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Autore: c_Camel18    09/02/2014    4 recensioni
Ciao a tutti ragazze e ragazzi, questa è la mia prima fanfic in assoluto! Ogni recensione è ben accetta, bella o brutta che sia. Detto questo vi lascio alla lettura di questa storia. Buon divertimento!!!
Goku e Vegeta sono migliori amici sin da quando erano bambini. I due, pur essendo caratterialmente molto differenti, condividono la passione per lo stesso sport, il calcio.
Il primo, talentuoso e vivace attaccante con grandi prospettive, l'altro, sempre attaccante, testardo e orgoglioso, nutre una profonda rivalità verso il suo amico e mira a diventare il miglior calciatore della nazione. Tra amori, litigi e complicazioni, i due ragazzi si faranno strada nel lungo cammino che porta al sogno di ogni calciatore, la vittoria del Campionato nazionale.
Genere: Generale, Slice of life, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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12. Il meglio deve ancora venire

 
 
 
Si erano tutti riuniti quella sera per festeggiare l’ambita qualificazione.
Tra qualche settimana, sarebbe arrivato il grande giorno.
Il clima era gioioso in quella pizzeria, Goku, Vegeta e Bardack si sfidavano a chi ingurgitava più pizze in pochi secondi, Yamcha raccontava le sue solite balle inventate scatenando l’ilarità generale e tra battute e risate, passarono una magnifica serata.
Uscì un attimo fuori, il giovane capitano. Ancora non ci credeva.
Mancava poco e avrebbe giocato l’incontro più importante della sua vita.
Fu raggiunto all’esterno dalla sua amorevole fanciulla. Si girò.
Era bellissima quella sera, i corvini capelli lasciati cadere sulle delicate spalle circondavano i deliziosi lineamenti del viso, e dipinti su di esso due profondi occhi nero pece.
Si avvicinò a lei, con un caldo sorriso.
- Chichi, sei stupenda questa sera…- le disse, prima di lasciare un tenero bacio sulle carnose labbra.
- Grazie amore, piuttosto…- il sorriso della giovane si tinse in una leggera smorfia.
- Mi chiedevo se ne vale veramente la pena giocare questa finale…Ho paura, tanta paura…- pronunciò, con un velo di tristezza.
Yamcha, Muten, Bardack e adesso anche il padre di Vegeta…troppi avevano sofferto per colpa di quel tiranno.
Se avesse fatto del male anche a lui, non si sarebbe più ripresa.
Goku cambiò volto, da uno sensuale ad uno più serio e rassicurante.
Sussultò la ragazza.
- Finché ci sarai tu che mi darai forza e una ragione per combattere, io non cederò, sarò sempre al tuo fianco…non ti lascerò mai…- le sussurrò, stringendola in un forte e protettivo abbraccio.
“Chichi…ho deciso…io ti sposerò…costi quel che costi…”
 
 
 
Casa Brief, ore 03:00…
I genitori della giovane erano fuori per lavoro, avevano passato una bella serata con i loro amici…
Adesso, la notte era tutta per loro…
Si avvolgevano appassionatamente, tra gemiti e baci focosi.
Raggiunsero assieme l’apice dopo un bel po’ di tempo. Era stato bellissimo.
Ora si accucciavano tra le comode lenzuola del letto rosa della turchina.
Accarezzò delicatamente i pettorali del suo uomo.
Poi alzò lo sguardo per vedere il volto di cui si era innamorata. Come avrebbe fatto senza di lui?
Tutto quello che era successo, le diede da pensare.
Si sentiva male per lui, il padre era intrappolato per volere di uno stupido contratto, stipulato per di più col peggior pazzo sulla faccia della terra.
- Vegeta…non giocare quella partita…- gli sussurrò.
- Io devo. – rispose secco.
- Ma perché sei così ostinato!?!?!? State rischiando la vita. Tu, tuo padre, Goku, Bardack e tutti gli altri! Cosa vuoi dimostrare!?!?!? – esclamò, preoccupata.
- Io l’ho promesso, non posso deludere mio padre. – le disse.
Era inutile, più cocciuto di una pietra.
Si strinse forte a lui, scoppiando in lacrime.
- Vegeta! Io…non voglio perderti! – singhiozzò la turchina.
La avvicinò a se, contro il suo virile petto. L’avrebbe sempre protetta.
- Non mi perderai mai…sarò sempre con te…-
 
 
 
- Signor Cold, è arrivato il giornale che aveva chiesto. – esordì la segretaria.
- Ok…lascia tutto sulla scrivania...- rispose, rilassato.
Si alzò, dopo aver spento il sigaro, e afferrò il quotidiano.
GLI ORANGE STAR FC ARRIVANO IN FINALE DOPO 25 ANNI.
Questo, il titolo in prima pagina.
Strinse il giornale tra le mani, erano più in gamba di quanto avesse calcolato.
Nonostante i problemi che aveva creato a quella squadra, quei calciatori tornavano sempre più forti.
Avevano battuto due squadre come i Galactics e i Red Ribbons.
- A quanto pare, dovrò scontrarmi con Goku e Vegeta in una partita così importante…sarà uno spasso vederli affondare… - ghignò il figlio, seduto sul comodo divanetto dello studio, accanto al silenzioso sicario del padre.
- E’ ancora presto per cantare vittoria…Freezer! Oggi vedi di impegnarti all’allenamento! Non sottovalutarli! – esclamò Vegeta Senior, seduto sulla sedia accanto alla scrivania del presidente.
Questo, si avvicinò a lui.
- Hai detto bene, caro il mio Prince! Quella vittoria deve essere nostra, giusto? Stai attento, se per qualche malaugurata sorte la squadra dovesse subire contro quei bastardi…il primo a pagarne le conseguenze sarai tu! Ti consiglio di non sgarrare, il nostro amico Cooler è da molto che non da una riscaldata alla sua Revolver…- disse, in modo minaccioso indicando il killer.
- Nessun problema…preparerò la partita al meglio. – rispose lui, con indifferenza.
Quella tranquillità gli apparve strana, ma non se ne curò più di tanto.
- Ok, hai afferrato il concetto, ora puoi andare. – lo invitò ad uscire, il “boss”.
Una volta fuori, appena la porta a vetri dell’ufficio si accostò, un sorriso si disegnò nelle labbra dell’ex Inter.
Fece qualche metro ed entrò nell’ascensore.
Mise quindi una mano nella tasca della giacca e ne uscì il contenuto.
La sua gioia si accentuò, mentre rigirava tra le mani quella famosa cassetta audio.
“Hai perso…Cold!”
 
 
 
Era arrivato il grande giorno…
L’enorme stadio della capitale era stracolmo. L’intero paese era giunto per vedere quella partita.
Tra non molto, i campioni in carica avrebbero affrontato gli esordienti in una scoppiettante finale.
Era uno scontro per la fama, per la gloria e per un posto nella storia di questo sport.
Chi vinceva, prendeva tutto.
Sedute, nei sedili della grande curva, le quattro ragazze aspettavano l’avvio della partita.
Ancora regnava la preoccupazione nei loro volti riguardo gli attentati dei Kings ai loro cari.
Timore che si accentuò nel vedere chi sedeva qualche sedile più in là.
- Ragazze…ma quello è Cold Alien! Ed è seguito dal sicario di cui parlava il padre di Vegeta! – esordì spaventata, Lunch.
- Deve provare solo a toccare il mio Goku! Lo faccio fuori con le mie mani! – esclamò la corvina, che fu trattenuta dalle altre.
Intanto il “boss” prese posizione sugli spalti, assieme al fidato killer.
Osservò lo spettacolo dello stadio strapieno, poi accese l’immancabile Cohiba.
- Sai Cooler, sono sicuro al mille per cento che oggi porteremo a casa la coppa…Lo sa benissimo Vegeta Senior che deve conquistarla con ogni mezzo, ha le mani legate…- ghignò con tono malvagio.
Non sapevano cosa li aspettava quella sera.
 
 
 
Centrale di polizia di Satan City…
- Agente, dobbiamo esaminare questo nastro. È stato portato qualche giorno fa dal signor Prince e dice che contiene delle prove schiaccianti riguardo il caso dell’omicidio di Muten. – entrò in quella stanza il poliziotto.
- Ok, mi dia qui, lo sentiamo subito. – disse l’altro.
Inserì la cassetta nel registratore e cliccò il pulsante di avvio.
 
- Cold, hai letto i giornali? – disse al telefono, il freddo sicario che, in un appartamento situato chissà dove, stava seduto sulla comoda poltrona, mentre fumava una Marlboro.
- Ma certamente, amico mio…come al solito il tuo lavoro è stato impeccabile, nessuno sospetterà di noi…spero che tu ti goda il tuo meritatissimo denaro nel migliore dei modi Cooler…ci sentiamo. – concluse il presidente, soddisfatto.
- Quando vuoi…consegna la paga nel solito conto bancario…alla prossima. – riattaccò, lo spietato killer.
 
Quella traccia audio lasciò di stucco i presenti.
- C..Cooler!?!?!? L’imprenditore più ricco del paese fa affari con C!?!?!? Allora le voci sul fatto che avesse assoldato un killer erano vere!!!! – disse uno, scioccato dalla scoperta.
Il commissario incominciò a dare l’allarme.
- Rintracciate il cellulare di Cold Alien! Dobbiamo sapere dove si trova! – ordinò.
- Signore, il presidente dei Satan King si trova in questo momento allo stadio. Probabilmente è arrivato assieme ad un altro individuo. – parlò uno dei subordinati, che aveva rintracciato l’influente proprietario dei Kings.
- Potrebbe essere il nostro uomo! Mandate cinque pattuglie e date la massima allerta! Non possiamo farceli sfuggire! Se l’uomo assieme ad Alien si tratta veramente di Cooler, tutti coloro che presenziano allo stadio possono essere in grave pericolo! –
 
 
 
Intanto negli spogliatoi…
Erano tutti concentrati, anche l’ormai guarito Yamcha. Quella era la partita più importante della loro vita.
Già la loro fama di rivelazione nazionale si era diffusa a macchia d’olio.
Ma lo sapevano, non avevano a che fare con dei pivelli qualunque, né con i Galacrics, né con i Ribbons.
Quella sera, dovevano affrontare i Satan King.
Chiunque nel paese conosceva quella squadra e i giocatori che ne facevano parte.
Nella loro lunghissima storia, i Kings presero parte a tutte le edizioni del campionato nazionale, vincendone la bellezza di 12, delle quali 4 di fila sotto il “regime” della famiglia Alien.
Si stavano preparando i giocatori della Città dell’Ovest.
Tra questi, il numero 11, pronto già da un pezzo, pensava solo a lui.
Freezer, ancora qualche minuto e si sarebbe trovato faccia a faccia con il suo obiettivo.
Una figura gli si parò davanti, era il capitano.
Lo fissò, si scambiarono uno sguardo di complicità.
- Vegeta…in qualunque modo vada a finire stasera…volevo dirti che giocare assieme a te è stato fantastico. – pronunciò con sguardo fiero.
L’ex Sayan si alzò, se era lì in quel momento lo doveva solo a lui.
Se quel giorno d’estate non lo avesse incontrato nel campetto, a quest’ora sarebbe rimasto un attaccante senza squadra, privo di storia. Un inetto, come molti altri.
- Kaharoth…grazie di tutto…senza il tuo aiuto non avrei giocato nessuna finale…vedrai amico, vinceremo questa partita! – esclamò, stringendo la mano al compagno.
Quella sera la loro amicizia si era accentuata più del solito.
C’era poco da dire, quel loro legame era indistruttibile, era persino più forte del loro amore per quello sport.
La calorosa stretta fu interrotta dall’entrata del mister, più determinato che mai a portare a casa quel trofeo che mancava da 25 lunghissimi anni.
- Amici miei, siamo arrivati all’epilogo, questa sarà la nostra ultima partita assieme e non solo, anche la più importante. Voglio solo dirvi che anche se non riuscissimo a vincere, è stato un onore per me allenare una squadra così forte. Detto ciò, parliamo dei vostri ruoli di oggi.- esordì attirando gli sguardi tesi dei calciatori.
- I nostri avversari non hanno bisogno di presentazioni. Sono da anni i più forti in assoluto, possono vantare della bacheca più fornita di premi e riconoscimenti nella nazione. Il loro allenatore, padre di Vegeta e mio grande amico, possiede un esperienza calcistica senza eguali. Ha giocato all’estero per molti anni ed ha allenato le migliori squadre del paese. Quindi aspettatevi ogni genere di tattica. – incominciò il discorso, poi si avvicinò ai due centrocampisti.
- Ub, Crilin oggi il vostro avversario più frequente sarà Radish, il mio primogenito. Conoscendolo molto bene, posso dire che possiede ottime doti ed è visto come uno dei giocatori più completi nel suo ruolo. State attenti, i suoi passaggi possono fare più male di quelli di Guldo. – finì con i due, poi passò alla coppia di bomber.
- Per quanto riguarda voi due, oggi affronterete la migliore difesa del paese. Dodoria è diventato negli anni un veterano, e il portiere, Zarbon è il migliore della nazione. Come se non bastasse, accanto al primo si è aggiunto Nappa, che ben conoscete e sapete che può vantare di un fisico incredibilmente massiccio. Mi raccomando, da voi due chiedo il meglio, so che non mi deluderete! – spiegò, poi proseguì verso il centro della stanza.
Cambiò espressione, adesso era più preoccupato.
- Ora, e mi rivolgo a tutti i presenti, vi chiedo di stare particolarmente attenti alla più grande minaccia di stasera. – il suo tono si fece molto serio.
- Esigo che ognuno di voi, difensori, centrocampisti e attaccanti, tenga sempre d’occhio il loro capitano, il numero 10, il calciatore più forte della nazione, Freezer Alien.
Il suo talento rasenta la perfezione, fin’ora nessun giocatore è riuscito a trovargli un punto debole. Non fatevi ingannare dalla corporatura esile, perché in quel corpo apparentemente magrolino, si nasconde un concentrato di potenza, tecnica, resistenza e velocità senza precedenti.
Ho detto tutto, adesso scendete in campo e andate a prendervi la coppa! –
 
 
 
Camminarono verso il lungo corridoio che portava all’entrata del terreno di gioco.
Si fermarono dinanzi all’atrio in perfetta fila indiana.
Voltarono lo sguardo alla propria destra. Eccoli.
Gli venivano in contro, le maglie blu, l’andamento sicuro di sé come se avessero già vinto quella finale.
I loro occhi, però, si soffermarono sul più pericoloso.
La carnagione pallida, la fascia di capitano, il numero 10 sulle spalle.
Arrivò di fronte ai due attaccanti in maglia arancio. Questi lo guardarono con astio.
Sorrise provocatorio.
- Finalmente ci rivediamo…vi pentirete di essere arrivati fin qui…- disse, flemmatico.
- Freezer, stasera ti dimostrerò che sono più forte di te! Hai la mia parola! – ringhiò il numero 11.
Alla discussione si aggiunse Dodoria.
- Dici davvero? E tu saresti più in gamba di Freezer? Non farmi ridere! Nessuno può rivaleggiare con il grande Alien Junior! – lo derise, il robusto difensore col numero 4.
- Dodoria! Finiscila di parlare con questi buffoni e concentrati sulla partita! – intervenne il numero 1, Zarbon, mentre veniva osservato dall’altro portiere.
Giunse in quel momento, l’arbitro dell’incontro.
- Su fate silenzio tutti quanti e scendiamo in campo! – esclamò l’uomo.
Le due squadre, cominciarono a marciare.
L’atmosfera era pesante, lo stadio pieno e gli spettatori erano su di giri.
I due allenatori si avvicinarono, e si strinsero le mani.
Bardack contro Vegeta Senior, proprio come ai vecchi tempi.
Il coach dei Kings avvicinò le labbra all’orecchio dell’amico.
- Bardack, sono riuscito a portare il nastro alla polizia, abbiamo vinto! – sussurrò felice.
A quelle parole, le labbra del coach degli Orange si curvarono in su.
Si staccò dall’amico.
- Buona partita, Vegeta. – disse contento.
- Buona partita, Bardack. – rispose l’altro.
Quel gesto non sfuggì agli occhi del “boss” in tribuna, che iniziò ad insospettirsi.
 
 
 
 
Intanto al centro del campo, i due capitani si ritrovarono faccia a faccia.
Si inviavano sguardi intensi di sfida.
Poi il sorteggio, gli Orange avrebbero iniziato la partita.
Si strinsero la mano.
- In bocca al lupo, Son Goku. Vedi di non farti male…- pronunciò sarcastico, Alien Junior.
- Non sottovalutarci Freezer, potrebbe essere un grave errore…- replicò il giovane degli Orange.
Si posizionarono le due fazioni.
Piccolo e Zarbon si piazzarono sotto i pali delle due porte.
Le due difese, Yamcha e Tenshinhan da una parte, Dodoria e Nappa dall’altra.
I due centrocampisti, Ub e Crilin che fissavano il fratello di Goku.
E infine, i due bomber più scalpitanti che mai, sotto lo sguardo del giocatore più forte della nazione.
Tutto era pronto. Fischiò l’arbitro.
Aveva inizio la finale.
 
 
 
Vegeta passò subito dietro verso l’ex infortunato Yamcha.
Questo aprì in direzione del numero 8 pelato, che fu subito attaccato da Radish.
Riuscì comunque a lanciare verso il numero 7 di colore, Ub, che ricevuto il possesso si avviò in avanti per cercare la coppia d’attacco.
Appena vide il capitano smarcato, gli passò la sfera. L’azione non trovò fine.
Sotto lo sguardo incredulo di tutti i presenti, Freezer Alien, che era tornato in difesa, aveva intercettato il pallone sul nascere, con una mossa da vero fuori classe.
Presa la palla, incominciò la sua cavalcata.
Affrontò la rivelazione degli Orange, e con una finta da maestro, gli fece passare la sfera sotto le gambe, lasciandolo di stucco.
Si avviò con grande velocità verso la difesa di Yamcha e Tenshinhan. Inutile dire che scartò anche loro.
Arrivò di fronte a Piccolo, che si preparò al tiro, invano.
Con l’ennesima giocata da straccio di licenza, Freezer dribblò anche il talentuoso portiere e mise il pallone in porta, ormai privata della difesa.
 
Satan King Fc 1 – Orange Star Fc 0
 
Incredibile, aveva fatto tutto da solo.
Nemmeno un passaggio, partì dalla difesa e supero quasi tutti gli avversari con le sue forze. E non sembrava minimamente stanco.
I due attaccanti rimasero allibiti. L’autore del goal si avvicinò a loro.
- Siete ancora sicuri di voler continuare a giocare? Ahahaha… - li sbeffeggiò, il pallido attaccante.
Riprese l’incontro.
Ci riprovarono gli Orange. Tenshinhan stavolta, effettuò un ottimo lancio lungo in avanti per cercare Vegeta.
Questo, scartato Nappa che conosceva a memoria, si accinse a tirare.
Fu l’intervento miracoloso di Dodoria a fermarlo.
Preso il possesso, passò verso Radish, che scartato Crilin, mise in mezzo all’area il pallone con un ottimo cross.
Era sicuro di arrivarci Yamcha, ma si sbagliò.
Il solito Freezer fece un salto e grazie alla sua elevazione, nonostante fosse molto più basso del difensore, riuscì a colpire la sfera con un potente e preciso colpo di testa.
Provò ad arrivarci il numero 1 degli Orange.
Niente da fare, la palla finì in rete.
 
Satan King Fc 2 – Orange Star Fc 0
 
- Ma che stanno combinando!?!?!? Non possono mollare adesso!!! Dai Goku reagisci!!! – gridava con tutte le sue forze Chichi dalla tribuna, accompagnata dalle altre tre.
Quella partita stava prendendo risvolti sempre più drammatici.
Gli Orange non riuscivano spesso a raggiungere la porta avversaria, e quando lo facevano Zarbon, Dodoria o Nappa interrompevano l’azione, Radish invece riusciva sempre a trovare Freezer, che si sapeva smarcare alla perfezione ed ogni sua ripartenza era un incubo per gli avversari.
Quel giocatore era alieno, fuori dal comune.
La mazzata arrivò quasi alla fine del primo tempo, il fratello maggiore di Goku scarta Yamcha, lanciando subito dopo una palla alta all’indirizzo del suo capitano, che effettuò un’acrobazia da mozzare il fiato, mettendo la firma sul suo terzo goal personale in quella partita.
Finì in quel momento la prima parte di gara, con il tabellone che riportava il seguente punteggio…
 
Satan King Fc 3 – Orange Star Fc 0
 
 
 
- Ahahahah, li stiamo umiliando!!! Ormai il trofeo è nostro!!! – se la rideva, Mr. Alien, accanto al taciturno killer.
I due però, furono raggiunti da tre uomini in giacca e cravatta.
- Signor Cold, vuole seguirci assieme al suo amico nel parcheggio? – lo invitò il primo.
Sussultò, che volevano quei tre seccatori da lui?
Si alzò assieme al suo fedele sicario e seguì i tre individui.
Arrivarono nel parcheggio dello stadio. Si pentirono di averli seguiti.
Cinque macchine della polizia erano parcheggiate dinanzi a loro, e una miriade di agenti puntavano le loro armi addosso ai due.
- Cold, che cazzo significa!?!?!? SPIEGAMI CHE CAZZO SIGNIFICA!!!!!! – urlò il sicario, ma fu interrotto.
- Fai silenzio, ormai ti abbiamo smascherato Cooler!!! Siete in arresto per l’agguato a Yamcha e per l’omicidio del signor Muten!!! – spiegò uno degli agenti, ammanettando i due.
- Non potete incolparci!!! Non avete le prove della nostra colpevolezza!!! – esclamò il “boss”. Si tradì.
- Ah sì? E questa cassetta come me la spiega? – chiese sarcastico il commissario, mostrando il nastro incriminato.
Sgranò gli occhi. Vegeta Prince Senior, lo aveva fregato.
“Maledetto…ti ucciderò!!!” era colmo d’ira.
- VEGETA PRINCE!!!! Giuro su dio che ti farò fuori!!!! Hai la mia parola bastardo!!!! Traditore del cazzo!!! – gridò furibondo, mentre veniva portato via assieme all’ex eroe di guerra.
Il suo impero di terrore, era giunto al capolinea.
 
 
 
Quei tre goal, facevano male.
La squadra era incapace di agire, Freezer aveva spezzato da solo le loro convinzioni.
Si sentivano impotenti.
- Volete veramente mollare tutto? Così…senza nemmeno provarci? – disse Bardack.
I giocatori lo fissarono, privi di entusiasmo.
- Dopo tutta la strada percorsa per arrivare a questo punto…adesso vi arrendete?
No…i veri calciatori non fanno così. – pronunciò, poi si avvicinò ad ognuno dei ragazzi.
- Piccolo! Tu sei il miglior portiere che abbia mai visto! Le tue parate sono uno spettacolo per i miei occhi! Zarbon in confronto a te non vale niente! Tu non ti lanci per prendere la palla, tu voli con un solo salto! Puoi parare tutti i tiri del mondo!
Yamcha, Tenshinhan! Voi due insieme siete meglio della muraglia cinese! Potete fermare ogni attaccante del pianeta!
Crilin! I tuoi passaggi, i tuoi lanci, sono arte! Puoi fare un lancio di 40 metri alla perfezione e senza il minimo sforzo!
Ub! Tu hai la stoffa del migliore! Possiedi dei polmoni d’acciaio e potresti fare benissimo tutto il campo in corsa in una manciata di secondi! La tua resistenza farebbe gola anche ai migliori del pianeta! – gridò, voleva dare la scossa decisiva.
Raggiunse i due bomber, gli mise le mani sulle spalle.
- Voi due, un giorno sono sicuro che raggiungerete livelli mondiali, mi ricordate me e Vegeta Senior! Goku, Vegeta, voi possedete un talento innato! Anzi siete anche più forti della nostra coppia d’attacco di 25 anni fa! Promesse come voi ne nascono una volta ogni mille anni! – esclamò.
Poi si mise in piedi, raggiunse l’uscita, e si girò.
- Questa è la vostra ultima partita assieme…Rendetela memorabile! – concluse.
Fece per uscire, ma fu bloccato.
- Papà! Tu e Muten siete i migliori allenatori del mondo! Vinceremo soprattutto per voi!!! – urlò il capitano, seguito dall’enorme boato della squadra.
Le loro facce erano cambiate, quella fiamma si era finalmente accesa.
 
 
 
Rientrarono dagli spogliatoi, erano pronti a ripartire.
Lo fissarono ancora una volta, quel pallido attaccante, ancora ignaro di cosa fosse accaduto al padre.
Stavolta, i Satan King avrebbero avviato la seconda parte di gara.
Freezer e Radish si posizionarono con il pallone al centro del campo.
Riprese la partita.
Il numero 10 dei King lasciò il possesso a Radish e partì in avanti.
Questo cominciò a scandagliare ogni parte di campo vuota per mandare il suo capitano in goal.
Si accinse a lanciare. Non ci riuscì.
Con un perfetto intervento, Ub rubò la sfera al fratello maggiore di Goku.
Si guardò intorno, era il momento di attaccare.
Percorse gran parte di campo, vide Vegeta libero, gli lanciò il pallone.
Stoppato con maestria si preparò ad affrontare quel muro di Dodoria.
Quando ormai il pallone sembrava nelle grinfie dell’avversario, ecco che vide arrivare, con la coda dell’occhio, il capitano.
Con un perfetto tocco di tacco, eseguì un tunnel sul robusto numero 4.
Prese la sfera il numero 10 in maglia arancio, che colpì con tutta la sua potenza.
Zarbon non poté far nulla.
 
Satan King Fc 3 – Orange Star Fc 1
 
Erano ancora vivi.
Quella sarebbe stata un impresa quasi divina, ma loro erano determinati a portarla a termine.
Sgranò gli occhi Freezer, mentre fu avvicinato dall’autore del goal.
- Attento Freezer, potresti scottarti! – gli disse, tornando alla sua posizione.
- Vai Gokuuu!!!! Sei il migliore!!! – urlava come una forsennata, la sua giovane fanciulla in tribuna.
Si ripartì.
Qualcosa era cambiato, Zarbon sembrava aver perso leggermente sicurezza di sé, Dodoria e Nappa non continuarono in modo infallibile, anzi incominciarono a sbagliare spesso, Radish faticava nel cercare spazi per lanciare la sfera.
Nell’ultimo quarto d’ora, due azioni cambiarono radicalmente la partita.
Prese palla Crilin, lanciò verso il capitano che, vedendo Ub smarcato, servì un ottimo pallone che la giovane rivelazione ribadì in porta.
In seguito, dopo l’ennesimo errore di Radish, Yamcha recuperò il possesso e colpì la palla all’indirizzo di Vegeta.
Questo con un colpo di testa, aggiustò la traiettoria verso Crilin che stava arrivando da dietro.
Il pelato piazzò la rete dell’inaspettato pareggio.
Sgranò gli occhi Freezer, quella per lui era un umiliazione.
Alzò furente lo sguardo verso il tabellone…
 
Satan King Fc 3 – Orange Star Fc 3
 
- Maledetti!!!! Vi annienterò costi quel che costi!!! – esclamò adirato.
Mancavano solo 2 minuti.
Ripresero subito il match.
Freezer si impossessò della sfera e partì in avanti. Per gli Orange, stava arrivando il pericolo più grande.
I due bomber si opposero al pallido attaccante.
- Non passerai Freezer!!! – urlò il numero 10.
- Se vuoi arrivare in porta devi prima superare me bastardo!!! – gridò invece il numero 11.
L’attaccante dei Kings si superò, con una giocata da maestro nato, saltò sia Goku che Vegeta.
Era sicuro, in quel momento, di non avere più ostacoli tra i piedi. Convinzione, che si rivelò fatale.
Solo uno riuscì a bloccare Alien Junior, con un intervento da vero professionista.
Quel calciatore l’aveva sempre sottovalutato, dalla prima volta che lo aveva visto giocare.
Proprio lui, la più grande rivelazione del torneo, il giovane Ub.
“N-no…è impossibile!” riuscì solo a pensare.
Il giovane numero 7, sotto gli applausi di tutto lo stadio, lanciò subito in avanti verso Goku.
La difesa dei Kings era disorientata.
L’attaccante superò Nappa e poi si accinse a colpire il pallone in area di rigore.
Fu però atterrato duramente dal robusto Dodoria.
Quell’intervento, gli fece male.
Fu scaraventato a terra il numero 10, tra le urla strazianti di dolore.
L’arbitro intanto avvicinò il fischietto alla bocca.
- Calcio di rigore! -
Poi raggiunse il numero 4 dei Kings, estrasse un cartellino.
Rosso, il miglior difensore della nazione fu espulso.
Nel frattempo, i medici avevano soccorso il ragazzo dai capelli a palma, ancora dolorante.
In tribuna, Chichi fu presa dal panico.
“Oh no…Goku…” pensò, mentre una lacrima scese lenta dal suo viso.
- Kaharoth!!! Ditemi che sta bene!!! Ditemelo!!! – arrivò di corsa il numero 11, preoccupatissimo.
- Ha riportato uno strappo muscolare, deve essere sostituito. – disse uno dei medici.
Con fare dolorante, il giovane numero 10 passò la fascia di capitano all’amico.
Questo lo guardò, spiazzato.
- Vegeta…batti tu il rigore…conto su di te…facci sognare!!! – gli sorrise, prima di uscire dal campo tra gli applausi generali.
Bardack lo accolse, con un sorriso.
- Hai giocato una splendida partita, figliolo. – lo rassicurò.
 
 
 
Il tempo era già scaduto, rimaneva solo da battere quel fondamentale rigore.
Vegeta era pronto, infilò la fascia di capitano, guardò nella panchina avversaria.
Il padre lo guardava con fare orgoglioso.
“Grazie di tutto, papà…” pensò.
Poi alzò lo sguardo in tribuna, individuò il suo amore più grande, che lo guardava con occhi speranzosi, limpidi come sempre.
“Questo rigore lo dedico a te, amore mio.”
Era il momento.
Le sorti dell’incontro dipendevano da lui.
Se sbagliava, era certo che avrebbero perso quella finale, poiché la squadra non aveva più forze.
Prese il pallone, lo posizionò sul dischetto dell’area di rigore, poi fissò Zarbon.
Si allontanò di qualche metro.
Gli passò una vita davanti agli occhi, l’amicizia con Kaharoth, l’affetto per la madre, i litigi interminabili con il padre, la sua amata Bulma.
Prese la rincorsa.
Tirò.
Il pallone sfrecciò verso l’angolo in alto alla sua destra.
Il numero 1 intuì la direzione della sfera.
Si buttò anche lui in quella direzione.
Riuscì a sfiorarlo, ma fu inutile.
 
Satan King Fc 3 – Orange Star Fc 4
 
Fischiò l’arbitro, la partita era finita.
La Orange Star Fc era campione nazionale.
I tifosi dei vincitori, invasero il campo per andare ad abbracciare gli 11 titolari che avevano firmato quell’impresa.
- Ce l’abbiamo fatta ragazzi!!! Siamo campioni nazionali!!! – urlò Goku pieno di gioia che fu abbracciato da tutti i compagni.
Vegeta mentre esultava, si accorse del padre, che si era avvicinato a lui.
- Sei stato grande, figlio mio. D’ora in poi, seguirò solo te. – gli disse l’uomo.
I due si avvolsero in un caloroso abbraccio.
Bulma vedendo la scena non poté che essere felice, poi si avvicinò al fidanzato e al suocero.
- Vegeta sei stato fortissimo! – esclamò la giovane.
Il moro le sorrise.
- Senza di te, non ce l’avrei mai fatta…- sussurrò, prima di abbandonarsi ad un romantico bacio.
Dopo aver festeggiato con i compagni e con la sua ragazza, il capitano, zoppicante, raggiunse il suo migliore amico.
- Vegeta! Finalmente ci siamo riusciti! – gridò.
Questo gli sorrise, prima di abbracciarlo.
“Kaharoth, grazie di tutto!”
 
 
 
Sono passati un bel po’ di anni da quella grande vittoria.
Dopo aver preso la maturità, i nostri amici hanno preso strade diverse.
Intanto il signor Cold e Cooler furono condannati a vita per omicidio e associazione a delinquere.
Lo scandalo del presidente dei Kings fece il giro del paese, e chi ci rimise fu proprio il figlio, Freezer.
Le numerose squadre che lo seguivano si ritirarono dall’affare, e il pallido attaccante dovette rinunciare alla sua carriera da calciatore.
Da quei giorni di lui, non se n’è più sentito parlare.
Tenshinhan si iscrisse all’università, nella facoltà di scienze motorie, e dopo essersi laureato ha inaugurato una scuola calcio per ragazzini meno fortunati, assieme al vecchio Jirobai. Adesso vive in Italia con Lunch ed il loro nuovo figlioletto, Jiaozi.
Yamcha è riuscito ad ottenere le quote dell’azienda di famiglia e si è stabilito in America, precisamente a Miami, in Florida, dove ha sposato Marion. Divenuto ricco, ha comprato di recente le quote di una famosa squadra di baseball, che gli ha regalato grandi successi.
Crilin, dopo la laurea in medicina, ha scelto di aprire il suo studio privato di pediatria a Penguin Village. Si è fatto finalmente crescere i capelli e ha avuto una vivace bambina dalla bella C-18, la piccola Marron.
Ub, dopo la strepitosa annata in campionato con gli Orange, ha preso il posto di capitano di Goku e, oltre ad essere divenuto anche il più giovane calciatore della squadra a vestire la fascia di leader, divenne presto il miglior giocatore della nazione. Adesso milita in Inghilterra, tra le file del Manchester United, dove viene costantemente seguito dal grande amico Piccolo, che è diventato il suo procuratore.
Ed ora mi starete chiedendo, e i due bomber!?!?!?
Ah, dimenticavo, oggi è un giorno molto importante, devo andare a trovare alcuni amici!
Se volete, potete seguirmi…
 
 
 
Madrid, Stadio Santiago Bernabeu…
Tutto esaurito.
Oggi è un grande giorno.
Le due squadre più importante della Spagna si stanno per affrontare per il primo posto in classifica.
Tra poco, Real Madrid e Barçelona scenderanno in campo.
Due signori stanno discutendo animatamente in tribuna.
- Sei proprio uno scroccone lo sai!?!?!?!? Due porzioni di paella, un litro di sangria, una crema catalana e guarda caso proprio oggi ti sei scordato il portafogli!!! – esclama adirato uno di loro.
- Quante storie Vegeta!!! Ti ho già detto che ricambierò il favore!!! – sbuffa l’altro.
Bardack e Vegeta Senior continuano a dirsele di santa ragione, quando…
- Ehi Bardack, Vegeta!!! Siamo qui!!! – una voce li chiama.
I due si girano, le due donne sono arrivate.
Una di loro, turchina con un bel bambino dai capelli azzurri come i suoi e gli occhi celesti.
L’altra, corvina con un pancione materno, accompagnata da un piccolo ragazzino con i suoi medesimi colori.
Questo nel vedere Bardack, salta subito di gioia.
- Nonno Bardack!!!! – urla felice, correndogli in contro.
- Gohan!!! Piccola peste!!! Ti fai sempre più grande di giorno in giorno!!! – dice, facendolo sedere tra le sue gambe.
- E tu ti fai sempre più bella, eh Chichi? Mio figlio sarà un imbranato, ma devo dire che in quanto a gusti ha preso proprio da me!!! Già, è proprio fortunato ad avere un playboy per padre!!!– esclama l’uomo vantandosi.
- Mpf! Ma piantala! Ti ricordi quanti due di picche hai preso alle medie??? Ahahahah, se ancora ci ripenso rischio di farmela addosso!!! Ahahahah!!! - aggiunge l’altro, scatenando l’ilarità del gruppo, tranne che di Bardack in persona.
- Piuttosto Chichi, avete deciso il nome del nuovo arrivato? Lo chiamerete come me vero!?!? VERO!?!?!? – domanda poi, con occhi speranzosi.
- Ehm, non proprio! Abbiamo deciso di chiamarlo Goten! – risponde la giovane donna, accarezzando il grembo.
- Uff…Vabbè…è sempre un bel nome…ma Bardack Junior era meglio! – scherza il suocero, ridendo assieme alla corvina.
- Quanto ci vuole ancora per cominciare?!?!? Lo stadio è ormai pieno zeppo! – sbuffa la turchina, che tiene tra le sue braccia il piccolo Trunks.
All’improvviso, ecco spuntare i giocatori in fila indiana.
- Guarda mamma! Eccoli! – indica il piccolo Gohan in modo vivace.
 
 
 
Entrano con fare orgoglioso i due capitani.
I loro padri li hanno sempre seguiti fino a quel punto.
Ormai, sono campioni di livello mondiale a tutti gli effetti.
Arrivano al centro del campo, per effettuare il sorteggio per la palla.
Uno vestito della maestosa divisa bianca del Real Madrid, la fascia di capitano color giallo, il numero 10 con su la scritta “Son”
L’altro, con la grande maglia blau-grana del Barçelona, anche lui con la medesima fascetta di leader, il numero 11 sulle spalle e il nome che rispondeva a quello di “Prince”.
L’arbitro si avvicina a loro.
- Testa o croce? – chiede al capitano del Barça.
- Croce. – risponde, senza distogliere lo sguardo dal rivale.
Il direttore di gara lancia la monetina.
- Croce. Il Barçelona avvierà l’incontro. – esclama l’uomo in maglia gialla.
I due capitani, tra gli sguardi di sfida, si stringono le mani.
- In bocca al lupo Vegeta! Sono curioso di vedere quanto sei migliorato! – dice Goku.
- Vedrai Kaharoth! Oggi ti mostrerò chi è il più forte! – replica Vegeta.
I due prendono posizione, e danno inizio al match.
Uno contro l’altro, proprio come quell’ormai lontana finale regionale tra Orange Star e Sayan United, e il meglio, deve ancora venire.

 
 
 
“Tutti gli uomini sognano. Non però allo stesso modo. Quelli che sognano di notte nei polverosi recessi della mente si svegliano al mattino per scoprire che il sogno è vano. Ma quelli che sognano di giorno sono uomini pericolosi, giacché ad essi è dato vivere i sogni ad occhi aperti e far sì che essi si avverino.”
Thomas Edward Lawrence, noto come Lawrence D’Arabia.

 
 
 

Fine

 
 
 
Siamo giunti alla fine di questa storia.
Credetemi, scriverla mi ha divertito moltissimo e spero che come mia prima fanfic sia stata apprezzata.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno seguito in questa “avventura”, recensendo o leggendo i vari capitoli, ho veramente apprezzato i vostri commenti.
Mando un saluto a tutti i lettori e vi invito, come i nostri Goku e Vegeta, a seguire sempre i vostri sogni, poiché…chissà!
Un giorno potrebbero avverarsi!
Ciau!
 
 
c_Camel18
  
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