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Autore: silvia97    17/02/2014    1 recensioni
Un primo incontro un po' diverso degli ASL.
- Re dei Pirati, eh? - chiede il ragazzino con un sorriso arrogante, mentre si alza da terra, avvicinandosi di pochi passi verso le sbarre di metallo che divide le due parti.
- Sai veramente cosa vuole dire quello che hai appena detto? Ti rendi conto che essere quell'uomo ti porterebbe solo ad essere disprezzato dal mondo intero.. ? - continua il ragazzino, alzando leggermente il tono della voce.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Portuguese D. Ace, Sabo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Everything and Anything!

 

"Si dice che, gli incontri, anche quelli meno importanti, fanno crescere, nel bene e nel male, ma solo uno di essi segna il passaggio da infanzia a maturità, ti cambia totalmente, arrivi ad un punto in cui ti chiedi, persino da solo, ''ma chi cavolo sono?'', beh, per poi rendersi conto che non è poi così importante, pensare a chi si è, ma con chi si è. L'importante è, non cambiare mai per qualcuno, ma con qualcuno, sempre."

 

***

Pirata, vuoi diventare un pirata? Stupido moccioso. Tu, che hai avuto l'onore di nascere come figlio di Outlook III rifiuti una vita di ricchezza, potere e fame per una cosa stupida come la libertà?” dice un uomo, il padre di Sabo, in modo quasi annoiato, pensando: l'ennesimo capriccio di un bambino.

“...”nessuna risposta da parte di Sabo, rimane fisso a guardare qualcosa di non ben identificato per terra.

“Vorrei proprio sapere da quando sei diventato così, eppure io e la mamma ti abbiamo educato per bene: le migliori compagnie, la migliore istruzione e tutto, insomma non ti abbiamo fatto mancare mai niente.” continua alzando la voce il padre.

“E anche se fosse? Avete mai pensato a cosa volevo veramente io però?' dice a bassa voce Sabo, non alzando ancora lo sguardo; avrebbe voluto evitare di rispondere per non crearsi altri problemi, ma la rabbia dentro di lui lo sta consumando lentamente.

“Cosa vuoi tu? Sei mio figlio, sarò chiaro, tu sei nato per non avere un volere, ma solo per diventare mio erede e accumulare soldi, soldi e altri soldi alla famiglia! Chiaro?” dice l'uomo alzando con la forza il viso di Sabo, per poterlo guardare negli occhi.

Si risveglia di colpo Sabo con le lacrime agli occhi.

Il solo ricordo di quella volta, anzi di quelle volte, gli fa venire rabbia e tristezza.

A quel tempo non aveva il potere, il coraggio o la forza, cioè ancora oggi non ha, né la forza, né il potere, ma almeno il coraggio sì; ora come ora, gli avrebbe risposto che la libertà vale molto di più di un stupido titolo o di soldi. Certo, anche se l'idea di rispondere, così apertamente, contro il padre, non gli piace per niente, in quanto, per quanto negasse o scappasse, non potrebbe mai cambiare il fatto che quelle due persone sono coloro che gli ha donato la vita, ma come si può riuscire a provare gratitudine verso due figure che non fanno altro che trattarti come un oggetto? Nel senso, un padre che mette i soldi prima del figlio e una madre che mette il titolo prima del figlio, fa seriamente ridere e piangere allo stesso tempo. Quanto avrebbe voluto nascere in una famiglia diversa.

 

In seguito, anni dopo (da quella volta), è riuscito a scappare di casa.

“Mi hanno costretto, non avrei mai voluto fare una cosa del genere.. io.. volevo solo essere libero, e qualcuno che mi amasse e mi dicesse che era dalla mia parte, che mi proteggesse, cioè, è davvero troppo per un bambino sperare tali azioni dai proprio genitori?” così si è detto, mentre ha deciso di non tornare più indietro, qualsiasi siano le conseguenze.

In seguito si è unito a una piccola ciurma di pirati; certo, il cibo, il posto ecc. non sono stati il massimo, ma in cambia ha ottenuto felicità e libertà, ne è valsa la pena, a suo parere.

Ma si sa, la vita è un circolo vizioso, dopo la felicità viene sempre la tristezza, e quindi beh, è stato trovato e riportato indietro, anzi non proprio indietro, è stato messo in questo posto buio.

“Così impara la prossima volta a macchiare il nome della famiglia.” l'unica frase che ha sentito dalle labbra del padre, prima di finire nell'”inferno”.

 

**

 

Ace? Ace?” chiama un bambino, di nome Luffy, con il broncio la persona accanto.

”Stai zitto e fermo, voglio riposare.” risponde l'altro sdraiato e girandosi dall'altra parte, dando le spalle a Luffy.

“Su, lascialo perdere Luffy, hai perso abbastanza per oggi, direi. Ahaha.” dice divertito Sabo guardando la scena tra i due.

“Già, ascolta Sabo, non riuscirai mai a battermi!” afferma arrogante il figlio del Re dei Pirati, nonostante abbia accettato la presenza di quel moccioso in quel posto con loro.

“Uffi, non capisco proprio per quale motivo tu mi tratti così male, in fondo, oramai ci conosciamo da più di una settimana..” si lamenta il piccolo Luffy, mettendo le mani dietro la nuca e chiudendo gli occhi. “Sono un moccioso”, sembra dire con il proprio comportamento.

“E' perché..” comincia a dire Ace, ma si addormenta di colpo.

“Eh?” si meraviglia il biondo, sentendo Ace russare all'improvviso.

“Oddio!” urla subito Luffy, correndo verso Ace.

“Non dormire stupido di un Ace, se dormi muori! Non chiudere gli occhi, resisti..!” dice Luffy, una volta vicino ad Ace, agitando in modo violento la testa dell'altro, ma Ace continua a non dare segni di vita.

“Luffy..?” chiama a bassa voce Sabo, cercando di capire se anche Luffy fosse pazzo, insomma che avesse perso, oltre a Ace, anche Luffy.

“Oh, Sabo, sì?” dice Luffy, girandosi per guardare l'amico, e lasciando andare Ace, che, giustamente, sbatte la testa contro la terra.

Si sveglia? Macchè, ma figuratevi, continua a dormire, eh.

“E' un sogno. DITEMI CHE QUESTO E' UN SOGNO!” pensa Sabo; e, beh, con una frase del genere impazzisce anche Sabo.

 

**

Come mai siete qui comunque?” chiede Luffy ai due soggetti davanti.

Un'altra giornata è iniziato per loro tre, e, seduti sul gelante terreno, dialogano, cosa molto strana.

“Non sono cose che ti riguardano bimbo.” risponde l'amico moro in modo poco carino, senza giri di parola.

“Dai, suvvia, non fare così Ace..” dice Sabo, anche se, beh, sinceramente, neanche lui avrebbe mai voluto rispondere alla domanda di Luffy.

I loro passati, per loro due, non sono altro che problemi, anche se, rifiutare il proprio passato non è una cosa bella, in fondo siamo quelli che siamo solo grazie, o a causa, di noi dell'ieri.

“Come siete cattivi..” comincia a dire Luffy, continuando a guardarli.

“Ma stai un pochino zitto, non capisci mai nulla!” dice Ace con rabbia.

“Non è vero! Siete voi che non spiegate mai, come potrei mai capire? Voglio dire, le persone sono davvero strane, dicono tanto 'non capite' senza spiegare, secondo me, invece, se qualcosa non va la si deve dire e basta, senza pensare a cose del tipo 'se mi conosce, capisce da solo'. L'ammetto, io sono stupido, non capisco e basta.''

Discorso molto da maturo, direi anche, non molto adatto da Luffy, ma oramai, si sa, ogni tanto Luffy ha queste illuminazioni “divine”; fatto sta che Ace e Sabo rimangono stupiti, beh, Luffy ha perfettamente ragione, le persone pretendono di essere capite, senza neanche dare una spiegazione, o semplicemente, in verità, sanno, o hanno paura, di non essere, comunque, capite.

Solo chi ha provato lo stesso tipo di dolore può capire in parte, perché poi, anche con le stesse cose le persone reagiscono in modo diverso, ed è questo il bello degli umani.

“Beh, come dire? Sono qui perché sono stato catturato dal mio passato..” dice a bassa voce Sabo, avrebbe voluto non essere sentito, ma allo stesso momento anche essere sentito, il suo potrebbe essere considerato come una richiesta di sfogarsi o di aiuto, per troppo tempo, sia lui che e Ace, hanno dovuto tenere queste cose nascoste.

“Dal tuo passato?” chiede il piccolo Luffy, non capendo.

“Già.. forse è vero.. sono nato per non avere un volere io.” dice triste Sabo, ricordando quei stupidi discorsi del passato del padre. Beh, che voglia o no ammetterlo, certe cose, lasciano il segno.

“Non dire cazzate, Sabo.” dice, precedendo Luffy, Ace.

“Mh?” Sabo non capisce, ma rimane sorpreso che Ace abbia detto qualcosa che si avvicini a ''consolare qualcuno''.

“Sei stato catturato dal passato? Bene, riscappa da esso, e stavolta battilo pure. E ti assicuro che questa volta non fallirai, in quanto, beh, dai, suvvia, oramai ci conosciamo da un anno, per il solo fatto che tu mi abbia sopportato per tutto questo tempo, avrai il mio aiuto, e, sicuramente, avrai anche quello del stupido Luffy, tanto, si sa, non ha niente di meglio da fare quello.” dice con un mezzo sorriso Ace, forse oramai da tempo, anche se non l'ha mai ammesso, ha considerato amico quel soggetto con cui ha condiviso per così tanto tempo questo inferno, anche perché, beh, il fatto di voler aiutare Sabo a scappare dal passato, allo stesso tempo implicava, in un certo senso, che anche loro avrebbero aiutato lui a scappare dal suo.

“Grazie..” riesce solamente a dire Sabo, sorridendo ad Ace. E' tutto quello che ha sempre voluto questo, forse, non è niente per le persone normali questa sensazione di calore che è l'amicizia, ma per lui che è rimasto per troppo tempo nella solitudine, questo rappresenta tutto, non ha bisogno di altro, ora può andare avanti.

“Siete complicati da capire, eh..” dice Luffy guardando gli altri due sorridersi, beh, anche non capendo bene, si mette a sorridere pure lui.

“Ah, giusto, facciamo un giuramento!” dice con un sorriso Luffy, avvicinandosi all'interno della stanza (?) per prendere qualcosa.

Gli altri due lo seguono con lo sguardo, ma non dicono niente.

“Amici per sempre.” dice semplicemente Luffy mostrando a loro due tre tazzine rosse e una bottiglia d'acqua, beh, in un posto del genere non hanno di certo qualcosa di meglio, cioè è già tanto se hanno sta roba.

“Obiettivo: scappare tutti insieme dal passato.” dice Sabo, avvicinandosi a Luffy e prendendo una tazzina.

“No, non amici, fratelli (delle disgrazie), in fondo, sarà destino se siamo finiti tutti e tre in questo posto.” dice, invece, Ace, prendendo, pure lui, una tazzina, mentre gli altri due sorridono.

 

**

 

Sta piovendo di nuovo fuori, mi sa..” dice Luffy alle due persone accanto a lui.

“Già..” risulta la risposta di Ace, senza mostrare nessuna espressione.

“Ehi, ragazzi, che sono quei musi lunghi?” chiede, fingendo un sorriso, Sabo. In fondo, anche lui, da stamani presto, sente che sta per succedere qualcosa di brutto, molto brutto, che avrebbe, nuovamente, cambiato le loro vite.

 

**

Stanno per arrivare..” dice Ace, alzandosi.

“Chi?” vorrebbe chiede la parte più ingenua di Luffy, ma persino lui, sa che non è il momento, in fondo, sa benissimo pure lui chi sta per arrivare, “gli adulti”.

Sabo trema, ha paura, una delle persone che sta per arrivare è sicuramente quella persona.

 

 

**

 

Sabo.” chiama, appena arrivato, Garp con uno sguardo serio.

Ma l'attenzione di Sabo sembra catturato dalla figura accanto, a quella di Garp, ovvero quella di Outlook II, mai avrebbe dimenticato quel viso, mai.

I due amici di Sabo rimangono fermi intanto, non sapendo bene cosa fare.

“Non voglio..” riesce a dire, solamente, Sabo, tramando e facendo alcuni passi indietro.

“Volere?” chiede, scoppiando a ridere, Outlook II.

Nessuna osa dire niente, sembrano tutti aspettare che quest'ultimo dica qualcos'altro.

“Figliolo, tu non hai un volere, ricordi?” conclude arrogante, non smettendo di ridere, e aprendo le sbarre.

“..” non riesce a dire niente Sabo; l'incubo sta per tornare, tornerà di nuovo in quella casa privo d'amore, ma quello che non si aspetta è che Luffy e Ace si mettessero davanti a lui.

“Non hai il diritto di portarlo via, se questo è quello che vuoi fare.” dice semplicemente Ace freddo mettendo le braccia davanti a Sabo, per proteggerlo, insomma, e fa uguale pure Luffy.

Outlook II rimane, in un primo momento, stupito, non si sarebbe di certo aspettato una cosa del genere. Non solo deve trattare con un moccioso, suo figlio, ma ora i mocciosi stanno pure aumentando. Che generazione stupida.

“Nonno, chi è questa persona che vuole portare via Sabo?” chiede, invece, Luffy all'Eroe della Marina.

“Ace, ne ha tutto il diritto invece, e Luffy, quest'uomo è il padre di Sabo.” spiega velocemente Garp, rimanendo comunque fermo, non sembra aver intenzione di intervenire.

“Ma..” sembra voler dire qualcosa Luffy, ma viene interrotto da Ace che chiede, con un sorriso arrogante, “Ah, bene; quindi, sarebbe questo il 'passato' che dobbiamo battere, Sabo?”

“Passato? Battere?” chiede, non capendo, Outlook II, ma viene completamente ignorato, in quanto l'attenzione di Ace è rivolto totalmente alla possibile risposta che dovrebbe dargli Sabo.

Sabo annuisce, incapace di fare altro. Paura, paura, eppure si è ripromesso nel corso del tempo, più volte, che avrebbe reagito, ma non ce la fa davvero, è debole.

“Uccidiamolo, allora, Luffy!” urla Ace, prima di buttarsi su di esso, seguito subito da Luffy, per prendere a pugni il cosiddetto padre di Sabo.

Sabo non capisce come dovrebbe reagire, sa solo che, beh, avere dei fratelli è davvero una bella cosa, fanno al posto tuo, anzi ti aiutano, a fare tutto quello che da solo non saresti in grado di fare.

“Vieni, Sabo!” interrompe Ace i pensieri di Sabo, mostrandogli una mano, dopo aver sistemato per bene Outlook II.

“Su, andiamo!” incoraggia Luffy con un sorriso.

Sabo ricambia il sorriso e prende, ovviamente, la mano.

 

**

 

Siamo finalmente fuori!” esclama Luffy con un sorriso, guardandosi intorno.

“E' primavera, eh.” nota Ace, con un sorriso, guardando il prato di fiori davanti a sè.

“Iris..” dice Sabo nominando i fiori davanti a sè, e avvinandosi ad essi, seguito subito dopo dagli altri due.

“I nostri peccati, il nostro passato, sono stati puliti da loro. Da oggi possiamo ricominciare. Io diventerò un pirata per continuare ad avere la mia libertà e il mio volere!” dice Sabo con un sorriso, guardando la purezza delle iris, presenti davanti a loro.

“E io diventerò il Re dei pirati!” esclema sorridendo Luffy; Ace non reagisce male, anzi oramai ne è abituato, e comunque, beh, ora come ora, pensa che abbia ragione Luffy, l'importante è il proprio sogno, non quello che pensa degli sconosciuti, per questo risponde con un sorriso “Pure io diventerò un pirata, ma non abbandonerò niente, a differenza di quella persona, nè voi che siete la mia famiglia, nè i miei compagni, nè altro!”

 

**

Allora siete qui!” li raggiunge dopo un po' il padre di Sabo, seguito da Garp, che fino a questo momento non ha fatto nulla, e alcuni uomini del padre di Sabo.

“Sabo..” si allarma Luffy, guardando la possibile reazione che potrebbe avere Sabo, ma quest'ultimo rimane tranquillo, ha promesso, non deve avere più paura, non deve averlo non per se stesso, ma per i suoi due fratelli.

“E' inutile continuare a scappare, vi faccio notare che siamo in un'isola.” ride di gusto Outlook II.

“Infatti, non abbiamo intenzione di scappare, io verrò con te, ma dovrai lasciare andare loro in cambio.” dice semplicemente Sabo, indicando Ace e Luffy.

“Sabo!” esclamano insieme Luffy e Ace.

“Non vi preoccupate, un giorni ci ri-incontreremo perché, beh, noi siamo fratelli. E Ace, questo legame è il mio tesoro più grande, Luffy è ancora debole e piagnucolone, ma rimane pur sempre il nostro fratellino minore, occupatene tu per me.” dice Sabo prima di sparire dalla vista di Ace e Luffy, che intanto sono stati bloccati dagli uomini di Outblook II; sono troppi, non avrebbero mai potuto batterli tutti, sicuramente la scelta di Sabo è dovuto a questo fatto, perché, sinceramente avrebbe voluto tanto rimanere con i due fratelli, ma è più importante che rimangano vivi al momento.

“Da ora in poi voi siete liberi di andare dove volete, Ace e Luffy.” dice Garp, che fino a quel momento è rimasto in silenzio; dopo tale azione piano piano, sia gli uomini di Outblook II, sia quest'ultimo, che il figlio, che Garp se ne vanno, lasciando da soli Ace e Luffy.

 

L'ultima volta che tutti e tre sono stati presenti nello stesso posto; il legame tra di loro, in un certo senso, si è spezzato, certo, già in quel momento hanno saputo benissimo tale cosa, ma, beh, per accettare totalmente la cosa è servito tanto tempo; solo con la notizia della zattera di Sabo che, decidendo di prendere il mare come pirata dopo poco aver lasciato i due fratelli, viene affondata da 2 cannonate da una nave dei draghi celesti, l'idea, in testa ai due rimanenti fratelli, del legame oramai spezzato si fa largo.

Avrebbero davvero voluto tanto, ma davvero tanto tanto tanto tanto, rimanere per sempre, sarebbe andato bene pure rimanere in quell'Inferno, insieme, per sempre, ma si sa, niente va mai come si vorrebbe, e beh, nonostante tutte le ferite che il passato procura, il passato va battuto, come hanno promesso quella volta insieme, il ricordo di quella volta, di loro tre insieme con le tre tazzine rosse e una stupida bottiglia d'acqua per fare il giuramento, rimarrà per sempre nel cuore.

 

 

 

 

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Sono decisamente in ritardo, lo so, ma beh, ci tengo davvero tanto a finire sta FF, non che sia granchè, ma beh, cambiare un po' il loro primo incontro è stato divertente *^*.

Spero che a qualcuno sia piaciuta la mia FF :3.

  
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