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Autore: Alyss_    10/02/2014    0 recensioni
Anno 1977.
Nel mezzo di una Guerra apparentemente senza fine, quando ogni speranza viene soffocata da spine d'angoscia e paura, come un fiore che nasce in un roveto, cosa può riaccendere l'animo dei combattenti?
Perché, al sicuro tra le mura di Hogwarts, c'è ancora chi può permettersi di sognare, di credere in un futuro migliore, di vivere; per alcuni questo sarà il primo anno, per molti l'ultima occasione di cullarsi nell'illusione di essere al sicuro, prima di essere gettati in quel conflitto più grande di loro, nato dall'ambizione, dalla follia di un singolo uomo.
Ma la miccia della rivalsa, del desiderio di rinascere, è già stata posta, ora serve solo qualcuno disposto a sacrificare se stesso per accenderla, per il Bene Superiore.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Note iniziali: i tre trattini indicano un cambio della voce narrante.




Capitolo 1 - Risvegli al dormitorio Gryffindor


Lo so che è impossibile, ormai.

Lo so da sei anni, precisamente da quando condivido il dormitorio con James e Sirius , ma speravo che, almeno per questa volta, almeno per oggi, potessero farcela. Davvero, ci speravo.

Anche se chiunque in questa scuola potrebbe confermare che ciò che voglio è irrealizzabile, se implica portarsi appresso Black e Potter, bisogna sempre credere nei propri ragazzi, no? In fondo non mi sembra una cosa troppo complicata. Basta solo svegliarsi dieci minuti prima e magari non ingaggiare ogni volta una selvaggia lotta all'ultimo sangue con i cuscini per decidere il possesso del bagno - o semplicemente per il gusto di cominciare a fare casino già alle sette di mattina, devo ancora capire quale delle due.

E ora, alle sette e trenta del due settembre, in piedi al centro del mio dormitorio, con addosso solo i pantaloni del pigiama e ricoperto di piume capisco che no, non potremo mai riuscire in quell'impresa che alle forme di vita che mi ostino a chiamare amici sembra titanica: arrivare in orario alle lezioni.

Sto appunto riflettendo se legarli ai loro letti e imbavagliarli per poi andarsene facendo finta di nulla sia una soluzione praticabile - o che per lo meno non comporti danni irreparabili - quando qualcuno mi colpisce allo stomaco con forza, scaraventandomi all'indietro e facendomi sbattere la schiena contro l'armadio alle mie spalle, per poi farmi cadere lungo disteso per terra e schiacciarmi con il suo peso. Non ci vuole certo un genio per capire chi sia tanto deficiente da buttarsi senza nessun apparente motivo contro una persona che cerca semplicemente di svolgere le sue principali funzioni vitali in maniera corretta e di sopravvivere come una qualsiasi essere vivente dotato di intelletto.

« SIRIUS! ».

« Oh, scusa Moony, non ti aveva visto » risponde candidamente il ragazzo, fissandomi da sopra il mio torace con aria innocente, ma stringendo in mano un cuscino di piume d'oca che mostra sospette lacerazioni, le quali dimostrano la sua partecipazione alla battaglia come arma impropria.

« Per l'amor di Merl- Mphf! ». Il mio tentativo di parlare viene stroncato sul nascere dal guanciale sopracitato premuto con forza sul mio volto.

Ora, suppongo che Sirius sappia che, licantropo o no, sono comunque un essere umano che ha bisogno di una data quantità di aria nei polmoni; non è una cima in Storia della Magia, ma dovrebbe essere a conoscenza di questo piccolo dettaglio.

O almeno lo spero, perché il mio corpo reclama a gran voce il suo ossigeno negato e finché Sirius non si toglierà da sopra di me io continuerò a tentare di divincolarmi sprecando sempre più aria e così facendo diminuirò il tempo che mi resta da vivere in questo mondo e le mie possibilità di sopravvivere.

_ _ _


Mi chiedo se Padfoot abbia sempre nascosto questo lato di sè per non farci spaventare. Non quello canino, - quella parte di lui è già emersa tempo fa - ma quello che evidentemente vuole la morte di Remus, dato che sta premendo un cuscino contro il volto di Moony con forza tale che penso il povero ragazzo rimarrà deformato e un'aria soddisfatta che, lo ammetto, è vagamente inquietante.

Dal canto mio, sono comodamente steso sul mio letto - anche se il termine più adatto sarebbe 'spalmato come il burro su una fetta di pane', presumo - dopo che l'Uragano Sirius si è abbattuto su di me e sul povero Peter, che ora è mollemente abbandonato sul pavimento, le gambe sopra il letto e un espressione devastata, per poi fortunatamente cambiare obbiettivo e dirigersi verso Remus, abbattendolo come un Bolide con un birillo.

Sarò pure il più forte, abile, bravo, muscoloso, bello, simpatico e bla bla bla Cercatore di tutta Hogwarts, ma Padfoot con un cuscino in mano è temibile; non che sia particolarmente atletico, chiariamoci, - non come me, comunque - e ad una partita di Quidditch preferisce il divano della Sala Comune, ma ha una dote innata che gli consente di abbattere i propri avversari in maniera strabiliante.

Ha il mio rispetto per questo, lo ammetto, anche se ovviamente potrei batterlo in qualsiasi momento, solo che non voglio dargli questo dispiacere.

« Sir, » gli faccio notare. « Penso che Moony stia per morire ».

Evidentemente il ragazzo decide che il nostro povero compagno ne ha avuto abbastanza per oggi, perché toglie dal volto di Remus il guanciale e si alza in piedi, scrollandosi le piume di dosso scuotendo la testa come un cane. È in questo momento che mi rendo conto dello stato pietoso in cui versa la nostra camera: tutti i letti sono sfatti e i vestiti più svariati sono sparpagliati in giro per la stanza - per favore, ditemi che quelle sul mio cuscino non sono le mutande di Peter - in un modo che spingerebbe Sirius a esternare una delle sue battute al limite della decenza - e anche ben oltre, quel limite - e, per completare il tutto, un velo di piume bianche ricopre quasi ogni superficie rendendo il dormitorio molto simile ad un parco innevato.

Frank se l’è già svignata, il traditore, ma suppongo che più che un tradimento il suo istinto di conservazione: condivide la stanza con noi da sei lunghi anni, sa che i risvegli non sono proprio la nostra parte preferita della giornata e come vanno a finire, quindi non me la sento neppure di biasimarlo.

Forse ce l’ha ancora con noi per via dello scherzo della marmellata.

_ _ _


Finalmente, dopo quelle che mi sembrano ore e proprio mentre sono sul punto di morire per asfissia, sento l’ossigeno entrare bruscamente nei miei polmoni. Mi ero dimenticato quanto fosse bello poter respirare liberamente.

Per cercare di incamerare quanta più aria possibile - non si sa mai quando Sirius può decidere di tornare all'attacco - spalanco la bocca più che posso e prendo qualche rumoroso respiro, riabituando il mio corpo alla presenza dell'ossigeno; immagino di essere paonazzo, considerato il calore che avverto sul viso, ma sinceramente l'unica cosa che ora mi preoccupa davvero è James.

Il ragazzo è salito in piedi sul suo letto, molleggiandosi sulle caviglie per attutire l'ondeggiamento del morbido baldacchino, le braccia piegate, i pugni chiusi e un'espressione tanto decisa quanto ridicola.

« Compagni, » esclama come se fosse un capitano che si rivolge alla sua ciurma. « Ho un annuncio importante da farvi ».

Immediatamente Peter si mette a sedere, o almeno ci tenta: considerata la scomoda posizione in cui è non può far altro che buttare i piedi lateralmente per poi portare il peso sul fondoschiena, ma l'orlo delle lenzuola candide si è impigliato non si sa come nel suo pigiama e di conseguenza le coltri che poco prima ricoprivano il materasso ora lo sommergono; di Wormtail si distingue solo una massa informe che agita le lenzuola.

Getto uno sguardo agli altri due presenti con un sopracciglio alzato, come per dire 'Avete intenzione di aiutarlo sì o no?', a cui loro rispondono con... In effetti non rispondono.

James è ancora nel suo momento da sono-un-figo-che-dominerà-il-mondo - come sempre, allora -, mentre Sirius fissa Prongs con un'aria assassina che evidentemente Potter non ha notato; o, se lo ha fatto, non se ne cura.

Penso sia l'unico talmente coraggioso - o idiota - da farlo.

« Ragazzi, » ripete James « Questo è il nostro ultimo anno qui ad Hogwarts! ».

« Grazie dell’informazione, Jamie » commenta laconico Padfoot, decidendosi finalmente ad alzarsi dal pavimento dove era sino a pochi secondi fa per andare a vestirsi con la divisa di Hogwarts buttata con noncuranza su una sedia la sera prima, quando ha disfato il suo baule - e per ‘disfare’ Sirius intende ‘prendere tutto e buttarlo in giro aspettando che qualcun altro sistemi al mio posto’.

« Ma come! È il nostro ultimo, ultimissimo anno! » esclama di nuovo Potter, sconvolto dalla nostra poca considerazione.

In realtà ho capito cosa intende: ultimo anno uguale a scherzi epici. Vivere coi Marauders ti fa sviluppare questo metodo di ragionamento; appena loro dicono qualcosa, pensi subito se ci possono essere significati nascosti, doppi sensi o eventuali allusioni prima di rispondere. Per questo non ho ancora detto niente, come invece sarebbe consono alla mia persona: spero che, magari, se lo ignoriamo James smetterà di tormentarci su questo argomento ed io potrò vivere il mio ultimo periodo qui cercando di mantenere una certa dignità, quella che i miei compagni distruggono puntualmente.

Speranza vana? Ovviamente.

Per chi non conosce Prongs questo potrebbe essere un buon metodo, ma noi sappiamo benissimo che quando si impunta su qualcosa può essere davvero terribile. So che tornerà sul discorso, ma almeno per oggi voglio cercare di non pensare a quali scherzi possono avere in mente: l'idea mi spaventa di per sè, se poi ci aggiungiamo il fatto che so che la metteranno in pratica... Meglio sorvolare.

_ _ _


« Sentite: questo è il nostro ultimo anno ».

Alzo gli occhi al cielo, esasperato: è qualcosa come la quarta volta che lo ripete in meno di cinque minuti, e mi chiedo cosa mi trattenga dal fiondarmi addosso a Potter e soffocarlo col cuscino finché non si deciderà a lasciarci stare.

Forse il fatto che il guanciale è rimasto ai piedi di Remus, e se facessi atto di prenderlo probabilmente lui lo scambierebbe come un attentato ai suoi danni e la prossima luna piena potrebbe semplicemente decidere di usarmi come bambola anti-stress, e suppongo la cosa non sarebbe troppo piacevole.

« E questo significa che potrebbe essere l’ultimo per noi qui a Hogwarts ».

Moony borbotta qualcosa che suona come un ‘io non ne sono tanto sicuro’, facendomi sbuffare impercettibilmente: ma dico, siamo il primo giorno e vuole già romperci le p...luffe, mi autocensuro, con quei maledetti esami?! Ho sempre detto io che non è normale, quel ragazzo, ma speravo che almeno oggi…

« Quindi questo vuol dire che poi noi non torneremo più qui, zero, nada, rien, kaput, fine! E sapete che vuol dire?! » continua, infervorandosi.

Sto cominciando seriamente a chiedermi se ciò che James ha usato per intingere le fragole al cioccolato ieri sera fosse davvero zucchero.

« Vuol dire niente più scherzi! Niente attacchi alla Sala Comune degli Slytherin, niente incursioni in cucina, niente Caccabombe nei corridoio, niente più Gazza che ci impreca dietro! E noi non saremo altro che quattro studenti tra centinaia di altri studenti che hanno studiato in questa scuola! E sapete che vuol dire?! ».

Mi ha davvero stancato con i suoi ‘e sapete che vuol dire’... Forse potrei sconnettere le orecchie e finire di mettermi la cravatta rosso-oro, che ora pende sbieca sul mio petto coperto dalla camicia bianca della divisa, ma conosco Prongs da sei anni e so che finché noi non avremo ascoltato lui non ci lascerà in pace - e per ‘non lasciarci in pace’ lui intende continuare a parlare incessantemente anche per ore e ore di fila senza quasi prendere fiato, tanto che una volta ho scommesso con Wormtail che sarebbe crollato a terra svenuto alla fine.

« Noi verremo dimenticati! Noi! I grandi Marauders, i combinaguai per eccellenza, i migliori che Hogwarts abbia mai visto! ».

« Gazza non ci dimenticherà troppo facilmente. » obbietta Remus molto ragionevolmente, controllando il suo riflesso allo specchio mentre si aggiusta la piega dei pantaloni con aria depressa.

Forse sperava di arrivare in orario, almeno oggi, e magari di fare colazione - ma ciò che lui non sa è che noi siamo a conoscenza della sua scorta segreta di cioccolata, ciò implica che non patiremo di certo la fame.

Quando James riparte a sproloquiare decido che posso permettermi di ignorarlo per qualche minuto e finisco di sistemarmi, per poi dare uno sguardo allo specchio posato sul mio comodino, sorridendo in modo affascinante: anche se Potter pensa solo a Evans non vuol dire che io non possa darmi da fare con qualche ragazza, no?

« Quindi quest’anno deve essere e-p-i-c-o! Capito?! Dobbiamo organizzare lo scherzo migliore della storia di questa scuo- ».

STUNK.

Quando mi volto, James è raggomitolato a terra, le mani sulla fronte, gli occhiali che pendono a lato del suo volto mediante una sola delle due stanghette e gli occhi strizzati per il dolore. Ora capisco a cosa servono le colonne dei letti, oltre che per reggere le tende di velluto rosso.

« Sia lodata Helga, » sospira Moony « Finalmente sta zitto ».

Un mugolio di protesta proviene da Prongs, ma noi facciamo finta di nulla. Nel frattempo il caro Peter è riuscito - non si sa come - a riemergere dalle lenzuola e a vestirsi senza incidenti, ed ora ci aspetta seduto sul suo letto, il viso grassoccio arrossato e le gambe che dondolano appena, e si vede se si chiede se sia il caso di farci notare che le lezioni cominciano alle otto e sono le…

_ _ _


In quel momento suona il gong che annuncia l’inizio delle lezioni. Rimango paralizzato, ad occhi sgranati, prossimo ad un attacco di cuore. Volgo lo sguardo ai miei migliori amici: uno ha la mia stessa espressione - Peter - l’altro borbotta parole insensate per via del dolore - James - e l’ultimo ha un’aria estremamente rilassata - Sirius.

« IO VI UCCIDO! ».




Look at me!

Non so che ci faccio qui, con qualcosa come tre long da terminare, ma volevo così tanto scrivere questa storia che mi sembrava di avere un tarlo nel cervello che continuava a dirmi “Scrivi, scrivi, scrivi, scrivi, scrivi…”.

E questo è il risultato. Non so come sia venuto, se sia decente o faccia totalmente schifo, ma ehi, almeno ci ho provato.

Per chiarire eventuali dubbi sui nomi utilizzati:

- Helga Hufflepluff è Tosca Tassorosso;

-  Salazar Slytherin è Salazar Serpeverde;

- Godric Gryffindor è Godric Grifondoro;

- Rowena Ravenclaw è Priscilla/Cosetta/Corinna Corvonero.

Dato il vero e proprio casino fatto con le traduzioni, manterrò questi quattro nomi in lingua originale. Poi, non so se lo sapete, ma ci sono degli errori che mi fanno venire l’orticaria: quelli con i vari appellativi quali Purosangue, Mezzosangue e Sanguesporco.

- Purosangue (Pure-blood): mago con entrambi i genitori dalla discendenza magica, per esempio i Potter (non Harry, che è Mezzosangue da parte di madre), Malfoy, Nott, Zabini etc.

- Mezzosangue (Half-blood): mago con un solo genitore dalla discendenza magica, mentre l’altro è un Babbano o un Sanguesporco, per esempio Tom Riddle jr. o Severus Piton.

- Sanguesporco (Mud-blood): letteralmente sanguemarcio o fango-sangue, mago privo di ascendenza magica, quindi nato da dei Babbani, come Lily Evans o Hermione Granger.

I Purosangue disprezzano sia i Mezzosangue che i Sanguesporco, ma come dimostrato nella Guerra Magica perseguitano così strenuamente solo questi ultimi, dato che per salvarsi bastava dimostrare di avere un mago tra i parenti stretti. Manterrò i nominativi italiani, ma ci tenevo a fare questa precisazione per evitare eventuali incomprensioni in futuro.

Cercherò di mantenere i personaggi IC, ma se dovessi sprofondare nell’OOC avvisatemi pure. Potrebbero esserci alcuni cliché, anche se cercherò di evitarli, ma vi prego di portare pazienza.  Questa storia contiene anche il pairing James/Lily - e sì, sono consapevole di avventurarmi su un campo minato - e se qualcuna di voi che scrive di questa coppia volesse bacchettarmi si senza liberissima di farlo, perché avrebbe la mia più profonda gratitudine.

Infine voglio ringraziare Ginevra Gwen White che ha accettato di controllare il primo capitolo, dato che non ero per niente convinta di come era uscito.

Quindi, dopo tutta questa solfa, ringrazio chiunque abbia letto e vi invito a recensire per farmi conoscere il vostro parere! ^-^


Baci,

D.



  
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