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Autore: FantaDJ_CA    16/02/2014    7 recensioni
Le labbra carnose della donna si scontrarono più volte contro quelle di Austin. Si comprendevano con uno sguardo, con una sola parola. Un sentimento li accomunava: l'amore.
Credete sul serio che questa sia una storia tra due persone normali? Beh, si puo' dir che questo è il loro lato ''più umano'', se così si puo' definire.
- Quando credi che riuscirò ad usare i miei poteri? - domandò Austin, ancora svestito nelle coperte, mentre l'altra si era già data una sistemata.
- Te l'ho già detto, amore, i tuoi poteri usciranno quando se lo sentiranno loro. Non lo decidi mica tu! - rispose, seccata da questa faccenda.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ally Dawson, Altri, Austin Moon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1. 

Il sopracciglio di Austin era bagnato da una gocciolina di sudore, la canottiera in giornate così afose non sapeva nemmeno cosa fosse. Mostrava senza problemi i suoi pettorali scolpiti e le sue braccia forti e muscolose davanti ad Ally. Lo scoppiettio che sentiva la ragazza mora al suo fianco era comprensibile, sentiva come dei fuochi d'artificio nello stomaco, che esplodevano a raffica, senza fermarsi. Aveva voglia di strapparsi d'addosso la sua maglietta scollata, la gonna color rosa carne e gettarsi sul biondo. Quella visione la eccitava particolarmente.
Austin le si avvicinò lentamente e poggiò la sua mano su quella di Ally, accaldata come non mai, ma non per la temperatura alta delle tipiche giornate estive a Miami.
Capii le sue intenzioni e le ricambiò in men che non si dica. Le labbra carnose della donna si scontrarono più volte contro quelle di Austin. Si comprendevano con uno sguardo, con una sola parola. Un sentimento li accomunava: l'amore.

- Ti amo - parlò Ally, in un filo di voce. - Non c'è bisogno che ti dica che ti amo anch'io, lo sai - disse, spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. 
Sfiniti, si addormentarono sorridendo sul letto dalle coperte color bluastro unito a qualche schizzo color bianco. 
Ma ecco la cosa bella: credete sul serio che questa sia una storia tra due persone normali? Beh, si puo' dir che questo è il loro lato ''più umano'', se così si puo' definire. 
- Quando credi che riuscirò ad usare i miei poteri? - domandò Austin, ancora svestito nelle coperte, mentre l'altra si era già data una sistemata.
- Te l'ho già detto, amore, i tuoi poteri usciranno quando se lo sentiranno loro. Non lo decidi mica tu! - rispose, seccata da questa faccenda.
E se non avete ancora capito: per poteri si intendon poteri magici. Austin e Ally sono degli stregoni, più potenti di quanto loro pensino.
Il primo non riesco ancora a trovare i suoi: questo è dovuto al fatto che i poteri li possiedi sin dal sedicesimo compleanno, ma escono fuori solo in occasioni specifiche o in emergenze di vario tipo. Ally ha potuto usufruire dei suoi poteri sin dall'età di diciassette anni, Austin invece, ancora a venti anni non riesce a farli uscire.

Una luce verde scuro si espanse nella camera da letto. - Chase! Non teletrasportarti in momenti come questi - esclamò il biondo.
- Si, ora chiudi il becco. Tra venti minuti ci sarà la cinquecentesima premiazione annuale dei poteri magici. Quindi invece di farlo con la signorina qui accanto a me, pensa a vestirti. - si rivolse ai due piccioncini l'afroamericano. 
- Un po' di rispetto, stupido. Non c'era bisogno che me lo dicessi, lo sapevo già, ma mi manca sapere solo dov'è- 
- E' a Bruxelles, tonto - detto questo schioccò le dita e sparì tra la nebbia.
- A Bruxelles?! E come ci arriviamo? - domandò scioccato Austin. - Mah, non lo so, secondo te?! - disse facendogli notare che erano degli stregoni.

Chase è un ragazzo di colore, anch'egli uno stregone che si diverte ad infastidire la coppia, ma principalmente la ragazza. E' più scortese di quanto sembri esserlo.
Per quanto riguarda la premiazione annuale dei poteri magici, è una noiosa cerimonia che consegna la magia. E vi direte perché dovrebbero consegnare magia a degli stregoni? Perché, oltre al fatto che i poteri escono in determinate occasioni, dovreste sapere che in una famiglia, i poteri saltano una generazione. Ad esempio: ad una nonna toccano i poteri, al padre/madre no e al figlio/a poi si. Quindi, agli stregoni destinati a non aver poteri (solo se hanno un comportamento corretto e si battono per la protezione del loro segreto), viene assegnata un tipo di magia limitata a uno stretto numero di incantesimi.
E un giorno questa premiazione toccherà ad un'eventuale figlio di Austin e Ally, secondo la logica.

Austin uscì dalle coperte mezzo nudo, Ally pronunciò la formula di un incantesimo e lui si ritrovò con uno smoking perfettamente stirato. 
- Come sto? - chiese ironico alla partner. - Benissimo, come sempre -
Gli prese la mano fredda e schioccò le dita, sparendo tra la nebbia che ricoprì la stanza. I due atterrarono in una stanza decorata per la ''festa'', con un lampadario gigantesco arancione e con tavoli per il rinfresco ovunque. 

La cerimonia iniziò appena arrivati. Si dovettero sorbire quattrocentocinquantanove nomi di persone senza poteri.
- Uffa - sbuffò Austin. - Questi ricevono i poteri e io manco ce li ho nonostante debba averli! - spiegò. - E ricomincia...- disse Ally mettendosi una mano sulla fronte.
Chase li guardava con aria divertita. - Whoa! Ci riferisce Chase che qui una coppietta ci ha dato pesante questa notte! -
Subito lo guardò male. Era stanco delle sue battutine, delle sue provocazioni. Scansò la fidanzata con il braccio, lei cercò di prenderlo ma perse la presa.
- Devi smetterla - dice stringendo i denti e i pugni. - Altrimenti che mi fai? - scoppiò a ridere.
I suoi occhi si coloraron di color rossognolo, dalle sue mani usciva dal fumo. - Sei così in imbarazzo che stai prendendo fuoco? - continuò.
E non avrebbe dovuto dirlo. Alzò le mani in direzione di Chase e le chiuse. L'afroamericano si sentì mancar di fiato, come se fosse preso per il collo. Ma Austin non lo stava toccando. Ally lo pregò di lasciar perdere, ma lui non aveva alcuna intenzione di darle retta.
Stringeva sempre più forte, finché fece un gesto brusco con il braccio, che fece volare il fastidioso ragazzo senza che fosse toccato su un tavolo del rinfresco.

Il color degli occhi diventò di un rosso sempre più intenso e continuò con lo stringere i pugni, mentre Chase sembrava non riuscir a respirare.
- Molla la presa! Mollala! - urlò Ally tirandolo per il braccio. Lui le diede una gomitata che la fece cadere a terra. Poi tenne ancora la presa dell'uomo di colore, ma stanco lo lasciò tirandolo verso il muro con il solo spostamento della mano.
L'iride di Austin tornò al suo color originale. Cadde per terra, esausto, e svenne sotto gli occhi della fidanzata. - Almeno ha trovato i suoi poteri... - sdrammatizzò.

SPAZIO AUTORE

E' la prima volta che scrivo due FF in contemporanea. Adesso sento di poter fare tutto. (?)
Questa storia mi è venuta tanto tempo fa prima di andare a dormire, poi mi è rimasta in mente e nella mia testa ho qualche trama per almeno un paio di capitoli.
Ditemi se vi piace. Ah e ditemi, avete capito che lo stava strangolando semplicemente utilizzando i movimenti delle braccia? xD
Lasciate qualche recensione. Ciao ^^
  
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