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Autore: 1a1a_92    12/02/2014    2 recensioni
Nena ragazza ventunenne che fa la giornalista, Bill la rock star di fama mondiale, accomunati da un particolare la stranezza, cosa accadrà?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic Capitolo 7
 

NENA
 

Ero soddisfatta di me stessa, apparivo strana per i miei comportamenti, ma sinceramente poco mi importava! Andando verso l’armadio presi una maglietta lunga rosa pastello e poi misi dei leggins di pelle e per concludere in bellezza anfibi neri e giacca di pelle lasciata aperta. “Eccomi! Andiam…ma che stai facendo con la testa nel mio frigo?”

Bill: “Nulla avevo solo un po’ di fame, ma vedo che qui dentro non c’è nulla. Stai facendo lo sciopero della fame per caso?”

Nena: “Per tua informazioni sono una ragazza molto occupata e non ho tempo di andare a fare la spesa!” mettendo le mani conserte. “Ora se non ti dispiace cantante dei miei stivali potremmo andare a mangiare, visto che già sei arrivato con un fottuto anticipo!”

Bill: “Quanta cattiveria, va bene andiamo maniaca provocatrice” detto queste mi prese come un sacco di patate e mi caricò sulla sua spalla “Kaulitz fidati so camminare da sola! Mettimi giù”

Bill: “Neanche per sogno, mi piace vedere il tuo sederino…. Sai anche io te la devo far pagare per alcune cosette”

Nena: “Oddioooo che permaloso che sei, con te non si può nemmeno scherzare qualche volta”

Bill: “Secondo me non dovresti nemmeno parlare, sei tu che hai iniziato, attenta la testa che stiamo entrando nell’ascensore!”

Nena: “Se tu mi mettessti giù non ci sarebbe bisogno di darmi informazioni!”

Bill: “Lo so ma non mi starei divertendo come mi sto divertendo ora”

Nena: “Kaulitz sappi che io ti od…ahiiii, perché non mi hai avvisato che stavamo uscendo dall’ascensore” dopo che un dolore lancinante alla nuca, iniziai a tirargli cazzoti alla schiena “Opss giuro che non volevo!” e sentendolo ridere sotto i baffi aumentai l’intensità dei cazzotti fino a quando senza preavviso mi mise giù e sistemandosi il suo giubotto di pelle andò verso la sua macchina e mi aprì la porta  “prego!” e senza dire nulla gli mostrai il dito medio e entrai.
    

********************

BILL


La serata era iniziata benissimo, o meglio per lei sicuramente no, ma per me invece si. Mi sentivo come un bambino piccolo che tra le mani aveva il suo giocattolo preferito e poteva farci quello che voleva. “Nena allora dove andiamo?” e guardandola vidi che aveva il broncio. Senza rispondermi abbassò il finestrino mise le gambe sul cruscotto e si portò una sigaretta alla bocca, eccitante da morire “Beh Kaulitz conosco un posto carino dovresti girare al prossimo semaforo a sinistra e poi dovresti andare sempre dritto”

Bill: “Ok capito, ma nessuno ti ha dato il permesso di fumare e di mettere le gambe sul cruscotto! “

Nena: “Io non chiedo mai a nessuno se posso o non posso fare qualcosa ricordatelo, faccio ciò che mi pare”

Bill: “Ohhh che cucciola ti piace fare la ribelle” e senza staccare gli occhi dalla strada risi per quello che aveva appena detto. Voleva giocare a fare la ribelle, e io gli avrei dato quello che voleva. “A questo semaforo devi girare a destra comunque”

Bill: “Si me lo ricordo” 3,2,1 appena scattò il verde schiacciai l’accelleratore e andai a sinistra. In un nanosecondo guardai Nena per vedere la sua faccia ma dai suoi occhi non passò nessuna emozione anzi si mise la sigaretta in bocca respirò una boccata di fumo e poi come niente disse “Ribelle Kaulitz! Hai qualcos’altro di così tanto ribelle da mostrarmi”

Bill: “Mmm per ora no”


 
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NENA
 


Appena andò a sinistra, la rabbia si impossessò di me, anzi il nervoso, ma cercai di non mostrarlo non potevo fare assolutamente il suo gioco. Portandomi la sigaretta alla bocca espirai e buttando fuori il fumo dissi “Ribelle Kaulitz! Hai qualcos’altro di così tanto ribelle da mostrarmi?”

Bill: “mmm per ora no” sorridendomi capì che non era vero, che le sue intenzioni erano ben diverse da quelle che mi aveva detto. Cosa mi dovevo aspettare ora? A fine serata penso che lo avrei preso a botte. Mi ammezzerei per aver accettato questo invito a cena. Perché sono così stata sciocca!

Bill: “Comunque siamo arrivati” guardando fuori dal finestrino vidi un ristorante di lusso, con camerieri all’ingresso “Ahhh io non entro”

Bill: “Invece tu entri”

Nena: “Te lo puoi scordare Kaulitz” e mettendo le braccia conserte al petto iniziai a guardare fisso la strada “E’ no bambina così non si fa” e senza nemmeno avere il tempo di riprotestare mi ritrovai a lottare con le unghie per rimare attaccata al sedile mentre Bill mi stava prendendo per i fianchi trascinandomi fuori dalla vettura. Non mi importava della gente che ci stava guardando, era una questione di principio. Io il quel ristorante da fighetti non volevo entrarci.

Nena: “Io non ci vengo li!”

Bill: “Invece si, fra poco staccherai pure quella mano dal sedile e allora non avrai più scampo” la mia mano destra stava diventando bordò ed effettivamente mi faceva male, ma non volevo lasciare proprio ora. “Vediamo come te la cavi con il sollettico!”

Nena: “E’ sleale Kaulitz”

Bill: “Sono il cantante dei Tokio Hotel per m èe tutto lecito!” e ridendo iniziò a farmi il solletico sotto le ascelle, il posto in cui lo soffrivo di più, non dovevo abbandonare ora, oddio! Non ci riuscì dopo qualche secondo la mia mano si staccò e Bill iniziò a urlare come se avesse appena vinto un premio agli MTV awords “Siiiii! Ora non hai scampo!”

Nena: “Stupido cantante dei miei stivali! Io non ci voglio entrare li dentro è chiaro!”

Bill: “Non ti sento! Oh guarda la porta d’ingresso”  e spingendo entrammo, o meglio, lui stava entrando io ero appoggiata come un sacco di patate sulla sua spalla, di nuovo!
 


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BILL
 


“Buonasera!” canticchiai allegramente al cameriere che shokkato dal nostro ingresso mi guardò in malo modo, ma come sempre poco mi importava “Se non ha prenotato signore non poss…”, “A nome Bill Kaulitz!”. L’espressione del pinguino vestito diventò ancora più shokkata non appena aprì bocca e senza nemmeno controllare mi fece strada verso l’ala del ristorante che avevo già prenotato.
“Ecco a voi, buon appetito”, “Mi faiii scendere oraaa”, “Certo mia cara” e tirandogli una pacca sul sedere la buttai per terra “Ecco qui!”

Nena: “No se volevi direttamente scaraventare per terra potevi dirmelo pure” e alzandosi mi guardò in cagnesco “Bene ora  Kaulitz spiegami avevi già progettato tutto quindi?”

Bill: “Certo non pensavi veramente che mi sarei fatto trascinare in un postaccio dei tuoi”

Nena: “Ti ricordo soltanto che un tempo ti vestivi da donna”

Bill: “Se è per quello lo smalto lo metto ancora, perché non ne parliamo seduti di questo interessante argomento” e sorridendo tra i baffi andai a sedermi facendo cenno alla mia accompagnatrice di sedersi. Oddio quanto mi stavo divertendo!





Giorno gente! Scusate l'assenza ma come sempre lo studio mi trattiene troppo tempo e quindi non riesco a scrivere in modo regolare. Purtroppo il capitolo precedente non ha commentato nessuno, e mi dispiace un pochino. Volevo sapere cosa ne pensavate di questo capitolo! O nel caso cosa non vi sia piaciuto nei capitoli precedeneti! Vi aspettavate un continuo così? E soprattutto cosa accadrà poi! Fatemi sapere e PER FAVORE COMMENTATE CI TERREI DAVVARE TANTO.  Image and video hosting by TinyPic
   
 
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