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Autore: Carotina91    16/02/2014    0 recensioni
Bill e Tom gestiscono una fattoria di proprietà del loro bis bis nonno, ogni giorno si dividono i compiti aiutati dalla loro fedelissima amica e fidanzata di Tom, Linda. Un giorno alla fattoria arriva una strana e bizzarra suona che gli chiede alloggio, loro accettano ma non sanno che la suora altri non è che una persona che loro conoscono molto bene e che credevano da tempo scomparsa.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dottore: Come ha detto che si chiama?
Tom: Tom –Disse sbuffando per l’ennesima volta- Quanto tempo devo rimanere qui?
Dottore: Gliel’ho detto signor Tom, resterà qui finche non verrà qualcuno a prenderla –Il dottore fece il giro del lettino- Come glielo devo spiegare?!
Tom: Oh mamma, la prego non giri intorno a me. Mi fa venire il mal di testa!
Dottore: Mh…Tom ora vado nel mio studio. La lascio alle cure amorevoli dell’infermiera Marzia.
Tom: No, che infermiera?? Dottore!! -Urlò Tom- Io ho una ragazza, si arrabbierà con me se l’infermiera mi visita. -Sbraitò il rasta disteso sul lettino-
Marzia: Buona sera Tom!
Tom: Oh merdaccia!! La mandibola di Tom si spalancò improvvisamente.

Entra Marzia, una bellissima e formosa ragazza. Ha lunghi e lisci capelli biondo miele.
Sguardo languido, labbra carnose e un corpo da favola. Indossa un vestito bianco con righe rosse,
scollato sul seno e con sottili bratelline rosse e bianche. In testa ha un cappellino del medesimo colore con un cerchio rosso, il quale ha lo stemma di una croce. Tacchi 12 centimetri rigorosamente rossi. Si avvicina sensualmente al rasta, mentre lui deglutisce continuamente portandosi il lenzuolo al petto.

Marzia: Il dottore ti ha già visitato, vero? –Sussurrò con le labbra vicine al suo orecchio-
Tom: Si, infermiera. Quindi ora dormo.
Marzia: No, no sciocchino. Prima di dormire hai bisogno di un massaggino –Dice maliziosa sedendosi sul letto e accavallando le gambe- lo ha detto il dottore!
Tom: Ho una fidanzata! –Precisò-
Marzia: Di cosa hai paura Tom? –Disse mettendo una mano sul ginocchio, facendo sussultare Tom-
Tom: Ok, ora vado via!

Tom si alzò dal lettino, ma Marzia lo attirò a sé riportandolo a letto. Chiuse la porta a chiave, nascondendola nelle sue mutandine.
Marzia: Potrai andartene domani mattina. Il dottore firmerà e tu potrai uscire.
Tom: Non puoi tenermi rinchiuso qui! –Protestò-
Marzia: Forse non hai ben capito, in questo ospedale ci sono regole ben precise.
Tom: Spiegamele, così capirò.
Marzia: Il dottore cura i pazienti e noi infermiere li assistiamo.
Tom: Una cosa normale, no?
Marzia: Beh, ma noi li assistiamo in modo diverso –Disse togliendosi il cappello e abbassando le spalline del vestito- Piace a tutti, e quando vanno via sono più felici.
Tom: Oh, no…non penserai mica di…
Marzia: Si, anche le ragazze assistiamo, ma loro hanno gli infermieri maschi. Dai Tom fai il bravo.
Tom: Io non voglio, e non puoi obbligarmi.
Marzia: Io non obbligo nessuno, sarai tu a volerlo.

Marzia arrivò vicino Tom, buttando il vestito da una parte, in precisa della stanza.
Fece distendere Tom sul lettino, gli sfilò la maglia e subito dopo si ritrovò a slacciargli la cintura. Il rasta la guardava senza avere la forza di fermarla. All’improvviso si sentì debole e innocuo.
Abbassò la cerniera sfilandogli i jeans. Cominciò a massaggiarlo da sopra i boxer, mentre il rasta fremeva sotto le sue carezze.

Marzia: Vedrai…dopo starai più che bene!

“Toc, Toc, Toc”

Marzia: Arrivo. Aspettami qui Tom, faccio in un attimo.

In lingerie Marzia aprì la porta trovando il dottore con una cartella tra le mani.
Il dottore la guardò e sorrise compiaciuto. Diede uno sguardo alla stanza, e vide tom non molto lucido, disteso mezzo nudo sul lettino.

Dottore: Problemi?
Marzia: È solo un po’ irrequieto, tra poco si rilasserà.
Dottore: Gli ho dato solo una piccola dose di tranquillanti, dovrebbe restare calmo tutta la notte!
Marzia: Davvero dottore? –Disse con gli occhi lucidi-
Dottore: Peccato però…ha del buon potenziale.
Marzia: Mi dispiace che domani andrà via, comincia a piacermi.

Il dottore sospirò, ripose gli occhiali nel taschino e si rivolse un ultima volta a Marzia.

Dottore: Mi raccomando, tratta bene il nostro paziente.
Marzia: Certo dottore, come sempre.
Dottore: -Gli allungò un leccalecca- Dagli questo dopo aver finito. Devo fare una scorta di questi, piace a tutti è pazzesco.
Marzia: Va bene dottore, buona notte.

Marzia tornò in stanza chiudendo a chiave, posò il chupa chups sul comodino e si dedicò a Tom.

Tom: Non posso giocare con te, cosa dirà Linda??
Marzia: Facciamo venire anche lei, che problema c’è?
Tom: Oh, Linda…mi dispiace. –Piagnucolò treccina-

Marzia sfilò i boxer di Tom, in modo da far uscire fuori il suo gingillo.
Lei lo guardò sorridendo vogliosa. Non gli era mai capitato, un gingillo così bello.
Le medicine, cominciano a fare effetto su Tom, che lentamente è sempre più innocuo.

Marzia: Non vedo l’ora di farti stare bene, e anche io mi divertirò tanto con te, Tom!
Tom: Non farlo… -Piagnucolò ancora- Non voglio…Linda…
Marzia: Stai tranquillo… -Soffiò sulle sue labbra- Va tutto bene.

Marzia salì sul letto, inginocchiandosi in mezzo alle gambe di Tom. Sganciò il reggiseno, chinandosi per chiudere nella mano il gingillo di treccina. Tom sussultò, mani esperte lo accarezzano.
Marzia si lecca le labbra, sentendo crescere Tom. Scioglie i fiocchi delle mutandine, restando ora nuda, tra le gambe del moro. Si avvicina alla bocca di lui, soffiandoci sopra e mordendo le sue labbra.
Prende il gingillo di Tom, portandoselo tra le gambe. Si accucciò sul bacino del ragazzo sospirando felice.

Marzia: Aveva ragione…il dottore… -Disse sospirando muovendosi appena- È davvero una gran perdita per noi…che tu, mh…domani vai via.
Tom: Ahh…noo –Cercava di spingerla via, ma invano-
Marzia: Tom, rilassati… -Buttò la testa all’indietro- Ahh, che bello…se fai così –Lo baciò- Non riuscirai mai ahh…provare che quello che…mhh, provo io!

Le molle del letto, cigolano, sotto i colpi di Marzia. Fa avanti e indietro sul corpo di Tom, beandosi delle sensazioni che sta provando. Tom dal canto suo, non riesce a pensare, ad agire.
È come se, improvvisamente fosse immobilizzato.

Tom: -Maledetto il navigatore di quel poliziotto. Lo sapevo io, che era scassato- Riuscì a pensare, nonostante ha una bellissima bionda, sul suo pancino. Doveva ammetterlo però, lei ci sa fare…più di Linda, ma a lei non glielo avrebbe detto mai. La mora se sapesse, gli taglierebbe i viveri e il gingillo.
Marzia: Non ti lamenti –Disse mettendo le mani sul petto di lui- Tom, prendimi.
Marzia, afferrò le braccia di lui, cingendosi i fianchi. Tom come un automa, le strinse saldamente la vita aiutandola a muoversi e provocargli più stimoli.
Marzia: Bravo, Tom –Sospirò ancora- Sapevo che…mhh, alla fine ti…ti sarebbe piaciuto.
Tom: Io amo Linda! –Disse deciso a precisarlo-
Marzia: Lo so, -Sorrise- E sono fiera di te, ma ora non pensare a lei.

Portò le braccia dietro la sua schiena, poggiandole sul materasso dalle lenzuola stropicciate. Inarcò la schiena, le mani di lui si spostarono sulle natiche sode, di lei. Le strinsero affondando completamente in lei, provocandole spasmi di piacere.
Marzia mugolò, felice che lui finalmente reagisce. Continuò a muoversi su di lui, quando cominciò a sentire un formicolio al basso ventre, il suo paziente è pronto.
Si sistemò meglio sul suo bacino, lo baciò mordendogli le labbra, e aggrappandosi al corpo di Tom.

Marzia: Ohh…Tom –Mugolò di piacere- è così bellooo!

Si accasciò esausta sul petto di Tom. Ha i capelli appiccicati alla schiena sudata, respira lentamente e adagio. Tom sotto di lui faceva lo stesso, ma Marzia non è molto contenta, insomma ha fatto tutto da sola.
Si alza dal suo corpo, mentre il liquido bianco lasciato da Tom, le cola lungo le gambe.
Va nel piccolo bagno della stanza per pulirsi. Ritorna subito dopo, nuda raggiunge il letto, offrendo la mano al ragazzo.

Marzia: Sei sudato, ti aiuto a lavarti. –Lo mise seduto- con calma, e non affaticarti troppo. Abbiamo tutta la notte.

Lui la guardò confuso. La bionda sorrise baciandogli la bocca.

Marzia: Fidati di me, Tom –Sorrise- Non ti faccio del male!
Tom: Fammi stare bene! –Disse come se recitasse una parte-
Marzia: Starai benissimo, dopo stanotte.
La bionda lo portò in bagno, chiudendo la porta alle loro spalle.

[…]

Linda: Cazzo Bill, dove sarà Tom??
Bill: Sono sicuro che starà benone.
Linda: Ma come fai a dirlo? Come? –Piange colpendo il braccio del moro-
Bill: Dove lo hai visto, l’ultima volta?
Linda: Ti tiro un ceffone, Bill –Disse alzandosi-
Bill: Non farmi male. –Disse nascondendosi dietro Tina-
Linda: Bill, tu sei il suo gemello, non sei preoccupato??
Tina: Billy, andiamo a dormire? –Gli sfiorò le labbra-
Linda: Tu, lascio in pace.
Tina: Calma, senti è tardi e tutti siamo stanchi. Domani lo andiamo a cercare.
Linda: Sei impossibile. Va bene tutti a dormire.
Tina: Si, dai…tranquilla –Le cinse il collo- Ho sentito che andava in ospedale.
Bill: Allora starà bene!
Linda: Speriamo di si.

Tutti e tre si incamminarono verso le proprie stanze. Linda sperò con tutto il cuore, che il suo Tommino stesse bene e che non sia per nulla in pericolo.

Linda: Ti amo Tomi…domani verrò a cercarti! –Con queste parole, si addormentò-

In camera di Bill…

Tina: Facciamo un gioco? -Disse saltando sul letto accanto a lui-
Bill: Ho sonno… -Disse girandosi su un fianco-
Tina: Billy? –Percorse il corpo del moro con l’indice-
Bill: Mhh…
Tina: Ci facciamo le coccole?
Bill: Domani!

Bill sorrise innocente, baciandola e infilandosi sotto le coperte. Tina sbuffò, pensando di aver scelto il gemello sbagliato. Sospirò pensando a chissà Tom come se la sta spassando, a poltrire su un letto di ospedale.

Tina: Notte Billy! –Bacio sulla guancia-

[…]

Da minuti interminabili, l’acqua scende lungo i corpi di treccina e della prorompente infermiera.
Lui con le spalle al muro, le gambe divaricate e le mani impigliate tra i capelli della bionda.
E lei, inginocchiata sulle fredde piastrelle, le mani a farsi strada lungo il corpo del giovane e la bocca impegnata a succhiare il lecca-lecca, di Tom.
Non contenti, si spostarono di nuovo sul letto, dove lui la intrappolò nella sua morsa.
Da dietro, le dava forti spinte facendola mugolare, come fosse un gattino.

Marzia: Ohh…mhh Tom…vieni, ti prego.

La bocca aperta, i capelli appiccicati al viso, e un velo di soddisfazione sul volto, chiedeva di sentire ancora una volta, il nettare di Tom. Lui afferrò i fianchi della bionda, le morse la spalla e si liberò in lei, adagiandosi sulla schiena della ragazza.

Tom: Sono…esausto –Disse regolando il respiro- voglio solo dormire!

Marzia se lo scrollò di dosso, si alzò e raccolse il liquido di Tom in una fiala. L’orologio segnava le 04:30, per essere la prima volta, è durato parecchio. Mise la fiala accanto ad un'altra, nel cassetto accanto alla porta, e tornò da lui stendendosi al suo fianco.

Marzia: Grazie Tom –Sussurrò baciandogli l’angolo della bocca- Sei stato appagante.
Tom mugugnò in risposta. Lei gli baciò la guancia, percorrendo con la punta del naso i lineamenti di lui.
Marzia: Non vorrei lasciarti andare, ma purtroppo devo… -Al solo pensiero, le scese una lacrima-

Si coricò accanto a lui, poggiando la testa sul petto di Tom. Sentiva chiaramente i battiti del suo cuore.

Il giorno seguente…

Dottore: Bene signor Kaulitz, avendo accertato che ha solo un leggero gonfiore sulla fronte –Disse scribacchiando qualcosa- lei, è libero di andarsene. Per qualsiasi cosa, contatti questo numero: 390*****
Tom: Non mi piacciono i numeri, degli uomini!
Dottore: Ma non è il mio –Gli allungò il numero- È dell’infermiera che l’ha assistito questa notte.
Tom: Ricordo di aver dormito…
Dottore: Poi? Qualcos’altro?
Tom: L’infermiera mi ha fatto una massaggio… -Disse pensandoci su- Ho dormito come un bambino dopo, e no, non ricordo nient’altro.
Dottore: Arrivederci Tom! –Disse sparendo dietro una porta-

Tom uscì da quello strano ospedale, non si girò indietro e quindi non poté vedere Marzia, che lo guardava lasciarla lì. Ah, come le sarebbe mancato quel ragazzo.

Tom: Come ci torno ora a casa?

In lontananza, vide una carretta trainata da un mulo. Pensò di prenderla in prestito, masi ricordò del trauma subito per via di quel navigatore scassato.
Rabbrividì, cercando di chiamare un taxi. Sparì dietro un paio di siepi.

In ospedale intanto…

Marzia: Dottore, mi ha fatta chiamare? –Disse entrando nel suo ufficio-
Dottore: Come è andata stanotte?
Marzia: Meravigliosamente –Con gli occhi che brillano- lui è stato fenomenale!
Dottore: Mh…divertita quindi.
Marzia: Tantissimo…
Dottore: Quante fiale hai raccolto?
Marzia: Tre doc, -Disse mostrandogliele- Oh, la prego…mi dica che lo rivedrò ancora!
Dottore: Ma certo, ora su…a lavoro!
Marzia: Agli ordini!

[…]

Linda: Bill, svegliati dobbiamo andare a cercare Tom!
Linda tira giù il lenzuolo dal corpo del moro, scoprendo entrambi. Bill è nudo e Tina massaggia Willy, tutto mentre dormono. Linda li guarda schifati, decidendo di lasciarli perdere.
La porta della stanza d’albergo si apre, e entra Tom sudato e stanco. Linda appena lo vede, gli si butta tra le braccia. Lo bacia, lo stringe e lo spoglia.

Linda: Amore puzzi! –Disse tra le lacrime-
Tom: Perché piangi?
Linda: Perché mi manchi, e non sapevo dov’eri!
Tom: Ora sono qui.

Tom si lasciò condurre in bagno, Linda aveva già precedentemente riempito la vasca da bagno.
Tom ci si immerse dentro, e Linda che cominciò ad insaponargli il petto.

Tom: Micia, perché non entri? –Disse malizioso-
Linda: Perché hai un cattivo odore, e mi fa vomitare.

Tom la spruzzò con l’acqua bagnandole la camicetta bianca. Diventò trasparente, lasciando vedere i seni senza reggiseno. Tom si leccò le labbra, prendendola per i fianchi.

Tom: Se non ti spogli tu, lo faccio io!
Linda: Ma Tomi… -Si lamentò lei-
Tom: Lì mi sentivo solo, e tu non c’eri… -Disse triste-
Linda: Lo so –Piange- Non ti trovavo.
Tom: Non piangere. –Disse baciandogli le labbra-

Treccina le sfilò la gonna e la camicia, lasciandola solo con un paio di slip rossi. Le fece appoggiare la tasta sul suo petto carezzandole i capelli.

Linda: Tom, come va la testa?
Tom: Sto bene, non mi fa più quasi male.
Linda: Scusa…
Tom: Ti amo Linda.
Linda: Anche io Tomi! –Disse baciandolo-

[…]

Tina: Giorno Bibi! –Disse stiracchiandosi-
Bill: Ciao Tina, ciao Willy!
Tina: Bill….Willy dorme.
Bill: No, è sveglio.

Tina guardò giù, e vide Willy sveglio come non mai. Lo accarezzò, baciando lui e Bill.

Bill: Io ho fame…ma Willy è sveglio.
Tina: Ora lo facciamo addormentare.
Bill: Come?
Tina: Lo facciamo giocare con Wanda. –Disse indicandosi la patatina-
Bill: Si, facciamolo giocare, così poi mangiamo.

Tina salì in groppa al moro, lui felice cercò di abbracciarla ma nel tentativo di farlo, la spinse giù dal letto. Il moro si accuccia accanto alla mora, ma sbatte Willy sul parquet della camera.

Bill: Ahiaaaaa…. –Urla con i lacrimoni-
Tina: Bill…non urlare, e poi mi hai spinta tu!
Bill: Willy si è fatto male!
Tina: Ora gli do un bacino. –E posò le labbra sulla punta (alias pene) di Bill.
Bill: Wow, ora non mi fa più male e Willy ora dorme. Bill: Di cosa?
Tina: Di cavalcare! –Disse uscendo dalla stanza-
Bill: Ma fuori è una così bella giornata –Disse aprendo le finestre- Dopo la colazione andremo a cavalcare!

-Fine 8 Cap-

  
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