David, il mio ex, era entrato a far parte della mia vita solo qualche mese fa. Prima di allora di lui conoscevo  esclusivamente il nome e la sua eclatante fama, quella del solito puttaniere sbruffone e dannatamente sexy, con tutto al posto giusto, capace di farti invaghire in meno di una settimana.

Purtroppo dovetti ammettere che le voci non erano poi soltanto voci, ma che erano decisamente fondate.
Ebbene si, mi sono fatta abbindolare durante la gita di fine anno, quando mi ha dato un bacio ed ho iniziato a vedere oltre  la sua maschera : c’era qualcosa in più in lui e dovevo scoprire cosa; mi ero prefissata solo questo, sicuramente non di andare ad infilarmi in una relazione seria e continua. 
Ciononostante avevo iniziato ad affezionarmi alla sua presenza e sono finita in ogni caso a stare male, cosa che non avrei mai voluto fare e che però è andata a peggiorare quando dopo nemmeno due giorni dopo la  nostra dolorosissima rottura lui era già impegnato con un’altra.  

Il mio più grande problema sta nel riporre troppa fiducia nelle persone; David mi aveva fatto credere di essere un ragazzo con dei veri valori, non finto, stufo di tutto il male che la vita gli aveva preservato, con ferite ancora troppo aperte, mostrandomene i segni.
 Ferite che in realtà erano chiuse già da un bel po’.
 Questo sua attitudine lo rendeva molto più fragile ma allo stesso tempo troppo poco credibile, non era possibile che un ragazzo come lui potesse essere rotto anche con una piccola spinta. 
Non esistono gli uomini segnati profondamente dalle esperienze passate, che soffrono, che hanno accidentalmente dimenticato qualcosa. Esistono solo gli uomini e già questo li inserisce nella categoria B.C.S. : Bastardi Cronici e Sleali.  

 Ma ora basta!

Mi ero anche creduta innamorata di lui, ad un certo punto, ma quella era tutt’altra cosa rispetto ad una relazione, non era amore, era qualsiasi cosa tranne amore.  Avrei voluto che si spogliasse di ogni banalità e di ogni scusa, che si mostrasse davvero; ma un ‘ti amo” non fa la felicità, non un “ti amo” detto così, senza valore, senza criterio, senza un minimo di verità.

Dimenticare è quel che vorrei fare, dimenticarmi di tutto e di tutti, di ogni cosa, qualsiasi.
Vorrei non perdere mai il mio sorriso qualunque cosa accada, vorrei inventarmi la mia storia senza guardami dietro e trovare continuamente quel senso di paura, paura di stare male, paura di non essere abbastanza.
Vorrei trarre da ogni singolo momento un’emozione, vorrei stringere il tempo  in pugno e far passare le brutte giornate in pochi secondi. Vorrei essere forte, vorrei avere una vita forte.
Vorrei essere amata davvero, essere stretta durante un temporale, vorrei non sentirmi sempre una ruota di scorta ed essere apprezzata veramente. Ma a che prezzo?

I grandi della filosofia, Socrate e Platone ad esempio, erano convinti che solo conoscendo qualcosa si potesse agire di conseguenza, solo conoscendo il bene si poteva agire bene e così valeva per il male. Ma come si può conoscere il bene e imparare a professarlo, così come l’amore, se il mondo ci costringe a stare alle sue sole regole sempre e costantemente ingiuste? Come può l’uomo rappresentare il bene, se preso dalla passione o dalla tentazione? Non può. Ed è per questo che nessuno riuscirà mai ad amare completamente.
  Spesso noi donne sbagliamo pensando di dover per forza dipendere da un uomo o, ancora meglio/peggio, dall’amore. Io ho sempre visto l’amore come un sentimento astratto, uno come tutti gli altri..perché allora non dipendiamo dall’odio? O dalla felicità?
Perché non possiamo soltanto essere ciò che siamo, vivendo ogni momento per quel che è realmente? Perché troviamo indispensabile la presenza di qualche persona che prende un posto fondamentale nella nostra vita?
Noi siamo il vero fattore indispensabile, e solo di noi stessi bisogna preoccuparsi a mio avviso.

Per questo motivo mi sono ripromessa di darci un taglio, netto, e di vivermi la mia vita. La stessa vita che deve ricominciare a scorrere e ad essere percorsa, senza tormenti o grandi dubbi. 
Andare in Italia significa liberarsi di ogni problema e soprattutto significa stare lontano da ciò che può recarmi dolore e godermi semplicemente la mia vacanza con le mie migliori amiche, credo in fondo anche di meritarmelo.
 
Mi sveglio dalla mia trance quando sento un clacson da fuori casa, sicura già di chi c’è sulla macchina ad aspettarmi prendo la mia valigia rossa, la stessa che mi ha accompagnato in tutti i miei viaggi ed ancora sorprendentemente intatta, e comincio a scendere le scale trascinandola.
Mi mancherà un po’ questa casa, stare lontani per tutto questo tempo non è poi sempre il massimo; più che altro mi mancherà il sorriso di Prim la mattina, e morirò dalla preoccupazione che mamma possa sprofondare di nuovo nel mio mondo lasciando mia sorella completamente sola fino al mio ritorno.
Prim non si merita l’indifferenza, Prim si merita il mondo e tutto l’amore, l’affetto e la felicità che esso riesce a dare, solo che non sempre la fortuna vede bene.

Do un’ultima occhiata intorno ed esco, sorpasso la porta e vedo una Tess pimpante in macchina, dal lato del guidatore, con occhiali da sole e gomito piegato, tendente al fuori del finestrino.
Mi saluta e le rivolgo un sorriso sincero, sistemo la valigia e salgo in macchina.

‘’Hello baby! Come siamo?’’                                                                                                                                                             

‘’Sono troppo emozionata, tu?’’

‘’Sai, non capita proprio tutti i giorni di andare in Italia!’’ – dice sarcastica, mi guarda e ride.

Tess è così, a volte non la si riconosce nemmeno. E’ una ragazza, forse, completa caratterialmente. Non so come fa, ma riesce ad essere sempre equilibrata, giusta. Riesce a parlare sempre al momento opportuno e capisce quando è il momento di stare in silenzio, cosa che le viene semplice in fin dei conti. Tess non parla tanto, non quando è in pubblico almeno. Solo con me e le altre riesce ad essere espansiva e a volte mi sono ritrovata a pensare che sia quasi un privilegio, come se fossimo al di sopra di tutto il resto dell’umanità per lei, ed effettivamente è così.

Accendo lo stereo come da abitudine ed iniziamo a cantare sulle note di “ You’re beautiful” di James Blunt, che io adoro da morire.
Così passa il nostro piccolo viaggio da casa mia all’aeroporto, dove ci aspettano le altre pazze, forse più agitate di noi. Insieme possiamo essere ciò che vogliamo, quando lo vogliamo e come lo vogliamo. Insieme possiamo essere ciò che tutti invidiano ed essere migliori.  Insieme faremo un viaggio che non dimenticheremo facilmente.
ITALIA, TIENITI PRONTA! 


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Ehilà! Sono tornata con un nuovo capitolo che, come al solito, non mi ispira per niente. Mi scuso per l'attesa e spero che non sia abbastanza noioso, ma prima di tutto volevo presentare i pensieri della Katniss OOC e una piccola parte della sua esperienza.. 
Spero in alcune recensioni e critiche, che mi gioverebbero. Sono completamente senza ispirazione nell'ultimo periodo, sommersa da studio e interrogazioni ed impegni vari :( 
Al prossimo capitolo, 
giuls