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Autore: lucatrab_99    15/02/2014    3 recensioni
Jason scattò, i muscoli tesi allo spasmo, e si abbassò quel tanto che bastava per schivare un diagonale che altrimenti gli avrebbe staccato la testa di netto, poi rispose all'attacco. Si sbilanciò in avanti, e mulinò un turbine di fendenti, un assalto che sarebbe stato mortale per chiunque, ma che il suo avversario respinse con malcelata noia. Non ci vide più dalla rabbia "Al prossimo colpo sei morto" pensò.
Neanche un minuto dopo, ripose la spada ancora sanguinante nel fodero.
Genere: Azione, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Nei dieci giorni che seguirono all'attacco delle Fiamme Nere - come erano chiamati adesso i guerrieri incappucciati, a causa della forma del loro vestito - a Rocca degli Orsi ci fu gran fermento. Lord Blackbear fece richiamare al castello le truppe che aveva dislocato in tutti i forti ai piedi delle montagne. Sir Pickwick portò con se trecento fanti, sir Reynold, che era di stanza ai limiti occidentali del Passo del Gigante impiegò due settimane per tornare al castello, portando con se cinquecento picchieri. Al già profondo fossato fu aggiunta una linea di picche, il castello immagazzinò provviste per due anni, in vista di una possibile guerra. Le austere mura nere di Rocca degli Orsi erano un viavai di soldati, i turni di guardia furono raddoppiati e nella fucina gli armaioli fabbricavano nuove armi, soprattutto frecce e picche. I mastri carpentieri era affaccendati a rinforzare le difese, mettere corde imbevute di pece fra le fessure del muro di cinta, costruire una nuova impalcatura per gli arcieri. Il mastio del castello, una tetra rocca alta cinquanta piedi, di notte si accendeva di mille fiaccole, che illuminavano grottescamente le alte mura di pietra nera. Jason passava la maggior parte del tempo nel cortile degli addestramenti, e alloggiava ancora nella stanza che Anya gli aveva preparato nella torre degli ospiti. In quel momento si stava esercitando con l'arco, trapassando un fantoccio di paglia con tre frecce per volta, dando una sonora batosta agli arcieri di Rocca degli Orsi. Lord Blackbear aveva deciso di farlo restare al castello ancora per un po’, credendo che il suo aiuto potesse essere importante. Il quindicesimo giorno, sir Reynold fece il suo trionfale ingresso nel cortile interno del castello, portando con se il grosso degli uomini del Nord. Neanche un'ora dopo, lord Blackbear e i suoi cavalieri erano riuniti nella sala grande, intorno allo spesso tavolo di quercia, con una mappa di pelle della Bussola su cui erano meticolosamente tracciate strade, ponti e città, persino le molte locande sulla Via delle Lanterne. Lord Blackbear diede precise disposizioni ai suoi uomini: sir Pickwick sarebbe partito con duecento uomini verso il Passo del Gigante, unico accesso ai territori al di là delle montagne, nel Bosco dei Conigli. Avrebbe raggiunto le zone paludose della Baia delle Streghe, poi avrebbe ripiegato fino a Forte Fiammeggiante, avamposto abbandonato dai tempi della Grande Guerra. Qui, i suoi soldati si sarebbero riposati, e una guarnigione di cento uomini sarebbe rimasta a presidiare l’avamposto, mentre sir Pickwick sarebbe tornato indietro dal Passo del Gigante. Sir Reynold, invece, sarebbe partito verso la provincia dell'Ovest, percorrendo la Via delle Lanterne, tagliando poi per la Brughiera Rossa - così chiamata perché al tramonto l'erba dei vasti prati si tingeva di un violento rosso sangue - e arrivando nelle Terre dei Fiumi, fino a Riparo delle Cascate. Jason seguì la riunione in via non del tutto ufficiale, nascosto dietro una balconata. Quel pomeriggio, mentre il piccolo Chris insegnava a Jason il gioco degli scacchi, il giovane cacciatore di taglie fu convocato al cospetto di lord Blackbear. L’imponente uomo ammise Jason alla sua presenza con un’espressione austera dipinta sul volto, e iniziò a parlare senza troppi convenevoli. “Sono certo, signor Lancaster, che tu sia a conoscenza, in un modo o nell’altro, della riunione militare di stamattina e di ciò che io e i miei fedeli cavalieri ci siamo detti. Sir Pickwick è stato mandato ancora più a Nord, nelle Terre di Nessuno, per ripulire i boschi dalla feccia di briganti e, soprattutto, riprendersi Forte Fiammeggiante, prima che un’altra provincia abbia la stessa idea. Sir Reynold, invece, è stato mandato a Ovest dai Deepriver per negoziare un’alleanza commerciale, che in caso di necessità diventerà anche di carattere militare. Lord Edgar Deepriver è un vecchio amico dai tempi della grande guerra, non mi rifiuterà un favore, ne sono sicuro. Ma adesso veniamo a te – si accarezzò la folta barba e un mezzo sorriso gli arricciò i baffi, poi continuò – ho intenzione di affidare un incarico anche a te, Jason. Un incarico che i miei uomini, per quanto validi e fidati, non riuscirebbero a portare a termine. Dovresti percorrere la Via delle Lanterne, precedendo sir Reynold di un paio di giorni, e tirare dritto fino Torre dei Giardini Reali, nel Sud della Bussola” Jason passò una mano nei capelli, scompigliandoli pensieroso, poi soppesò bene le parole prima di pronunciarle: “Una volta arrivato, cosa vi aspettate che faccia, mio signore?” Lord Blackbear sorrise, complice, poi disse: “Darti un’occhiata intorno. Vedere cosa succede a Città delle Spezie e a Torre dei Giardini Reali, dentro la fortezza dei Redrose. Hai un mese di tempo per guadagnarti la paga di un anno” Un’ora dopo, Jason stava scegliendo che vestiti indossare per il viaggio, certamente qualcosa di comodo e leggero, perché il Sud era caldo. Afferrò la fascia di cuoio che portava a tracolla, con infilati dentro cinque coltelli da lancio, e sistemò l’impennaggio delle frecce nella faretra, ma poi decise di lasciarli lì. In un posto dove nessuno lo conosceva, era meglio non farsi notare per l’armamento pesante. Appese invece alla cintura una spada lunga e nascose un pugnale nello stivale, poi arrotolò i provviste e mappe da viaggio in una borsa di cuoio. Anya lo abbracciò forte, poi gli stampò un bacio di buona fortuna sulla fronte, e Jason non poté fare altro che ricambiare il saluto, salendo a cavallo. Secondo i suoi calcoli, arrivare a Città delle Spezie avrebbe richiesto dieci giorni a cavallo, sperando di poter barattare il suo animale con uno riposato a ogni stazione postale che avrebbe incontrato. Altrettanti ce ne avrebbe messi per tornare, il che gli avrebbe lasciato poco più di una settimana per svolgere il suo lavoro. “Meglio – si disse – non mi va di stare a lungo in un luogo che non conosco e dove non ho amici” Afferrò saldamente le redini della sua cavalcatura e partì, incurante della neve che scendeva fittamente, sicuro che arrivato Quattro Bastioni, roccaforte centrale sulla Via delle Lanterne, si sarebbe lasciato il cattivo tempo alle spalle. Cavalcò per poche centinaia di metri, arrivando al villaggio. Percorrendo la strada principale del paesino, si fermò dalla vecchia Helen a comprare uno dei suoi panini all’uva ancora caldi, e lo mangiò risalendo in sella. Un altro miglio, e si fermò per guardarsi indietro. Sullo sfondo delle montagne innevate, una fitta fascia di boschi disegnava una linea continua verde, sulla quale si stagliava il profilo nero minaccioso di Rocca degli Orsi, le torri che svettavano alte nel cielo plumbeo. E Jason ebbe la triste sensazione che non avrebbe rivisto il Nord per molto, molto tempo.
  
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