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Autore: Morgana_Graunt    17/02/2014    2 recensioni
avete presente le rivoluzioni civili che avvennero tra il 1960 e il 1970?
Gli Americani che invadono il Vietnam?
Le prime Droghe?
Gli Hippy?
Le marcie pacifiste di Martin Luther King e tutti quelli che come lui erano contro il razzismo e lottavano per l'integrazione delle persone di colore?
li avete presente?
io si! io li vivevo pur non essendo lì...
ero quella che diceva che da grande sarebbe stata una di quelle che partecipavano alle manifestazioni contro il razzismo, che sarebbe stata accanto agli Hippy... ma con sul braccio il Marchio Nero.
é vero, li c'erano un sacco di guerre e rivoluzioni, ma qui, in Inghilterra, si stava allargando un fenomeno che cambiò completamente la vita di tutti... era una guerra quasi segreta... solo alcuni Babbani sfortunati sapevano ciò che accadeva sotto i loro nasi...
ero contro il razzismo americano, volevo l' integrazione dei neri...ma allo stesso tempo volevo i Mezzosangue fuori dal mio mondo...contraddizione?
no! convinzioni di un'undicenne!
tutta la mia vita cominciò così... ascoltando una canzone che ancora oggi porto nel cuore.
Genere: Fantasy, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Black, Mangiamorte, Nuovo personaggio, Rabastan Lestrange, Rodolphus Lestrange
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo 2 - delusioni

era la mattina del primo giorno di scuola, io ero un piccolo orologio vivente, e senza bisogno di sveglia alle 6:30 spaccate aprii gli occhi, mi guardai bene intorno per essere sicura che non fosse solo un sogno ma di trovarmi realmente ad Hogwarts.
scesi dal letto e andai in bagno a lavarmi i denti e a mettermi la divisa, ero così fiera di quella divisa: il mantello nero coi bordi verdi e argento e lo stemma di Serpeverde, la camicetta bianca con lo stemma della mia casa e la cravatta verde-argento, la gonna grigia arrivava al ginocchio, le calze nere e degli stivaletti.
raccolsi i capelli in una mezzacoda... semplice, naturale ma di classe, come mi aveva sempre insegnato mia madre.
la mia borsa a tracolla nera conteneva qualche rotolo di pergamena, una piuma e una boccetta di inchiostro nero, se avessi avuto bisogno di altro sarei venuta a prenderlo.
controllai di aver preso tutto ciò che mi serviva e poi comincia a dirigermi verso la Sala Grande, in Sala Comune Rodulph, la maggiore delle Black, Lucius Mlafoy, Evan Rosier e altri parlavano tranquillamente, appena lo vidi mi tornarono in mente le parole di Rab: "siamo ad Hogworts, dimenticati di lui qui, tanto se non lo fai tu lo fa lui.."
quindi tenetti la testa alta e fissando la porta davanti a me mi diressi dritta verso l'uscita.
Rodulph mi guardò, forse per sbaglio, si era accorto di me...
"ei, Amy, dove vai?" mi chiese, io mi voltai
"oh..emh, stavo andando in Sala Grande a fare colazione.."
"ma come?! mi vedi e non vieni a salutarmi?!"
"Rod chi è questa?!" chiese con disprezzo la Black
"tranquilla Bella, dovresti ricordarti di lei, vi siete già conosciute" disse lui alzandosi dal divanetto e venendo verso di me, mi prese la mano e fece un piccolo bacia-mano
"lei è Amely Lestrenge, mia sorella...allora, perchè mi ignori?"
"beh, avevo visto solo gente, non avevo capito che eri tu.."
"Amy, Amy, Amy... da quando io e te abbiamo segreti?! si insomma, non sono il fratello migliore del mondo, ma quando voglio sai che sono bravo in questo, allora?! perchè hai dei segreti con me?!" mi chiese con tono offeso, imparai presto che non dovevo fidarmi di lui, ma quel presto non era quel momento...
"beh, Rab ha detto che preferisci i tuoi amici, allora non volevo disturbare.."
"ah!" si girò e tornò al suo posto
" tua sorella ha già capito qual è il posto di una femmina! che non sia tu Bella, ovviamente. Rod, tua sorella è da sposare!" disse Rosier alzandosi e venendomi vicino. io incrocia le braccia al petto e mi strinsi in me stessa
"ah Evan, te la regalo se vuoi! con tanto di dote!" a quelle parole il mio cuore cessò di battere, c'ero rimasta male, molto male.
"hai sentito Rod?! ti regala a me, che ne dici?!"
"oh, Rosier! non abbassarti a certi livelli! è solo una ragazzina!" commentò la Black
"appunto Bella, carne più giovane!"
"allontanati da lei! ORA!" disse Rab scendendo dai dormitori maschili
"se no?!"
"se no scopri che a toccare la mia famiglia ci si fa male! Molto Male!"
"eddai Rab! lascialo divertire!" disse Rod, in cinque minuti era riuscito a distruggermi non appena apriva bocca
"con nostra, con Tua sorella?! tu lasceresti che uno come lui anche solo sfiorasse in certi modi TUA sorella?! ma che razza di persona sei, Rpdulph?!" chiese evidentemente incazzato Rab venendomi vicino, Rosier intanto tornò al suo posto
"Rabastan, tuo fratello è uno che sa come va il mondo" disse Lucius Malfoy tranquillo
"si Malfoy, come te no?! che parli per dare aria alla bocca e dire cazzate degne di un Grifondoro!"
"Rab, così offendi i Grifondoro!" disse ironico Carrow, arrivato in quel momento, affiancando Rab, Rodulph mi guardò e con un ghigno mi disse: "sai Amely, Rab aveva ragione!"
"questa me la paghi, Rodulph, la paghi!" gli dissi io prima di uscire.
una volta uscita mi asciugai le lacrime prima che cominciassero a scendere, tirai un sospiro e mi diressi verso la Sala Grande.
appoggiati a un muro quattro Grifondoro, tra cui Black, ci passai davanti come se niente fosse ma sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla.
"Non è prudente che una giovane Serpeverde se ne vada in giro tutta sola" disse una voce bassa ma accesa, da ragazzino, quando mi girai vedendo quegli occhi azzurri che mi guardavano
"Prego?!" chiesi io non capendo
"beh.. non è così prudente per una ragazza bella come te andare in giro da sola, non ti pare?! lascia che ti accompagni..."
"non mi serve la protezione di nessuno! me la so cavare da sola!" forse per la rabbia provocatami da Rod, o per la tristezza che le sue parole avevano portato al mio cuore gli risposi in modo sgarbato e altezzoso, degno di una Lestrenge.
"oh, non ne dubito... ma sembri sufficientemente sveglia per capire che quella della prudenza era solo una scusa per parlarti" no, non me n'ero accorta e mi sembrò di cadere dalle nuvole quando me lo spiegò
"lo prendo come un complimento, sir"
"era un complimento, Milady, hai un nome?"
"sono Amely Lestrenge, piacere" gli risposi porgendogli la mano che lui prese delicatamente per poi portarla alle labbra e fare un baciamano.
"il piacere è mio, Lady Amely, onorato di fare la tua conoscenza... sono Sirius"
"e poi?" ma perchè glielo chiedevo? lo sapevo già il suo nome, ma lui non sapeva che io lo sapevo... ecco perchè
"e poi cosa?"
"scusa, ma non ce l'hai un cognome?!" chiesi io ritirando la mia mano
"oh, certo! che sbadato... Black, Sirius Black"
"conosco la tua famiglia, Bellatrix Black a quanto pare verrà data in sposa a mio fratello maggiore"
"hai conosciuto la parte malata della famiglia allora... posso accompagnarti?"
"va bene, come mai la parte malata?" cominciammo a camminare verso la Sala Grande
"bah... non se la può definire sana... comunque, sei del primo anno vero?"
"si, e se no nerro anche tu.."
"in effetti si... immagino che sia la prima volta che parli con un Grifondoro"
"eh si, effettivamente si... e soprattutto prima volta che mi capita di vedere un Grifondoro in una famiglia nobile e pura, come la Black..."
"meglio Grifondoro che Serpeverde ma costretto a vivere come fanno loro... non che non ci provino, ma mi ribello e non ci riescono.."
"perchè?!"
"perchè possono costringermi ad avere un certo stile di vita... ma non ad avere i loro stessi ideali!"
"di che parli?!" chiesi io quasi sconcertata, sperando di aver frainteso
"beh, non possono obbligarmi a credere che i purosangue sono migliori..."
"ma i purosangue SONO migliori!" dissi io bloccandomi e mettendomi di fronte a lui
"ah, sei una di quelli..."
"di quelli quali?!"
"di quelli  che hanno la famiglia purosangue e la mente chiusa...  loro se ne stanno li, dove la solitudine li dannerà, mentre per quelli come me o tutti gli altri è sempre festa! tzh, stupidi"
"COME?!"
"non mi riferivo a te ma..."
"solo a quelli come me, vero?!"
"Amely.."
"no, mi hai accompagnato per abbastanza tempo, ciao, o meglio... addio!" lo salutai bruscamente e mi allontanai velocemente, venni travolsa da Rab e gli raccontai la cosa di Black
"ah si, Dromeda mi accennava qualcosa... beh, come vedi non ha il nostro modo di vedere le cose.. ne di vedere quelli come noi... Amy, ti conosco... e so che quello sguardo non è buono... vorrei che non gli parlassi più... lo farai?"
"va bene Rab, ma solo per te!" dissi io sorridendo
"no, no, devi farlo per te... per non soffrire, non è come noi... sei furba Amy... usala la tua furbizia" mi salutò con un bacio sulla fronte... pochi secondi dopo Rod mi passò davanti col suo gruppetto, lo guardai... ero vero, non dovevo pensare a quelle parole di Black... avevo cose più importanti a cui pensare in quel momento... Rodulph Lestrenge aspettava che gliela facessi pagare.
  
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