all’altro. Malik è distratto, perfetto. Decido di scappare dalla sua presa per afferrare la mano di Joy e dirigerci verso la nostra classe. Faccio un po’ di fatica a trascinarla, sia perché lei sia molto più robusta e quindi più pensate di me, sia perché c’era un gruppo di persone che si erano fermate a osservare quella nostra “conversazione”. Entro nei bagni, e per nostra fortuna non c’è nessuno. Mi giro verso Joy, la osservo e noto che le guance le si sono leggermente arrossate per la rabbia, e gli occhi gli si sono ingranditi di poco e si scuriti un po’. Ma so che qui a poco ritorneranno cristallini come sempre, mentre aspetto che lei si calmi, osservo il mio volto al piccolo specchio che c’è nel bagno notando che i miei occhi sono diventati neri.. molto probabilmente colpa della spavento e l’agitazione che mi ha messo Malik. Mi bagno di poco il viso, mi asciugo le mani e mi affretto ad uscire dai bagni prima di fare tardi a lezione. Nel frattempo Joy è tornata al suo stato normale. Entriamo in classe, e per mia sfortuna, tutti gli sguardi sono puntati su di me.. odio essere al centro dell’attenzione, mi mette a disagio. Faccio finta di niente, e con Joy al mio fianco ci rechiamo hai nostri soliti posti, poco dopo fa il suo ingresso il prof di matematica, è una delle mie materie preferite e devo dire che sono veramente brava in questa materia.
 
Le due ore passano velocemente, la professoressa prima di uscire ci annuncia che la prossima settimana ci sarà un compito in classe, poi si è girato verso di me e mi ha fatto l’occhiolino. Io e Joy abbiamo riso perché tutte le nostre compagne mi hanno guardato in cagnesco, durante le lezioni non fanno altro che cercare di attirare l’attenzione del prof su di loro. Perché, diciamocelo chiaramente, il prof di matematica è d’avvero un bell’uomo. 
“Joy, pensi che prima o poi quelle mi ammazzino?” dissi soffocando a stento una risata.
Annuisce semplicemente, ma con viso serio. Questo mi avvisa che sta arrivando il professore di Cittadinanza, uno dei più tenuti di tutta la scuola per la sua severità. Ma a me non fa così tanta paura, può darsi perché io studi e quindi quando fa verifiche o interrogazioni a sorpresa sia sempre preparata. Si alzano tutti a mo’ di soldatini, nell’aula rimbomba un sonoro “Buongiorno Professore” pronunciato da tutta la casse. Esso ci fa segno di sederci, e noi ci accomodiamo, da una veloce occhiata al registro e poi fissa ognuno di noi con sguardo cupo. Quando arriva a me vedo una scintilla spuntare nei suoi occhi, mi fa un mezzo sorriso a cui io ricambio volentieri.
“Jackson, venga lei. Ho proprio voglia di farle una bella interrogazione”
“Si, eccomi professore.”
Mi alzo e mi dirigo alla cattedra. Il professore inizia a farmi delle domande ed io rispondo tranquillamente, sapendo che  ho studiate molto bene  quegli appunti. L’ora passa così, molteplici miei compagni hanno tirato un sospiro di sollievo quando il professore ha detto che per oggi non avrebbe più interrogato nessuno. I resto dell’ora ha spiegato, ed io, ovviamente, ho preso appunti mentre quella massa di nulla facenti dei miei compagni se ne fregava altamente, anche Joy. Ma tanto poi a lei l’aiutavo io a studiare, come sempre. E anche quest’ora è finita. Usciamo tutti velocemente dalla classe, io e Joy andiamo in cortile. Appena fuori un fredda volata d’aria di vento mi colpisce, spostandomi di poco i capelli, ci sediamo su una panchina sotto la grande quercia che c’è nel cortile, Joy tira fuori una sigaretta e se l’accende; le ho consigliato molteplici volte di smettere ma lei dice che l’aiuta a distendere i nervi, un po’ come la musica per me. Se la porta alle labbra e aspira. Butta fuori il fumo, e una piccola nuvoletta si forma sopra di lei, io mi fermo ad osservare il fumo che poco a poco si dissolve nell’aria.
“E’ buffo come delle semplici cose ti colpiscano in questo modo Leslie”
Sorride la mia migliore amica, ricambio anche io il sorriso e penso a quello che mi ha detto. Mio nonno diceva sempre che le cose migliori erano quelle semplici, e penso che abbia ragione. Ma ormai a nessuno più importa, tutti a cercare sempre la novità.
“Le cose semplici sono sempre le più affascinanti, almeno così è per me visto che altri non la pensano così”
Le risposi e le indicai Styles, uno dei migliori amici di Malik, dirigervi verso Cassandra, a troia di turno. Probabilmente per andare nei bagni e scoparsela, come fanno sempre in fin dei conti. Aspetto che Joy finisca di fumare per alzarci e ritornare in classe, visto che la pausa è finita. Adesso Italiano.
 
Pov. Zayn
Sono in classe con Niall, Louis e Liam, stiamo aspettando il ritorno di Harry. E ovviamente non stiamo seguendo la pallosa lezione di italiano, la professoressa sta facendo leggere un testo ai nostri compagni ma noi preferiamo parlare di calcio e di cose varie. Poi la mia attenzione viene attirata dalla professoressa che chiede a Laura.. Lucrezia.. no aspetta.. Letizia; oh al diavolo a quella di andare a prendere un pennarello dato che il suo era scarico. Devo ammettere che ha davvero un bel fondoschiena. Ritorno a chiacchierare con i miei amici. Decidiamo che questo weekend daremo una festa a casa di Louis, lo facciamo ogni anno prima della festa in maschera che si tiene a scuola. Saranno invitati tutti, come sempre e si farà festa fino all’alba. L’unico obbligo che hanno entrambe e feste è quello di venire in maschera, ma ovviamente non bisogna indossare lo stesso abito per entrambe le feste. Vengo riportato alla realtà dalla porta che si apre e mi fa vedere una chioma riccioluta, il che mi fa intuire che il mio amico è tornato e subito dietro di lui c’è quella ragazza.. ricordo che stamattina quando l’ho afferrata per il braccio aveva gli occhi scuri, quasi neri, ed ora se li guardi meglio sono color cioccolato.
“Grazie mille Leslie.”
La ringrazia la professoressa di Italiano. Ecco come si chiama, Leslie. Devo ammettere che non è male come ragazza, però si dovrebbe vestire decisamente meglio, magari dovrebbe mettersi una magliette un po’ più ‘normale’ invece delle solite felpe che mette di solito. Ma che cosa sto pensando.  A me che frega di come si veste quella là. Mah.
Mi giro verso i miei amici che si stanno facendo raccontare da Harry la sua scopata con Cassandra. Lui la definisce ‘la solita scopata di mezza giornata’ e noi tutti scoppiamo a ridere.
 
Pov. Leslie
Ed anche questa giornata è finita, non sopportavo più di vedere tutte quelle ragazze che facevano le gatte morte, giuro mi danno i volta stomaco. Con Joy decidiamo di vederci nel pomeriggio per studiare e per decidere che cosa mettere alla festa di questo sabato. Non che l’idea mi elettrizzi molto, ma lo faccio principalmente per un capriccio di Joy, i quale mi ha supplicato in ginocchio per delle ora ed io alla fine ho ceduto. Molto velocemente arrivo a casa, appoggio lo zaino in camera mia e nel frattempo mi cambio, metto un paio di legghins blu scuro con qualche disegnino bianco e una semplice maglione di lana di mia mamma che mi arriva fin sotto il sedere bianco anch’esso. Vado giù in cucina e mi preparo un fetta di carne con dell’insalata, mi lego i capelli e mi preparo il pranzo, dopo aver finito tutto sparecchio e lavo quei due piatti che ci sono nel lavello. Dopo aver finito in cucina, vado in soggiorno ed accendo la tv ed inserisco un dvd, “I sapore della vittoria”, decido di vederlo fin quando non arriverà Joy. E’ un film magnifico e pieno di significato. 
  
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