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Autore: Ashura_exarch    10/02/2014    7 recensioni
Cosa fareste se veniste trasformati in pokemon? Nessuno saprebbe rispondere con certezza, nemmeno i pokemon stessi saprebbero cosa fare se venissero trasformati in umani. Matt ed Allyn sono due studenti di Litiopoli, nella regione di Annor, e durante una gita nel bosco succede loro qualcosa di inaspettato.
Nonostante non sia riuscito a finire di leggere "Il signore degli anelli", sono rimasto affascinato dallo stile di scrittura di Tolkien, che descrive tutto per filo e per segno. Per questo nella mia storia non troverete né descrizioni mancate né salti temporali. Per cui buona lettura.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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3. Risveglio

Galleggiavo nel buio più totale. Non riuscivo a vedere nulla, tranne me stesso. Nella forma in cui ero al momento, certo. Mi guardavo, e non potevo fare a meno di spaventarmi, o anche solo di stupirmi. Non sapevo nemmeno se stavo sognando o se era la realtà. Avveniva una cruenta battaglia nel mio cervello, per stabilire cosa stesse succedendo. Rimasi sospeso in quell'oscurità per non so quanto tempo, perso nel silenzio. Solo qualche volta riuscivo a sentire dei sussurri, deboli voci lontane. "...non adesso...", "...non penso che ce la farà...", "...si sveglierà?", "no...non credo...". Non avevo la minima idea se si stessero riferendo a me, ma in cuor mio sapevo che era così. Non sapevo da quanto tempo mi trovavo in quello stato. Potevano benissimo essere pochi minuti che anche mesi. Ogni tanto vedevo anche sprazzi colorati, veloci battiti di ciglia che mi facevano percepire momenti di realtà.
Finalmente, dopo non so quanto tempo, mi svegliai. All'inizio non vedevo niente, ma poi cominciai a capire che non ero io che non vedevo, ma era l'ambiente in cui mi trovavo che non mi faceva vedere. Mi trovavo infatti all'interno di una caverna. E a quanto pare non ero nemmeno solo, in quanto sentivo voci concitate non lontano da me.
Inizialmente non riuscivo a muovermi. Mi chiedevo per quanto tempo avessi dormito, visto che i miei muscoli sembravano essersi atrofizzati. Finalmente, dopo numerosi sforzi, riuscì a muovere le braccia. Tentai di alzarmi, ma un tocco leggero mi rispinse giù. Non ebbi la forza di oppormi; dovevo essere ancora molto debole. Udì una voce. - Dormi. Non è ancora il momento. - diceva. Non era un comando, suonava più come un suggerimento. Cedetti, e mi distesi, ma non riuscì subito a riaddormentarmi. Volevo prima conoscere chi mi aveva parlato. Inclinai leggermente il capo di lato, e feci appena in tempo a distinguere una forma più scura rispetto al resto della grotta, che qualcosa di freddo e bagnato mi coprì gli occhi e fui obbligato a rimettere la testa nella posizione giusta da un tocco un ben più rude del precedente, segno che chi mi aveva in custodia non voleva ancora che me ne andassi.
Alla fine mi arresi, e mi misi a dormire di nuovo. Questa volta non ero più sospeso da solo nel buio, ma attorno a me danzavano fiaccole azzurre, finché cominciai a precipitare, le fiamme sempre attorno a me. Sentivo che mi stavano divorando, risucchiando via tutta la vita. Alla fine però le persi di vista, e sentì che stavo impattando con l'acqua. Tentai di riemergere, ma sembrava che qualche oscuro potere mi stesse trascinando giù. Allora mi diedi una vigorosa spinta con le code e le gambe, e riemersi in un trionfo di luce.
Luce che quasi mi accecò. A quanto pare qualcuno aveva portato il sole direttamente dentro la grotta. Mi ci volle un po' per capire che quel bagliore non era il sole, ma la fiamma della coda di un Charmander.
Mi alzai di scatto, e subito sentì delle esclamazioni di stupore.
- Thar! Perché gli stai così vicino? Non lo vedi che gli fai male agli occhi?
- Si è svegliato! Si è svegliato!
- Non sembrava possibile!
- Sembrava spacciato!
Mi strofinai gli occhi, e mi accorsi che sulla fronte avevo un impacco di foglie bagnate e odorosissime, che mi fecero storcere il naso.
- Sì, hanno proprio un odoraccio. - confermo qualcuno vicino a me.
Alzai lo sguardo, e vidi una piccola folla di pokemon davanti a me. Più vicino a me di tutti c'era un piccolo Charmander, a quanto pare quello che aveva rischiato di accecarmi.
- Fanno schifo anche a me quelle foglie, sì. - disse, quasi che non avessi capito la sua precedente affermazione.
- Dove mi trovo? - mi venne istintivamente da chiedere.
- Mi sembra ovvio - si fece avanti un Lombre - sei in una caverna.
Sinceramente pensai che "caverna" non era il termine più adatto. Il tetto era alto al massimo un metro, ed era larga al massimo la metà, al massimo si poteva chiamare "apertura". E, francamente, dei pokemon abbastanza piccoli come quelli che avevo davanti sembravano dei giganti, messi in quel buco.
D'improvviso mi sentì dell'appiccicume sulla schiena che mi tirava indietro.
- Hey tu, chi ti ha detto che ti potevi alzare?
Mi sentì ancora tirare indietro. Mi girai irritato, e vidi che uno Swadloon aveva usato Millebave su di me. - Non ti ho detto che ti potevi alzare - mi rimproverò - Non sei ancora guarito.
"Guarito?" mi chiesi "Ah, già, i tranquillanti che mi avevano colpito. E il Velenospina". Velenospina. Velenospina. Quella parola mi fece ricordare qualcosa. Allyn! Anche lui era stato avvelenato! Ma dov'era?
- Scusate - mi rivolsi ai pokemon che mi attorniavano - Non c'era per caso qualcun altro con me?
- Sì - rispose secco lo Swadloon - Se ti riferisci al Chespin, si trova in fondo alla grotta.
Feci per andare, ma mi sentì di nuovo trattenere dalla seta. - Ti ho detto di non muoverti, sei ancora debole - avvertì lo Swadloon.
- Non ho tempo per questo - ribattei io, e mossi alcuni passi verso il fondo della caverna, ma questa volta mi sentì stringere la vita. Lo Swadloon mi aveva definitivamente immobilizzato. Con uno strattone mi fece ritornare dove avevo dormito, e mi obbligò a sedermi. Immobilizzato, non potei far altro che sottostare alla sua forza, debole com'ero. A quel punto lo Swadloon tranciò la seta, senza liberarmi, e sparì nell'interno della caverna. A quel punto fui in balia degli altri pokemon. Fui assalito da un mare di domande sul chi fossi, da dove venissi, sul come ero stato avvelenato e su molte altre cose. Oltre al Charmander e al Lombre già citati, c'erano anche un Tangela, un Oddish, un Venonat e un Ledyba. Almeno il Lombre non mi assalì.
Pensavo che non ci fosse più nessuno, ma fortunatamente mi sbagliavo.
Dopo pochi secondi da che lo Swadloon mi aveva immobilizzato, sentì una voce suadente:- Greenleaf, ti sembra questo il modo di trattare gli ospiti? -
I pokemon che mi attorniavano si fecero da parte, e vidi che a parlare era stato un Purrloin. 
  
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