Anime & Manga > Puella Magi Madoka Magica
Segui la storia  |       
Autore: Ommy Wilson    16/02/2014    1 recensioni
Moybey è un Incubator particolare;
Egli ha il vantaggio (o lo svantaggio) di possedere tutte le emozioni umane ed essere quindi alla mercé di propri interessi, pareri, sensazioni e molte altre cose che sconvolgono la sua abilità di avverare i desideri delle Puellae Magi. Tenterà di dimostrare ai suoi simili di essere più bravo di loro in ciò che fanno, ma con risultati catastrofici.
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Homura Akemi, Kyoko Sakura, Kyubey, Madoka Kaname, Mami Tomoe
Note: Cross-over, Nonsense, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

TIRO! FINALE!

 

 

« Hai trasformato il mondo in una specie di mastodontica crociata contro la negatività che ha come fondamenta l'importanza delle buone azioni e l'amore dello spirito? Perché, nonostante possa sembrare una cosa positiva, mi da l'impressione che si tratti di una enorme idiozia? »

Chiese Homura, incrociando le braccia ed accavallando le gambe, cercando di accomodarsi al meglio nel legno della panchina dove si era seduta assieme a Moybey, dopo aver annullato la propria trasformazione; il gatto alieno continuava a lisciarsi l'orecchia forata dalla pallottola della maga con apprensione, usando le zampe anteriori e mantenendo un'espressione da vittima difficile da sopportare.

« E' una enorme idiozia! »

Confermò, tirando indietro la testa, ma ottenendo solo il tragico risultato di avere un'orecchia nella posizione giusta e l'altra per metà penzolante in avanti; tirò uno tragico sospiro di rassegnazione, poi aguzzò gli azzurri occhi colmi di una strana forma di determinazione mista a stupidità, portandoli su Homura che, impaziente, stava ancora in attesa di una spiegazione più dettagliata di quanto stava avvenendo in quella linea temporale.

« Il motivo per cui stavo pedinando quella Madoka Kaname è proprio legato al fatto che ho bisogno di lei per mettere le cose apposto. Se la convinco a chiedere che tutto torni alla normalità, magari Kyubey ci metterà una pietra sopra. »

« Ma cosa c'è di svantaggioso in una società come questa? Intendo per voi Incubator. »

Moybey rimase in silenzio, ignorando completamente la domanda e scrutando con la bava alla bocca una bancarella di hot dog poco distante dalla panchina dove sedeva.

« Santo firmamento che fame... »

Si lamentò.

Homura posò per un secondo gli occhi violacei sulla bancarella, poi ancora su Moybey ed infine ancora sul cibo, per poi uscirsene con un freddo e per niente delicato commento.

« Per quanto mi riguarda, potresti anche morire di fame, non credo proprio che quelli della tua specie abbiano bisogno di cibo, non ti prenderò un bel nulla. »

« Di un po', tu non mangi mai per il solo gusto di farlo vero? »

« Affatto. »

Nel rispondere, la ragazza sentì una delle zampe dell'esserino punzecchiarle un fianco con insistenza; posò lo sguardo su di lui e si ritrovò davanti ad un sorriso beffardo e maligno, composto da tanti piccoli denti di squalo acuminati.

« La tua ciccia mi impedisce di dar fede alla tua parola. »

Homura rimase un secondo inorridita da quella provocazione, poi si lasciò trascinare dall'impulso di colpire con un pugno l'arrogante alieno che però, all'ultimo secondo, ebbe la prontezza di evitare le sue nocche che andarono quindi a sbattere dolorosamente sul legno della panchina.

« Troppo lenta! Tutto quel lardo ti rende un nemico prevedibile Homura la grassona! So per certo che non sei diventata Puella Magi desiderando di perdere qualche kilo! Anche se al tuo posto sarebbe stato proprio quello che avrei fatto! »

Homura, che era solitamente molto brava nel trattenere i propri impulsi davanti alle provocazioni, trovò una tremenda fatica nel ricomporsi, tanto che il suo occhio sinistro iniziò ad aprirsi e chiudersi da solo per circa due o tre volte.

« Va bene. Ti prenderò da mangiare... Poi però mi spiegherai dettagliatamente cosa sta succedendo in questa linea temporale. »

Senza neanche attendere ulteriore conferma, Moybey balzò sulla spalla di quella che, circa pochi minuti prima, aveva tentato di sparargli addosso e cominciò ad elencare tutti gli ingredienti con cui avrebbe dovuto riempirgli l'hot dog.

« Quindi tu puoi viaggiare nelle linee temporali a tuo piacimento!? »

Chiese poi l'alieno, mentre osservava con occhi luccicanti la preparazione del suo pranzo.

« Non a mio piacimento. Posso solo tornare indietro sino al giorno in cui ho conosciuto Madoka Kaname. »

Rispose l'altra, pagando il conto fin troppo salato per le sue tasche e porgendo il panino all'amico di convenienza che cominciò a farle cadere gocciole di salsa e briciole di pane sulla spalletta della divisa scolastica.

« E perché? »

« Perché voglio salvarla. Ci provo di continuo, ma fallisco sempre... E' frustrante ogni volta di più perché... Cosa... Stai... Facendo? »

Homura voltò la testa verso destra, trovandosi faccia a faccia con il viso sbrodolato di Moybey che, non capendo a cosa si riferisse, la scrutò con sguardo interrogativo, smuovendo le due lunghe orecchie da coniglio.

« Questo rumore... »

Insistette la ragazza, con un'espressione quasi disgustata.

« Questo "vrrrr"? »

Homura fece cenno di sì con la testa.

« Ah! Le fusa! »

« Fai le fusa...? »

« Che ne so, mica le controllo io queste cose. Pensi che i gatti in generale siano contenti di avere quel trapano elettrico attivo ogni volta che dormono e vengono coccolati? Io non ne so molto, ma credo di no. Comunque non hanno nessun significato, nel caso tu te lo stessi chiedendo. »

Homura non riuscì a fare a meno di arrossire per l'imbarazzo e difficilmente fu in grado di rimanere impassibile senza alterare la sua espressione seria e composta con qualche smorfia di sopportazione.

« Oh! Santo firmamento! »

Esplose Moybey, smettendo di ingozzarsi con il suo hot dog e mostrando una faccia talmente preoccupata e terrorizzata che Homura già iniziò a temere il peggio per entrambi.

« Cosa? Che hai? »

« Ma io sono maschio o femmina? »

« Maschio... Kyubey è maschio. »

« Te lo ha detto lui? Cioè lei? Insomma te lo ha detto Kyubey? »

« No... In effetti potrebbe... Ma su cosa accidenti mi stai facendo ragionare?! Sarete asessuati cosa ne so io! »

« E' facile parlare per te! Lesbica. Tu lo sai di che sesso sei! »

« Cosa c'entra questo!? Non lo sono, ed è un insulto colmo d'ignoranza! »

« Edghè ghè gne gne gne. »

Presa dalla più incontrollabile delle forme d'ira, Homura portò la mano alla sua soul gem, in un impetuoso desiderio di trasformarsi e di prendere a calci quell'essere così odioso, ma proprio quando lo fece si accorse che la sua gemma brillava di una luce viola intenso; stava ad indicare una sola cosa, ovvero che c'era una strega, ed anche molto vicino.

« In questa linea temporale avvengono cose differenti da quelle alle quali sono abituata. Sarà meglio che controlli, andiamo! »

Esclamò, lanciandosi in corsa verso il punto segnato dalla soul gem. Moybey si strinse al suo collo usando la lunga coda da ratto e continuò con totale tranquillità a mangiare il suo hot dog; come sempre, in quello strano e caotico animaletto, il desiderio di nullafacenza aveva superato ogni altra emergenza. Riuscì a sottrarsi dalla sua stessa ingordigia solo quando Homura iniziò a trasformarsi, allora cominciò ad urlare a squarciagola.

« Super amazzone del tempo! Power on! Yeah! »

« Ma cosa accidenti stai dicendo? »

« Mai visti i Super Sentai tu eh? »

« Quella roba da otaku? Ma perché dovrei!? »

« Neanche a Suor Sakura piacciono... Ho capito! Le maghe sono per femmine ed i Sentai per maschi! Sono maschio! »

« Ci sono ragazze che li guardano. »

Quell'ultima nota di perfidia da parte di Homura venne subito seguita da un grido straziato di Moybey che si ritrovò ancora con lo stesso dubbio che gli tormentava le cervella, poi entrambi entrarono nella dimensione della strega. All'interno furono accolti da un paesaggio colmo di siringhe, pasticcini e topolini ridotti in briciole da qualcuno che, evidentemente, li aveva preceduti. Homura, senza fare domande, continuò spedita verso il cuore di quella dimensione astratta, ricordando che Charlotte, la strega che vi viveva, aveva la pessima abitudine di mangiarsi Mami a colazione; ovviamente però non era affatto preoccupata per quest'ultima, bensì più per il fatto che forse, come era già avvenuto altre volte, Madoka potesse trovarsi con lei e quindi in pericolo. Tutte le sue preoccupazioni però vennero pesantemente stroncate dalla comparsa in scena del corpo senza testa della stessa Mami che, in abito da Puella Magi, sembrava impegnato a prendere a calci una specie di palla che continuava a schiantarsi contro la strega Charlotte, ancora in una forma minuta e fanciullesca che altro non sapeva fare se non subire quegli attacchi senza sosta.

« Oh! Mami è già arrivata! »

Osservò Moybey, terminato il suo piccante e farcito pasto, intento a leccarsi ancora con avidità le punte della zampa anteriore.

« Mami? Ma è senza testa! »

Obbiettò sconvolta Homura, più confusa che mai. Moybey si grattò la testa con le lunghe escrescenze delle orecchie, ridendo come per mascherare qualcosa di molto più grave di una spiegazione calzante che la ragazza semplicemente ignorava.

« Non è che sia proprio senza testa! Diciamo che non ce l'ha apposto! »

Mentre Moybey si affermava ancora una volta come il peggiore degli informatori di sempre, facendo capire ad Homura che non avrebbe di certo chiesto a lui indicazioni stradali se si fosse persa, la strega Charlotte vomitò dalla sua piccola e candida bocca un enorme verme a pois multicolore e con il volto da clown con il naso lungo ed appuntito. Il corpo decapitato di Mami rimase immobile di fronte a quella creatura uscita direttamente dai peggiori film horror di serie b, poi piantò a terra l'oggetto che aveva calciato per tutto quel tempo, che si rivelò essere la sua stessa testa con un'espressione più morta che viva stampata sopra, poi si mise a caricare un nuovo colpo di piede.

« Go! Go! Go! Zombie Mami! Tiro Finale! »

Urlò Moybey, mentre la morta vivente prendeva a calci ancora una volta la sua medesima testa, sparandola come un missile dentro la bocca di Charlotte che non poté fare a meno di ingoiare quel proiettile che la fece saltare in aria come se fosse stata di cartapesta.

« Visto?! Ce l'ha la testa! Eccome! »

Enfatizzò l'alieno, mentre la dimensione della strega svaniva per dare nuovamente spazio alla pura e semplice realtà.

« Quella sarebbe una maga che hai creato tu? Ma è... »

Borbottò Homura, fissando la Mami di quella dimensione rimettersi la testa sulle spalle e tentare di camminare ciondolando come un'ubriaca di sabato sera.

« Già... Vengono piuttosto male... »

« ... Mille volte più forte della Mami che ho incontrato nelle altre linee... »

« ... Ah! Davvero? Cioè, ovviamente, sono un professionista io. »

« Ma allora non capisco... Perché Kyubey in fin dei conti ce l'ha tanto con te? »

Moybey sospirò frustrato.

« In questo mondo nessuna diventa più una Puella Magi, né tanto meno una strega, mentre quelle poche rimaste vengono fatte a pezzi come hai visto. E' una realtà corretta e giusta, nessuno ha niente da desiderare, sono tutti contenti. »

« Quindi neanche la notte di Valpurga sarà un problema no!? »

« Per niente... Anzi, credo che una volta che riusciranno ad eliminare quella strega... Kyubey ritirerà tutto dal gioco e si cercherà un altro pianeta. »

« Ma è fantastico! Moybey tu hai salvato tantissime anime! Hai salvato anche me! »

« Su questo ho i miei dubbi... Vedi... Tu sei stata creata da Kyubey, anche se in un'altra linea temporale. Se lui decide di far sparire ogni traccia di sé da questo mondo... Ciao ciao Homura la grassona. »

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Puella Magi Madoka Magica / Vai alla pagina dell'autore: Ommy Wilson