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Autore: Lussissa    17/06/2008    6 recensioni
Lily Evans correva.
Non si curava delle persone che,un attimo prima di venire travolte, si spostavano, guardandola sbigottiti.
Lei si limitava a correre.
Nota dell'amministrazione. I vari Tag usati nelle introduzioni, vanno sempre chiusi.
Ladynotorius, assistente amministratrice.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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ciao Lily si rigirò nel letto, sbuffando.
Non sapeva da quanto stesse cercando di dormire, l'ultima volta che aveva guardato l'orologio erano le due.
La verità è che aveva troppi pensieri.
Si chiedeva come mai avesse quell'enorme macigno in mezzo al petto.
Stava malissimo. E, come se non bastasse, non capiva il perchè. Neanche quando si era lasciata l'amicizia con Severus alle spalle, si era sentita così sola e vulnerabile. Forse perchè aveva accettato da tempo che se lei era stata smistata a Grfondoro e lui a Serpeverde, ci doveva essere un motivo. Forse perchè il loro rapporto aveva iniziato a sgretolarsi ben prima della rottura definitiva.
O forse perchè questa volta si sentiva in colpa.
L'hai accusato ingiustamente, Lily.
Di nuovo quella maledetta voce! -Zitta, coscienza.- mugugnò. Sai che ho ragione.
Lily si fece assalire ancora una volta dal ricordo di quello che era successo quel tardo pomeriggio.

Entrò in Sala Comune, ansimante, gli occhi arrossati e lucidi. Le mani erano strette a pugno lungo i fianchi, quasi volesse conficcarsi le unghie nel palmo della mano, piuttosto che piangere. Si guardò intorno, e decise di stare un po' lì, visto che non c'era nessuno. Giusto il tempo di calmarsi. Stava per avviarsi verso una poltrona, quando sentì il buco del ritratto aprirsi. Maledizione! pensò. -Evans...?- si irrigidì. Tra tutte le maledette persone che potevano entrare, proprio lui doveva entrare?
-Che vuoi, Potter?- sibilò. Potter esitò per un secondo.
-Che è successo?-
-Perchè dovrebbe per forza essere successo qualcosa?- fece lei, voltandosi di scatto. Madornale errore, visto che aveva ancora gli occhi tremendamente arrossati.
Lui sorrise. Ma era un sorriso dolce, affettuoso.
-Perchè hai gli occhi lucidi, Evans. E non è un buon segno.-
Lei alzò un sopracciglio, scettica.
-E cosa ti fa credere che venga a dire proprio a te cosa mi è successo?-
-Il fatto che sono l'unico a cui potresti tirare un pugno senza farmi niente...?- Fece lui, ironico.
-A parte il fatto che mi sottovaluti, ma poi non...-
-va bene, Evans.-
-Cosa...? Cos'è che andrebbe bene?-
Ramoso ghignò.
-Tirami un pugno.-
-COSA? Sei ammattito del tutto?- Lily era sbalordita. Cosa saltava in testa a quel pazzo...?
-Avanti. In realtà, l'idea ti alletta parecchio, ammettilo. Se non lo fai, è solo per paura.-
la rossa lo guardò malissimo. -Io non ho paura.-
-E allora,fallo. Serve per sfogarsi.-
La grifoncina era allibita. Potter era fuori di testa. Aveva pure voltato la testa, quasi porgendole la guancia! Era da rinchiudere in manicomio, non c'erano dubbi.
Eppure...la rabbia di poco prima la assalì, facendola scaldare.
Aveva
davvero bisogno di sfogarsi. E sapeva non sarebbero bastate mille parole per reprimere la rabbia che aveva in corpo. E la guancia di Potter era lì, invitante....Ma no Lily, a cosa stai pensando, non farti trascinare dalla follia di questo psicopatico.
Anche se...
-Avanti, Evans. Sto aspettando.-
E Lily a quel punto non ragionò più.
la mano partì quasi senza accorgersene, e colpì con violenza la guancia del Grifondoro.
Appena realizzò quello che aveva fatto, Lily spalancò gli occhi. Cosa diavolo le era saltato in mente?
Potter intanto si massaggiava la parte offesa in tutta tranquillità.
-Oddio. Potter, tu sei pazzo. Ti ho fatto male?maledizione!Non...non volevo. é che io...-
-tranquilla,non mi hai fatto niente.- Si vedeva che mentiva, ma Lily improvvisamente sentì uno strano calore.
Poi, Potter sorrise. Era un sorriso misto tra quello da Malandrino e quello dolce, di poco prima.
-Hai visto che alla fine sono riuscito a distrarti?-
Lei rimase immobile un secondo.
-Hai ragione.- fece, con aria stupita.
Lui rise. -Ora mi vuoi dire cosa è successo?-
Lei sospirò. -Ho ricevuto una lettera da mia sorella. La settimana prossima si sposa.- Rise,amara. Potter fece per parlare, ma poi decise di non  ribattere,aspettando che lei continuasse. -Mi ha espressamente pregato di non venire al matrimonio. Mi ha chiesto di dire ai nostri genitori che ho la febbre, qualcosa del genere. E poi mi ha mandato
questi.- Dalla tasca tirò fuori dieci galeoni. -é andata persino a farsi cambiare dei soldi babbani con dei soldi magici. Come se ci fosse bisogno di corrompermi, per non farmi andare al suo matrimonio.- Ci fu un attimo di silenzio.
-Ma il problema non è solo questo. Non del tutto, almeno. Il problema è che mi sento così maledettamente sbagliata. Sono in una terra di mezzo. Ne troppo Babbana, ne troppo strega. Vorrei solo essere considerata normale da qualcuno. Persino...persino colui che consideravo il mio migliore amico alla fine ha rivelato che di questi tempi essere metà babbana è effettivamente un problema.- Calò il silenzio di nuovo. Poi Potter prese la parola.
-Sai,io se prima di addormentarmi non guardo l'ora, dormo male per tutta la notte.-
-Cosa...?che...-
-Remus ogni tanto si incanta a guardare fuori dalla finestra come se avesse visto chissà cosa. Sirius a volte si comporta come un cane.Peter è talmente maldestro che una volta è riuscito a far cadere tutte le sedie della sala grande, comprese quelle delle altre case.-
Lei lo guardò, spaesata.
-Questo è per dirti,Evans, che in fondo in fondo la normalità non esiste. Abbiamo tutti delle cose che agli occhi degli altri non sono "normali". E in fondo,va bene così. L'essere metà babbana non è diverso dall'incantarsi davanti ad una finestra senza motivo, o dal portare gli occhiali, o- e qui ridacchiò,piano-dall'andare dietro per sette anni alla stessa persona.-
Lily rise, cogliendo l'allusione.
-Sai, non credevo che un giorno ti avrei dato ragione. Eppure, questa sarebbe la seconda volta nel giro di un quarto d'ora.- Fece un sorriso a trentadue denti, uno di quei sorrisi stupendi che il Malandrino non si era mai visto rivolgere. -Credo che, quando ti togli quella maschera da bulletto, tu sappia essere veramente una bella persona, Potter.-
Lui la guardò, stranito.
-Mi stai facendo un complimento, Evans...?-
Lei non smise di sorridere.
-Ora, non montarti la testa, ma credo proprio che quello possa considerarsi un complimento,si.-
Fu un attimo. E Lily si sentì improvvisamente trascinare per la vita. E, improvvisamente, si ritrovò con le labbra attaccate a quelle del Malandrino. E quel che era peggio, era che sentiva il suo corpo rispondere a quel tocco delicato sulla schiena. Sentiva la sue labbra plasmarsi perfettamente con quelle del ragazzo.  Le sue mani volevano scompigliare ancora di più quei capelli perennemente spettinati, volevano sentire la consistenza dei suoi pettorali sotto la maglietta. Sentiva un caldo assurdo, eppure aveva i brividi lungo la schiena.
E appena Lily realizzò tutto questo, appena realizzò che quel bacio effettivamente le piaceva da morire, qualcos' altro scattò nella sua testa. Quella parte maledettamente razionale che portava sempre con sè venne a galla, chiedendole cosa diamine stesse facendo,e ricordandole che era pur sempre di Potter  che si stava parlando. E a lei non poteva piacere Potter. E si ritrovò così tra l'incudine e il martello, non sapendo più cosa pensare di se stessa. E a Lily Evans dava enormemente fastidio non capire. Si staccò, indecisa se ridere istericamente o piangere a dirotto.
E optò per la soluzione più semplice. Trovare un capo espiatorio.
-Che diavolo fai? Non faccio in tempo a pensare qualcosa di carino su di te, che mi fai subito ricredere!-
Lui sembrò riprenderesi, dopo un attimo.
-Non mi sembravi così disgustata, un paio di secondi fa.- Fece, con una smorfia.
-Questo...questo non puoi saperlo,Potter!-
- E allora dimmi, perchè hai ricambiato il bacio,se ti faceva ribrezzo,Evans?-
-Perchè...perchè mi facevi PENA!-
Si accorse di avere esagerato. Se ne accorse dai suoi occhi, che si spensero improvvisamente. E si ritrovò come un marinaio in mezzo alla tempesta buia e minacciosa, senza nessuna traccia di un faro all'orizzonte.
-Bene.- disse lui,amareggiato. -Benissimo,Evans. Spero che sarai felice.- queste ultime parole le disse sussurrando, con voce apatica. Quelle parole, per Lily, furono una pugnalata.
Improvvisamente lui alzò la bacchetta, mormorando qualcosa.
-Che...che cosa fai?- chiese lei, indietreggiando.
-Vedo che hai come sempre un altissima opinione della mia stronzaggine. Non ti ho fatto un incantesimo, se è questo che credi. Per fortuna, non tutto quello che faccio ha un collegamento con te.- Detto questo, alzò un braccio. Con un leggero fischio, giù dal dormitorio arrivò una scopa.
A quel punto però, dal dormitorio scese anche Sirus.
-Ramoso!dov'eri finito, stavo...- ma si bloccò.
La tensione si poteva tagliare a fette.
-Che è successo?- domandò, passando lo sguardo dal suo migliore amico alla Evans.
-Nulla di nuovo, Felpato. Ora, se volete scusarmi, vado a farmi un giro.-
detto questo, uscì dalla sala.
-Ma fra un po' è ora di...-
Sirius guardò spaesato il buco del ritratto chiudersi.
E, dopo aver gettato un' occhiata alla Evans e aver borbottato qualche frase senza senso, decise di seguire James, per capire cosa fosse successo.

Lily si alzò di scatto dal letto. Aveva la gola arsa. Andò in bagno, per prendersi un bicchiere d'acqua.
Non capiva più niente. Sentiva quasi un dolore fisico.
La verità era che aveva avuto paura delle senzazioni che quel bacio le avevano fatto provare. La verità era che lei era arrabbiata con se stessa, per non essere riuscita a controllarsi, o forse solo per il fatto di essere stata cieca fino ad allora. E tutta quella rabbia aveva bisogno di rigettarla fuori o se no, ne era sicura, sarebbe esplosa.
E Potter ne aveva ingiustamente pagato le conseguenze.
Sospirò.
Sapeva cosa l'avrebbe calmata. Prese la vestaglia con un gesto repentino.
Doveva andare in infermieria. Doveva vederlo.

La porta cigolò, in modo sinistro. La stanza era buia, i letti erano vuoti. l'unico occupato era in un angolo, circondato da macchine che emettevano bip inquietanti. Lily si avvicinò al letto, cauta.
Il viso del Grifondoro era illuminato dalla luna, dandogli un aria quasi spettrale.
Lily esitò. e adesso? si chiese. Poi si sedette, senza smettere di guardarlo. stette lì a fissarlo per un po', poi, come se fosse la cosa più naturale del mondo, esclamò -Ciao, James.-
Si sentì una emerita idiota. Eppure, la fece sentire meglio.









Eccomi qui con un altro capitolo ^^ alloooooora...grazie a tutti quelli che mi hanno recensito, in particolare a:
Germana: Grazie ^^ si lo so che devo ingrandire, il problema è capire come si fa =___=  ho preso un colpo quando ho visto il testo così piccolo: io stessa sono miope come una talpa e quindi ho detto: "ooooodddiiooo..aiuto."
Tsuyuko: grazieeee...si, lo so, ogni tanto le maiuscole mi sfuggono =__= grazie per avermelo fatto notare, cercherò di rimediare!!
Ino chan: Mi fa piacere che ti piaccia ^^
Inu_p: Lo so, devo ingrandire la scrittura, sorry =___=  per quanto riguarda james...eeeeeehhhhhh saperlo...MHAHUAHHUAAHU...(risata sadica...)
Frytty: Sono contenta che lo stile ti piaccia ^^
Emily Doyle: addirittura? così mi fai arrossire '^__^

  
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