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Autore: Elechan86    14/06/2008    6 recensioni
Siamo alla vigilia delle nozze di Goku e Chichi.
La ragazza desidera che sia tutto perfetto per questo matrimonio lungamente desiderato e, in primis, vuole attenersi fedelmente alle tradizioni che, si dice, se vengono rispettate alla lettera, possono solo portare felicità agli sposi novelli...
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Chichi, Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4° capitolo
Innanzitutto devo chiedere scusa a tutti quelli che aspettavano l'aggiornamento il 4 giugno, così come vi avevo promesso.
Quel giorno non ero a casa, quindi mi sarebbe stato impossibile aggiornare ^^"
E successivamente sono successe altre cose che mi hanno buttato così giù di morale che pubblicare un nuovo capitolo di questa storia, perdonate la franchezza,
era davvero l'ultimo dei miei pensieri.
In poco più di un anno che pubblico su Efp non era MAI successo prima d'ora che saltassi un aggiornamento, MAI
(anche quando la connessione internet aveva cercato di ostacolarmi =P).
Se questa volta è andata così potete credermi che avevo davvero altro per la testa.
Voglio comunque chiedere scusa a tutti i lettori e mi auguro che, almeno, questo capitolo sia di vostro gradimento e sia valsa la pena aspettare ^_-
Preparate i cucchiaini perché dovrete raccogliere il miele che colerà da questa pagina... =P

E ora... Buona Lettura ^^

Come tradizione vuole…
3° parte: “Artefici del proprio destino”

Arrivato al palazzo dello Stregone del Toro, Goku trovò solo Giuma che, disperatamente, cercava di raccapezzarsi tra i vari preparativi del matrimonio. Il futuro suocero aveva tra le mani una cartellina con un lungo elenco di cose da controllare e ancora da terminare e correva come un pazzo da un’ala all’altra del castello.
Il ragazzo cercò di salire le scale che conducevano alla camera di Chichi senza farsi notare, così da non perdere tempo ma, una volta entrato nella stanza della fidanzata, la trovò ancora vuota e un senso di solitudine gli pervase l’animo.
Scese le scale con aria sconsolata e incrociò Giuma che, entusiasta di vederlo, lo abbracciò: “Goku! Ah, Goku! Devi darmi una mano: quelli del buffet hanno combinato un disastro, hanno sbagliato giorno e noi domani non avremo alcun pranzo di nozze! E i fiori che ci hanno portato non sono quelli che avevamo ordinato, dobbiamo fare qualcosa prima del ritorno di Chichi!”
“Ecco… - Goku, imbarazzato, iniziò a parlare – Giuma, siamo sinceri: io non so da dove cominciare per organizzare un matrimonio!”
Giuma sospirò e mise le mani sulle spalle del futuro genero e si arrese alla realtà: “Infatti: Chichi è l’unica che può risolvere questa situazione, riportala a casa!”
Goku sfoderò il suo sorriso migliore, attendeva con trepidazione di rivedere la sua fidanzata; dopo aver vissuto gomito a gomito con lei per un paio di mesi gli faceva uno strano effetto pensare di aver passato un’intera mattina senza la sua Chichi, lei era diventata il suo punto di riferimento e già sentiva la mancanza di quel bel viso che, ormai, era la luce che illuminava le sue giornate.
Giuma continuò a brontolare: “In questo momento la buona riuscita del pranzo di nozze ha la priorità su tutto, anche su quelle stupide credenze alle quali Chichi è soggetta!”
Goku non capì quest’ultima frase, forse non l’aveva nemmeno ascoltata, impegnato a chiamare la sua fidata nuvola Speedy per partire alla ricerca dell’amata.
Giuma gli mise ancora le mani sulle spalle e, fiducioso, gli chiese: “Goku, non me ne frega niente della tradizione, porta a casa Chichi! In tre di sicuro riusciremo a cavarcela”.
Goku fece un gesto d’intesa con il capo e partì sulla sua nuvoletta gialla.

Il ragazzo, però, non sapeva proprio da dove iniziare a cercare la fidanzata: Chichi poteva essere ovunque e Giuma, tra tante belle parole, non gli aveva dato alcuno spunto per iniziare la ricerca; decise, così, di andare a ragionare sui monti Paoz: una volta avrebbe chiesto “aiuto” al nonno, quando ancora era convinto che il defunto parente gli parlasse attraverso la sfera del drago dalle quattro stelline; ora si recava tra i monti, dove era cresciuto, perché quel posto sereno lo aiutava a rilassarsi e a ragionare, sebbene pensare intensamente non fosse mai stata la sua attività preferita!

Raggiunti i monti Paoz, Goku si recò dove una volta sorgeva la sua casetta blu con il tetto spiovente che, purtroppo, era stata abbattuta molti anni prima ma lui si ricordava ancora bene l’ubicazione e proprio lì accanto lui e Chichi avevano fatto costruire un’abitazione giallina dall’aria vagamente tondeggiante; quella sarebbe stata la casa dove sarebbero andati ad abitare dopo il matrimonio, anche se Goku non aveva capito bene perché non potevano continuare a vivere con Giuma nel suo palazzo: lo spazio di certo non mancava!

Goku passò davanti alla nuova casa e, preso dalla curiosità, si mise a spiare dalla finestra l’interno dell’abitazione. Durante i tre anni in cui si era allenato dal Supremo aveva imparato anche a percepire le aure degli altri guerrieri, anche se non ci riusciva sempre e, comunque, doveva concentrarsi intensamente per localizzare le persone che conosceva. Eppure, appena arrivato nei monti Paoz, gli era sembrato di percepire l’aura di Chichi ma non era stato condotto sin lì dalle sue eccellenti capacità di combattente, bensì, anche se ancora non se ne rendeva conto, questa volta era stato guidato dal suo cuore.
 
Dalla finestra ad oblò vide, infatti, una graziosa ragazza che conosceva, e che conosceva bene, che stava sistemando nei ripiani della cucina e del frigorifero i numerosi prodotti che aveva acquistato: sul pavimento c’erano tante buste della spesa e Goku si convinse che Chichi aveva impiegato tutta la mattina per acquistare quei prodotti o, quanto meno, per portarli a casa, vista la quantità innumerevole delle buste!
Ancora una volta lei si era prodigata tanto per lui e il ragazzo sorrise intenerito dall’ennesima dimostrazione di affetto: da quando suo nonno era morto lui aveva dovuto imparare a cavarsela da solo e, infatti, questa era la prima volta che un altro essere umano s’interessava tanto a lui, che lo coccolava e lo viziava solo per amore.
La sua vita errante alla ricerca di avversari sempre più forti non gli dispiaceva, ma ora, assieme a Chichi, scopriva tutto un altro mondo, mosso dalla forza smisurata dell’amore.

Come è bello il mondo insieme a te
Mi sembra impossibile che tutto ciò che vedo c’è
Da sempre e solo che
Io non sapevo come fare
Per guardare ciò che tu mi fai vedere

Come è grande il mondo insieme a te
È come rinascere e vedere finalmente che
Rischiavo di perdere mille miliardi e più di cose
Se tu non mi avessi fatto il dono di dividerle con me


Fortunatamente la porta di casa era sì chiusa, ma non a chiave, e Goku poté accedervi facilmente, facendo attenzione a non fare rumore per sorprendere Chichi alle spalle.
La ragazza sapeva di essere sola lì tra i monti Paoz e, quindi, al minimo rumore, si preoccupò, voltandosi di scatto e trovando il fidanzato che avanzava verso di lei con passo felpato. Sgranò gli occhi e urlò: “GOKU!”
Il ragazzo si grattò la testa e le sorrise, poi allargò le braccia e le disse: “Sorpresa!”
A questo punto si aspettava che la fidanzata corresse da lui e lo abbracciasse, di solito era così e, invece, la vera sorpresa fu che Chichi sgattaiolò nella stanza più vicina chiudendosi a chiave e urlando: “Che ci fai qui? Te l’ha detto mio padre, vero? Vattene via!”
Il ragazzo sgranò gli occhi: era a dir poco incredulo per quella reazione esagerata e, anche se non capiva il perché, giustificò la sua presenza: “Chichi, no… ero venuto per riflettere, per pensare a dove potessi essere e, invece, ti ho trovata proprio qui. Ma perché dovrei andare via?”
“Perché… perché tu non dovresti essere qui e basta!”
Quelle parole gli fecero male e stentava a credere che le avesse pronunciate la stessa ragazza che lo riempiva di coccole e carezze: “Questa mattina non sei nemmeno venuta in cucina a salutarmi… è successo qualcosa per caso?”
Il ragazzo poté avvertire, a questo punto, incertezza e titubanza nel tono di voce della fidanzata: “Ti… ti sei accorto della mia assenza?”
“Certo che me ne sono accorto: non sei mai mancata al nostro appuntamento mattutino”.
La ragazza deglutì e poi, timidamente, gli chiese: “E… ti sono mancata?”
Goku, con un lieve sussurro, le disse: “Sì”.
Chichi socchiuse gli occhi al culmine della gioia: mai una risposta affermativa le era sembrata più bella.
Goku bussò alla porta non udendo alcuna risposta: “Ma sei arrabbiata con me? Dai Chichi, esci fuori e parliamo!”

Trascorse un lungo minuto senza che nessuno dei due proferisse parola: la ragazza non sapeva come spiegare al fidanzato il perché di quel comportamento che ai suoi occhi poteva sembrare strano, sapeva che Goku era ingenuo e non poteva capire le tradizioni che gli sposi devono rispettare per avere davanti una vita gioiosa, forse il ragazzo non era nemmeno a conoscenza di queste credenze popolari e lei si vergognava tremendamente a parlargliene.
Goku, dal canto suo, si sentiva impotente e sconsolato: da qualche mese la presenza di Chichi era l’unica costante nella sua vita e senza di lei quel giorno si era sentito come incompleto e non vedeva l’ora di stringerla ancora a sé.

Il futuro sposo si grattò la testa indeciso sul da farsi e, infine, provò a esprimerle i suoi sentimenti, come non aveva mai fatto, ma com’era sicuro che Chichi avrebbe apprezzato: “Mi hai chiesto di costruire una famiglia insieme a te ed io, semplicemente, non so proprio cosa devo fare… ma se lo sai almeno tu ci possiamo provare ugualmente. Chichi, anni fa ti ho promesso che ti avrei sposata, ma non sono più tornato e allora tu sei venuta a cercarmi, oggi è successo il contrario e sono venuto io a prenderti… perché hai smesso di aspettarmi?”
La ragazza si commosse alle parole del fidanzato, lui non le aveva mai detto qualcosa di così bello e le lacrime iniziarono a sgorgare da sole e si portò una mano davanti alla bocca per trattenere i singhiozzi ma Goku la sentì ugualmente da dietro la porta e le chiese: “Chichi, ehi, tutto bene? Non mi far preoccupare… cosa diavolo è successo oggi? Ti prego, dimmelo!”
La futura sposa tirò su con il naso e, con la voce rotta dall’emozione, gli rispose: “Goku torna a casa…”
“No, non torno senza di te!”
La ragazza rise intenerita dalla presa di posizione del fidanzato: “E’ tutto a posto, è solo che… ecco – timidamente Chichi gli spiegò perché quel giorno non era restata a casa, nonostante i preparativi del matrimonio da ultimare, nonostante stare insieme a lui fosse la cosa più bella che gli fosse mai capitata - Goku… gli sposi, semplicemente, non si devono vedere il giorno prima del matrimonio”.
Il ragazzo era a dir poco sorpreso di questa strana risposta, come si suol dire gli caddero le braccia dalla sorpresa, sgranò gli occhi e, con un tono di voce che esprimeva sorpresa, le chiese: “E perché mai?”
“Perché porta sfortuna, no?” Chichi sottolineò questa risposta con una particolare intonazione, come fosse una cosa ovvia.
Il ragazzo si grattò la testa confuso e sospirò, sapeva che quando la fidanzata si metteva in testa qualcosa era difficile dissuaderla ma ci tentò ugualmente: “Come puoi dire una cosa simile? Ancora non siamo sposati, cosa ne sai di cosa ci riserva il destino?”
“Ecco… appunto: allora meglio dare retta alle tradizioni, no? Così siamo sicuri che andrà tutto bene in futuro”.
Goku rimase perplesso: “Non capisco davvero perché devi credere a delle storie tanto sciocche messe in giro da chissà chi… Non ci lasceremmo influenzare dal destino, credimi. Siamo noi gli artefici del nostro futuro e quindi mi sembra inutile che tu oggi resti qui da sola quando… ecco, io…” Il sayan abbassò il capo e arrossì fino alla punta delle orecchie, nonostante Chichi non fosse di fronte a lui non poteva continuare quella frase.
La chiave, lentamente, girò nella toppa della porta e il grazioso viso di Chichi con gli occhi lucidi fece capolino: “Goku?”
Riuscì solo a pronunciare il nome dell’amato e lui le porse la mano per invitarla a uscire da quella stanza: “Vuoi passare tutta la vita con me a partire da oggi o vuoi aspettare davvero domani?”
La ragazza aveva una voglia incredibile di gettarsi tra le braccia dell’amato, ma non aveva il coraggio di opporsi alla tradizione, perché lei ci credeva sul serio, come se avesse già il presentimento che un giorno Goku le sarebbe stato strappato via e lei voleva fare qualsiasi cosa, anche la più stupida, per evitare che questa evenienza si potesse mai realizzare.
Notando la titubanza di Chichi fu Goku ad avvicinarsi a lei, la strinse forte a sé, la ragazza non poté più resistergli e le loro labbra si cercarono per scambiarsi un dolce bacio.

La futura sposa appoggiò la testa sul capo dell’amato e gli disse: “Lo sai che oggi mi hai detto delle parole bellissime?”
Goku le accarezzò i capelli lucenti e le disse: “E tu che non mi volevi nemmeno vedere!”
Chichi aggrottò lo sguardo; poi l’incertezza, com’è giusto che sia davanti a un passo importante come il matrimonio, si fece ancora avanti e la ragazza, timidamente, con gli occhi bassi, confessò al suo fidanzato: “Io non voglio che tu mi sposi solo per quella promessa, voglio solo che sia tutto perfetto, per questo ho pensato che se oggi non ci fossimo visti…”
Goku prese un bel respiro e la interruppe: “Non ci pensare più. Saremo felici, e lo saremo a partire da oggi, mica da domani, no? A proposito, non hai niente da chiedermi oggi?”
Il ragazzo non era il tipo da dire “Ti amo” e più volte, quando lei gli aveva detto esplicitamente che aveva bisogno di sentirselo dire, lui le aveva risposto: “Ma io non so cosa voglia dire amare una persona, come faccio a dirti se è questo quello che provo nei tuoi confronti?” Era solo ingenuo, come un bambino cresciuto solo nel corpo ma non nello spirito e nel modo di ragionare.

Chichi sorrise e arrossì allo stesso tempo, capendo al volo a cosa si riferisse: “Oggi no”.
Quel giorno le aveva già dimostrato quanto tenesse a lei, anzi no, quanto la amasse… e non era più così indispensabile sentire quelle due parole, visto che le aveva già lette nei suoi occhi, quegli stessi occhi che la facevano sognare.
La ragazza cercò anche di liberarsi dalle braccia dell’amato, ma senza opporre troppa resistenza, come se non volesse veramente abbandonare quel dolce abbraccio e provò a dire: “Goku io ho una paura tremenda di perderti, cosa è un solo giorno lontani quando abbiamo tutta la vita davanti?”
Goku la strinse ancora a sé e le sollevò il capo con delicatezza, le passò una mano sul volto arrivando a spostarle la frangia, le sorrise e le diede un bacio sulla fronte e lei si strinse ancora a lui, oppressa da questo brutto presentimento che le rovinava l’umore proprio alla vigilia delle sue nozze.
Il giovane abbassò il capo e si avvicinò all’orecchio dell’amata e, con tutto il cuore, le disse: “Ti amo”.

Forse non avrei
mai trovato un posto

Forse non potrei

regalarti un gesto

Forse non saprei

neanche cosa è giusto

Forse non sarei

neanche più rimasto

E invece tu sei qui

Sei arrivata per restare

E invece tu sei qui

Non per prendere o lasciare
Ma per rendermi
ogni giorno un po’ migliore
insegnandomi
la semplicità di amare

La ragazza non riuscì a trattenere le lacrime dalla commozione e Goku le sorrise ancora: amava il carattere imprevedibile della sua compagna, era l’unica che poteva piangere dopo che, solo mezz’ora prima, aveva cercato di evitare anche solo la sua vista!

Lo stomaco di Goku brontolò e Chichi si asciugò prontamente con il dorso della mano le lacrime di gioia che bagnavano le sue gote e gli sorrise dicendogli: “Ti preparo qualcosa da mangiare!”
Goku rispose al sorriso, la trattenne per un braccio, la strinse ancora a sé e la baciò nuovamente, ogni piccolo gesto che Chichi compiva per lui lo rendeva felice.

Continua...

Eh sì, sorpresa: c'è ancora un capitolo! ^^ 
In realtà la conclusione di questa fanfiction era così lunga che ho deciso di dividere ulteriormente il capitolo.
Ma il prossimo (che sarà pubblicato il 17 Giugno) è davvero l'ultimo, eh!
Grazie a tutte le persone che hanno letto sin qui ^^
Innanzitutto devo ringraziare per la collaborazione:
- la mia beta Ciuiciui 
- mia mamma che mi ha spedito il cd di Max Pezzali! XD
Il suddetto cantante con le sue canzoni mi ha ispirata e mi ha fatto tornare l'entusiasmo per riscrivere questa fanfiction sulla mia coppia preferita.
In particolare ho deciso di inserire le bellissime parole di una sua canzone: "Il mondo insieme a te", tratta dall'omonimo cd (il testo è quello scritto in rosa, ma sono sicura che l'avevate già capito che non era farina del mio sacco =P).
Ringrazio tutte le persone che hanno inserito la fanfiction tra i preferiti, ma, soprattutto, chi deciso di lasciare una recensione allo scorso capitolo (che, secondo me, era il più noiso di tutta la fanfiction, quindi ringraziamenti doppi! ^^):
- sexxxichichi: l'aggiornamento è arrivato un po' in ritardo, ma spero di essere perdonata =P Grazie per i complimenti, un bacio.
- jojoND: grazie per essere tornata a leggere e recensire la mia fanfiction ^^ Cmq per quanto riguarda Goku... ehi, mettiti in fila! =P
- Cicochan: grazie per aver letto e recensito ^^ Eh già, è un peccato che Bulma e Vegeta siano la coppia preferita dai fanwriters, quando anche Goku e Chichi sono così teneri insieme! ç_ç E per quanto riguarda Goku mettiti in fila anche tu, prendiamo i numeretti come in salumeria! XD
- Juu Nana: eh, povero Yamko: a me non sta nemmeno così antipatico però mi serviva il pretesto della tuta... ma anche tu, come gli altri, ne saprai di più al prossimo capitolo ^_- Spero che il finale di questa fanfiction ti interessi ancora, intanto ti ringrazio per aver letto e recensito anche lo scorso capitolo ^^ 
- Vegeta4ever: grazie anche a te per aver letto e recensito ^^ Le tue recensioni, poi, sono davvero simpatiche ^^ Eh, purtroppo le tue domande troveranno risposta solo nell'ultimo capitolo =P 
- ciuiciui: che piacere trovare una tua recensione! Grazie per le belle parole e l'incoraggiamento ^///^ Un bacione.
- bunny1987: grazie per aver letto e recensito, sono contenta di aver attirato l'attenzione di una nuova lettrice ^^ 

- Sweetgirl91: figurati, infine quella che sono arrivata in ritardo sono io visto quanto ci ho messo a pubblicare il nuovo capitolo ^^" Sono contenta che le parti comiche ti siano piaciute, detto da te poi è un complimento che apprezzo il doppio visto che io adoro le tue fanfiction comiche! *_* Bè, visto che questa fanfiction è sempre il regalo per il tuo compleanno sono felice che almeno tu sia contenta che il numero dei capitoli è aumentato ^_- Grazie di tutto, un bacio.
- Me91: eheh, cosa ha fatto realmente Chichi tutto il giorno sola soletta sui monti Paoz lo saprai solo nel prossimo capitolo ^_- Però... e tu come fai a sapere della festa? O_o" Cioè, nella versione originale (quella andata persa ç_ç) avevo inventato una festa di addio al nubilato anche per Chichi, a casa di Bulma con Laura e dei ballerini anche per loro! XD Ma poi questa versione non mi convinceva particolarmente e spero di aver pensato a una soluzione migliore... ^_- Ma per caso te ne avevo parlato (e ho bisogno di una cura di fosforo ^^") o hai tirato a indovinare? Cmq grazie anche a te (ti scrivo presto una mail, promesso!), un bacio ^^
- Crycry82: *Ele prende un tappetino e si prostra ai piedi di Cry* ti ho già ringraziato per mail ma i ringraziamenti per te davvero non sono mai troppi, sei la lettrice  "ideale", quella che ogni fanwriter vorrebbe avere... e io sono fortunata ad aver catturato la tua attenzione con le mie fanfictions che sono tutte, ma proprio tutte tra i tuoi preferiti... grazie, e grazie di cuore!!!

-SerenaChichi: grazie per aver letto... sei una delle mie scrittrici preferite e non sai quanto mi abbia fatto piacere trovare una tua recensione! ^//^ Su una cosa però ti devo tirare le orecchie: io aspetto ancora il seguito della tua fanfiction "Piccoli inconvenienti nel diventare uomo", non lasciare inconclusa una storia tanto bella e divertente, mi raccomando! ^_-

Se volete ci "rileggiamo" al prossimo capitolo! ^_-
  
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