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Autore: Nero inchiostro    04/02/2014    1 recensioni
Tutto comincia da un'opera d'arte, ogni capitolo è una storia fantasiosamente costruita sui sentimenti che quella particolare opera d'arte ha suscitato in me. E' una raccolta, non è indispensabile leggerne ogni capitolo, si può scegliere in base all'opera che più vi aggrada o leggerli tutti.
1- Il bacio di Hayez
2- Ritratto di donna di Picasso
3- (a breve) Gabrielle et Jean di Renoir
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO DUE – RITRATTO DI DONNA DI PICASSO

La forza dei ricordi.


 

Da anni abitava un’anziana signora alla periferia di Montmartre.La chiamavano Madame Mémoire, da cui gli scherni dei bambini: doppia M. Era una donna tranquilla, in passato lavorava come attrice ed ora riposava gli anni della sua vecchiaia nella casa in cui aveva abitato per gli ultimi trent’anni. Madame Mémoire soleva passare i suoi pomeriggi sempre allo stesso modo: alle tre in punto usciva sulla sua terrazza adornata di fiori a regola d’arte e sedeva su una seggiola di legno osservando l’orizzonte. Ogni tanto guardava giù in strada raccogliendo gli scherzi di qualche bambino vivace, le carezzevoli voci delle sue vecchie amiche che ormai non riconosceva più, gli inviti delle donne che prese dalla commozione e dalla pena la intimavano a rientrare in casa. Madame Mémoire, nessuno ormai conosceva il suo vero nome, soleva sedere sulla sua seggiola anche durante l’inverno, quando il freddo europeo le sferzava il volto. Lei non era francese, non era figlia di qualche ricco commerciante, non indossava gioielli e cappellini di lusso, lei era spagnola di origine e amava vivere indossando ancora il vestiario tipico della sua terra, amava tenere ancora nel cuore il caldo della sua dolce Spagna affrontando così ogni doloroso inverno.

Tutti i passanti le rivolgevano un caloroso saluto, eccetto i bambini, alcuni ne avevano timore ed altri, presi dalle risa non comprendevano nemmeno il motivo della sua imperterrita attesa.

Madame Mémoire attendeva sempre, con grande pazienza, fino a che il sole non fosse tramontato del tutto dietro alle case. Le braccia conserte, gli occhi lucidi, sentiva sempre che qualcosa stesse per accadere ed invece, nella calma più totale, al tramonto ritirava la seggiola in casa e chiudeva le imposte, l’intera città sapeva che il giorno dopo, alle tre del pomeriggio, sarebbe tornata.

Madame Mémoire attendeva il suo amato Andrè e tutta Montmartre conosceva questo dolce segreto. Madame Mémoire amava incessantemente da tutta una vita e tutta Montmartre la osservava ancora con gli occhi della gioventù ed ecco che quell’anziana signora era ancora la ragazza dai capelli corvini, e tutta Montmartre si struggeva nel sapere una cosa che la donna non sapeva: Andrè non sarebbe mai più tornato. E le sue amiche provavano a spiegarle l’inutilità della sua perenne attesa. E allora ecco che Madame Mémoire sorrideva, perché nella sua mente, al calar della sera si accendeva ancora la speranza che l’indomani sarebbe stato diverso. Nella sua mente la forza del suo amore lo avrebbe fatto ritornare. La forza dei ricordi.

 


 

 

N.d.a:

- Madame Mémoire, letteralmente: signorina ricordo.

- Picasso era solito frequentare i quartieri di Montmartre.

Si ragazze/i, se qualcuno non lo avesse ancora intuito mi piacciono le storie drammatiche, ma non preoccupatevi arriveranno altri generi, è solo che questo dipinto mi ha sempre ispirato malinconia. Non so esattamente quale sia il motivo, ma quando sono andata a vederlo e me lo sono ritrovata davanti mi ha fatto provare una dolce e insensata malinconia. La potenza dell’arte. 

   
 
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