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Autore: uomi_hime    19/02/2014    5 recensioni
Nel mondo di Fairy Tail, un’antica minaccia si è risvegliata. Il potere più oscuro dell’universo si è ridestato nelle mani della gilda oscura Black Wizard, che ora minaccia di distruggere tutti i mondi conosciuti. Secondo la leggenda, solo le 7 Guardiane degli Elementi sono in grado di sconfiggerli e riportare la pace; solo una guardiana manca ormai all’appello, dove sarà??
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Nello stesso tempo, in un mondo parallelo, uno strano sogno tormenta la giovane Hikari; ma lei è una ragazza con una vita del tutto normale, tra la scuola, gli amici e il ragazzo che ama, e non gli dà molto peso. Tutto cambia quando davanti casa sua cadono dal cielo un ragazzo dai capelli rosa e una ragazza dai capelli biondi. Cosa sta succedendo?
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So di avere un’altra long in corso, ma voglio farmi del male u.u
Enjoy it
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil/Levy, Natsu, Natsu/Lucy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TOGETHER
 
Se c’era una gilda famosa per le sue continue feste e le risse gigonormiche che inevitabilmente ne derivavano, quella era senza dubbio Fairy Tail, la gilda delle Fate.
 
Quel giorno poi, le grida di giubilo e le risate allegre provenienti dall’imponente edificio potevano essere udite anche nella periferia del centro abitato, provocando non poco stupore negli abitanti di Magnolia, che mai avevano visto (e sentito) i maghi così allegri e pieni di vita.
 
Solo chi era in stretto contatto con quei ragazzi, come i membri delle gilde alleate, e quindi erano a conoscenza di ciò che a breve avrebbe colpito il mondo magico, poteva immaginare cosa (o meglio: chi) avrebbe potuto causare tutto quello scompiglio, e ognuno pregava in cuor suo che tutto andasse per il meglio.
 
All’interno della suddetta gilda, il caos era ormai dilagato: una rissa di dimensioni apocalittiche imperversava al centro della grande sala, mentre tavoli e sedie volavano da una parte all’altra, colpendo le teste di quei poveri sventurati che ancora non avevano avuto l’accortezza di cercare un riparo.
 
L’allegria e la gioia regnavano sovrane nell’aria, facendo sorridere anche gli individui più scontrosi: finalmente ce l’avevano fatta. Aria, Acqua, Fuoco, Terra, Luce, Natura e Armonia, tutte le Guardiane erano finalmente lì, riunite e più forti che mai.
 
Avevano riso, pianto, combattuto, e molte volte avevano pensato di non farcela, di non riuscire a contrastare le Tenebre che andavano via via espandendosi; ma non si erano mai arresi, spinti dalla forza della Luce e del Bene che albergava in ognuno di loro. Ed ora eccole lì, le sette Guardiane al completo, chi a chiacchierare, chi a leggere e chi ancora partecipava attivamente alla rissa che andava coinvolgendo sempre più persone.
 
Sedute ad uno dei tavoli che ancora non erano volati contro qualche parete, vi erano cinque ragazze, apparentemente diverse ma allo stesso tempo unite da un destino comune. Chiacchieravano del più e del meno, con scopo principale quello di far ambientare al più presto l’ultima arrivata, una bionda con gli occhi color del cielo che, essendo originaria di un mondo parallelo, non riusciva ancora a credere di trovarsi veramente in mezzo al gruppo di maghi più strampalati dell’intero universo.
 
-Allora, e così ti chiami Hikari, eh?-
 
Stava dicendo una giovane dai lunghi capelli argentati e i grandi occhi dorati
 
-Si, e tu sei la sorella di Hiroshi, giusto? Mi ha parlato tanto di te, Yuri-san-
 
Le rispose Hikari, contenta di poter finalmente conoscere di persona la sorella del ragazzo di cui era perdutamente innamorata; diversamente dalla foto che le era stata mostrata due mesi prima, la ragazza ora indossava una semplice canotta blu mare e un paio di shorts, mentre i capelli erano raccolti in due treccine, poi unite in una crocchia
 
-Chiamami Yuri, il ”–san“ mi fa sentire vecchia! E così ti ha parlato di me, eh? Dimmi, in che rapporti siete voi due?-
 
Disse Yuri, lanciando alla ragazza uno sguardo malizioso e lasciando che la sua parte ”Cupido“ uscisse allo scoperto. La bionda arrossì violentemente, cominciando a balbettare frasi senza senso e negazioni varie.
 
-Insomma Yuri! Ti paiono domande da fare queste?-
 
S’intromise una ragazza dai lunghi capelli azzurri e i grandi occhi grigio perla; a darle man forte arrivò quasi subito una giovane albina dai grandi occhi viola, che tante volte era stata tormentata dall’amica per lo stesso identico motivo, anche se il soggetto della conversazione era diverso
 
-Michiko ha ragione! Ogni volta fai così, possibile che tu debba sempre impicciarti degli affari degli altri?-
 
L’argentea sbuffò contrariata, incrociando le braccia al petto e lanciando un’occhiata arrabbiata alle due ragazze
 
-Michiko, Yelle, vi siete coalizzate contro di me per caso? Che colpa ne ho se voglio sapere qualcosa in più sulla vita che mio fratello ha vissuto in questi 2 anni?-
 
Brontolò, mentre la Guardiana della Natura, seduta vicino a lei, scoppiava improvvisamente a ridere
 
-In effetti hai ragione, Yuri-chan! Hikari-chan e Hiroshi-kun sembrano così carini assieme!-
 
-Vero? Anche se mio fratello è un vero idiota in questi casi, quindi forse dovremo dargli una “spintarella” noi-
 
Detto questo, le due ragazze si misero a confabulare su intricate strategie per far mettere insieme i due ragazzi, il tutto sotto lo sguardo sempre più perplesso di Hikari
 
-Non ti preoccupare, fanno sempre così-
 
Disse una voce alle spalle della Guardiana, che si girò per osservare la sua intercultrice.
 
La ragazza che aveva appena parlato era alta più o meno intorno ai 160 cm, con grandi occhi rosa circondati da ciglia lunghissime e lunghi capelli albini che contornavano un visetto dolce e dai lineamenti delicati. Indossava un completo bianco formato da un paio di shorts, una cintura nera e una specie di bikini coperto da un lungo cappotto fatto a mò di maglioncino. Sul collo e sul polso si intravedevano due tatuaggi neri, rispettivamente riportanti le scritte “White rock shooter” e “Shade”, mentre sulla pancia spiccava una cicatrice non molto estesa.
 
-Shail-chan!!!!-
 
Squittì Giada, saltando addosso alla ragazza con un attacco letale comunemente conosciuto come “attacco del koala stritolatore”. Shail assunse ben presto un colorito poco rassicurante, costringendo le altre Guardiane, rimaste ad osservare divertite la scena, ad intervenire a salvare la vita dell’albina.
 
Dopo aver ripreso a respirare normalmente, la nuova arrivata si girò verso Hikari, sorridendo e allungando la mano
 
-Il mio nome è Shail Aghea, maga di Fairy Tail, piacere di conoscerti-
 
La bionda non esitò a stringergliela, felice di conoscere tutte quelle persone, a parer suo, così speciali
 
-Io sono Hikari Mizuki, piacere Sh-
 
Una sedia volante uscita dalla rissa in corso impedì alla neo-maga di finire la frase, colpendola alla testa e intontendola un bel po’.
 
Mentre le altre ragazze non sapevano se scoppiare a ridere per la scena incredibilmente comica o preoccuparsi per l’amica che non dava più segni di vita, un ragazzo si avvicinò correndo, inginocchiandosi accanto ad Hikari e cominciando a scuoterla preoccupato
 
-WENDY! Mi aiuti a svegliarla?-
 
Urlò il giovane, facendo avvicinare due ragazzini intorno ai quattordici anni.
 
La prima era una ragazzina dal visetto delicato, con lunghi e fluenti capelli blu scuro, ora raccolti in due codine, e grandi occhi castani. Indossava una giacchetta senza maniche in jeans che copriva una canottiera bianca con merletti rosa, una gonna a balze grigia, delle calze a mezza gamba nere e un paio di ballerine, anch’esse nere. Sulla spalla destra spiccava il tatuaggio di Fairy Tail, color blu cobalto.
 
Il secondo, leggermente più alto della ragazza, aveva i corti capelli biondi e due occhi azzurro cielo, mentre il naso era coperto di lentiggini. Indossava una maglietta a maniche corte rossa dotata di  cappuccio, un paio di jeans e delle scarpe da ginnastica.
 
-Eccomi! Akira-kun, controlla che nessuno tenti di ammazzarci mentre curo la ragazza-
 
Disse Wendy, ottenendo per tutta risposta un pollice alzato del compagno, che subito si mise ad osservare truce l’insieme confuso di maghi poco distante.
 
Sfortuna (per i maghi coinvolti nella rissa, ovviamente) volle che una seconda sedia minacciasse l’incolumità delle maghe, avvicinandosi pericolosamente alle loro “fragili testoline”.
 
-Pugno del drago stellare, Hoshi no Tekken!!-
 
Urlò Akira colpendo la sedia e frantumandola in un sol colpo
 
-Nessuno può attentare all’incolumità di Wendy... chiunque abbia lanciato quella sedia me la pagherà cara...-
 
Sibilò poi, avviandosi verso il polverone da cui era uscito il mobile e minacciando di morte chiunque avesse anche solo osato attentare alla vita della sua ormai migliore amica.
 
Hikari riaprì gli occhi, osservando la quattordicenne seduta accanto a lei e il ragazzo che sospirava di sollievo poco lontano.
 
Era un diciassettenne alto poco sopra la media (tra i 170-180cm), dal fisico magro e leggermente muscoloso; i capelli, di un biondo grano da far invidia al sole stesso, facevano risaltare i grandi occhi color smeraldo, profondi e dolci; indossava dei pantaloni marroni arrivanti al ginocchio, dei mocassini del medesimo colore e una camicia bianca coperta da un gilet verde intenso dall’aspetto antico, dal cui taschino si intravedeva spuntare un orologio da tasca argentato.
 
-Ehi! Tutto bene?-
 
-S-si, grazie... t-tu sei...?-
 
-Haru Nikushimu, piacere. Mi dispiace per prima, ho detto mille e più volte a mia sorella di fare attenzione a dove tira le sedie durante le risse, ma non mi ascolta mai!-
 
Haru cominciò a inchinarsi più volte in segno di scuse, sussurrando “Sumimasen” all’infinito.
 
-T-tua... sorella?-
 
Sussurrò Hikari, mentre i ricordi di pochi minuti prima tornavano in superficie e il cognome del ragazzo si ricollegava al nome sentito qualche mese prima, quando Lucy le aveva raccontato per la prima volta quell’assurda storia
 
-HARU! Che cazzo stai facendo???-
 
Urlò una ragazza un po’ bassina (che Hikari non tardò a identificare come Guardiana della Terra), uscita in quel momento dal polverone di maghi, che osservava abbastanza arrabbiata il fratello maggiore
 
-Aiuto questa ragazza che TU hai colpito di proposito con la sedia, ricordi?-
 
-Oh smettila di farmi la predica, giraffa troppo cresciuta! Volevo solo darle il benvenuto stile Fairy Tail...-
 
Rispose Fuyuko, mentre un ghigno appariva sulle sue labbra rosse.
 
Senza un’apparente motivo, gli occhi di Haru cominciarono ad inumidirsi, e il suo corpo a tremare.
 
-Ehm... forse non dovresti trattarlo così-
 
Tentò di dire Hikari, che però venne subito fulminata da uno sguardo dell’altra Guardiana.
 
-Oh? E così quel rubacuori ha fatto colpo anche su di te, eh? Uno di questi giorni, un Host Club verrà e lo implorerà di iscriversi. Aspetta e vedrai...-
 
Disse Fuyuko, mentre il ghigno si allargava sempre di più.
 
Haru, che fino a quel momento aveva cercato di trattenersi, scoppiò in un pianto disperato, correndo via e singhiozzando frasi del tipo “mia sorella mi odia” e “non merito di esistere”.
 
-Ecco, hai visto? L’hai fatto piangere!-
 
Sbottò Hikari, che odiava vedere le persone maltrattate (nonostante lei stessa fosse una dittatrice come poche per quanto riguardava certi argomenti)
 
-Ma fatti gli affari tuoi, principessina che non sei altro! Pensi di poter comandare a bacchetta tutti solamente perché sei la più potente ? Scommetto che in realtà non sei così forte come dici di essere-
 
La bionda, punta nel vivo, si avvicinò pericolosamente a Fuyuko, assumendo un’aria che minacciosa è dire poco
 
-Ohi tappetta, cerchi la rissa per caso?-
 
La “tappetta”in questione venne ben presto circondata da una aura dalle dimensioni colossali, mentre la terra intorno a lei cominciava a riempirsi di crepe e una spada dalle forme piratesche andava formandosi nella sua mano destra
 
-Come mi hai chiamato, biondina? Sei consapevole di aver appena firmato la tua condanna a morte?-
 
-Io invece scommetto che non riuscirai neanche a colpirmi-
 
***


Mentre le due ragazze si guardavano in cagnesco, poco lontano Shail, Yuri e Giada tentavano in tutti i modi di sollevare il morale ad Haru
 
-Su con la vita Haru! Non puoi deprimerti ogni volta che tua sorella ti insulta!!-
 
Lo stava rimproverando Shail, in piedi dietro di lui con una mano su un fianco e l’altra ad indicarlo come fosse colpevole di qualche misfatto
 
-Imouto mi odia... sono un rifiuto umano...-
 
Sussurrava intanto il biondino in questione, disegnando cerchi in un angolino della grande sala
 
-Ma no che non ti odia!!! Ha solo qualche.. ehm... “problemino” ad esprimere i suoi sentimenti, tutto qui-
 
Disse Giada, agitando la mano libera dalla pesca smangiucchiata per aria come per dare enfasi al suo discorso
 
-Giada ha ragione! Solo perché ti tratta peggio di uno straccio sporco non significa che Fuyu ti odi!-
 
A quell’affermazione Haru si deprimette ancora di più, suscitando l’ilarità di Giada e lo sconforto dell’albina
 
-Così non mi aiuti, Yuri-chan...-
 
***


Intanto, le cose tra Fuyuko e Hikari non erano certo migliorate, anzi... le due ragazze avevano cominciato a combattere, con la Guardiana della Terra che tentava di colpire la bionda con la sua sciabola e l’avversaria che si limitava a schivare tutti i colpi, grazie soprattutto alla sua innata agilità che le aveva permesso di vincere molte gare di atletica
 
-Che fai, scappi?-
 
Chiese Fuyuko beffarda. Hikari per tutta risposta ghignò, scartando improvvisamente sul lato che la ragazza aveva lasciato incautamente scoperto.
 
-Sfera armonica, Chowa no-
 
-ADESSO BASTA!-
 
Quell’urlo, che sembrava essere uscito dalle profondità dell’inferno, mise immediatamente fine alla disputa tra le due ragazze, che si girarono ad osservarne la fonte, o meglio, la persona che lo aveva lanciato.
 
Fisico da modella, tatuaggi sparsi per tutto il corpo, un occhio coperto da una benda nera con sopra il marchio di Fairy Tail... era impossibile non capirne l’identità
 
Eryn Silver, Guardiana del Fuoco...
 
Pensò Hikari, ricollegando l’albina che aveva davanti ad una delle foto che le aveva mostrato Lucy
 
-Ma è possibile che in questa maledetta gilda non si possa neanche leggere un libro in santa pace??? Siete veramente impossibili, me ne vado!!-
 
Tuonò la maga, dirigendosi a grandi passi verso l’uscita e lanciando occhiatacce a tutti coloro che incrociava lungo il cammino.
 
-AMBRAS!! Muovi quel culo e vieni qui!!!-
 
Urlò bloccandosi sull’uscio. Il draghetto viola, che fino a quel momento era impegnato a sgranocchiare un bel cosciotto di carne fumante, zampettò veloce verso l’uscita, senza però dimenticarsi di dare fuoco ai vestiti di qualche povero sventurato capitatogli a portata di “soffio”.
 
Solo dopo che Eryn si chiuse il portone alle spalle, ovviamente sbattendolo violentemente, tutti i membri della gilda poterono finalmente tirare un sospiro di sollievo e tornare a ciò che stavano facendo.
 
-Qu-quella ragazza fa paura...-
 
Sussurrò Hikari, per poi sobbalzare al sentire una voce ridere fragorosamente proprio dietro di lei
 
-I miei complimenti! Neanche ventiquattr’ore che sei arrivata e hai già fatto arrabbiare due delle maghe più potenti della Gilda-
 
Hikari si girò, osservando incuriosita il ragazzo dietro di lei: era parecchio alto, probabilmente più del metro e novanta, dai capelli corvini e gli occhi azzurro-ghiaccio, uno dei quali attraversato da un cicatrice; indossava una maglietta nera aderente, dei jeans a pinocchietto neri dotati di una catenina sul fianco destro e delle scarpe da ginnastica dello stesso colore; al collo portava un ciondolo  a forma di drago tribale, mentre sul fianco sinistro pendeva una katana dall’elsa nera e argento e la guardia decorata da draghi neri, contenuta in un fodero anch’esso nero con decorazioni di draghi;sul bicipite sinistro spiccava il tatuaggio di un lupo , mentre su quello destro vi era quello della gilda, seguito da un ennesimo tatuaggio, questo però sul polpaccio, di un drago.
 
-E così tu saresti l’ultima Guardiana, eh?... ma lo sai che non sei per niente male?-
 
Sussurrò il moro, avvicinandosi pericolosamente al viso della maga e facendola arrossire violentemente
 
-Ehm... e-ecco io-
 
-SHADOW!!!! Allontanati immediatamente da lei!!!!-
 
Urlarono in coro Hiroshi e Fuyuko, che avevano assistito alla scena.
Il primo, visibilmente incazzato, si premurò subito di allontanare la giovane dalle grinfie del ragazzo, mentre la seconda si piazzò davanti ad Almach, guardandolo dall’alto in basso (cosa alquanto impossibile vista la notevole differenza di altezza) infuriata come non mai
 
-Almach Lumbar... hai trenta secondi per spiegarmi cosa cazzo pensavi di fare...-
 
Sussurrò la più bassa con fare minaccioso, tenendo saldamente la sua fedele Bikan (la sciabola che teneva in mano nel combattimento con Hikari, per intenderci n.d.a.) nella mano destra e stringendo la sinistra a pugno
 
-Eh eh... per caso sei gelosa, Fuyu-chan?-
 
-QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON mmmph!!!!-
 
La Guardiana della Terra non riuscì neanche a completare la frase che si ritrovò completamente avvolta da un’ombra, che le bloccava i movimenti e le impediva di insultare come se non ci fosse un domani rivolgere paroline ed espressioni non propriamente dolci al suo ragazzo.
 
Almanch non perse tempo e se la caricò sulle spalle a mò di sacco di patate, ignorando bellamente le proteste soffocate della fidanzata e uscendo dalla Gilda con un ghigno trionfante stampato in faccia.
 
-Imouto aspettami!!!-
 
Urlò Haru, miracolosamente uscito dalla sua depressione, seguendo i due nelle tortuose strade di Magnolia.
 
-E meno male che stanno insieme...-
 
Sussurrò Hikari, sconvolta dal comportamento dei due
 
-Non farci caso, è il loro modo di dimostrare i propri sentimenti... almeno credo-
 
Disse una ragazza poco più grande di Hikari, dai capelli castani lunghi fino alle spalle e gli occhi blu mare resi speciali dalla pupilla allungata, che ricordava tanto quella di un drago; indossava una maglietta senza maniche verde shock, un paio di pantaloncini in jeans e due orecchini neri.
 
-Sono Misaki Ayuzawa, Dragon Slayer dei fulmini di prima generazione-
 
-Hikari Mizuki, Guardiana dell’ Arm-
 
-Misaki, ti sfido!!!!-
 
Urlò improvvisamente un ragazzo, saltando giù dalla balaustra del secondo piano della gilda e atterrando davanti alle due ragazze.
 
Mai una volta che riesca a presentarmi come si deve...
 
Pensò Hikari sospirando affranta e osservando la causa di quell’ennesima interruzione.
 
Era un ragazzo della stessa età di Misaki, dai capelli biondi sparati in cento direzioni diverse e occhi azzurro cielo; indossava una maglietta a maniche corte gialla e dei pinocchietti neri tenuti su da una cintura marrone; sul braccio sinistro vi era il tatuaggio di una saetta, mentre sul polpaccio destro, accanto al tatuaggio della gilda, spiccava una cicatrice che aveva tutta l’aria di essere parecchio profonda.
 
-Tsk, non ti è bastata la batosta dell’altra volta, Matt?-
 
Rispose la castana, piazzandosi davanti a Mattew (il vero nome del ragazzo).
 
-In quel momento mi hai colto alla sprovvista, ma ora non accadrà più!-
 
Disse il biondo, mettendosi in posizione di attacco. Hikari, che non voleva di certo essere coinvolta in un combattimento già il suo primo giorno, si fece da parte, affiancandosi a Shail che era rimasta ad osservare la scena.
 
-Come vuoi, allora... ruggito del drago del fulmine, Raitoningu no hoko!!!-
 
Un fascio di fulmini blu si diresse verso Matt, che schivò prontamente l’attacco e ne approfittò per lanciare uno dei suoi fulmini verso Misaki.
 
La castana ghignò divertita, deviando il colpo con un semplice gesto della mano. Purtroppo, il fato volle che la ragazza deviasse il fulmine proprio in direzione di Hikari e Shail, che non ebbero modo di fare alcunché. Si limitarono a chiudere gli occhi e ad aspettare il colpo, che però non arrivò mai. Shail, incuriosita, aprì gli occhi per capire cosa fosse successo, e li spalancò completamente alla vista di cosa, o meglio chi, le aveva protette
 
-Ash...uros...?-
 
Sussurrò l’albina, incredula che proprio lui fosse accorso a salvarle.
 
Era un ragazzo alto intorno al metro e ottanta o poco più, dai corti capelli albini e gli occhi rosso sangue coperti da un elmo rosso a forma di teschio umano con corna di drago; indossava un’armatura cremisi che nascondeva gran parte del suo corpo, fatta eccezione per gli stivali neri, e in mano teneva stretta una lancia a croce dello stesso colore dell'armatura.
 
-Mattew Yumeara... Misaki Ayuzawa...-
 
I due interpellati sbiancarono di colpo, consapevoli che la loro fine era mooolto vicina
 
-Se oserete attentare anche solo un’altra volta alla vita di una delle Guardiane sappiate che la mia vendetta non si limiterà ad una morte veloce-
 
Sussurrò l’albino minaccioso, mentre i due ragazzi, dopo essersi scambiati uno sguardo d’intesa, scattarono via correndo come se avessero il Diavolo alle calcagna (e poco ci mancava che fosse così)
 
Quando i due poveri malcapitati furono spariti completamente dalla visuale dei tre maghi, Ashuros si girò verso Hikari, inchinandosi fino quasi a toccare il terreno
 
-Il mio nome è Ashuros Bleeder, Dragon Slayer del sangue; è un vero onore per me conoscere finalmente la più potente tra le Guardiane-
 
Hikari era veramente imbarazzata: non solo quel ragazzo le si era presentato in modo estremamente formale (cosa a cui non era abituata), ma le occhiatacce gelose che Shail le stava lanciando le avevano fatto intuire che, forse, avrebbe fatto meglio a uscire velocemente da quella situazione
 
-Ah, ecco... p-piacere di conoscerti, Ashuros; g-grazie per averci salvato, a me e a Shail-
 
L’albino sembrò rendersi conto solo in quel momento della presenza dell’altra ragazza, che, dal canto suo, non tardò a dimenticare la scena di poco prima e a stritolare Ashuros mettendogli il braccio intorno al collo
 
-Già, sei stato grande Ash!!! Non ho mai visto quei due così spaventati in tutta la mia vita!! Se lo meritavano proprio-
 
Disse l’albina ridendo divertita, mentre il ragazzo rischiava il soffocamento per via della presa fin troppo serrata del braccio della ragazza intorno al suo collo
 
-Shail, credo che tu lo stia strozzando-
 
Sussurrò Hikari, preoccupata per le sorti di Ashuros. Shail sembrò rendersi conto solo in quel momento del colorito preoccupante del ragazzo, e allentò immediatamente la presa permettendogli di accasciarsi a terra
 
-G-grazie Hikari-sama...-
 
-Scusa scusa scusa!!! Non volevo soffocarti, mi dispiace! Senti, per farmi perdonare ti offro qualcosa da bere, ti va?-
 
L’albino sussultò appena all’offerta della ragazza, e Hikari era pronta a giurare di averlo visto arrossire leggermente
 
-V-veramente io-
 
-Su, niente storie e vieni con me!-
 
Shail trascinò letteralmente di peso il povero malcapitato fino al bancone, dove una Mira sempre sorridente li osservava sottecchi lanciandogli occhiate piene di malizia allo stato puro.
 
-È QUI LA FESTA????-
 
Il rumore del portone che veniva sfondato (per la seconda volta in meno di ventiquattr’ore) distrasse Hikari da quella scena fin troppo esilarante, e decise di avvicinarsi per poter osservare meglio i due ragazzi che avevano appena varcato la soglia.
 
Il primo era parecchio alto, e non era per niente male: aveva i capelli rosso sangue, il fisico scolpito e gli occhi ognuno di colore diverso, uno blu zaffiro e l’altro rosso rubino, attraversato da una cicatrice simile a quella di Almach; indossava dei pantaloni neri in pelle decorati da una catena pendente dal fianco destro e una camicia bianca lasciata aperta sui primi bottoni coperta da una giacca in pelle nera; sul petto si intravedeva leggermente il tatuaggio della gilda dei Sabertooth, di colore rosso e blu.
 
Il secondo, invece, era leggermente più basso del compagno, aveva i capelli lunghi di un blu scuro tendente al viola, legati in una treccia, e gli occhi rossi con delle strane pupille a forma di mirino; indossava una canottiera nera coperta da un giacchino blu con le maniche fin troppo lunghe, un paio di jeans blu con due cinture nere pendenti una a destra e una a sinistra e delle scarpe da ginnastica dello stesso colore.
 
-Arashi-kun, Shi-san! Cosa ci fate qui?-
 
Domandò Yelle, sorpresa dall’arrivo improvviso dei maghi
 
-Ciao Yelle-chan!! Non sai quanto sono felice di vederti!-
 
Disse Arashi poggiando un braccio sulle spalle dell’albina, facendola arrossire violentemente e causandole un’improvvisa tachicardia
 
-Bhè, la notizia dell’arrivo dell’ultima Guardiana ha fatto il giro di tutte le gilde alleate di Fiore e... sospettavamo che qua ci sarebbe stato da divertirsi-
 
Spiegò Shi, lanciando uno sguardo eloquente alla rissa ancora in corso e ghignando malizioso in direzione dei due ragazzi.
 
-E indovinate un po’? Incredibilmente, siamo riusciti a convincere quei due asociali ad unirsi a noi! Miracle!!!-
 
Concluse il rosso indicando l’ingresso alle sue spalle, dove ora si potevano notare i profili di due giovani, un ragazzo e una ragazza.
 
Il ragazzo, il meno alto di tutta la congrega, aveva i capelli neri spettinati con un ciuffetto ribelle sulla fronte a contornare gli occhi color ambra, perfettamente abbinati alla sua carnagione lievemente abbronzata; indossava una felpa nera dotata di cappuccio, ora leggermente calato sul volto, un paio di jeans scuri tenuti su da una cintura a cui era appeso un pugnale, e un paio di scarponcini neri; sulla sua testa, nonostante lui non sembrasse farci caso, giaceva addormentato un exceed viola.
 
La ragazza invece, era l’esatto opposto del ragazzo (almeno nell’aspetto): alta e formosa, aveva gli occhi di un vivace color verde muschio e i capelli rossi e riccioluti, lunghi fino a metà schiena, che contornavano un viso dai lineamenti dolcissimi; indossava un completo nero formato da: un paio di shorts, un top che le arrivava fin poco sotto il seno e degli stivali con tacco alti fino al ginocchio; sulla spalla destra spiccava il tatuaggio della gilda, color viola spento, mentre in braccio teneva stretto quello che sembrava essere un draghetto abbastanza vivace, visto il modo in cui scalciava per scendere.
 
-Tsk, non farti strane idee idiota! Siamo venuti solo per-
 
-GWEN-CHAAAAAN!!!!-
 
Un uragano biondo meglio conosciuto come Giada Angeles saltò letteralmente addosso alla povera ragazza, facendola cadere malamente a terra e impedendogli di finire la frase.
 
-Ma porca di quella putt... GIADA! Staccati immediatamente se non vuoi morire!!-
 
Urlò Gwen in preda a forti istinti omicidi, facendo scoppiare a ridere Shi e Arashi e sghignazzare il nuovo arrivato
 
-Ryuu-kun!! Ci sei anche tu, che bello!-
 
Disse Giada con un sorriso a trentadue denti, felice che la persona che le aveva insegnato ad usare i suoi poteri e il ragazzo di cui era ormai follemente innamorata fossero lì insieme a lei.
 
-Visto che so che non si degneranno mai di presentarsi da soli, lo faccio io: loro sono Ryuu Koori, Dragon Slayer dei sogni, e Gwen Light, Dragon Slayer della natura nonché maestra di Giada quando ancora non sapeva controllare i suoi poteri-
 
Sussurrò Shi all’orecchio di Hikari, notando la sua faccia leggermente perplessa. La bionda stava per ringraziarlo, ma due piatti ebbero la bella idea di andarsi a schiantare sulla faccia di Ryuu e Gwen, causando l’immediata nascita di due auree demoniache che ebbero il potere di gelare tutti i presenti sul posto.
 
-Chi...-
 
Sussurrò il moro minaccioso, facendo tremare tutti i maghi della gilda
 
-Ha..-
 
continuò la Dragon Slayer della natura, con lo stesso tono del compagno
 
 
-OSATO!!!-
 
Sbraitarono in coro, per poi lanciarsi furiosi nella rissa, ormai sempre più violenta.
 
Ma qualcuno di normale lo troverò?
 
si domandò Hikari sempre più affranta, per poi girarsi e cominciare a chiacchierare con Arashi, Shi e Yelle. Dopo pochi minuti di apparente “tranquillità”, l’ennesima imprecazione urlata ai quattro venti fece girare i quattro ragazzi verso il polverone di maghi che andava allargandosi al centro della sala.
 
-Cosa cazzo hai detto, Shinji???-
 
Stava gridando infatti una ragazza, ad una prima occhiata parecchio infuriata: aveva capelli neri lunghi fino al fondoschiena e grandi occhi rossi, contornati da una quantità gigantesca di eyeliner, che spiccavano sulla pelle quasi cadaverica, e, diversamente da molte delle sue compagne di gilda, era piatta come un tavolo; indossava una gonna rossa a quadretti con pizzo nero tenuta su da una cintura piena di borchie e un ciondolo a forma di teschio, più una canottiera di pizzo grigia decorata da farfalle coperta da un busto di pelle nera con una cerniera nel mezzo; portava anche una cravatta rossa decorata da ragni e ragnatele, un copri spalle smanicato con il colletto decorato da una rosa bianca, un guanto nero lungo quasi fino alla spalla sul braccio destro, un bracciale rosso borchiato, una catenina lunga con un cuore borchiato e un guanto nero in pelle senza dita sul braccio sinistro; inoltre, altra cosa che la distingueva dalle sue compagne, era coperta di piercing: ne aveva due sulla parte destra del naso, uno al labbro, tre al sopracciglio destro e numerosi su entrambi gli orecchi.
 
Il suo intercultore era momentaneamente schiantato addosso al muro di fronte alla ragazza, coperto di lividi da capo a piedi ma con un ghigno divertito sul volto; aveva i capelli biondi e gli occhi verdi, che facevano risaltare la sua pelle abbronzata dal sole cocente; indossava una camicia bianca scollata, un paio di pantaloni neri e portava un piercing all’orecchio.
 
-Esattamente ciò che hai sentito, Dracaris: Natsu-san è molto più forte di Gajeel, non ci sono dubbi!!-
 
-Prova a ripetere,stronzo! Gajeel-sama non si farebbe mai mettere i piedi in testa da quel fiammifero ambulante!!-
 
Sbraitò la mora, per poi lanciarsi verso Shinji in posizione d’attacco
 
-Iron Make! Hammer!!-
 
Un martello di proporzioni gigantesche si abbattè sul punto dove, fino a pochi attimi prima, si trovava il povero ragazzo, che fortunatamente era riuscito ad attivare il suo potere appena in tempo
 
-Power Body, Speed-
 
Sussurrò, scattando nuovamente e rimandando Dracaris all’interno della rissa. Il tutto, sotto lo sguardo sempre più allibito di Hikari, Shi, Yelle e Arashi
 
-Quei due non sono normali...-
 
Sussurrò Yelle sconvolta
 
-Proprio no-
 
Risposero in coro i due ragazzi, con la stessa faccia basita dell’albina
 
-Perché, qui c’è qualcuno che lo è? Se sì presentamelo, perché ancora non l’ho visto-
 
Disse Hikari in tono ironico, facendo scoppiare a ridere Arashi, ghignare divertito Shi e sospirare Yelle
 
-Bhèèè... forse, e dico FORSE, la persona più “normale” potrebbe essere Sora...-
 
Sussurrò la Guardiana dell’Aria pensierosa
 
-Sora? Non ce l’ho presente, forse ancora non l’ho conosciuto-
 
Disse la bionda, cercando di fare mente locale su tutte le conoscenze che aveva fatto in meno di dodici ore.
 
-Mi pare ovvio, visto che è in missione con Nikki; dovrebbero tornare domani mattina, l’incarico era abbastanza semplice-
 
Sestenziò Shi, per poi osservare il polverone che si stava pericolosamente avvicinando alla loro attuale postazione.
 
-Forse dovremmo spostarci, prima di rimanere coinvolti-
 
Gli altri tre annuirono convinti, dirigendosi tutti assieme verso il punto più sicuro dell’intero edificio, ovvero il secondo piano, dove attualmente il Master e Luxus osservavano i maghi fare a botte sotto di loro.
 
***


Intanto, qualche kilometro fuori dalla città di Magnolia, in una foresta sperduta in mezzo ai monti, una ragazza era intenta ad insultare una povera mappa che di colpa, ne aveva ben poca.
 
Era una giovane snella e prosperosa, dai capelli biondi legati in un codino (tranne per un paio di ciuffi ribelli che le ricadevano sulla fronte) e i grandi occhi azzurri; indossava un top azzurro coperto da una felpa bianca con cappuccio e dei pantaloncini neri, come le scarpe e i guanti senza dita.
 
-Ma cazzo, questa cartina lo fa apposta a farmi sbagliare???-
 
Urlava inviperita, causando l’ennesimo sospiro di sconforto del compagno che camminava poco dietro di lei.
 
Era un ragazzo parecchio alto, dai corti capelli lilla che sulle punte sfumavano sul viola scuro e gli occhi indaco con delle sfumature violette; indossa una giacca lunga fino alle ginocchia blu scuro, con del pelo a ricoprire il collo e le maniche; sotto la giacca portava una canottiera verde acqua, che metteva in risalto il fisico ben allenato, e dei pantaloni lunghi beige tenuti su da una cintura in pelle; in una delle tasche della giacca vi era una rosa blu, mentre al collo portava una catenina argentata con appeso un ciondolo ovale e, incisa sopra, una M in stile gotico.
 
-Ehi Nikki! Per caso ci siamo persi?-
 
La chiamò il giovane, ottenendo per tutta risposta un’occhiata assassina dalla compagna
 
-Persa? Io? Ahahahah sei veramente uno spasso Sora! So benissimo dove ci troviamo,e dobbiamo andare... da quella parte!-
 
Rispose Nikki, incamminandosi verso la direzione indicata e maledicendo il suo benedetto orgoglio che le impediva di ammettere la verità: non aveva la più pallida idea di dove si trovassero.
 
Ma perché mi faccio sempre coinvolgere da suo entusiasmo? Non potevo restarmene a casa, davanti al camino, invece che venire a perdermi in mezzo ai monti?
 
Si domandò Sora, pur conoscendo la risposta che la sua coscienza presto gli avrebbe fornito.
 
Perché ti piace, ecco perché.
 
Appunto.
 
Un frusciare sospetto fece irrigidire il ragazzo sul posto, mentre brividi di paura gli percorrevano la schiena; si girò lentamente, potendo così vedere il gigantesco ragno peloso che stava sbucando dai cespugli lì vicino.
 
-AIUTO UN RAGNO!!! MAMMA MAMMA MAMMA!!!!!-
 
Cominciò ad urlare Sora, correndo in cerchio pallido come non mai e catapultandosi dietro dei cespugli.
 
D’altro canto, Nikki ghignò, divertita dalla scenata dell’amico e contenta di aver trovato qualcosa su cui riversare la propria rabbia.
 
-Ruggito del drago di magma, Yogan no hoko!!-
 
Disse, e la battaglia cominciò. Da dietro il suo rifugio-cespuglio, intanto, Sora si disperava, maledicendosi di essere uscito di casa, quella mattina.
 
Ma chi me l’ha fatto fare... qualcuno mi aiuti...

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
_____ANGOLINO DI AUTRICE & CO._____
 
IO : E finalmente ho finito questo benedettissimo capitolo!!!!!!!! *si asciuga il sudore dalla fronte* scusate, scusate veramente, non volevo tralasciare questa storia come non volevo tralasciare neanche l’altra, ma tra un trimestre che se n’è andato troppo velocemente, uno strappo alla schiena, una febbre di cavallo e una pennetta che AMA farmi i dispettucci (questa me la paghi maledetta è.é) sono passati quasi cinque mesi senza che postassi niente tranne qualche one-shot flash-fic song-fic scritta sul momento... ma permettetemi di spiegare il perché dico che la colpa è anche della mia pennetta:
 
Io, in realtà, il capitolo lo avevo finito di scrivere il giorno di Natale, e lo avevo salvato sulla mia amata (ora non più) pennetta. Stavo per postarlo sul momento, per evitare problemi, ma non ho fatto in tempo perché dovevo andare a recuperare mia sorella dalla sua amichetta. Torno a casa, metto la pennetta nel computer, apro il file... “impossibile aprire il file”... mia reazione (più che scontata) è stata quella di cercare di buttare giù dalla finestra pennetta e computer. Ho provato a riscriverlo, ma poi ho avuto insufficiente in scienze (pagella... comprendetemi) e per recuperare non ho toccato computer per quasi un mese...
 
Ma passiamo ad altro... oggi avevo intenzione di presentarvi, visto che fino ad ora hanno agito sempre nell’ombra, due miei amici che mi hanno aiutato molto nella stesura finale di questo capitolo: ecco a voi la mia beta-reader LittleWhiteLie...

 
LWL: Salve!
 
IO: ... e il mio “collaboratore” Pika_Ezdi, nonché inventore dell’OC Shinji Nagamasa!
 
P_E: Hi!
 
IO: sono entrambi miei compagni di classe, e Pika_Ezdi è (purtroppo per me) il mio compagno di banco
 
P_E: La mia compagna è pazza!
 
IO: *tira un pugno a Pika_Ezdi*
 
P_E: Ahio!
 
LWL: *facepalm* Oh Deus...
 
P_E: E anche violenta!
 
IO: *tira fuori il bazooka*
 
P_E: *tira fuori Pikachu*
 
IO: prima che inizi la Terza Guerra Mondiale, LittleWhiteLie finiresti l’angolo per me?
 
LWL: Tranquilla, ci penso io *pollice in su*
 
IO e P_E: *si picchiano come se non ci fosse un domani*
 
LWL: Allora...dopo aver tartassato Marta per ben 4 mesi e mezzo... ecco a voi il 6 capitolo!! Come avrete potuto notare, vengono FINALMENTE presentati TUTTI i personaggi. Sinceramente, ci sono state pochissime correzioni da fare, la nostra Marta sa il fatto suo ;) non voglio dilungarmi in commenti (adoro la coppia SoraxNikki *-*), aspettiamo con ansia le vostre opinioni in merito.
 
Alla prossima! Spero che quei due abbiano finito...
 
 
BOOOOOM
 
 
LWL: Come non detto...
   
 
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